SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Offerte per il clero / Quella spinta gentile che fa crescere la fiducia

3.500 parrocchie in campo per il “mese della raccolta per il clero”. Dal 1° novembre scatta l’iniziativa “Uniti Possiamo” una vera e propria campagna di sensibilizzazione, che coinvolge direttamente anche i parroci, per facilitare le persone a fare un’Offerta, senza doversi recare in banca o in posta, e avvicinare le comunità parrocchiali alla corresponsabilità nel […]
24 Ottobre 2022

3.500 parrocchie in campo per il “mese della raccolta per il clero”. Dal 1° novembre scatta l’iniziativa “Uniti Possiamo” una vera e propria campagna di sensibilizzazione, che coinvolge direttamente anche i parroci, per facilitare le persone a fare un’Offerta, senza doversi recare in banca o in posta, e avvicinare le comunità parrocchiali alla corresponsabilità nel sostentamento dei sacerdoti. Perché è urgente frenare il calo nelle Offerte e nei donatori. Da gennaio a settembre di quest’anno, infatti, si registra un crollo nel loro del 17,9%, rispetto al 2021, e una diminuzione nell’importo raccolto del 14,3% rispetto all’anno scorso. Solo l’Offerta media aumenta del 4,3%. Occorre dunque la collaborazione di tutti – referenti regionali, incaricati diocesani e fedeli – per invertire la tendenza e dare quella “spinta gentile” per fare risalire le offerte per il clero.

Donazioni e donatori in calo
Lo dicono i dati forniti dall’Istituto Centrale sostentamento clero. Dal 1° gennaio al 30 settembre di quest’anno il numero delle Offerte scende quest’anno a 41.833, contro i 50.942 nel 2021. Anche i donatori sono 25.993, il 19.6% in meno rispetto ai 32.355 nei primi nove mesi del 2021. Tutto questo incide sulla raccolta complessiva che mostra un calo a 2 milioni e 699743mila nel 2022 a fronte dei 3 milioni 151836mila dello scorso anno. Unica nota positiva l’aumento della donazione media, che si attesta a quota 61,87 euro, mentre nel 2021 era a 64,54 euro. La guerra in Ucraina, l’aumento delle bollette del gas e della luce e la paura di una recessione mondiale mettono a dura prova il sistema del sostegno economico ai sacerdoti. Per questo c’è bisogno di aumentare la quantità di donazioni e trovare nuovi donatori per il clero, grazie all’aiuto di campagne di sensibilizzazioni mirate che facciano crescere la cultura del dono.

Unitipossiamo, occhio alle date
La prima da cerchiare sul calendario è quella del 1° novembre. Inizia infatti il “mese della raccolta per il clero” che coinvolge direttamente 3.500 parrocchie in tutta Italia. L’iniziativa, dal titolo  “Uniti Possiamo”, mira a raccogliere in ogni comunità parrocchiale circa mille euro, ossia l’equivalente di una delle dodici mensilità di un parroco, grazie a buste delle Offerte, distribuite durante le celebrazioni eucaristiche, e una scatola per la raccolta collocata direttamente in Chiesa. Il progetto, partito in fase sperimentale lo scorso anno in 94 realtà parrocchiali, coinvolge quest’anno ben 5.000 parrocchie sparse in tutta Italia e riguarda tutti: referenti regionali, incaricati diocesani, parroci e donatori. Ma c’è un’altra data da cerchiare in rosso sul calendario, quella del 15 dicembre, in cui termina l’iniziativa di successo, perché solo uniti possiamo sostenere insieme i sacerdoti,

Gli incaricati diocesani, i nostri architetti
Fondamentale in questo mese il lavoro e la missione degli incaricati diocesani del "sovvenire", che sono i veri architetti del progetto Uniti Possiamo. Spetta a loro, infatti, organizzare gli spazi dove collocare le locandine, le urne per la raccolta e i materiali da distribuire, in modo tale da favorire il gesto concreto del donare. Ma soprattutto organizzare incontri per illustrare il progetto, con il coinvolgimento di tutti i responsabili della parrocchia, per promuovere i valori del "sovvenire" e realizzare iniziative dedicate per avvicinare sempre più persone alle offerte per il clero. Grazie a questa “spinta gentile” non crescono solo le Offerte, ma anche la fiducia verso i nostri sacerdoti.

Paolo Cortellessa