UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Alghero-Bosa: 32 pellegrini sui passi dei cavalieri dell’Ardia

Sono ripartiti i Cammini attorno al Lago Omodeo
18 Ottobre 2022

Domenica 16 ottobre trentadue i pellegrini, provenienti da 7 centri dell'oristanese, hanno preso parte al primo dei 15 cammini, che toccherà ben 18 paesi sino a metà marzo, promossi dall'Ufficio per la Pastorale del Turismo della diocesi di Oristano attorno al lago Omodeo. Come prima meta è stata scelta Sedilo (2000 abitanti) per la ricchezza delle sue sette chiese e tradizioni legate al culto del Santo Imperatore Costantino Magno per non parlare del sito archeologico Iloi, dove oltre al nuraghe, a poche centinaia di metri si trovano due tombe dei giganti, un dolmen e le Domus de Janas (3000 a.C.) e infine la bellezza di un borgo vista lago immerso nella natura.

Ad accogliere i pellegrini in chiesa, il parroco don Battista Mongili, che ha illustrato le caratteristiche della parrocchia dedicata a San Giovanni Battista (sec. XV ) e della chiesa Santuario di San Costantino (sec. XVI), passando poi in rassegna anche le altre 5 succursali sparse nel centro abitato. Inoltre, ha risposto alle domande su come si svolgono i riti, la processione e le celebrazioni in occasione del 6 e 7 luglio, i giorni clou della festa. Si è intrattenuto anche per parlare del registro che il parroco custodisce sottochiave dove sono segnati i nominativi dai quali, di anno in anno, si sceglie la Prima Pandela (Capo Corsa).

Dopo la preghiera del pellegrino e la benedizione di don Mongili, i pellegrini hanno percorso la Via Eleonora. Lungo la strada l'Amministrazione ha collocato una serie di pannelli che narrano al turista con poco testo e belle fotografie i maggiori siti archeologici, le chiese, le tradizioni, i sapori e le bellezze naturalistiche del territorio e del borgo. Giunti in periferia e, imboccata la discesa verso il santuario, si è sostato presso la statua che rappresenta l'Imperatore a cavallo. Alessio e Simone, appassionati dell'Ardia e del paese, hanno raccontato, con dovizia di particolari, i giorni della festa e che cosa significhi essere scelti a prendervi parte in forma attiva come pure il concorso corale dell'intera comunità nel dar vita all'evento religioso, spirituale e sociale che tutti, sedilesi e no, vivono e rivivono di anno in anno. A Su Frontigheddu, da dove ha inizio la corsa, è parso a tutti di rivivere la bellezza di uno degli eventi che esprimono l'identità di un'intera isola: la fierezza di una comunità, la bellezza della fede, la gioia di una festa, il trionfo dei sapori, la memoria che si rinnova nella storia e la magia della condivisione.

Superato l'Arco di Costantino, i cavalieri s'immettono in Sa Corte, il grande recinto che i cavalieri percorrono in groppa ai loro animali per raggiungere, tra due ali di folla, il santuario, compiervi vari giri, sempre in numero dispari, evitando in tutti i modi che la Prima Pandela venga superata. Entrati in silenzio nel Santuario, don Ignazio ha invitato a un secondo momento di preghiera con la recita di un salmo nel quale la creazione tutta loda il creatore. Il gruppo ha, quindi, ascoltato la testimonianza di Teresa, non in vesti di cuoca del suo apprezzato agriturismo, ma di pellegrina che per ben due volte, con la sua famiglia, ha percorso il cammino francese sino a Santiago di Compostela. 800 km condensati in 3 minuti per narrare un'esperienza che permane scolpita nella mente e nel cuore e che ora continua nei cammini attorno al lago Omodeo.

Usciti di nuovo all'aperto, il gruppo è risalito sino alla strada de su Pranu. All'intorno, abbarbicati sui colli, lo spettacolo del lago, con l'incanto dei piccoli borghi di Sorradile, Bidoni, Ardauli, Nughedu S. Vittoria. A motivo dell'abbassamento delle acque, durante il periodo estivo, ecco riemergere Urasala, uno dei 12 nuraghi sommersi; come pure degli isolotti, qua e là, mentre le rive si fanno più ampie e le piogge delle scorse settimane tingono di verde le campagne circostanti.

Niente di meglio, mentre gli occhi contemplano la vastità e bellezza del lago, sostare per recitare la preghiera per la terra di Papa Francesco come invito a gioire e custodire la Casa Comune affidataci perché la curiamo e la doniamo integra a chi verrà dopo di noi. Il cammino, ormai, volge al termine, di tanto in tanto ci si ferma per dare una carezza ai tanti cavalli, che si avvicinano per poi galoppare di nuovo liberi nei vasti campi. Dopo due ore e mezza di cammino lento, il gruppo, raggiunge di nuovo Sedilo, per portarsi nel cortile di una casa antica, all'ombra di un pergolato, per ripararsi da una giornata che, a metà ottobre, registra i suoi 28°. In questo spazio all'aperto, locali, turisti e pellegrini sorseggiano la bontà di sette birre prodotte da un birrificio aperto da un giovane dove è possibile consumare i pasti a base di prodotti a km zero.

Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 30 ottobre a Neoneli nel Mandrolisai per ripercorrere il cammino di 6 km che dal 1 settembre, ogni giorno, i novenanti compiono sino al novenario de S'Angelu.

Ignazio Serra 331 7912610 - riomannu@gmail.com