Category Archives: Newsletter In Cerchio

Buon Natale a tutti voi da Massimo e dal Servizio Promozione Sostegno Economico

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Ritrovare Gesù nello sguardo dell’altro

Pochi giorni fa, prendendo uno dei tanti aerei che mi portano in giro da una diocesi all’altra, mi sono imbattuto in un’espressione concreta di questa nostra società secolarizzata e individualista, sedotta dalle luci appariscenti del consumismo e dal profitto a tutti i costi. Salendo sulla navetta di collegamento con l’aereo, quasi tutti i passeggeri erano assorti nei loro telefonini e nei loro pensieri e non si erano accorti di un atleta paralimpico (con una disabilità evidente) che, alle porte del pullman, non riusciva a salire. Qualcuno lo aveva visto, ma ugualmente non si spostava, per accogliere una persona in più. Dove ci sta portando questa indifferenza?

Mi è tornato in mente un quadro custodito a New York, in Riverside Church, una tela di fine Ottocento opera di Heinrich Hofmann, che raffigura l’incontro di Gesù con il giovane ricco. Lo sguardo del Signore è incredibilmente intenso, in stridente contrasto con quello del ragazzo, triste e rivolto a terra. Il Vangelo di Marco ci aiuta a capire meglio questa scena drammatica, là dove dice: “Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò” (cfr. Mc 10, 21).

Penso che Gesù stia guardando così anche ciascuno di noi, anche oggi. Con la stessa identica passione. Il Natale che stiamo per vivere è un’occasione per ricordarcelo: abbiamo la possibilità di non essere come il giovane ricco, che se ne andò triste e non riuscì a lasciare le cose che considerava più importanti. Possiamo incrociare quegli occhi e lasciarci guardare e amare.

Oggi il nostro mondo ha bisogno di sguardi penetranti, innamorati, sinceri. Ne abbiamo bisogno per le strade, sui mezzi pubblici, nei nostri uffici, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane.

Dovremmo ritrovare il coraggio di guardarci negli occhi senza filtri e scoprire che Gesù, che sta nascendo ancora una volta, è già presente nello sguardo del nostro prossimo.

Questo vi auguriamo per Natale, io e chi lavora con me. Senza dimenticare un pensiero di gratitudine per i nostri sacerdoti, che di quello sguardo di un Dio innamorato cercano di essere, ogni giorno, lo specchio.

Massimo Monzio Compagnoni, Paolo Cortellessa, Maria Grazia Bambino, Letizia Franchellucci,
don Enrico Garbuio, Maria Chiara Giuli, Adele Marzetta, Stefano Proietti, Valentina Sara Sinibaldi

Uniti nel Dono / La via della bellezza

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Voglio svelarvi un piccolo retroscena. Abbiamo deciso di dedicare il dossier di questo numero di Sovvenire – Uniti nel Dono al tema della bellezza dopo aver fatto un incontro straordinario. Di chi sto parlando lo potete intuire già dalla copertina, e poi andando a leggere la nostra intervista a una ballerina, pittrice e scrittrice che non ha eguali al mondo, e lo diciamo senza tema di smentita. Simona Atzori è nata senza le braccia, eppure danza, dipinge, guida l’auto, e fa mille altre cose che ti lasciano sbalordito, se hai la fortuna di incontrarla e passare anche solo qualche ora in sua compagnia. La sua, ve la proponiamo volentieri, è una testimonianza cristallina di gratitudine e accoglienza dei doni che riceviamo, tutti. “Quando Dio mi ha disegnata – ha raccontato a Stefano Proietti nella sua intervista – non si è distratto per via di una telefonata, dimenticandosi di farmi le braccia. E non mi ha fatto dei piedi magici, capaci di fare qualsiasi cosa. I miei sono i piedi di una persona che ha deciso di guardare ciò che ha, non ciò che le manca”. Chapeau.

Queste parole ci offrono una chiave di lettura formidabile per affrontare la vita. È una via praticabile da tutti, in qualsiasi condizione e in qualunque momento dell’esistenza: si tratta di riconoscere la bellezza e la bontà di quel che siamo, di accogliere il dono anziché recriminare per quel che non c’è. “Annunciare Cristo – scrive Papa Francesco nella Evangelii Gaudium – significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove”.

Ecco perché con il dossier abbiamo voluto ricordare a tutti che anche l’arte, da sempre, ha contribuito ad accompagnare le persone all’incontro con Dio e che nella vita delle nostre comunità la bellezza non è un optional. Non lo è la cura della liturgia e dei luoghi dedicati alla preghiera, proprio come non lo è la cura amorevole per le membra sofferenti dei nostri fratelli, ciascuno dei quali rimane sempre e comunque tempio dello Spirito. La fede non è fuga dalla realtà, ma incontro con l’Assoluto nelle trame della quotidianità. E non c’è altro luogo deputato al nostro incontro con Dio, se non quello in cui già ci troviamo ad essere. Con questo spirito vi invitiamo a leggere la testimonianza della comunità di Cercivento (UD), che ha realizzato “Una Bibbia a cielo aperto”, ma anche le altre storie che trovate raccontate in queste pagine, da Lampedusa fino al lontano Madagascar, dove la bellezza della natura si intreccia con quella della vita di chi si spende per il Vangelo, senza fare calcoli. Ed è proprio per questo che si rinnova il nostro invito alla generosità: le nostre offerte consentiranno ai sacerdoti di continuare a spendersi senza preoccuparsi di altro. Sosteniamoli anche noi, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Come fa Rosi, la donatrice sarda di cui pubblichiamo la bellissima testimonianza.

Come ha fatto, per tutta la vita, Amatore Salatino, il donatore che ci sta offrendo i suoi ingegnosi cruciverba per la rivista. Il 2 giugno scorso questo caro amico è tornato alla Casa del Padre, a contemplare a tu per tu la bellezza del Creatore. Lo accompagniamo con la nostra preghiera ed esprimiamo alla sua famiglia la vicinanza e l’affetto di Sovvenire e di tutti i suoi lettori.

Massimo Monzio Compagnoni
Responsabile Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa

Lavorare insieme: un imperativo per dare senso alle attività sul Territorio

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Cari amici,

sta per iniziare il periodo da dedicare all’8xmille. Non conosco ancora i risultati raggiunti lo scorso anno relativi alle firme dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica, però posso asserire con certezza che non dovremo comunque abbassare la guardia. In nessun caso.

Possiamo infatti prevedere che il 2024 sarà un altro anno in cui sentiremo in modo chiaro e “doloroso” la competizione che lo Stato ci sta facendo nella raccolta delle firme. Anche quest’anno soffriremo per un cambio “unilaterale” delle regole del gioco: infatti nell’ambito della possibilità di scelta di destinazione dei fondi assegnati allo Stato è stata aggiunta la destinazione delle opere per il contrasto delle dipendenze patologiche….e stimiamo che per questa ragione potremmo perdere altre 800.000 firme.

Il lavoro di squadra, la collaborazione e il senso di appartenenza sono, quindi, elementi che non possono essere sottovalutati. Oggi, con l’avvio del progetto unafirmaXunire 2024, siamo chiamati a coinvolgere tutte le nostre comunità facendole sentire corresponsabili del sostegno alla Chiesa. Lavorando insieme possiamo raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero inarrivabili.

La reale condivisione in parrocchia delle cose da fare per raccogliere le Certificazioni Uniche crea sinergie che portano ad una maggiore consapevolezza che, talvolta, manca nelle assemblee locali. Lavorare insieme consente di massimizzare l’effetto delle risorse, materiali e umane, che mi rendo conto spesso sono limitate. Ma permette anche di raggiungere obiettivi comuni, di creare legami più stretti, di rafforzare il senso di appartenenza e di responsabilità verso la propria parrocchia e la Chiesa tutta.

Questo senso di coesione ecclesiale è fondamentale per affrontare sfide più ampie, come la promozione del sostegno economico alla Chiesa attraverso i progetti che ormai conoscete tutti e che possono essere approfonditi collegandosi al Portale Uniti in Rete.

In conclusione, non scoraggiatevi dalla portata della sfida, è grande! A volte sembra addirittura molto più grande di noi…e ci sentiamo come sant’Ambrogio che non voleva diventare vescovo di Milano.

Parlando di lui il Card. Martini in una sua omelia diceva:Fu proprio la coscienza della sua pochezza di fronte al grande compito che lo spinse, secondo la leggenda, a fuggire errando per le campagne attorno a Milano, per non addossarsi un peso che avvertiva superiore alle sue forze.

Immagino (dice Martini) che in quel vagare notturno il Signore gli ispirasse qualche parola simile a quella riportata dal vangelo secondo Luca (12,31): “Non temere, piccolo gregge, perché è piaciuto al Padre vostro di darvi il suo regno”. È infatti alla piccolezza e inadeguatezza che viene offerta la grazia: piccolissimo è il granello di senapa gettato nella terra, poca cosa è il pugno di lievito nascosto nella pasta, insignificante è il piccolo gregge di fronte alle mandrie sterminate. Eppure, anche la pochezza umana e l’apparente insignificanza storica, lette alla luce della fede, possono diventare albero frondoso, far fermentare una massa, rallegrare un pascolo”.

Ispiriamoci dunque alla figura di sant’Ambrogio che diventa lievito, operiamo insieme per raggiungere obiettivi condivisi e dare senso alle molteplici attività sul Territorio: noi con voi e voi incaricati con i vostri referenti in diocesi, in parrocchia e nelle vostre comunità. Investite umanamente nel potenziale della viva corresponsabilità e nella collaborazione con le altre realtà ecclesiali continuando così ad assicurare alla nostra Chiesa le risorse necessarie per la sua missione di annuncio della salvezza.

Fin da adesso vi ringrazio per quanto farete e vi auguro buon lavoro anche a nome del nuovo presidente del Comitato Mons. Ivan Maffeis e di tutto il Servizio Promozione.

Massimo

Auguri di una Santa Pasqua nella gioia della Risurrezione di Cristo

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La Pasqua è un tempo di straordinaria potenza, in cui celebriamo la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre e della speranza sulla disperazione. È un momento in cui il nostro spirito si innalza, ricordandoci che anche nelle situazioni più buie, c’è sempre la possibilità di una nuova vita, di un nuovo inizio.

Nella Pasqua troviamo la forza per affrontare le sfide della vita, perché ci ricorda che nulla è impossibile con la fede e la determinazione. È un tempo di rinascita e di rinnovamento, in cui possiamo lasciarci alle spalle i pesi del passato e guardare avanti con fiducia e coraggio.

Vorrei ricordare qui le parole che il Santo Padre ha pronunciato in occasione della Veglia Pasquale nella Notte Santa l’8 aprile del 2023 (testo integrale in allegato):

Ecco allora che cosa fa la Pasqua del Signore: ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia; ma, per fare questo, la Pasqua del Signore ci riporta al nostro passato di grazia, ci fa riandare in Galilea, là dov’è iniziata la nostra storia d’amore con Gesù, dove è stata la prima chiamata. Ci chiede, cioè, di rivivere quel momento, quella situazione, quell’esperienza in cui abbiamo incontrato il Signore, abbiamo sperimentato il suo amore e abbiamo ricevuto uno sguardo nuovo e luminoso su noi stessi, sulla realtà, sul mistero della vita.

…per risorgere, per ricominciare, per riprendere il cammino, abbiamo sempre bisogno di ritornare in Galilea, cioè, di riandare non a un Gesù astratto, ideale, ma alla memoria viva, alla memoria concreta e palpitante del primo incontro con Lui. Sì, per camminare dobbiamo ricordare; per avere speranza dobbiamo nutrire la memoria. E questo è l’invito: ricorda e cammina! Se recuperi il primo amore, lo stupore e la gioia dell’incontro con Dio, andrai avanti. Ricorda e cammina.”

Che la potenza di questo momento ispiri, dunque, tutti noi a ricordare, camminare e vivere con compassione, amore e gratitudine, diffondendo la luce e la speranza ovunque siamo.

Vi auguro una Santa Pasqua anche a nome del nuovo Presidente del Comitato S.E.R. Mons. Ivan Maffeis e di tutto il Servizio Promozione.

Massimo

Affettuosi Auguri di Buon Natale dal Servizio Promozione della CEI

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Una Luce più potente di qualsiasi tenebra si offre, ancora una volta, a tutti i cuori che trovano il tempo e il modo di accoglierla. Buon Natale da tutti noi!

Quanto buio, intorno a noi. Ancora guerre e ancora sangue; ancora violenza contro le donne e contro i più fragili; ancora scandali, insinuazioni, parole d’odio. Eppure…
Eppure, anche quest’anno la Luce vera, quella che illumina ogni uomo, viene nel mondo (cfr. Gv 1,9). Viene per ciascuno di noi, nessuno escluso. Viene per gli israeliani e per i palestinesi, per gli ucraini e per i russi, viene per chi non si sente all’altezza e per chi ci si sente (magari sbagliando).

Anche quest’anno arriva il Natale. Nella notte di Betlemme – e di tutte le Betlemme del mondo – il vagito di un neonato squarcia il buio. Una Luce più potente di qualsiasi tenebra si offre, ancora una volta, a tutti i cuori che trovano il tempo e il modo di accoglierla, di guardarla, di innamorarsene.

La Luce viene anche grazie a quelle vite che se ne lasciano infiammare e ardono come fiaccole nelle notti dei nostri dolori. La Luce viene anche grazie a chi continua a offrire tutto sé stesso perché il Dio fatto uomo possa farsi nostro cibo. I nostri sacerdoti, pur con tutti i loro limiti e le loro fatiche, sono i primi ambasciatori di questa Luce: a loro il nostro grazie, la nostra amicizia, il nostro sostegno.

A loro e a tutti noi, uniti nell’accogliere lo stesso Dono, i nostri auguri più sinceri.

Massimo Monzio Compagnoni e tutto lo staff del Servizio CEI per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa

Nella foto: Adorazione dei pastori di George De La Tour, Louvre, Parigi

Nuovi incaricati / Un incontro per conoscere meglio valori e progetti sul “sovvenire”

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Carissimi,

sono lieto di accogliervi, come nuovi incaricati e collaboratori diocesani nominati in questi ultimi tre anni, nella nostra comunità della Rete del Sovvenire. Per questo avrei piacere di incontrarvi  di persona per la prima volta, o di farlo nuovamente per quanti hanno già partecipato al Convegno nazionale di febbraio.

Sarei felice, quindi, se voi poteste partecipare all’incontro di formazione dei nuovi incaricati e collaboratori diocesani del “sovvenire” il prossimo 28 ottobre dalle ore 11:00 alle 17:00 a Roma presso Casa La Salle (Via Aurelia, 472).

Insieme avremo la possibilità di approfondire i vari aspetti del vostro servizio di volontariato: dal ruolo pastorale, formativo ed informativo a quello promozionale.
Inoltre, sarà anche l’occasione per:

  • conoscere il nostro Servizio Promozione CEI e il lavoro d’informazione e assistenza che compie a supporto della vostra attività;
  • raccontare i vari progetti e iniziative promosse nel territorio;
  • presentare le sezioni del nuovo portale “Uniti in Rete”.

Riconosco i tempi stretti, ma spero tanto che questo non sia un ostacolo insuperabile. Conto sulla vostra partecipazione. Per poter predisporre tutto al meglio vi chiedo perciò di confermare la vostra presenza entro lunedì 23 ottobre. Per iscriversi potete cliccare qui.

Ringraziandovi di cuore per quello che già fate e per il servizio che vi appresterete a svolgere come incaricati e collaboratori diocesani del “sovvenire”, vi auguro ogni bene nel Signore.

Massimo

Continuiamo così, uniti per il “sovvenire”

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Prima della chiusura degli Uffici e Servizi della CEI (dal 7 al 20 agosto) vorrei darvi alcuni aggiornamenti.

Come anticipato al Convegno Nazionale, in questi ultimi anni abbiamo avuto una flessione delle firme 8xmille, confermata anche nel 2022. Flessione documentata dai dati ufficiali divulgati pochi giorni fa dal Ministero delle Finanze e pubblicati tra le notizie di questo Portale.

Per tale motivo, come sapete, nel 2023 abbiamo cambiato la campagna pubblicitaria con una nuova comunicazione istituzionale dallo slogan “8xmille alla Chiesa cattolica, una firma che fa bene” e coinvolto ancora una volta il Territorio nel progetto unafirmaXunire per la raccolta dei CU. Ma probabilmente solo questo non sarà sufficiente.

Il dato forse più preoccupante per noi del “sovvenire” è questo: almeno il 50% dei fedeli praticanti NON firma! Dunque, abbiamo diversi campi di azione da tenere presenti con le relative criticità.

Da una parte abbiamo milioni di contribuenti che, fino a qualche anno fa, destinavano l’8xmille alla Chiesa cattolica e che ora, per diversi motivi, non firmano più o firmano per lo Stato.

Poi sappiamo di altri milioni di contribuenti praticanti che frequentano le parrocchie, vanno a Messa la domenica, fanno parte di gruppi ecclesiali, vivono con coerente testimonianza il Vangelo nelle proprie comunità, ma non esprimono alcuna scelta riguardo l’8xmille, perché non lo sanno, nessuno glielo ricorda o forse non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi (gli ormai conosciuti possessori di CU).

Ultimo pericolo, di cui spesso avete sentito parlare anche in passato, è quello dell’assuefazione: c’è chi firma per abitudine. Ma ci vuole poco per non farlo più, ad esempio un intermediario fiscale che dimentica di ricordarglielo…

Basta questo per affermare, senza timore di esagerare, che questi milioni di contribuenti, che vivono nelle diocesi, vicino a voi, sul territorio, potranno destinare (o tornare a destinare) l’8xmille alla Chiesa cattolica anche grazie a voi. La loro adesione a questo meccanismo fiscale, che poi sappiamo essere espressione coerente di appartenenza alla Chiesa, dipenderà dal vostro indispensabile e perseverante servizio alla Chiesa.

Finora avete fatto tantissimo. E lo dimostra la notizia che sul Portale Uniti in Rete abbiamo raggiunto l’iscrizione di quasi 5.000 parrocchie!

Siete stati veramente straordinari. Devo ringraziarvi per questo obiettivo raggiunto, frutto di un grande sforzo. Ora sarà importantissimo che voi vi impegniate affinché queste stesse parrocchie confermino la propria iscrizione anche al secondo progetto dell’anno Uniti Possiamo, dedicato alla raccolta delle Offerte deducibili .

I tempi per confermare queste iscrizioni partono dal primo agosto e fino all’8 settembre. Così sarà possibile, da parte nostra, inviare in tempo utile alle parrocchie tutti i materiali necessari per promuovere la raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.

Come è avvenuto per unafirmaXunire, tutta la procedura dovrà essere attivata attraverso il Portale Uniti in Rete, dove verranno messi a disposizione i vari materiali in versione pdf.

Vi anticipo che il prossimo 24 agosto, in occasione dell’Incontro Nazionale delle Presidenze Diocesane di Azione Cattolica Italiana, chiederemo ai partecipanti di attivare i propri presidenti parrocchiali per dare un supporto operativo ai referenti parrocchiali del “sovvenire”, dove sono presenti, e di sollecitare magari anche altri parroci ad iscriversi a questo progetto. A settembre potrò darvi in merito notizie più dettagliate.

Ora non mi rimane che augurare ad ognuno di voi e alle vostre famiglie Buone Vacanze!

Massimo

Monzio Compagnoni: “Con gli incaricati diocesani e parrocchiali dialoghiamo col territorio”

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Quasi tutte le diocesi italiane hanno un incaricato che si occupi di far conoscere e promuovere sul territorio le opere realizzate con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Negli ultimi anni, quest’impegno ha chiamato in causa anche le parrocchie, che hanno cominciato a indicare un proprio referente. In Italia sono circa 5.000 quelle che hanno nominato il proprio incaricato. Un quarto di tutte le parrocchie presenti in Italia. Ne parliamo con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Chi sono gli incaricati diocesani e parrocchiali?
Questo è un momento molto importante per la nostra rete, perché storicamente ha sempre avuto una struttura che arrivava fino alle diocesi, in pochi casi alle parrocchie. Quindi, avevamo solo i referenti regionali e poi gli incaricati diocesani quali rappresentanti del Sovvenire nelle diocesi, nel territorio, nelle regioni. Non eravamo mai arrivati nelle parrocchie. Adesso abbiamo iniziato un progetto per arrivare ad avere un referente parrocchiale nel maggior numero di parrocchie possibili. Con i progetti di raccolta delle firme o di raccolta delle donazioni, questo comincia ad avvenire. Così siamo già arrivati a 5.000 referenti: sono dei numeri molto grossi perché le parrocchie sono circa 20.000. Quindi, l’auspicio è di raggiungere le 20.000 persone che entreranno nel territorio e cominceranno a parlare dei valori del Sovvenire, del perché sostenere la Chiesa cattolica e qual è il ruolo della comunità. Mentre per quanto riguarda le diocesi, gli incaricati diocesani coprono quasi tutte le diocesi italiane. Sono presenti nel 99% delle diocesi. Per metà sono sacerdoti e per l’altra metà sono volontari laici. La loro attività è quella di promuovere il Sovvenire sul territorio e, quindi, realizzare eventi, fare corsi di formazione in parrocchia, creare eventi di presentazione con i giornalisti. Come è avvenuto, per esempio, in Umbria, dove si tiene la presentazione del bilancio regionale delle opere dell’8xmille con tutta la stampa locale.

Sono, quindi, degli annunciatori…
Sono persone che oltre a raccontare i valori del Sovvenire e le opere della Chiesa cattolica raccontano qual è il ruolo della comunità nei confronti della Chiesa, soprattutto perché la Chiesa è sostenuta dalla sua comunità. Agli incaricati diocesani adesso abbiamo dato un compito in più, che è quello di collaborare con i referenti degli uffici delle comunicazioni sociali diocesani, perché oltre a una campagna nazionale sull’8xmille ci sia una campagna locale, che nasce dal territorio, che è più concreta, in quanto deve parlare delle opere che in quel territorio vengono realizzate con l’8xmille.

Dall’ultimo Convegno dedicato alla vostra rete nello scorso mese di febbraio a oggi, quali feedback stanno arrivando?
Abbiamo osservato che sta ritornando l’entusiasmo nel compiere questo servizio, un entusiasmo che si era un po’ perso. Il fatto che i Vescovi abbiano riscoperto l’importanza del ruolo ricoperto dagli incaricati, il fatto che ci siano dei progetti che hanno un’importanza per la Chiesa, ha rimotivato le persone che svolgono questo servizio.

Dal territorio, invece, quali feedback arrivano?
Che i progetti sono impegnativi, però i risultati che stanno venendo fuori dalle attività che gli incaricati stanno sviluppando sono molto positivi. Perché quello che sta emergendo è che, quando la Chiesa chiede alla comunità un impegno, essa è pronta a reagire. La Comunità esiste e se coinvolta è pronta a sostenere la chiesa e i suoi sacerdoti! Questo credo che sia il messaggio più importante.

Di Filippo Passantino (Sir, 10 giugno)

Cari amici…

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Dopo l’euforia del Convegno Nazionale siamo tornati a casa con tante attività da promuovere e realizzare. Siamo nel pieno del progetto unafirmaXunire. Quest’anno veramente vogliamo dimostrare che le 5.000 parrocchie sono raggiungibili e quanto sia importante la nostra rete nel territorio. Iniziate subito, quindi, a iscrivere le parrocchie, a nominare referenti parrocchiali e gruppi di lavoro. Al fine di facilitare la consegna delle buste (ricordate tutti i problemi generati dagli Uffici Postali?), abbiamo anche realizzato un accordo con i Caf Acli che vi aiuteranno in questa attività di raccolta. Come è stato detto durante l’incontro del 28 marzo, in ogni diocesi ci sarà un loro referente a disposizione con il quale potrete organizzare la consegna delle buste con la scelta dell’8xmille.

Non fatevi scoraggiare dalle difficoltà implicite in questo progetto, sarà comunque un modo per continuare a sensibilizzare le nostre comunità a firmare per l’8xmille. La vostra collaborazione è indispensabile!

Sembra banale ricordarlo, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Ribadisco come in ogni diocesi, in ogni parrocchia, in ogni famiglia di cattolici bisogna ritrovare lo slancio che faccia dire “la mia firma è fondamentale, perché le necessità della Chiesa riguardano anche me”.

L’8xmille non costa nulla a chi firma, ma non può mai essere dato per scontato. Le firme espresse finora potrebbero continuare a diminuire, riducendo ulteriormente la capacità della Chiesa di svolgere la propria missione nel territorio. Continuiamo a impegnarci nel farle crescere e nel sostenerle. Il bene che fanno è sotto gli occhi di tutti nelle nostre diocesi e, aggiungerei, “sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vederlo”. Però devo ammettere che anche su questo fronte è necessario migliorare la comunicazione sul territorio. Cercheremo, a tale proposito, di coinvolgere gli Uffici delle Comunicazioni Sociali diocesani per migliorare la comunicazione locale, come è stato ben sottolineato durante la tavola rotonda al nostro Convegno Nazionale.

A livello nazionale stiamo finalizzando degli spot nuovissimi, che avranno un nuovo stile e un nuovo linguaggio. Abbiamo comunque mantenuto il “viaggio” tra le opere 8xmille in diverse diocesi. E a queste diocesi e agli incaricati coinvolti va il mio ringraziamento per la loro preziosa collaborazione.

Passando ora alle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, quest’anno abbiamo affrontato una crisi mondiale ed economica che ha ridotto il numero di Offerte fatte dai nostri donatori tradizionali. Ma anche qui un grandissimo ringraziamento va agli incaricati che si sono impegnati nel progetto “Uniti Possiamo”. Grazie a voi e al risultato positivo delle Offerte digitali arrivate attraverso unitineldono.it. siamo riusciti a compensare questo calo.

Infine una parola sul Portale: il gruppo di IDS dedicato al suo sviluppo sta progressivamente correggendo gli errori che lo hanno caratterizzato inizialmente. Anche qui grazie al vostro aiuto lo stiamo rendendo sempre più preciso. Sollecito solo chi ancora non lo ha visitato, dicendo di non aver paura di entrare in un mondo nuovo…Questo strumento sarà indispensabile per realizzare i vari progetti. Voi potete fare la differenza!

Prima di congedarmi voglio esprimere a voi tutti i miei più cari auguri per una serena e santa Pasqua di Resurrezione, con me si uniscono gli amici del Servizio Promozione CEI e Sua Eccellenza Mons. Donato Negro.

Massimo