Category Archives: Insieme ai sacerdoti

Uniti nel dono / Una piccola Betlemme nella periferia romana

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Molto più di un presepe vivente, quello allestito al Villaggio Prenestino da don Dario insieme a un piccolo esercito di volontari. È una potente catechesi sull’accogliere Cristo al centro della vita, e contribuirà, con i fondi raccolti, a ridare spazi (un campo di pallone) e speranza ai ragazzi del quartiere.

Servizio di Giulia Rocchi, foto e video di Cristian Gennari

Il censore dà il benvenuto ai visitatori nella “Piccola Betlemme”. Si entra così nell’antica città, con le botteghe del ramaio e della tessitrice, e il mulino ad acqua funzionante. C’è anche un piccolo lago, i pastori con le pecore, il fabbro… Al centro, la capanna, con Maria, Giuseppe e Gesù Bambino. A riscaldarli, il fiato del bue e dell’asinello. Si torna indietro nel tempo, grazie al presepe vivente allestito dalla parrocchia di Sant’Eligio, che anche nella sua disposizione vuole mandare un messaggio importante: «Al centro delle nostre vite deve esserci Gesù Cristo».

Lo ripete con forza don Dario Frattini, parroco della comunità del Villaggio Prenestino, estrema periferia Est di Roma.

L’idea di allestire un presepe vivente è stata sua, arrivato a guidare la comunità da poco più di due anni. «Il cammino sinodale che sta portando avanti la Chiesa italiana è fondato sull’ascolto e, come ha più volte sottolineato il nostro cardinale vicario Angelo De Donatis, non si tratta di un qualcosa da fare “in più”, quanto piuttosto di avere uno stile diverso – spiega –. Lo stile deve essere quello di rimettere al centro Gesù Cristo, in tutto quello che facciamo. Questa è la prima azione da compiere. Nell’ascolto, nella relazione con l’altro, le cose funzionano se c’è Gesù al centro. Se ti ascolto nel nome di Gesù, lo farò con carità, sarò disposto magari a chiudere un occhio o mezzo occhio. In questo modo tutto prende una sfumatura diversa. Il “fare” è frutto di uno stile di vita». Così anche realizzare un presepe vivente diventa un segno, un modo per evangelizzare. Lo sa bene don Dario, che porta avanti questa proposta da quando era parroco a San Giulio, a Monteverde; grazie all’allestimento della natività e alle offerte raccolte era stato possibile risistemare il tetto della chiesa.

Il sogno, per la comunità di Sant’Eligio, è invece quello di realizzare un campo di pallone per i ragazzi del quartiere.

«Qui abbiamo tantissimo spazio, ma va sistemato», dice il sacerdote. La parrocchia sorge in via Fosso dell’Osa, dove la città lascia spazio alla campagna, tra i prati e le case basse, venute su senza progettualità. Mancano i servizi e i luoghi di aggregazione. Uno spazio per i ragazzi sarebbe, per tanti di loro, la salvezza. «In periferia le difficoltà non mancano – riflette il parroco –. Qui i problemi ci sono, per i giovani. C’è il rischio delle dipendenze… tanto che organizziamo anche incontri e attività in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti. Proponiamo cene, appuntamenti, ma la cosa più importante, e su questo insisto, è sempre mettere al centro Cristo.

Se io mi accosto agli altri mostrando le mie piaghe, in quelle si insinua il maligno. Invece quando entriamo in contatto con gli altri dobbiamo donare il meglio, il bene, la grazia che abbiamo ricevuto nella nostra vita».

Tra le grazie ricevute da don Dario, c’è l’incontro con Madre Teresa di Calcutta. «Ho vissuto con lei per tre anni in India e lì ho imparato tantissimo», racconta. L’amore per gli altri, il donarsi senza risparmiarsi. La passione per il presepe vivente è nata invece a Piubega, in provincia di Mantova, dove ha passato i primi anni da sacerdote. «Qui a Sant’Eligio c’è un bel gruppo di persone che ha preso a cuore questa iniziativa e ci sta lavorando con grande impegno – sottolinea il parroco –; hanno realizzato tante cose nuove, lavorando soprattutto il sabato e la domenica».

Coordina il gruppo degli ottanta volontari impegnati nell’allestimento Pietro Fiore: «Abbiamo iniziato a lavorare al presepe da settembre – spiega –. L’area interessata è la stessa dell’anno scorso, cioè più di 1.800 metri quadri, all’interno della quale ci saranno oltre trenta scene diverse, dal mercato al palco di Erode». La novità di quest’anno è un grande mulino ad acqua, perfettamente funzionante, costruito dai volontari di Sant’Eligio per l’occasione, dove il grano verrà realmente macinato. Solo la ruota è alta più di due metri. In tutto saranno coinvolti fino a 140 figuranti, tutti parrocchiani e abitanti della zona. Il presepe vivente “La piccola Betlemme” è realizzato con il patrocinio di Roma Capitale ed è a ingresso libero; sarà inaugurato giovedì 8 dicembre alle 16 e verrà replicato la domenica seguente, sempre dalle 16 alle 19. Dall’11 al 18 dicembre sarà aperto la mattina per le visite delle scuole romane. Poi di nuovo nei pomeriggi del 25 e 26 dicembre, domenica primo gennaio e venerdì 6 gennaio. «Per l’Epifania – annuncia Fiore – arriveranno i Re Magi a cavallo».

Le Offerte per i sacerdoti / È tempo di bilanci

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Siamo arrivati alla fine di un anno molto complesso, sfidante e difficile e, come sempre accade, è il momento di fare un bilancio.

Un bilancio, però, non è un mero elenco di cose positive e di cose negative, ma è una seria riflessione su cosa è stato e quali sono le azioni da mettere in campo per migliorare.

Il 2022 ci ha messo di fronte a delle sfide importanti, tra queste una guerra quasi sulla porta di casa, quella in Ucraina, che ha svegliato paure che mai avremmo pensato di provare. Le sue conseguenze si sono presto fatte sentire e, dopo poche settimane dallo scoppio, gli effetti bussavano alla nostra porta; primo fra tutti l’aumento del costo dell’energia che ha portato le nostre bollette alle stelle. E se già prima c’era chi arrivava a fine mese con difficoltà adesso queste persone sono molte di più.

In tutto questo il bisogno dei nostri instancabili sacerdoti non è diminuito; il nostro lavoro, per coinvolgere quanti più sostenitori possibile, non si è mai fermato e non ci siamo scoraggiati.

Però, come abbiamo potuto vedere in questi mesi, anche le Offerte in favore dei sacerdoti hanno dovuto fare i conti con un calo.

Da gennaio a novembre del 2022 la raccolta complessiva è pari a 4 milioni e 70 mila euro contro i 4 milioni e 636 mila euro del 2021, quindi con un -12%. Anche il numero delle Offerte è in calo con 57.722 nel 2022 contro 70.382 nel 2021 (-17%). L’importo dell’Offerta media, invece, mantiene un trend positivo e dai 65 euro del 2021 sale a 70 euro nel 2022.

Le cause di questa flessione, come riportato poco sopra, sono da ascriversi principalmente alle conseguenze della guerra in Ucraina, che ha costretto i donatori e potenziali donatori a fare dei tagli alle loro spese e quindi a un atteggiamento di estrema cautela verso il futuro.

Di sicuro, quando a inizio del 2023, faremo una chiusura e potremo contare anche i risultati delle campagne natalizie ci sarà un aumento sia nel numero delle Offerte che nell’importo della raccolta. Sulla base di questi risultati verranno sviluppati interventi atti a migliorare i risultati.

Non solo un trend in calo…
Quest’anno non ci sono state solo difficoltà e numeri in calo, ma possiamo dirci soddisfatti per i risultati che stiamo ottenendo con le attività digital.

Il numero delle Offerte online continua a crescere, all’ultimo aggiornamento dati il numero delle Offerte è pari a 1.903 contro le 1.020 de 2021, con un aumento dell’86%. Anche l’importo raccolto cresce e ci attestiamo sui 132.579 euro contro i 78.362 euro allo stesso periodo del 2021, quindi una crescita del 69%. Solo nella donazione media si mantiene una flessione al ribasso nel 2022, infatti siamo a 69 euro contro i 76 euro del 2021.

Tutto questo ci dà una carica positiva a continuare su questa strada, che è ancora lunga e in salita, ma ha grandi margini di evoluzione e certamente la comunità digital di Uniti nel Dono è destinata ad ingrandirsi. E allora “#UNITIPOSSIAMO” non rimanga solo un “hashtag” ma si trasformi in azioni concrete. 

Adele Marzetta

Giornata Mondiale del Dono / Un’occasione anche per il “sovvenire”

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La Giornata mondiale del Dono, quest’anno il 29 novembre, nasce in America con l’obiettivo di dedicare un giorno alla generosità. Dopo dieci anni dalla sua nascita, ha assunto i caratteri di un vero e proprio movimento globale, che ispira milioni di persone impegnate nella costruzione di un mondo più attento e solidale nei confronti dell’altro.

Una giornata durante la quale ogni individuo è chiamato a donare e a prestare attenzione al mondo che lo circonda, con un occhio più attento ai bisogni dell’altro. Un movimento ed un momento di aggregazione, che si pone quale fine quello di diffondere la cultura del dono, del donare all’altro, del dare. Una giornata in cui tutti sono chiamati ad una partecipazione in prima persona per dare luogo ad una società più generosa, nella quale vivere e gioire di gesti semplici.

In tale contesto si inserisce anche il “sovvenire, che da sempre è impegnato a rispondere ai bisogni dell’altro. Ecco, dunque, che la Giornata mondiale del Dono rappresenta un appuntamento per festeggiare un valore universale come la generosità. Un momento importante di condivisione per valorizzare il dono e per riconoscere il valore di tutti coloro che rispondono con un proprio personale sostegno.

Partecipazione, solidarietà e testimonianza: sono questi i valori che il “sovvenire” porta avanti da sempre, per supportare con gesti semplici le nostre comunità. Siamo tutti chiamati ad una dedizione costante per i luoghi in cui viviamo, le comunità e le diocesi, in quanto testimoni del Vangelo: ascoltare, aiutare, donare e gioire insieme. Sono quei posti dove ci sentiamo parte di un progetto comune, dove tutto diventa possibile se uniti nel dono.

Campagna Offerte / L’unione fa la forza

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In queste settimane siamo entrati nel vivo della campagna Offerte, in TV passa il nostro spot, la stampa ci ha dedicato spazi rilevanti e, per questo, siamo fiduciosi che il nostro messaggio riuscirà a raggiungere in modo efficace il pubblico e sensibilizzare su quanto sia vitale dare un sostegno concreto ai nostri sacerdoti e alle comunità, che sono la loro famiglia.

Chiedendoci cos’altro si potesse fare per portare il messaggio ancora più lontano, ci siamo subito resi conto che avevamo, proprio sotto gli occhi, quanto di più prezioso si possa immaginare: il Territorio e i suoi incaricati e che unendo le forze avremmo potuto fare ancora tanto.

Chi meglio del Territorio e di chi lo vive quotidianamente può farsi portavoce in modo concreto di quanto l’aiuto ai sacerdoti sia importante? Nessuno!

Ma quali erano gli strumenti da dare ai nostri incaricati diocesani e farli diventare “portavoce”? Ed ecco che guardando i materiali prodotti per la campagna, abbiamo capito come fare.

Abbiamo creato uno spazio dove riunire questo materiale:

  • le foto di campagna,
  • il video girato,
  • brevi video “Io dono perché” in cui i donatori intervistati spiegano il perché sostengono i sacerdoti,
  • delle simpatiche e accattivanti gif da far girare su WhatsApp

Ecco il link dove trovarli: https://wdrv.it/682a79e3b

E adesso la missione è far circolare il materiale il più possibile. Ma come?

Coloro che sono più pratici con i mezzi digital e i social network, possono postare i video “Io dono perché”, il video dello spot, oppure far circolare i nostri banner, disponibili a questo link: https://www.unitineldono.it/banner/.

Questo materiale può essere postato, per esempio, sulla pagina web della parrocchia oppure si può mettere a disposizione il video sul sito web, sempre della parrocchia.
Perché non provare a coinvolgere anche la stampa locale?

La cosa più “pop” che troverete, però, sono le gif da far girare su Whatsapp. Ogni giorno ci scambiamo messaggi e gif sulle chat con gli amici, la famiglia, il gruppo parrocchiale…quindi perché non fare qualcosa di davvero utile divulgando un messaggio così significativo su uno strumento così alla portata di tutti?

Condividerle è molto semplice, bastano pochi minuti per iniziare il passaparola digitale (procedura in allegato).

Più divulghiamo il messaggio, più persone coinvolgeremo e il sostegno ai sacerdoti si espanderà sempre di più.

La raccomandazione è di NON dimenticate di riportare il link qui sopra riportato.

Potete sbizzarrirvi e lasciarvi guidare dall’entusiasmo. Se però servissero consigli o ci fossero dubbi, noi del Servizio Promozione saremo ben lieti di darvi una mano.

Cremona / Don Andrea Spreafico: Uniti Possiamo? Una nuova sfida

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Non si può dire che i nostri siano tempi facili: malgrado il livello di progresso raggiunto viviamo molte situazioni di fragilità: educativa, culturale, morale… sociale. Anche nel campo economico ci siamo scoperti “traballanti” e tutto questo riguarda anche la Chiesa, la famiglia dei credenti che vive nel mondo.

Ma nessuno sembra scoraggiarsi: anzi, proprio la Chiesa Italiana sta sondando strade sempre nuove per sensibilizzare e costruire piano piano la “cultura del dono” nel segno della trasparenza e della corresponsabilità dell’intero corpo ecclesiale. E lo fa attraverso gli esperimenti nazionali che in questo 2022 ormai al tramonto sono stati due:

  • UnaFirmaXunire”, che ha visto impegnate le diocesi italiane nel mese di maggio-giugno-luglio nella raccolta delle firme 8xmille
  • Uniti Possiamo”, in questo mese di novembre, dedicata alla raccolta di Offerte liberali a favore del sostentamento della vita e dell’opera dei 33.000 preti italiani.

Anche la diocesi di Cremona partecipa all’iniziativa, nel tentativo di individuare le idee e le strategie migliori per far crescere la consapevolezza che solo facendosi carico gli uni degli altri saremo in grado di risolvere qualsiasi problema e dare concretezza al Vangelo del Signore.

Per saperne di più ecco qui sotto un video preparato dall’incaricato diocesano del Servizio “sovvenire”, don Andrea Spreafico, all’interno del quale si trova anche la mappa di tutte le Comunità partecipanti.

L’idea del video è stata molto apprezzata da tutti gli incaricati della Lombardia e, su richiesta del Vescovo delegato Mons. Luca e del referente regionale Marazzi, ne è stata ralizzata anche una versione regionale (qui) e predisposto un QR code per poterlo aprile anche dal cellulare..

Uniti nel dono/ La storia di due “don”: Bledar Xhuli e Arturo Critani

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Vi segnaliamo due nuove storie pubblicate di recente su unitineldono.it, quella di don Bledar Xhuli e don Arturo Cristani.

Don Bledar Xhuli è il parroco di Santa Maria a Campi Bisenzio, Firenze, e la sua è una vicenda così particolare che, in occasione del convegno ecclesiale del 2015, ha voluto raccontarla personalmente a Papa Francesco.
Arrivato clandestinamente dall’Albania a 16 anni, Bledar finisce sotto i ponti e trova accoglienza presso un parroco fiorentino, cominciando un percorso che oggi lo ha portato ad essere sacerdote, animatore di una comunità che sa essere davvero “casa”.

In parrocchia lo chiamano semplicemente don Blady, perché la sua storia è ormai la storia della sua comunità, le sue origini albanesi sono intrecciate con la cadenza fiorentina e il suo essere prete racconta un passato fatto di difficoltà, ma anche di tanto amore.

E ora la storia di don Arturo Cristani. Classe 1968, originario di Lodi, cresce in oratorio e viene avviato ad interessarsi ai problemi sociali dal sacerdote che seguiva il gruppo di giovani della sua parrocchia. Così don Arturo conosce la “Casa del giovane” nel 1986, svolgendo qui il servizio civile e da allora non l’ha più abbandonata. Tagliare i ponti con le dipendenze, trovare padri e fratelli, ricucire i legami familiari: è la scommessa degli ospiti e degli educatori della “Casa del giovane”, fondata a Pavia cinquant’anni fa dal venerabile don Enzo Boschetti. Oggi don Arturo Cristani segue l’area “dipendenze”.

Le Offerte per i sacerdoti / La chiamata a partecipare

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Non occorre essere tifosi per rendersi conto di quanto siano tristi per noi italiani i mondiali di calcio in Qatar. L’esclusione della nostra Nazionale non ci consente di vivere le emozioni di un evento collettivo, della durata di circa un mese, che porta con sé un’atmosfera di festa e convivialità. Peccato non partecipare. Un motto che vale anche per “il mese della raccolta per il clero”, l’iniziativa lanciata a novembre in ben 3.500 parrocchie per favorire le Offerte, vicino a chi dona. Perché donare per i sacerdoti è vivere un’esperienza concreta di comunità, condividere una prospettiva comune con gli altri donatori, partecipare attivamente alla missione della Chiesa. Che si può fare anche online, grazie alle Offerte deducibili attraverso il sito “Uniti nel dono”.

Segnali di (piccola) ripresa
I dati forniti dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero continuano a mostrare un trend in calo, ma meno rispetto ai mesi precedenti. Da gennaio a ottobre di quest’anno, la raccolta complessiva si ferma a 3 milioni e 176 mila nel 2022 contro i 3 milioni 573mila del 2021, in pratica l’11% in meno. Anche il numero delle Offerte si attesta quest’anno a 47.150 contro i 56.585 dell’anno scorso, pari al 16,7% in meno. Solo l’importo dell’Offerta media cresce del 6,7% e tocca quota 67,38 euro nel 2022, mentre era 63,15 euro nel 2021. Ma quali sono le ragioni dietro il calo nella raccolta complessiva e nelle Offerte? Sono da ricercare soprattutto nello scoppio della guerra in Ucraina che, nel solo mese di marzo, ha fatto registrare un crollo di circa il 40%. Passo dopo passo, mese dopo mese, si stanno accorciando le distanze. Inoltre si tratta di dati che potrebbero subire variazioni in aumento, a causa di un ritardo nelle acquisizioni delle offerte tramite canale bancario.

www.unitineldono.it, solo buone notizie
“Tutti sono chiamati a partecipare alla vita della Chiesa e alla sua missione. Se manca una reale partecipazione di tutto il Popolo di Dio, i discorsi sulla comunione rischiano di restare pie intenzioni – ha detto Papa Francesco – Partecipare tutti: è un impegno ecclesiale irrinunciabile! (Momento di Riflessione per l’inizio del Percorso Sinodale, 9 ottobre 2021). Chiunque può partecipare alla vita della Chiesa e sostenere i nostri sacerdoti anche tramite il sito www.unitineldono.it. I dati parlano chiaro: da gennaio a ottobre di quest’anno le Offerte per il sostentamento del clero sono state 1.500 contro le 828 del 2021, con un aumento dell’81,2%. L’importo complessivo raccolto nel 2022 tramite il sito è di oltre i 98mila e 200 euro contro i 59mila dello scorso anno, con una crescita del 66,3%. Solo l’importo dell’Offerta media segna un calo e si attesta a 65,50, contro i 71,34 del 2021. Risultati incoraggianti che indicano come il sito “Uniti nel dono” rappresenti un bel modo per entrare in contatto con le testimonianze di fede e di vita dei sacerdoti, condividere le esperienze con i donatori ed entrare a far parte di una comunità in costante crescita.

Uniti possiamo… vincere
L’iniziativa lanciata dal Servizio Promozione della CEI dal titolo “Uniti possiamo” è una vera e propria chiamata alla partecipazione di tutti, che coinvolge direttamente anche i parroci. Fino al 15 dicembre, infatti, le 3.500 parrocchie coinvolte nell’evento partecipano a una gara di solidarietà per riuscire a raccogliere circa mille euro, ossia l’equivalente di una delle dodici mensilità di un parroco. Come avviene la raccolta? Durante le celebrazioni eucaristiche vengono distribuite buste di carta, in cui inserire le Offerte per il clero. Inoltre direttamente in Chiesa viene collocata una scatola di cartone per la raccolta. C’è tempo fino al 15 dicembre, ma occorre il contributo di tutti: fedeli, parroci e Vescovi. Ma soprattutto dei nostri referenti regionali e incaricati diocesani, che hanno il compito di favorire la partecipazione, anche attraverso l’organizzazione di incontri dedicati all’iniziativa, per promuovere i valori del “sovvenire” e avvicinare sempre più persone a fare offerte per il clero.

Paolo Cortellessa

Campagna Offerte Sacerdoti 2022 / In “onda” dal 3 novembre

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Nel numero di settembre di “In Cerchio” vi avevamo dato alcune anticipazioni sull’imminente campagna per le Offerte ai Sacerdoti, sperando di aver suscitato un po’ di curiosità, eccoci con i dettagli più importanti: siamo arrivati al suo lancio ufficiale. Infatti a partire dal 3 novembre e fino al 17 dicembre la campagna sarà visibile su diversi mezzi di comunicazione.

Una novità rispetto allo scorso anno sarà la televisione che ospiterà, su differenti emittenti quali la Rai e Sky, per citarne alcune, lo spot realizzato in collaborazione con l’agenzia Casta Diva Group.

Ma non ci fermiamo qui, perché la campagna avrà il suo spazio anche sulla carta stampata e, volgendo un occhio alla contemporaneità, verranno presidiati anche canali digitali, attraverso i siti di importanti testate giornalistiche e non solo, i social network, per arrivare fino a whatsapp, altra grande novità.

Come anticipato, la campagna 2022 trova il suo punto di partenza in quella del 2021, e da qui si evolve per dare un messaggio più ampio e coinvolgente. I nostri sacerdoti restano protagonisti nella comunicazione di campagna, ma vengono affiancati dalle loro comunità. Comunità in cui ci sono persone che hanno bisogno del supporto fondamentale dei sacerdoti, attraverso un aiuto materiale ma anche spirituale. Parlando di comunità la campagna vuole mettere in risalto con le immagini e le testimonianze di chi i preti li sostiene in svariati modi, quanto sia imprescindibile e complesso il compito che svolgono. Senza di loro non ci sarebbe nemmeno una comunità.

Questa campagna è stata pensata non solo per essere bella, ma per raggiungere degli obiettivi precisi:

  • stimolare sempre nuove Offerte, perché i sacerdoti possano svolgere il loro lavoro con serenità e aiutare quanti più bisognosi possibile
  • dare maggiore consapevolezza sulle Offerte deducibili e sull’importanza della figura del sacerdote all’interno delle nostre comunità
  • avvicinare un pubblico più giovane, che condivide i valori della Chiesa e della religione, che magari sono anche attivi all’interno della parrocchia o in attività di volontariato. La campagna è un modo per metterli a conoscenza di un ulteriore modalità di sostegno dei sacerdoti.

Ora facciamoci noi stessi promotori di questa campagna e divulghiamo il messaggio.

Altre info su www.unitineldono.it

Sovvenire di dicembre / Il sorriso di Lorena Bianchetti nelle case dei donatori

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Il nuovo numero della nostra rivista, che sta arrivando nelle case dei donatori in vista delle festività natalizie, è già disponibile online su www.unitineldono.it (nella sezione “La rivista”).

Il nuovo PDF multimediale permette di ascoltare molti dei servizi e di fruire anche dei video di diverse storie, a cominciare proprio dall’intervista di copertina con Lorena Bianchetti, conduttrice di “A Sua immagine”.

Tra le altre storie di speranza che vengono narrate nelle pagine del trimestrale, quelle di don Michele e della comunità friulana che ha aperto le porte di casa agli ucraini in fuga dalla guerra, quella di don Marco e delle cooperative che in Sardegna promuovono i prodotti locali e l’occupazione, quella di don Nicola missionario in Etiopia.

Nel dossier di questo numero, infine, una bella riflessione di Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, sulla dimensione “famigliare” del Cammino sinodale delle Chiese in Italia.

Uniti nel dono / Sulcis, in parrocchia la voce della rinascita

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Michela, Antonio, Mirta: sono solo alcune delle persone che hanno conquistato l’autonomia economica grazie al lavoro di squadra di don Giorgio Fois e delle volontarie della parrocchia S. Pio X nel rione più popoloso del capoluogo del Sulcis, Iglesias.

«L’aiuto più importante che ho ricevuto dalla parrocchia? Non è stato solo quello materiale, quando mio marito ed io ci siamo trovati disoccupati e con due bambini da sfamare, quanto il sostegno morale a realizzare il mio sogno: aprire un negozio di abbigliamento da donna. Don Giorgio e le Vincenziane mi hanno accompagnato nelle pratiche burocratiche, ma soprattutto mi hanno sempre incoraggiato e spronato ad andare avanti, senza arrendermi mai» racconta decisa Michela Pinna, 36 anni, giovane commerciante di Iglesias.

Quella di Michela era stata in passato tra le 160 famiglie che vengono aiutate annualmente dalla parrocchia di San Pio X nel sostegno al vitto attraverso l’Emporio della solidarietà della Caritas, ma dal 2019 con l’apertura del suo negozio cammina sulle sue gambe. Come Tonio e Svetlana, che grazie all’aiuto economico delle Vincenziane sono riusciti a far laureare la figlia 26enne, che oggi lavora come psicologa.

Sono solo due delle storie di successo del lavoro portato avanti dal 2009 dal parroco don Giorgio Fois con il gruppo delle volontarie della San Vincenzo de’ Paoli, da sempre attivissime nel rione di edilizia popolare costruito negli anni ’60. Serra Perdosa è ancora oggi il più popoloso della città con 7mila abitanti su 28mila complessivi, e quello con il maggior numero di famiglie giovani: da alcune settimane grazie ai fondi dell’Otto per mille bambini e adulti hanno anche a disposizione il bellissimo oratorio polivalente intitolato a Papa Francesco.