Category Archives: Newsletter In Cerchio

Offerte per il clero / Quella spinta gentile che fa crescere la fiducia

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3.500 parrocchie in campo per il “mese della raccolta per il clero”. Dal 1° novembre scatta l’iniziativa “Uniti Possiamo” una vera e propria campagna di sensibilizzazione, che coinvolge direttamente anche i parroci, per facilitare le persone a fare un’Offerta, senza doversi recare in banca o in posta, e avvicinare le comunità parrocchiali alla corresponsabilità nel sostentamento dei sacerdoti. Perché è urgente frenare il calo nelle Offerte e nei donatori. Da gennaio a settembre di quest’anno, infatti, si registra un crollo nel loro del 17,9%, rispetto al 2021, e una diminuzione nell’importo raccolto del 14,3% rispetto all’anno scorso. Solo l’Offerta media aumenta del 4,3%. Occorre dunque la collaborazione di tutti – referenti regionali, incaricati diocesani e fedeli – per invertire la tendenza e dare quella “spinta gentile” per fare risalire le offerte per il clero.

Donazioni e donatori in calo
Lo dicono i dati forniti dall’Istituto Centrale sostentamento clero. Dal 1° gennaio al 30 settembre di quest’anno il numero delle Offerte scende quest’anno a 41.833, contro i 50.942 nel 2021. Anche i donatori sono 25.993, il 19.6% in meno rispetto ai 32.355 nei primi nove mesi del 2021. Tutto questo incide sulla raccolta complessiva che mostra un calo a 2 milioni e 699743mila nel 2022 a fronte dei 3 milioni 151836mila dello scorso anno. Unica nota positiva l’aumento della donazione media, che si attesta a quota 61,87 euro, mentre nel 2021 era a 64,54 euro. La guerra in Ucraina, l’aumento delle bollette del gas e della luce e la paura di una recessione mondiale mettono a dura prova il sistema del sostegno economico ai sacerdoti. Per questo c’è bisogno di aumentare la quantità di donazioni e trovare nuovi donatori per il clero, grazie all’aiuto di campagne di sensibilizzazioni mirate che facciano crescere la cultura del dono.

Unitipossiamo, occhio alle date
La prima da cerchiare sul calendario è quella del 1° novembre. Inizia infatti il “mese della raccolta per il clero” che coinvolge direttamente 3.500 parrocchie in tutta Italia. L’iniziativa, dal titolo  “Uniti Possiamo”, mira a raccogliere in ogni comunità parrocchiale circa mille euro, ossia l’equivalente di una delle dodici mensilità di un parroco, grazie a buste delle Offerte, distribuite durante le celebrazioni eucaristiche, e una scatola per la raccolta collocata direttamente in Chiesa. Il progetto, partito in fase sperimentale lo scorso anno in 94 realtà parrocchiali, coinvolge quest’anno ben 5.000 parrocchie sparse in tutta Italia e riguarda tutti: referenti regionali, incaricati diocesani, parroci e donatori. Ma c’è un’altra data da cerchiare in rosso sul calendario, quella del 15 dicembre, in cui termina l’iniziativa di successo, perché solo uniti possiamo sostenere insieme i sacerdoti,

Gli incaricati diocesani, i nostri architetti
Fondamentale in questo mese il lavoro e la missione degli incaricati diocesani del “sovvenire”, che sono i veri architetti del progetto Uniti Possiamo. Spetta a loro, infatti, organizzare gli spazi dove collocare le locandine, le urne per la raccolta e i materiali da distribuire, in modo tale da favorire il gesto concreto del donare. Ma soprattutto organizzare incontri per illustrare il progetto, con il coinvolgimento di tutti i responsabili della parrocchia, per promuovere i valori del “sovvenire” e realizzare iniziative dedicate per avvicinare sempre più persone alle offerte per il clero. Grazie a questa “spinta gentile” non crescono solo le Offerte, ma anche la fiducia verso i nostri sacerdoti.

Paolo Cortellessa

Uniti nel dono / Le “buone” storie da condividere

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Vi segnaliamo due belle storie pubblicate su www.unitineldono.it che vi invitiamo a vedere, leggere e condividere con i vostri amici e parenti.

A Gonars, piccolo paese in provincia di Udine, la generosità del parroco don Michele Zanon, che ha aperto le porte della propria casa ai rifugiati ucraini in fuga dalle bombe, ha innescato una meravigliosa catena di solidarietà che ha coinvolto anche le comunità vicine. Nel solco di una accoglienza che ha radici lontane, che hanno solo ritrovato linfa e vitalità.

(“Segni di speranza e di vita”, di Giovanni Panozzo)

A Iglesias troviamo la casa dove si impara ad accogliersi gli uni gli altri. Centinaia di persone sono state ospitate in più di un quarto di secolo nella Casa di accoglienza Santo Stefano, fondata e diretta da don Roberto Sciolla grazie all’aiuto di decine di volontari, operatori del Servizio civile e obiettori di coscienza e grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

  (Interviste e produzione del video di Manuela Borraccino – Riprese e montaggio di Davide Toro)

Sostentamento clero / Nasce il fondo di solidarietà

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Lo sguardo sui territori e sulle loro problematiche, in un momento storico difficile, ha accompagnato i lavori del Consiglio Episcopale Permanente che, sotto la guida del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, si è svolto dal 20 al 22 settembre a Matera.

Il Consiglio Permanente ha deliberato la costituzione di un Fondo di solidarietà a favore delle diocesi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia e ha anche dato notizia sul Sostentamento del clero. Dopo oltre 10 anni, il Consiglio Permanente, tenendo conto dell’incremento del tasso di inflazione e delle difficoltà in corso, ha innalzato a € 12,86 il valore del punto per il calcolo del sostentamento del clero per l’anno 2023. Tale incremento corrisponde a una minima parte (+ 2%) rispetto all’aumento del costo della vita registrato in questi anni. Si tratta di un piccolo segno di vicinanza ai sacerdoti alle prese, come tutti, con le attuali difficoltà.

In un’ottica di condivisione, i Vescovi del Consiglio Permanente hanno deciso di destinare una loro mensilità – e invitano i loro Confratelli a fare ugualmente – al sistema delle offerte deducibili che, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, permettono di garantire, in modo omogeneo, in tutto il territorio, il sostegno all’attività pastorale dei sacerdoti diocesani.

Qui il Comunicato stampa https://www.chiesacattolica.it/consiglio-permanente-il-comunicato-finale-matera/

 

Sovvenire di ottobre / Sul periodico in uscita il card. Zuppi

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Il nuovo numero della nostra rivista, che sta arrivando nelle case dei donatori proprio in questi giorni, è già disponibile online sia su www.unitineldono.it (nella sezione “La rivista”) che su www.sovvenire.chiesacattolica.it, dalla homepage.

Il nuovo PDF multimediale permette di ascoltare molti dei servizi e di fruire anche dei video di diverse storie, a cominciare proprio dall’intervista esclusiva che il Presidente della CEI, il card. Matteo Zuppi, ha rilasciato a Sovvenire. L’arcivescovo di Bologna riflette con noi sulla figura del sacerdote e sul valore delle Offerte e condivide alcuni suoi ricordi della prima messa: in quegli anni uno scantinato nella periferia romana, dove celebrava ogni domenica, era solenne e bello come una basilica.

Uniti nel dono / Anticipazione sulla Campagna d’autunno

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Si avvicina il lancio della Campagna Offerte 2022 per il sostentamento ai sacerdoti e pensiamo possa far piacere avere qualche anticipazione.

La sua preparazione ha richiesto molto tempo e un minuzioso lavoro che ha coinvolto diversi professionisti. Non è stato sempre facile, ma il risultato è soddisfacente, per questo non vediamo l’ora di portela svelare in tutti i suoi aspetti.

Il punto di partenza è stata la campagna del 2021, che aveva ancora molto da dire. Nulla è stato stravolto, ma sono stati fatti degli interventi per ottenere un messaggio ancora più efficace e d’impatto. Infatti in questa nuova campagna i sacerdoti non saranno più i soli protagonisti, ma condivideranno questo ruolo con l’intera comunità.

Abbiamo pensato che fosse giusto ed efficace dare spazio e visibilità a qualcosa di fondamentale e così fortemente legato ai sacerdoti, come le comunità in cui operano. Quelle comunità che, grazie ai propri pastori, sono sempre più unite nei valori cristiani, che senza il loro prezioso punto di riferimento non potrebbero sopravvivere.

Il messaggio di campagna fa perno dunque sulla comunità, sulla sua importanza nella società e sul vitale lavoro che i sacerdoti svolgono per tenerla viva, perché sia un porto sicuro dove trovare solidarietà e umanità.

La campagna chiederà perciò a gran voce di sostenere queste figure tanto umili quanto straordinarie, rafforzando tale richiesta anche attraverso la voce di chi già supporta i sacerdoti con le donazioni per “Uniti nel dono”.

Come verrà fatto tutto questo?

Divulgando la campagna il più possibile, sia su mezzi offline, come la carta stampata e la radio, sia online, come i siti delle testate giornalistiche e i social network (Facebook, Instagram, Youtube).

Non mancherà come sempre la diffusione degli spot in TV con lo scopo di raggiungere un pubblico sempre più vasto, senza perdere mai di vista, però, anche il nostro pubblico di riferimento per non vanificare l’efficacia del messaggio.

Nel prossimo numero di In Cerchio racconteremo tutti i dettagli e daremo voce e immagini a quanto è stato solo annunciato in questo breve articolo. 

Offerte per il clero / “Camminare insieme” in parrocchia

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Effetto crisi: le Offerte per il clero arrancano e la raccolta complessiva è in affanno. L’aumento del prezzo del gas e dell’energia e la paura che il conflitto nell’Europa dell’est possa trasformarsi in una guerra mondiale si riflette bruscamente sulle donazioni per i sacerdoti. Da gennaio ad agosto di quest’anno, infatti, le Offerte mostrano un trend negativo del 18,4% rispetto allo scorso anno e l’importo un calo del 12,6% rispetto al 2021. Solo l’Offerta media mostra un segno più del 7,1%. Questi ultimi tre mesi dell’anno sono decisivi perché si concentra il risultato della raccolta. Per questo c’è bisogno dell’aiuto prezioso degli incaricati diocesani del “sovvenire” per coinvolgere 5.000 parrocchie nella raccolta, per fare in modo che le Offerte per il clero diventino il segno tangibile delle comunità cristiane che scelgono di “camminare insieme” al proprio sacerdote.

La mappa delle Offerte nei primi 8 mesi del 2022
Se nel 2020 e 2021 il Covid non ha fermato la generosità degli italiani verso i nostri sacerdoti, nel 2022 lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente crisi economica e sociale incide profondamente sulla disponibilità a donare per il clero. Nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, la raccolta complessiva scende da 2 milioni 921mila dello scorso anno a 2 milioni e 439 mila nel 2022. Anche il numero delle Offerte mostra un calo e passa da 46.125 nel 2021 a 37.623 quest’anno. Unico dato in controtendenza è l’importo dell’Offerta media che sale da 60,52 euro nel 2021 a 64,84 euro nei primi otto mesi del 2022. I dati di quest’anno forniti dall’Istituto Centrale sostentamento clero mostrano chiaramente come, nel solo mese di marzo, a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, si registrata un calo del 40% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Partecipare per costruire comunità
“La Chiesa non è un laboratorio per tranquillizzarsi e riposare, no. La Chiesa è una missioneSolo insieme possiamo camminare come popolo di Dio, come cercatori di senso con tutti gli uomini e le donne di questo tempo” ha detto Papa Francesco il 25 agosto di quest’anno, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dalla Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari (Cmis). È un vero e proprio appello a noi cristiani a partecipare alla vita della Chiesa e cercare nuovi modi per praticare la virtù della carità e della solidarietà, anche e soprattutto nei confronti dei sacerdoti, perché le bollette del gas e della luce non aumentano solo nelle nostre case, ma anche nelle parrocchie e nelle nostre Chiese. 

5.000 parrocchie unite nel dono
Partita lo scorso anno in un centinaio di parrocchie (98 per la precisione), l’iniziativa lanciata dal Servizio promozione della CEI ha visto quest’anno la partecipazione di circa 3.500 parrocchie. Ma possiamo fare di più, molto di più. In questo autunno occorre coinvolgere 5.000 parrocchie sparse in tutta Italia e anche le diocesi, perché al momento sono circa 40 quelle che non partecipano ancora. Per questo è fondamentale il talento, la creatività e la disponibilità degli incaricati diocesani nel proporre la nuova modalità di raccolta tramite buste cartacee consegnate durante le funzioni religiose e un’urna di cartone in Chiesa. Ma anche nel coinvolgere gruppi di lavoro, organizzare incontri formativi, intessere reti di relazioni con altre comunità del territorio diocesano, creare iniziative dedicate per rimettere al centro il tema delle Offerte per sostenere il clero e “camminare insieme” in parrocchia.

Paolo Cortellessa

Offerte per i sacerdoti / La circolarità del dono

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La fotografia scattata nei primi sei mesi di quest’anno per quanto riguarda le donazioni per il clero continua a mostrare un trend in calo. Diminuisce del 21,6% il numero di Offerte rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. E anche l’importo complessivo della raccolta scende del 13,6% rispetto all’anno scorso. Unico risultato positivo è l’importo medio dell’Offerta che, a dispetto del periodo che stiamo vivendo, cresce del 12,4%. Quest’estate, più che mai, serve la testimonianza operosa dei nostri incaricati diocesani per far comprendere ai fedeli, e non solo, la circolarità delle Offerte per i sacerdoti, che ritornano sui nostri territori sotto forma di sostegno e aiuto concreto per tutti.

I risultati, in sintesi
Le donazioni per il clero sono fortemente condizionate dal difficile periodo storico che stiamo vivendo: il perdurare della pandemia da Covid-19 e della guerra in Ucraina, con le conseguenze economiche e sociali che ne derivano, l’inflazione sempre più crescente e l’aumentare della precarietà lavorativa. Per questo, nei primi sei mesi di quest’anno, la raccolta complessiva delle Offerte per il clero si riduce ulteriormente, rispetto all’anno precedente: da oltre 2 milione 231mila euro nel 2021 scende nei primi sei mesi del 2022 a 1 milione 927mila. Anche le Offerte mostrano un trend in calo e passano da 38.098 nel 2021 a 29.886 da gennaio a giugno 2022. Unica voce fuori dal coro l’importo dell’Offerta media, che sale da 60,27 euro nel 2021 a 67,75 euro nel 2022.

Sì nel nostro territorio
È bastato lo spettro del termovalorizzatore a Roma e il rigassificatore a Piombino a far cadere un governo di unità nazionale. Opere di interesse generale si ritrovano spesso a fare i conti con l’opposizione da parte delle comunità che vivono proprio nel territorio in cui devono essere realizzate. È l’effetto Nimby, acronimo in inglese (Not in my back yard) che significa “non nel mio giardino”. Alla fine si trasforma in rabbia e azioni di protesta da un lato, immobilismo dall’altra. Tutto il contrario di quello che accade con le Offerte per il clero. “Sì nel nostro territorio” è, infatti, il modello di riferimento della nostra Chiesa, in una circolarità del dono. Perché tutto ciò che viene raccolto con le Offerte per il clero, ritorna a disposizione dei nostri territori, delle nostre parrocchie.

La raccolta, in una circolarità del dono
Per questa estate diventa ancora più strategico il ruolo degli incaricati diocesani che conoscono bene i propri territori e sanno dare la giusta carica per tornare a far crescere le Offerte per il clero. La loro opera, infatti, è fondamentale per aiutare la gente, non solo i fedeli, a comprendere che tutto quello che viene donato per i sacerdoti, attraverso un versamento all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, ritorna sul proprio territorio e ha un effetto moltiplicatore: in termini di sostegno non solo per i sacerdoti, ma per tutti noi, in una circolarità del dono che è al centro della nostra Chiesa.

Paolo Cortellessa

Giornata Nazionale sostentamento clero / Appuntamento il 18 settembre

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Domenica 18 settembre 2022 la XXXIV Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.
I nostri preti sono sempre al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra presenza. 

Ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa: sono i nostri sacerdoti che si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.

Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, che sarà celebrata nelle parrocchie italiane.

La Giornata – giunta alla XXXIV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. “È un’occasione preziosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma un’opportunità per spiegare il valore dell’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.

Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani.

“Le offerte – aggiunge Monzio Compagnoni – rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. La Chiesa, grazie anche all’impegno dei nostri preti, è sempre al fianco dei più fragili e in prima linea per offrire risposte a chi ha bisogno”.

Destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, le offerte permettono, dunque, di garantire, in modo omogeneo in tutto il territorio italiano, il sostegno all’attività pastorale dei sacerdoti diocesani. Da oltre 30 anni, infatti, questi non ricevono più uno stipendio dallo Stato, ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento.

Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e circa 3.000, ormai anziani o malati dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo.

In occasione della Giornata del 18 settembre in ogni parrocchia i fedeli troveranno locandine e materiale informativo per le donazioni.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati sulle numerose storie di sacerdoti e comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

Per maggiori informazioni:

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In allegato il comuncato stampa con il rendiconto di raccolta degli anni passati, il fabbisogno 2021 e le modalità per donare.

Uniti nel Dono / “Un puntino nelle mani di Dio”: la storia di un sì

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Su unitineldono.it abbiamo raccolto la testimonianza di uno dei sacerdoti novelli appena ordinati per la diocesi di Roma. Don Emanuele Gargiulo, trentacinquenne, che ci ha raccontato il suo percorso vocazionale, adesso si spenderà per la gente di Casal Boccone, periferia Nord della Capitale.

«L’accompagnamento spirituale, come ho capito nel corso del tempo, è veramente qualcosa di fondamentale. Significa confrontarsi per comprendere se quella che si ha come ispirazione interna viene da Dio o non viene da Dio. Il padre spirituale deve avere una grande capacità di discernimento». Ha le idee chiare don Emanuele Gargiulo, ordinato sacerdote lo scorso 8 maggio dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Da poco è uscito dal Seminario Romano Maggiore, dove si è formato, ma sta continuando a studiare Spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana.

Se non avesse avuto un adeguato accompagnamento spirituale oggi, probabilmente, non sarebbe viceparroco a Santa Maria delle Grazie a Casal Boccone, periferia di Roma. Per questo desidera donare quello che ha ricevuto da tanti sacerdoti. Racconta infatti di una vocazione tardiva, di una giovinezza durante la quale si sentiva irrequieto e insoddisfatto, senza riuscire a lungo a comprendere il perché. «Sono entrato in seminario all’età di 28 anni – ricorda don Gargiulo –. Prima lavoravo nei cantieri in giro per l’Italia, poiché sono perito industriale. Vivevo da solo, avevo anche una fidanzata. In realtà in qualche modo il Signore mi chiamava da sempre, ma io rispondevo di no. La sua chiamata mi faceva paura, i miei pensieri erano rivolti altrove. Avevo un lavoro che mi piaceva e mi soddisfaceva… eppure c’era una costante inquietudine dentro di me».

Lungo la strada del giovane Emanuele, il Signore mette alcuni sacerdoti, che saranno poi importanti per la sua formazione e per fare chiarezza nel suo cuore. Sono i parroci di Sant’Ippolito, nella zona di piazza Bologna, la parrocchia che ha sempre frequentato. Don Enrico Feroci – ora diventato cardinale – e don Mauro Cianci sono i due sacerdoti che lo accompagnano. «Sentivo, sentivo con forza che il Signore mi chiamava, ma non capivo a cosa mi stesse chiamando», ricorda ancora il neo sacerdote. Poi inizia un cammino di accompagnamento spirituale anche con il cardinale vicario Angelo De Donatis, all’epoca vescovo e incaricato della Formazione permanente del clero nella diocesi di Roma. «Grazie al suo aiuto sono entrato in seminario, per l’anno propedeutico, per vedere un po’ come andava – spiega –. E di nuovo, al Maggiore, mi hanno aiutato tantissimo sia il rettore, don Concetto Occhipinti, che don Daniele Salera, educatore. Ho fatto poi ancora un anno di propedeutico, durante il quale ho vissuto una prima esperienza in parrocchia e ho iniziato anche a sperimentarmi di nuovo nello studio, che è sempre stato molto difficile per me».

Finalmente Emanuele Gargiulo è pronto a rispondere di sì al Signore e diventare sacerdote. «Durante gli anni del seminario – spiega – ho avuto la grazia di prestare servizio in diverse realtà parrocchiali e in diversi quartieri. Sono stato anche per un certo periodo in un hospice, come accompagnamento al fine vita. E ora, da due anni, sono stato assegnato a Casal Boccone». Diciassettemila abitanti per un quartiere quasi diviso a metà, tra la vecchia borgata nata cinquant’anni fa e gli appartamenti di più recente costruzione. Una comunità prevalentemente anziana, dove mancano i luoghi di aggregazione e dove le famiglie più giovani tornano sostanzialmente solo per dormire. «I giovani non partecipano molto – racconta il sacerdote – ma stiamo cercando di riportarli in parrocchia grazie ad alcune novità. Ad esempio si è rivelata giusta l’intuizione di spostare il catechismo alla domenica, in modo che sia più facile da frequentare per le famiglie della zona, e infatti ci sono stati più iscritti».

Sta dando molto frutto anche la collaborazione con la vicina parrocchia di San Giovanni Crisostomo, in puro stile sinodale. «Abbiamo alcuni gruppi in comune, come gli scout e il Gam, la Gioventù ardente mariana – dice ancora don Gargiulo –. Ma a parte questo c’è un bel rapporto di amicizia, perché talvolta il parroco di lì viene a celebrare da noi e viceversa». Nel territorio parrocchiale sono presenti anche le Maestre Pie e pure con le suore «lavoriamo insieme», assicura don Emanuele. Un’attitudine acquisita in seminario: «Come detto ero già grande, abituato a vivere da solo, ad avere i miei spazi – ricorda –. Vivere con altre settanta o ottanta persone differenti da me, di età e culture diverse, all’inizio è stato davvero faticoso… ma anche bello. E mi è servito».

La testimonianza più bella però per la gente di Casal Boccone arriva dallo stile di vita sobrio e umile della piccola comunità presbiterale di Santa Maria delle Grazie. Il cibo per la tavola del parroco, don Demetrio Francesco Quattrone, e degli altri due sacerdoti, arriva dagli avanzi della mensa di una vicina scuola, oppure dalla generosità dei parrocchiani. Don Emanuele, appena può, si dedica anche a zappare un po’ di orto e trova sempre tempo per scambiare due parole con chi arriva in chiesa. Si sente – come ha raccontato a Cristian Gennari nel bel video che vi presentiamo – “un puntino nelle mani di Dio, al servizio di Dio per gli altri”. E chi lo incontra non può non accorgersene.

(Di Giulia Rocchi – Foto e video di Cristian Gennari)

 

Offerte sacerdoti / Estate in salita. Itinerari alla portata di tutti

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Il tasso di diminuzione delle donazioni continua a viaggiare a doppia cifra. La perdita più forte si registra nel numero di Offerte con un calo del 24,2%, mentre la raccolta ha un decremento del 16%. Solo l’importo medio è in aumento con quasi 6 euro in più per ogni donazione. Questo, in sintesi, il quadro delle Offerte per il clero. Oggi più che mai è fondamentale l’aiuto di voi incaricati: occorre ora individuare percorsi alla portata di tutti, per far comprendere ai fedeli la necessità di sostenere i nostri sacerdoti perché solo “uniti nel dono” possiamo affrontare insieme questa estate in… salita.

Ecco, in pillole, gli ultimi dati
Le donazioni continuano a mostrare chiari segnali di fatica e confermano un trend in forte calo. Nel dettaglio, nel periodo gennaio-maggio di quest’anno il numero di offerte per il clero inviate all’Istituto centrale sostentamento clero (ICSC) è di 25mila 597 contro i 33mila 762 dell’anno scorso, ossia quasi 8200 in meno. Anche la raccolta si riduce notevolmente ed è pari a 1 milione e 647mila euro, con oltre 315mila euro in meno rispetto agli stessi mesi del 2021. Solo l’importo medio è in aumento: 64,33 euro nel 2022, ossia quasi 6 euro in più per ogni offerta rispetto all’anno precedente. Chiaro segno che i donatori più fedeli continuano a sostenere i nostri sacerdoti, nonostante le difficoltà economiche del periodo, e lo fanno con sempre maggiore generosità.

Le nostre guide
La preparazione è fondamentale. Non bastano, infatti, le buone intenzioni, ma è importante avere accanto guide esperte, capaci di formare e informare circa il valore e l’importanza di donare per i sacerdoti che sono stati affidati a noi, alle nostre comunità e ai nostri territori. È sempre più centrale, dunque, il ruolo degli incaricati diocesani del Sovvenire, che sono capaci di stimolare l’impegno personale e il senso di responsabilità di ciascun credente. Per questo speriamo di arrivare ad avere un referente parrocchiale del Sovvenire in ogni parrocchia, per ridurre le difficoltà economiche che i sacerdoti incontrano lungo il cammino e facilitare le donazioni in tutta Italia.

I nostri percorsi, per tutti
C’è chi dona per senso di gratitudine nei confronti dei sacerdoti, chi perché sa quanto conta il loro contributo, chi perché sente di far parte di una comunità e chi lo fa come segno di appartenenza. Sono tanti i motivi che portano le persone a offrire per il clero. Ma di certo la sensibilità a donare per i sacerdoti comincia nelle case, nei gruppi parrocchiali, nei nostri territori. Per questo, se vogliamo che sempre più persone sostengano i sacerdoti con le offerte deducibili, dobbiamo partire proprio dalle comunità, che sono capaci di costruire reti territoriali, luoghi dove condividere le esperienze e camminare insieme. E trovare insieme itinerari che siano davvero alla portata di tutti.

Paolo Cortellessa