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Monzio Compagnoni: “Con gli incaricati diocesani e parrocchiali dialoghiamo col territorio”

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Quasi tutte le diocesi italiane hanno un incaricato che si occupi di far conoscere e promuovere sul territorio le opere realizzate con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Negli ultimi anni, quest’impegno ha chiamato in causa anche le parrocchie, che hanno cominciato a indicare un proprio referente. In Italia sono circa 5.000 quelle che hanno nominato il proprio incaricato. Un quarto di tutte le parrocchie presenti in Italia. Ne parliamo con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Chi sono gli incaricati diocesani e parrocchiali?
Questo è un momento molto importante per la nostra rete, perché storicamente ha sempre avuto una struttura che arrivava fino alle diocesi, in pochi casi alle parrocchie. Quindi, avevamo solo i referenti regionali e poi gli incaricati diocesani quali rappresentanti del Sovvenire nelle diocesi, nel territorio, nelle regioni. Non eravamo mai arrivati nelle parrocchie. Adesso abbiamo iniziato un progetto per arrivare ad avere un referente parrocchiale nel maggior numero di parrocchie possibili. Con i progetti di raccolta delle firme o di raccolta delle donazioni, questo comincia ad avvenire. Così siamo già arrivati a 5.000 referenti: sono dei numeri molto grossi perché le parrocchie sono circa 20.000. Quindi, l’auspicio è di raggiungere le 20.000 persone che entreranno nel territorio e cominceranno a parlare dei valori del Sovvenire, del perché sostenere la Chiesa cattolica e qual è il ruolo della comunità. Mentre per quanto riguarda le diocesi, gli incaricati diocesani coprono quasi tutte le diocesi italiane. Sono presenti nel 99% delle diocesi. Per metà sono sacerdoti e per l’altra metà sono volontari laici. La loro attività è quella di promuovere il Sovvenire sul territorio e, quindi, realizzare eventi, fare corsi di formazione in parrocchia, creare eventi di presentazione con i giornalisti. Come è avvenuto, per esempio, in Umbria, dove si tiene la presentazione del bilancio regionale delle opere dell’8xmille con tutta la stampa locale.

Sono, quindi, degli annunciatori…
Sono persone che oltre a raccontare i valori del Sovvenire e le opere della Chiesa cattolica raccontano qual è il ruolo della comunità nei confronti della Chiesa, soprattutto perché la Chiesa è sostenuta dalla sua comunità. Agli incaricati diocesani adesso abbiamo dato un compito in più, che è quello di collaborare con i referenti degli uffici delle comunicazioni sociali diocesani, perché oltre a una campagna nazionale sull’8xmille ci sia una campagna locale, che nasce dal territorio, che è più concreta, in quanto deve parlare delle opere che in quel territorio vengono realizzate con l’8xmille.

Dall’ultimo Convegno dedicato alla vostra rete nello scorso mese di febbraio a oggi, quali feedback stanno arrivando?
Abbiamo osservato che sta ritornando l’entusiasmo nel compiere questo servizio, un entusiasmo che si era un po’ perso. Il fatto che i Vescovi abbiano riscoperto l’importanza del ruolo ricoperto dagli incaricati, il fatto che ci siano dei progetti che hanno un’importanza per la Chiesa, ha rimotivato le persone che svolgono questo servizio.

Dal territorio, invece, quali feedback arrivano?
Che i progetti sono impegnativi, però i risultati che stanno venendo fuori dalle attività che gli incaricati stanno sviluppando sono molto positivi. Perché quello che sta emergendo è che, quando la Chiesa chiede alla comunità un impegno, essa è pronta a reagire. La Comunità esiste e se coinvolta è pronta a sostenere la chiesa e i suoi sacerdoti! Questo credo che sia il messaggio più importante.

Di Filippo Passantino (Sir, 10 giugno)

Cari amici…

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Dopo l’euforia del Convegno Nazionale siamo tornati a casa con tante attività da promuovere e realizzare. Siamo nel pieno del progetto unafirmaXunire. Quest’anno veramente vogliamo dimostrare che le 5.000 parrocchie sono raggiungibili e quanto sia importante la nostra rete nel territorio. Iniziate subito, quindi, a iscrivere le parrocchie, a nominare referenti parrocchiali e gruppi di lavoro. Al fine di facilitare la consegna delle buste (ricordate tutti i problemi generati dagli Uffici Postali?), abbiamo anche realizzato un accordo con i Caf Acli che vi aiuteranno in questa attività di raccolta. Come è stato detto durante l’incontro del 28 marzo, in ogni diocesi ci sarà un loro referente a disposizione con il quale potrete organizzare la consegna delle buste con la scelta dell’8xmille.

Non fatevi scoraggiare dalle difficoltà implicite in questo progetto, sarà comunque un modo per continuare a sensibilizzare le nostre comunità a firmare per l’8xmille. La vostra collaborazione è indispensabile!

Sembra banale ricordarlo, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Ribadisco come in ogni diocesi, in ogni parrocchia, in ogni famiglia di cattolici bisogna ritrovare lo slancio che faccia dire “la mia firma è fondamentale, perché le necessità della Chiesa riguardano anche me”.

L’8xmille non costa nulla a chi firma, ma non può mai essere dato per scontato. Le firme espresse finora potrebbero continuare a diminuire, riducendo ulteriormente la capacità della Chiesa di svolgere la propria missione nel territorio. Continuiamo a impegnarci nel farle crescere e nel sostenerle. Il bene che fanno è sotto gli occhi di tutti nelle nostre diocesi e, aggiungerei, “sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vederlo”. Però devo ammettere che anche su questo fronte è necessario migliorare la comunicazione sul territorio. Cercheremo, a tale proposito, di coinvolgere gli Uffici delle Comunicazioni Sociali diocesani per migliorare la comunicazione locale, come è stato ben sottolineato durante la tavola rotonda al nostro Convegno Nazionale.

A livello nazionale stiamo finalizzando degli spot nuovissimi, che avranno un nuovo stile e un nuovo linguaggio. Abbiamo comunque mantenuto il “viaggio” tra le opere 8xmille in diverse diocesi. E a queste diocesi e agli incaricati coinvolti va il mio ringraziamento per la loro preziosa collaborazione.

Passando ora alle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, quest’anno abbiamo affrontato una crisi mondiale ed economica che ha ridotto il numero di Offerte fatte dai nostri donatori tradizionali. Ma anche qui un grandissimo ringraziamento va agli incaricati che si sono impegnati nel progetto “Uniti Possiamo”. Grazie a voi e al risultato positivo delle Offerte digitali arrivate attraverso unitineldono.it. siamo riusciti a compensare questo calo.

Infine una parola sul Portale: il gruppo di IDS dedicato al suo sviluppo sta progressivamente correggendo gli errori che lo hanno caratterizzato inizialmente. Anche qui grazie al vostro aiuto lo stiamo rendendo sempre più preciso. Sollecito solo chi ancora non lo ha visitato, dicendo di non aver paura di entrare in un mondo nuovo…Questo strumento sarà indispensabile per realizzare i vari progetti. Voi potete fare la differenza!

Prima di congedarmi voglio esprimere a voi tutti i miei più cari auguri per una serena e santa Pasqua di Resurrezione, con me si uniscono gli amici del Servizio Promozione CEI e Sua Eccellenza Mons. Donato Negro.

Massimo