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Scelta 8xmille / Guida alla firma 2023

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Scheda allegata al Modello CU

Chi può firmare?

Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come scegliere?

Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU e:

  1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.
  2. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello REDDITI.

In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta:

  1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.
  2. Firmare anche nello spazio “Firma” posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI”

La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: cittadini – dichiarazioni).

I tempi e modalità di consegna sono gli stessi di quelli previsti per la scheda allegata al Modello CU.

Quando e dove consegnare?

  1. Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF”(*) secondo una delle seguenti modalità:

–     presso qualsiasi ufficio postale. Il servizio di ricezione è gratuito. L’ufficio postale rilascia       un’apposita ricevuta.

–     ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Gli intermediari devono rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta; inoltre hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.

  1. Inoltre è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 novembre.

 (*)La dicitura completa è necessaria anche se si sceglie di firmare solo per la destinazione dell’Otto per mille.

 Modello 730

Premessa

Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 30 aprile, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it. – area riservata)

Si può accedere a questa sezione utilizzando:

  •  un’identità SPID – Sistema pubblico d’identità digitale;
  •  CIE – Carta di identità elettronica;
  •  una Carta Nazionale dei Servizi. 

Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale oppure tramite un intermediario (Caf o un professionista abilitato).

In questo caso deve consegnare al sostituto o all’intermediario un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato.

Per chi è messo a disposizione il modello 730 precompilato?

Il 730 precompilato è messo a disposizione dei contribuenti che – oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati – possiedono altri redditi da dichiarare con questo modello e/o hanno oneri deducibili/detraibili, non hanno la partita IVA e possono avvalersi dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un CAF o di un professionista abilitato.

Modalità di presentazione 

Presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate

Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate deve anche compilare il modello 730 – 1 con la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta). 

Presentazione al sostituto d’imposta

Chi presenta la dichiarazione al proprio sostituto d’imposta deve consegnare la delega per l’accesso al modello 730 precompilato. Il medesimo sostituto acquisisce anche la scheda contenente la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef secondo le disposizioni indicate dallo specifico provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, previsto dall’art. 37, comma 2-bis, lettera c-bis) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, in materia di dematerializzazione delle schede relative alle scelte.

Presentazione al Caf o al professionista abilitato

Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 con la scelta, in busta chiusa.

Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta, indicando il codice fiscale ed i dati anagrafici.

Termine di presentazione

Il Modello 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati al CAF o al professionista o al sostituto d’imposta entro il 30 settembre.

Inoltre, il contribuente può presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato e il 730-1 direttamente via internet entro il 30 settembre.

I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo.

* * * * * * 

Modello 730 ordinario (non precompilato)

Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello REDDITI).

Il contribuente per cui l’Agenzia delle entrate ha predisposto il modello 730 precompilato, ma ha percepito altri redditi che non possono essere dichiarati con il modello 730 (ad esempio redditi d’impresa), non può utilizzare il modello 730 precompilato, ma deve presentare la dichiarazione utilizzando il modello REDDITI ordinario o modificando il modello REDDITI precompilato.

Il contribuente per cui l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto il modello 730 precompilato (ad esempio perché non è in possesso di alcun dato da riportare nella dichiarazione dei redditi) deve presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie utilizzando il modello 730, ove possibile, oppure il modello REDDITI.

 A chi e quando si presenta

Il modello 730 ordinario, insieme al modello 730 1 – con la scelta, può essere presentato al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato entro il 30 settembre.

Modello REDDITI

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello REDDITI, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero.

Negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. 

Chi può firmare?

I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello REDDITI.

Come scegliere?

Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nell’apposito riquadro denominato “Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef” posto nella scheda.

Quando e dove consegnare?

  1. Il modello REDDITI e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, professionista), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 30 novembre. È importante comunque ricordare all’intermediario fiscale la propria scelta per la destinazione dell’Otto per mille.
  1. Chi invece predispone da solo il modello REDDITI, deve effettuare la consegna via internet entro il 30 novembre, ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

E IL CINQUE E DUE PER MILLE?

In tutti e tre i modelli troverete anche lo spazio per destinare il cinque e il due per mille. È una possibilità in più che non esclude o modifica la firma dell’Otto per mille. L’invito è a firmare l’Otto per mille come sempre e, per chi vuole, aggiungere anche la scelta del cinque e due per mille. 

Firmato da Te / Emporio solidale a Concordia-Pordenone

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Dal classico pacco alimentare alla possibilità di fare la spesa con una tessera precaricata: è questo il cambio di prospettiva concretizzato dalla Caritas della diocesi di Concordia-Pordenone con il contributo dell’8xmille, a favore delle persone in condizioni di povertà o disagio sociale. Il progetto si potenzia anche grazie a un lavoro di squadra tra le principali realtà caritatevoli della città. Chi si trova in una situazione di necessità può fare la spesa all’Emporio Solidale, attraverso la tessera consegnata in seguito alla valutazione dei servizi sociali e dei centri d’ascolto. In questo modo, anche nella normalità di un gesto apparentemente scontato come l’acquisto del cibo o di un prodotto per bambini, si può trovare il conforto necessario per affrontare una condizione esistenziale difficile.

Firmato da Te è un progetto televisivo sostenuto dal Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI in collaborazione con Corallo e Tv2000 nato per raccontare, in pochi minuti e attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica.

Il programma mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una chiesa in uscita, “ospedale da campo” che, anche nell’emergenza, non ha mai smesso di prendersi cura dei più deboli.

Chi firma offre un pasto caldo e una doccia a chi è nel bisogno, un calcio ad un pallone in oratorio, la rata del mutuo ad una famiglia vittima dell’usura, il restauro ad un bene culturale patrimonio di tutti, un mattone per una chiesa di periferia. Sono tanti i progetti 8xmille documentati in onda su Tv2000.

Sviluppo dei Popoli / Più di 6 milioni di euro 8xmille per 44 nuovi progetti

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Nella riunione del 17 marzo, il Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli ha approvato 44 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati € 6.041.987 euro così suddivisi: € 2.768.741 per 15 progetti in Africa, € 1.660.304 per 12 progetti in America Latina; € 1.528.609 per 15 progetti in Asia; € 84.333 per 2 progetti in Medio Oriente.

Tra gli interventi più significativi, cinque sono in Africa: in Burkina Faso, l’Ocades Caritas di Diebougou garantirà l’approvvigionamento idrico a dieci villaggi, attraverso infrastrutture sostenibili e servizi di fornitura domestica di acqua potabile. In Burundi, l’Arcidiocesi di Bujumbura organizzerà una biblioteca per conservare il patrimonio di libri e documenti e renderlo consultabile, mentre in Cameroun, la Diocesi di Bafia promuoverà la formazione agro-pastorale e professionale di 100 famiglie e 100 giovani di 20 parrocchie. In Marocco la Diocesi di Tangeri sosterrà quei minori che, non riuscendo a migrare, vivono situazioni di disagio e grande rischio nelle zone più marginali della città. Gli obiettivi sono molteplici: dall’ascolto, accoglienza e presa in carico alla creazione di un centro diurno educativo fino all’avvio di piccole attività imprenditoriali. In Tanzania, il Cuamm migliorerà l’assistenza offerta ai circa 11 mila pazienti dell’Ospedale di Tosamaganga attraverso la formazione del personale, il potenziamento dei centri di salute della zona e l’acquisto di attrezzature ospedaliere.

Dei 12 progetti che vedranno la luce nel Continente latino-americano, grande rilevanza assumono quello proposto dalla Diocesi di Santa Elena, in Ecuador, che restaurerà i due piccoli ospedali, “Cristo Redentor” e “Virgen de la Cisna”, potenziando l’assistenza sanitaria, e quello dell’Arcidiocesi di Porto Velho in Brasile che rafforzerà e rilancerà la Radio FM “Caiari” di Ariquemes, operativa dal 1961. Tale mezzo raggiunge circa 600 mila persone che abitano in vari insediamenti sparsi nella Foresta Amazzonica, molti dei quali fisicamente non raggiungibili durante la stagione delle piogge. Significativo anche l’intervento voluto dalla Diocesi di Paramaribo, in Suriname, che ristrutturerà il Centro sociale gestito da Obra de Maria per offrire corsi di formazione professionale a adolescenti e giovani, in vista del loro inserimento lavorativo.

Nel Continente Asiatico, uno dei progetti sarà realizzato in Bangladesh dove “Progetto Uomo Rishilpi International Onlus” supporterà le attività di un Centro per persone disabili e di altre cinque strutture di riabilitazione comunitaria. In India, la Catholic Charities dell’Arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar promuoverà la formazione delle donne dei gruppi etnici Khond e Pano di 10 parrocchie in situazione di vulnerabilità a causa della pandemia e della crisi finanziaria.

In Medio Oriente, la Congregation Hospitaliere Missionnaire des Filles de Notre-Dame des Douleurs doterà di pannelli solari il “Foyer de Vieillard” di Ghodrass (Libano), ottenendo una riduzione dei costi e contribuendo al contempo alla tutela dell’ambiente.

CEI / Il Segretario Generale racconta la visita in Siria e Libano

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Incontrare, ascoltare, conoscere per renderci vicini ed essere anche più efficaci negli aiuti”. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, riassume così il senso della visita compiuta in Siria e in Libano, dal 27 febbraio al 5 marzo, insieme a don Leonardo Di Mauro, Responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo. “Con la nostra presenza – spiega Mons. Baturi – abbiamo voluto dire ai fratelli siriani ‘non siete soli, siete parte della nostra storia e della nostra fede’. Non basta inviare aiuti, che sono necessari, ma occorre far sentire a questi fratelli che sono parte del respiro della Chiesa universale. L’Italia ha una tradizione tale che può permettersi di fare questo con efficacia”.

La popolazione siriana è “provata da lunghissimi anni di guerra devastante, dalle sanzioni che la affliggono e ora anche dal terremoto”. “Nei giorni trascorsi in Siria – racconta – abbiamo parlato con tutti i vescovi cattolici, con quelli ortodossi e con i rappresentanti delle altre denominazioni cristiane e abbiamo visto come la comunità cristiana si stia facendo carico, nonostante il numero ridotto dei propri membri, della grave situazione complessiva”.

La Chiesa in Italia è da anni accanto alla comunità locale, attraverso i progetti finanziati dall’8xmille, che continuano ad essere un segno di speranza soprattutto oggi, in un contesto drammatico. Si tratta di interventi educativi, di contrasto alla povertà, di accoglienza degli sfollati, di promozione sociale e, in questo frangente, anche di monitoraggio degli edifici per il reinserimento progressivo di quanti sono stati costretti ad abbandonare le case per il sisma.

Tra questi spicca il progetto “Ospedali aperti”, gestito sul campo dalla Fondazione Avsi, che offre cure gratuite ai siriani più poveri e vulnerabili in tre nosocomi cattolici, due a Damasco e uno ad Aleppo, e in 5 dispensari; i programmi di formazione al lavoro e di istruzione portati avanti dall’Associazione Pro Terra Sancta (Ats), in collaborazione con la Custodia di Terra Santa, come ad esempio quello denominato “Un nome e un futuro” e destinato ai bambini orfani ed abbandonati di Aleppo.

Il futuro passa per i giovani e su di essi bisogna investire”, ha commentato il Segretario Generale senza dimenticare l’accoglienza dei terremotati “da parte dei francescani e dei salesiani che ogni giorno provvedono a fornire migliaia di pasti”.

Per fare fronte alle emergenze, nell’immediato, e alle diverse esigenze, nel medio e lungo termine, è fondamentale un aiuto economico e finanziario. “Vogliamo essere vicini a tutte queste realtà con i fondi dell’8×mille e con quanto riusciremo a raccogliere nella Colletta promossa dalla Cei per il 26 marzo”. Questa iniziativa “è stata pensata anzitutto per sottolineare l’importanza per noi credenti di sentire parte della nostra vita quella dei nostri fratelli che stanno nel Medio Oriente, in Turchia, in Siria, in Libano. Questa dilatazione del cuore fa percepire nostri i Paesi degli altri, nostre le speranze altrui. Sarà l’occasione per ripensare la nostra apertura al mondo in una comunione delle anime che si realizza in Cristo”.

Ad aggravare le condizioni della popolazione siriana sono anche le sanzioni che “bloccano le medicine, i pezzi di ricambio dei macchinari sanitari, le rimesse dei familiari che vivono all’estero”. “In Siria – ha ricordato – il 90% della popolazione vive sotto il livello di povertà. Chi ha imposto le sanzioni si proponeva uno scopo che non è stato raggiunto. Adesso bisogna pensare alla vita del popolo”. Da un miglioramento delle condizioni di vita del popolo dipende, poi, la presenza cristiana in Siria, “vero e proprio punto di equilibrio sociale in tutto il Medio Oriente. Per questo è necessario aiutare i cristiani locali, la cui presenza si è notevolmente ridotta, a restare in Siria, dove sono nati”.

Mons. Baturi e don Di Mauro hanno fatto tappa anche in Libano la cui “drammatica situazione politica, economica e finanziaria, che ha gravi riflessi sulla vicina Siria, è sottovalutata”. “In Libano ci sono circa 1,5 milioni di rifugiati siriani, un terzo di tutti i residenti, oltre ai campi palestinesi, per questo – sostiene il Segretario della CEI– occorre avere una visione di insieme. La comunità internazionale deve prendere a cuore il Libano, felice esperienza di convivenza, di dialogo e di partecipazione, oggi in equilibrio gravemente instabile”.

Terremoto in Turchia e Siria / La CEI stanzia 500mila euro

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La Conferenza Episcopale Italiana lo scorso 6 febbraio ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi 8xmille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria.

Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Ormai sono decine di migliaia le vittime accertate. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.

Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire anche una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023.

Sin d’ora è, comunque, possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on line tramite il sito www.caritas.it o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

“A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”, ha affermato il giorno dopo la tragedia il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

Firmato da Te / Tornano su Tv2000 nuove storie 8xmille

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La prima puntata dei nuovi video Firmato da Te è andata in onda il 18 gennaio su Tv2000, durante il programma “Di buon mattino”.

“Essere a casa” è il progetto promosso dalla Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino, realizzato grazie ai fondi dell’8xmille, per offrire un tetto ai senza fissa dimora. Nell’ultimo anno sono state più di trenta le persone accolte. Non solo un letto per la notte o un pasto caldo, fra gli obiettivi del progetto vi è anche un accompagnamento a trecentosessanta gradi: dalle cure mediche, agli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio. Lo scopo è quello di avviare gli ospiti a soluzioni di semi-autonomia e in seguito a vivere autonomamente con soluzioni di co-housing affinché possano tornare a guardare al futuro con speranza e con la consapevolezza di essere in grado di farcela da soli.

Firmato da Te è un progetto televisivo sostenuto dal Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI in collaborazione con Corallo e Tv2000 nato per raccontare, in pochi minuti e attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica.

Il programma mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una chiesa in uscita, “ospedale da campo” che, anche nell’emergenza, non ha mai smesso di prendersi cura dei più deboli.

Chi firma offre un pasto caldo e una doccia a chi è nel bisogno, un calcio ad un pallone in oratorio, la rata del mutuo ad una famiglia vittima dell’usura, il restauro ad un bene culturale patrimonio di tutti, un mattone per una chiesa di periferia. Sono tanti i progetti 8xmille documentati in onda su TV2000.