Category Archives: Newsletter In Cerchio

Parma / Lettera del Vescovo Solmi ai parroci per promuovere “Uniti Possiamo”

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L’incaricato diocesano di Parma, Francesco Abelli, e il collaboratore, Giuseppe Benassi, hanno pensato di rivolgersi al proprio Vescovo, Mons. Enrico Solmi, per promuovere al meglio “Uniti Possiamo”.

Il Vescovo ha preso molto a cuore la proposta e ha inviato una sua lettera (in allegato) a tutti i parroci della diocesi sottolineando la sua adesione convinta al progetto e invitando a verificare che in ogni consiglio parrocchiale per gli affari economici ci sia un referente del “sovvenire”.

Anche grazie a questa iniziativa i referenti parrocchiali sono cresciuti da 3, del 2021, ai 20 attuali.

Le parrocchie “attive” coinvolte nel progetto “Uniti Possiamo” sono attualmente 15 ma Francesco e Giuseppe contano per il prossimo anno di arrivare a 30.

“C’incoraggia il fatto – dichiarano Abelli e Benassi – che già nel 2021, pur essendo il progetto sperimentale e le parrocchie coinvolte solo 3, abbiamo ricavato importi considerevoli. Questa lettera del Vescovo ci ha motivato a contattare i parroci e altri ci hanno chiamato spontaneamente, in quanto Mons. Solmi, nella lettera, ha segnalato i nostri nomi e recapiti telefonici. Crediamo – affermano infine – che la mentalità del ‘sovvenire’ tra i fedeli abbia dato una risposta positiva; cresce infatti la fiducia nella Chiesa anche perché riscontrano nei parroci una concreta dedizione ai valori del Vangelo che diffondono nel popolo di Dio”.

Convegno Nazionale / Importante la partecipazione di tutti gli Incaricati

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Invitiamo tutti gli Incaricati che non lo avessero ancora fatto ad iscriversi al Convegno Nazionale 2023, è indispensabile la partecipazione di tutti.

Ricordiamo che il 16 febbraio ci sarà l’incontro in udienza privata con il Santo Padre.

In allegato le notizie operative con la prima bozza del programma e le quote di partecipazione.

Come già anticipato nell’incontro del 20 ottobre scorso, sarà cura di Creativ, in questi mesi, iniziare un percorso preparatorio insieme ad ognuno di voi.

Per eventuali informazioni contattare Letizia Franchellucci (06/66 398 458).

Uniti Possiamo / Un mese, una comunità, un sacerdote

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Dal 1° novembre al 15 dicembre oltre 3.500 parrocchie diventeranno un centro privilegiato di promozione e raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Le comunità parrocchiali coinvolte, organizzate in modo opportuno, saranno chiamate a raccogliere leBuste delle Offerte” destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero.

Lo slogan riportato anche sul logo è esplicito: in un mese, o poco più, l’intera comunità parrocchiale sarà coinvolta in un progetto che, con l’aiuto del proprio parroco (che si impegnerà in prima persona), ha come obiettivo la raccolta di una mensilità (mediamente mille euro) destinata ai sacerdoti.

Come è noto questo coinvolgimento ha diversi significati educativi:

  • offre l’occasione per poter parlare del “sovvenire” con un messaggio chiaro, semplice e diretto
  • aiuta il parroco a responsabilizzare i fedeli all’impegno di sostenere tutti i sacerdoti e facilita le persone a fare un’Offerta deducibile all’ICSC direttamente in parrocchia senza doversi recare in posta o in banca
  • informa i parrocchiani che la Chiesa “non è ricca come la si dipinge” e che i preti, come talvolta ancora si crede, non sono “dipendenti” del Vaticano. Al contrario, il loro sostentamento dipende dalla corresponsabilità dei fedeli
  • favorire la sinodalità: spirito di comunione, collaborazione, dialogo, coinvolgimento, relazione con e tra le diverse realtà parrocchiali. Il progetto “Uniti Possiamo” invita ad essere in comunione nel camminare insieme, nel radunarsi e nella partecipazione attiva di tutti i fedeli; esso aiuta e fa comprendere come la Chiesa è la casa di tutti e ha bisogno del contributo di tutti.

L’Incaricato diocesano è il referente per il Servizio del “sovvenire” nella propria diocesi. Nominato dal proprio Vescovo, opera in stretta sinergia con lui, con il proprio Referente regionale e con il Servizio Promozione CEI.

Nel progetto “Uniti Possiamo” i circa 224 Incaricati diocesani sono il riferimento per i propri Referenti regionali per monitorare e gestire la Rete nel Territorio. Utilizzando la pagina www.unitipossiamo.it, messa a disposizione dal Servizio Promozione CEI, si occupano di:

  • effettuare un monitoraggio continuo sulle proprie parrocchie e sui propri Referenti parrocchiali del “sovvenire” per costruire la propria Rete del Territorio collaborando, verificando e sollecitando la nomina dei Referenti parrocchiali e del Gruppo di Lavoro da parte dei singoli parroci; formare e informare l’intera rete Diocesana sul Progetto
  • fornire assistenza continuativa alle parrocchie nell’ organizzare e sviluppare le varie fasi del progetto; nel monitorare, stimolare e verificare le attività svolte; nel coordinare le attività sul territorio di formazione e di comunicazione informativa e promozionale
  • rendicontare al Referente regionale lo sviluppo delle varie fasi del progetto. Dal 1° novembre al 15 dicembre si occupano di aggiornare il Referente regionale sullo svolgimento, a livello diocesano, del progetto e dal 15 dicembre al 31 dicembre stimolano e verificano la consegna, da parte di tutte le parrocchie, del questionario finale.

CONTATTI E SERVIZIO DI ASSISTENZA
Per tutta la Rete nel Territorio è attivo un “Help Desk” per fornire un supporto adeguato a tutte le vostre richieste di assistenza.
Tel. 06/97 85 84 14
e-mail: assistenza@sovvenire.it
dal lunedì al venerdì dalle 9:00/13:00 e dalle 15:00/19:00

In allegato l’opuscolo informativo del progetto Uniti Possiamo.

Roma / Nelle parrocchie romane ritornano i Referenti parrocchiali

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La diocesi di Roma attraverso il Sovvenire diocesano, prosegue il suo cammino di fratellanza per la promozione del “Sostegno alla Chiesa Cattolica” e lo fa puntando sulla figura del Referente parrocchiale. “Nella nostra diocesi negli anni passati c’erano già i Referenti parrocchiali in molte parrocchie (prima erano chiamati Incaricati), ma la pandemia ha creato un vuoto ed il risultato è stato che siamo dovuti ripartire praticamente da zero. Questo non ci ha scoraggiati – prosegue Lisa Manfrè, Incaricata del Sovvenire Diocesi di Roma – anzi ci ha permesso di ‘bussare’ alle porte delle parrocchie con una nuova missione: stare vicini ai parroci in questo momento storico complesso e dare il via insieme a loro a nuova rete territoriale più motivata e più presente.

Il risultato è stato che, a pochi mesi dall’inizio del nostro mandato, sono ora ben 34 i Referenti già nominati dai parroci e a questi – ne siamo certi – se ne aggiungeranno presto altri.

“Ricordo ancora lo stupore di un signore della mia parrocchia – sottolinea Leonardo Ricciardi, Referente nella parrocchia di Santa Maria a Setteville – quando durante una giornata dell’8xmille mi disse un po’ sarcasticamente: ‘Chissà che fine fanno questi soldi!’ In modo molto pacato tirai fuori dalla mia cartellina un foglio con appunti che riportava gli stanziamenti CEI degli ultimi tempi, a favore di alcune chiese, e tra questi progetti casualmente c’era anche la ricostruzione e messa in sicurezza del campanile della parrocchia di origine di quel mio parrocchiano. La gioia e lo stupore riempirono quel momento e lì capii quanto il mio servizio poteva essere importante”.

“Fino a quando il mio parroco don Alessandro non mi ha chiesto di diventare Referente parrocchiale, non sapevo neanche l’esistenza di questo ruolo. Sono cresciuto nella parrocchia – continua Antonio Serrone, Referente della parrocchia Santi Protomartiri Romani – … avevo sei anni … ora ne ho 61 e ho sempre fatto l’animatore prima e il catechista poi. Per me essere Referente parrocchiale significa pormi umilmente al servizio dell’edificazione della comunità parrocchiale, mettendo a disposizione le mie capacità ed esperienze”.

A tutti i parroci della diocesi sono stati inviati i moduli per la nomina dei Referenti parrocchiali, ma se per qualche motivo qualcuno non lo avesse ricevuto può inviare un’ e-mail direttamente all’Incaricata diocesana: lisa.manfre@sovvenirediocesidiroma.it.

Presentazione

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Ormai ci siamo: dal primo novembre oltre 3.500 parrocchie diventeranno un centro privilegiato di promozione e raccolta per tutti i fedeli delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Spetterà a queste comunità, organizzate in modo opportuno, raccogliere le “Buste delle Offerte” destinate alle erogazioni liberali. Un’esperienza che, per essere misurata in modo oggettivo, durerà il mese di novembre, ma mi auguro che questa rappresenti un’occasione preziosa per “iniziare” la buona pratica di raccolta annuale di queste importanti Offerte.

Come accennavo lo scorso mese, l’effetto crisi si è fatto sentire anche sul versante delle nostre Offerte per il clero e la raccolta complessiva è in affanno. Tutto è in aumento (gas ed energia, a ricaduta i beni di prima necessità hanno subito grandi rincari). Tutto si è riflesso bruscamente sulle donazioni per i sacerdoti.

Sono consapevole che le stesse parrocchie subiscono tutto questo e ho letto di alcune che hanno iniziato a spegnere le luci…e forse dovranno chiudere per problemi economici. Sappiamo però che lo Spirito non abbandona mai la sua Chiesa, non solo la sostiene ma la vivifica. E sappiamo anche che, nonostante tutto, dobbiamo credere ancora nella generosità dei fedeli.

D’altra parte, se non ci fossero delle sfide da affrontare, come potremmo mettere alla prova il nostro coraggio, la nostra perseveranza, pazienza e speranza?

Per questo c’è bisogno dell’aiuto prezioso degli Incaricati diocesani del “sovvenire”, per coinvolgere altre comunità. L’obiettivo di coinvolgere 5.000 parrocchie nella raccolta rimane valido, per fare in modo che le Offerte per il clero diventino il segno tangibile delle comunità cristiane che scelgono di “camminare insieme” al proprio sacerdote.

In un momento difficile bisogna sostenere chi non ce la fa. Non abbandoniamo, dunque, l’obiettivo di incontrare e coinvolgere altri parroci per raggiungere le 5.000 parrocchie. Sono consapevole che loro possono essere punto di forza (se collaborativi) o di debolezza (se reticenti) del vostro servizio sul territorio. Non scoraggiatevi. Un solo sì da parte di un parroco “resistente” rappresenta un passo in avanti enorme. Il suo coinvolgimento è sinonimo del coinvolgimento di una comunità intera.

A noi è stato affidato questo compito: far crescere le Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Portiamolo avanti. Insieme avremo successo. Anche se ci vorrà ancora del tempo.

Un caro saluto a tutti e buon lavoro

Massimo

Alife-Caiazzo / Il Consiglio Presbiterale unito per il “sovvenire”

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L’8 ottobre scorso, si è riunito il Consiglio Presbiterale della diocesi di Alife-Caiazzo, presieduto dal Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli. Uno dei punti all’ordine del giorno è stata la presentazione dei progetti, promossi dal Servizio Promozione della CEI, in particolare quello riguardante le Offerte per i sacerdoti della campagna “Uniti Possiamo”, lanciato lo scorso 18 settembre.

Per l’occasione è stata invitata a parlarne l’incaricata diocesana, che ha illustrato procedura e tempistica dell’iniziativa e ha distribuito ai sacerdoti presenti il libretto operativo, invitando soprattutto i vicari foranei ad organizzare incontri zonali, con i loro Consigli pastorali, Consigli Affari Economici, gruppi e associazioni.

I sacerdoti hanno dimostrato interesse, soprattutto per la novità introdotta quest’anno: al posto del bollettino postale per le erogazioni liberali, che si limitava al rapporto fedele-Istituto Centrale Sostentamento del Clero, in un modo alquanto distaccato e freddo, ora c’è il coinvolgimento più personalizzato tra fedeli-parroco-Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero-incaricato diocesano–incaricato regionale, come segno di corresponsabilità, di comunione e di condivisione, che rispecchia lo stile sinodale della Chiesa.

Il Vicario generale, anche Presidente dell’IDSC, ha infatti precisato che le ricevute rilasciate dagli Istituti Diocesani saranno valide a tutti gli effetti per la deducibilità dalla dichiarazione dei redditi ai fini del calcolo dell’IRPEF, fino ad un massimo di 1.032,91 euro annui.

A conclusione dell’incontro il Vescovo ha sottolineato sicuramente l’importanza della campagna, ma ha caldamente invitato i suoi sacerdoti a dare per primi l’esempio a donare, per poter essere testimoni concreti ed invitare così i loro fedeli a seguirli nel sovvenire per il bene della Chiesa.

Il cammino è già iniziato, nella prima fase, con 12 parrocchie, quelle previste in percentuale degli abitanti diocesani; e continuerà, coinvolgendo tutte le altre ad iscriversi sulla piattaforma Uniti possiamo per la seconda fase del progetto.

Seguiranno iniziative già prenotate da alcune parrocchie partecipanti, per sensibilizzare al tema le comunità di fedeli, caratterizzando così l’inizio dell’anno pastorale all’insegna del dono.

Annamaria Gregorio
Incaricato diocesano Alife-Caiazzo

Presentazione

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(Mc 6,30-34): In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Cari incaricati,

in questi giorni ci siamo visti via web con molti di voi e, anche se molti non hanno potuto partecipare, questi incontri con il territorio rappresentano sempre un evento molto importante per me. Sono un momento in cui la mia esperienza con voi si arricchisce dei vostri suggerimenti, delle vostre critiche e, soprattutto, del vostro sostegno. Anche noi dell’ufficio, come voi del territorio, ne abbiamo bisogno!
È un periodo molto intenso stiamo chiudendo il progetto di raccolta delle firme con la compilazione dei questionari e già siamo proiettati “a tutto vapore” verso il progetto di raccolta delle donazioni con il progetto “Uniti Possiamo” che vede coinvolte, al momento, le 3.500 parrocchie che avevano già aderito al progetto “unafirmaXunire”. A queste ora se ne dovranno aggregare altre, perché l’obiettivo di raggiungere 5.000 parrocchie rimane valido. Ma soprattutto l’obiettivo fondamentale è quello di dimostrare come il vostro ruolo sia centrale per il sostegno economico della chiesa e per lo stimolo della comunità ad assumere un ruolo attivo.

Immagino che qualcuno si senta stanco come gli apostoli nel vangelo di Marco e sia tentato di pensare: “ma chi me lo fa fare”…. È legittimo ma Gesù rimettendosi a “insegnare loro molte cose” ci mostra come il suo amore vada oltre la stanchezza e ci insegna che il vero riposo nasce dall’amore. Un riposo che rigenera, che fa guardare agli altri e gioire con loro.

La situazione sanitaria ancora incerta, la crisi economica e sociale sono eventi ancora in atto e le previsioni degli esperti, purtroppo, non sono ottimistiche. Covid, guerra in Ucraina, caro energia, rincari anche dei beni primari continuano ad essere, in misura diversa, causa di fragilità e povertà diffuse; e in ultimo hanno inevitabilmente un effetto negativo sulle nostre raccolte. Ciò nonostante le nostre parrocchie e i nostri sacerdoti si renderanno disponibili, come meglio potranno, per offrire risposte concrete e conforto spirituale a coloro che avranno bisogno. E noi saremo al loro fianco facendo tutto il possibile per sostenerli.

Queste nostre attività promozionali, che possono sembrare secondarie o appartenere solo al mondo del “sovvenire”, sono invece in grado, a mio avviso, di contribuire a dare strumenti alle nostre diocesi e comunità parrocchiali per combattere tanta sofferenza. Non sottovalutiamo il valore che produce il parlare dei nostri temi. Essi non sono marginali. Il bene che moltiplica l’8xmille sul territorio e il sostegno ai sacerdoti nel loro servizio pastorale dimostrato dalle offerte deducibili, rappresentano una vera ricchezza. E vale la pena farla emergere.

È importante crederci. Per questa ragione torno a sottolineare quanto sia importante che le 3.500 parrocchie arrivino a 5.000 con il prossimo progetto “Uniti Possiamo” e che anche le 40 diocesi che mancano all’appello accettino questa sfida.

Vi invito a leggere gli articoli su questo numero di In Cerchio che parlano del progetto “Uniti Possiamo”, collegatevi al sito www.unitipossiamo.it per avere altre informazioni e i video informativi sulle procedure.

In chiusura una notizia che ci riguarda: il Servizio Promozione CEI, dal primo settembre, si avvale di una nuova risorsa. Diamo il benvenuto ad Adele Marzetta, che si occuperà della promozione delle Offerte deducibili e che arricchirà con la sua presenza e le sue competenze la nostra “famiglia” del sovvenire qui in CEI.

Buon lavoro a tutti voi

Massimo

Progetti sul Territorio / Previsti contributi a diocesi e parrocchie

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È previsto un contributo da distribuire alle diocesi e alle parrocchie in funzione dei progetti formativi attuati, dell’impegno profuso e dei risultati ottenuti.

Si tratta di 1.000 euro destinati a tutte le diocesi che hanno partecipato attivamente almeno ad uno dei progetti proposti dal Servizio Promozione della CEI unafirmaXunire e Uniti Possiamo.

Quindi altri 1.000 euro saranno dati ad almeno 100 diocesi in base: alla partecipazione ad almeno uno dei progetti, al numero di parrocchie reclutate rispetto a quelle richieste, allo svolgimento degli incontri formativi su 8xmille e/o Offerte, alla completezza della propria rete nel territorio.

Infine verranno assegnati 500 euro ad almeno 720 parrocchie in base alla partecipazione almeno ad uno dei progetti, allo svolgimento degli incontri formativi su 8xmille e/o Offerte, alla nomina del referente parrocchiale del “sovvenire” e ai risultati raggiunti in termini di raccolta e partecipazione al progetto Uniti Possiamo (raccolta valutata in funzione al numero di abitanti e alla difficoltà stimata a fare un’offerta in quella parrocchia).

In allegato la sintesi del regolamento.

Convegno Nazionale “sovvenire” / Aperte le iscrizioni

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Vi informiamo che sono aperte le iscrizioni al Convegno Nazionale 2023 (Roma, 15-18 febbraio) e vi ricordiamo che è indispensabile la partecipazione di tutti gli incaricati diocesani.

La notizia più bella: il 16 febbraio alle ore 12:00 incontreremo il Santo Padre in udienza privata.  E da qui che desideriamo iniziare il nostro Convegno 2023.

Trovate in allegato le notizie operative con la prima bozza del programma e le quote di partecipazione.

Vogliamo segnalarvi un’altra novità: nell’ottica della “valorizzazione” della Rete del territorio desideriamo metterci in vostro ascolto per costruire insieme il nostro futuro. In questi mesi che ci separano dal Convegno Nazionale sarà cura di esperti della formazione “Creativ”, contattarvi per iniziare questo percorso preparatorio insieme ad ognuno di voi.