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(Mc 6,30-34): In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Cari incaricati,
in questi giorni ci siamo visti via web con molti di voi e, anche se molti non hanno potuto partecipare, questi incontri con il territorio rappresentano sempre un evento molto importante per me. Sono un momento in cui la mia esperienza con voi si arricchisce dei vostri suggerimenti, delle vostre critiche e, soprattutto, del vostro sostegno. Anche noi dell’ufficio, come voi del territorio, ne abbiamo bisogno!
È un periodo molto intenso stiamo chiudendo il progetto di raccolta delle firme con la compilazione dei questionari e già siamo proiettati “a tutto vapore” verso il progetto di raccolta delle donazioni con il progetto “Uniti Possiamo” che vede coinvolte, al momento, le 3.500 parrocchie che avevano già aderito al progetto “unafirmaXunire”. A queste ora se ne dovranno aggregare altre, perché l’obiettivo di raggiungere 5.000 parrocchie rimane valido. Ma soprattutto l’obiettivo fondamentale è quello di dimostrare come il vostro ruolo sia centrale per il sostegno economico della chiesa e per lo stimolo della comunità ad assumere un ruolo attivo.
Immagino che qualcuno si senta stanco come gli apostoli nel vangelo di Marco e sia tentato di pensare: “ma chi me lo fa fare”…. È legittimo ma Gesù rimettendosi a “insegnare loro molte cose” ci mostra come il suo amore vada oltre la stanchezza e ci insegna che il vero riposo nasce dall’amore. Un riposo che rigenera, che fa guardare agli altri e gioire con loro.
La situazione sanitaria ancora incerta, la crisi economica e sociale sono eventi ancora in atto e le previsioni degli esperti, purtroppo, non sono ottimistiche. Covid, guerra in Ucraina, caro energia, rincari anche dei beni primari continuano ad essere, in misura diversa, causa di fragilità e povertà diffuse; e in ultimo hanno inevitabilmente un effetto negativo sulle nostre raccolte. Ciò nonostante le nostre parrocchie e i nostri sacerdoti si renderanno disponibili, come meglio potranno, per offrire risposte concrete e conforto spirituale a coloro che avranno bisogno. E noi saremo al loro fianco facendo tutto il possibile per sostenerli.
Queste nostre attività promozionali, che possono sembrare secondarie o appartenere solo al mondo del “sovvenire”, sono invece in grado, a mio avviso, di contribuire a dare strumenti alle nostre diocesi e comunità parrocchiali per combattere tanta sofferenza. Non sottovalutiamo il valore che produce il parlare dei nostri temi. Essi non sono marginali. Il bene che moltiplica l’8xmille sul territorio e il sostegno ai sacerdoti nel loro servizio pastorale dimostrato dalle offerte deducibili, rappresentano una vera ricchezza. E vale la pena farla emergere.
È importante crederci. Per questa ragione torno a sottolineare quanto sia importante che le 3.500 parrocchie arrivino a 5.000 con il prossimo progetto “Uniti Possiamo” e che anche le 40 diocesi che mancano all’appello accettino questa sfida.
Vi invito a leggere gli articoli su questo numero di In Cerchio che parlano del progetto “Uniti Possiamo”, collegatevi al sito www.unitipossiamo.it per avere altre informazioni e i video informativi sulle procedure.
In chiusura una notizia che ci riguarda: il Servizio Promozione CEI, dal primo settembre, si avvale di una nuova risorsa. Diamo il benvenuto ad Adele Marzetta, che si occuperà della promozione delle Offerte deducibili e che arricchirà con la sua presenza e le sue competenze la nostra “famiglia” del sovvenire qui in CEI.
Buon lavoro a tutti voi
Massimo