Category Archives: Territorio

Su Toscana Oggi il resoconto dell’incontro regionale della Toscana

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Si è svolto dal 3 al 4 ottobre a Pisa, presso la Casa per Ferie Regina Mundi, l’incontro regionale della Toscana.

Come per tutti gli altri incontri regionali, anche questo evento ha avuto come obiettivo il coinvolgimento di incaricati diocesani, presidenti Istituti diocesani sostentamento clero ed economi per informarli sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa e anche per favorire un importante momento di incontro, ascolto e confronto tra le strutture della CEI e il Territorio.

Una proficua occasione di riflessione e di scambio di esperienze sulle attività svolte nelle Diocesi e uno spazio di confronto su temi di interesse comune, come la raccolta delle Offerte deducibili e delle firme 8xmille.

In allegato 2 articoli pubblicati sull’evento da Toscana Oggi con l’intervista all’incaricato diocesano di Fiesole, don Luca Meacci, e un resoconto dell’incontro a cura di Francesco Fisoni.

Inoltre pubblichiamo in allegato anche la pagina a cura del Servizio Sovvenire della diocesi di Fiesole e dell’Istituto diocesano sostentamento clero su Uniti Possiamo.

Emilia-Romagna / Sostegno alla nostra Chiesa. Oggi più che mai c’è bisogno dell’impegno di tutti noi

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Vi proponiamo l’articolo pubblicato da La Voce di Ferrara-Comacchio sull’incontro regionale dell’Emilia-Romagna svoltosi a Ferrara lo scorso 6-7 novembre.

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«Ognuno di noi è responsabile del sostentamento alla Chiesa»: questa frase ben sintetizza la volontà della nostra comunità ecclesiale di coinvolgere sempre più ogni singolo fedele nel sostegno ai suoi tanti progetti in tutta Italia, nel sostentamento dei nostri sacerdoti, per la salvaguardia del nostro patrimonio. Di questo si è parlato lo scorso 6-7 novembre a Casa Cini, Ferrara, in occasione dell’incontro regionale “Corresponsabilità – Partecipazione – Comunione. Il sostegno economico alla Chiesa cattolica”. Un appuntamento pensato per gli incaricati diocesani del Sovvenire, i responsabili degli Istituti diocesani sostentamento clero, per gli economi e i Direttori degli Uffici Comunicazioni Sociali, ma che in realtà interessa, appunto, tutti.

COMUNIONE E SOLIDARIETÀ
Una 70ina i presenti, accolti dal nostro Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego il quale ha posto l’accento sulla corresponsabilità come «stile di vita del cristiano adulto, che si rende responsabile dei beni della Chiesa in ordine ai suoi compiti, cioè l’annuncio, la celebrazione e la carità». Gli interventi di mercoledì 6 – introdotti e moderati da Davide Martini, Referente Regionale del Sovvenire – sono stati aperti da Ernesto Paganini (Direttore Generale Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero – ICSC), che ha riflettuto sulla centralità dei «principi di solidarietà e perequazione » tra ICSC e ISC diocesani. «Riguardo agli ISC diocesani – ha aggiunto -, è importante una riqualificazione del patrimonio immobiliare e un miglioramento degli strumenti operativi per il controllo di gestione».

RIFORMA E VISIONE GLOBALE
La riforma delle strutture «esige la conversione pastorale» all’insegna della missionarietà. Da questo passaggio di Evangelii Gaudium ha poi preso le mosse don Claudio Francesconi, Economo CEI, per riflettere sull’importanza del «discernimento comunitario»: a ognuno di noi viene chiesto «un grande lavoro di creatività contro l’anestetizzazione della corresponsabilità sempre più prevalente» nelle nostre comunità. In questo discorso, «l’economo ricopre un ruolo decisivo – pastorale – perché possiede una visione globale senza la quale si potrebbero fare scelte prive di misura diocesana e di una programmazione a medio-lungo termine». La costruzione, ad esempio, di un nuovo complesso parrocchiale «rappresenta una scelta importante per una Diocesi, ma va fatta in maniera lungimirante, evitando di realizzare progetti senza futuro».

«LA CHIESA, SISTEMA DI WELFARE FONDAMENTALE»
Il compito, difficile ma necessario, di  illustrare la non positiva situazione delle offerte alla nostra Chiesa, è spettato a Massimo Monzio Compagnoni, Responsabile del Servizio Promozione CEI. «Viviamo – ha detto – nel tempo della crisi economicosociale e demografica, del digitale che spesso porta a una cattiva informazione, della mancanza di punti di riferimento e di valori, della precarietà e dei ritmi frenetici». Siamo in un’epoca in cui «il 70% dei cattolici non conosce il meccanismo di sostentamento economico della Chiesa. Ciò dipende dall’essersi abituati, negli anni, a pensare che fosse ancora a tutti noto e quindi ad aver smesso di fare una corretta informazione. E il 45% dei praticanti non firma per l’8xmille», mentre si stima che «circa 800mila firmatari che han dato l’’8xmille alla Chiesa, l’anno prossimo potrebbero darlo allo Stato». A ciò si aggiunge che (dati 2023) «il 16% degli italiani è praticante, ma fra questi 1/3 assiste alla Messa via tv. I nostri fedeli, inoltre, sono sempre più anziani» (il 63% è over 55). Nell’intera società, però, «il desiderio di spiritualità è in aumento anche se spesso viene cercato altrove». I giovani, d’altra parte, alla nostra Chiesa «chiedono di essere accolti senza essere giudicati, e di essere ascoltati». Ma solo il 7% degli italiani esprime un chiaro giudizio di “ammirazione” nei confronti della Chiesa, mentre cresce l’indifferenza nei suoi confronti, soprattutto da parte degli stessi giovani. In conseguenza di tutto ciò, «l’8xmille è in calo costante negli ultimi anni», ma è necessario far capire alle persone – a partire dai cattolici! – «che nel solo 2023 grazie a questo strumento sono stati finanziati 5mila interventi caritativi. Si tratta, quindi, di un fondamentale sistema di welfare sussidiario rispetto allo Stato». Che fare, quindi? Dal 1° novembre al 15 dicembre le parrocchie iscrittesi al progetto “Uniti Possiamo” diventano  un centro privilegiato di promozione e raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Poche le parrocchie iscritte negli anni, ma che han raccolto cifre consistenti, a dimostrazione che il progetto funziona. «È fondamentale, quindi, parlarne di più nelle nostre parrocchie, convincere chi non firma per la Chiesa a farlo», sacerdoti e laici assieme. Lavorare, quindi, «sull’immagine della Chiesa, soprattutto attraverso la trasparenza e la comunicazione». Comunicazione di progetti e storie concrete, che di certo non mancano. Comunicare per «coinvolgere sempre più le persone rendendole consapevoli di ciò che possiamo fare»: donare alla Chiesa perché siamo parte di essa, «parte di qualcosa di molto importante», per tanti.

GLI ALTRI MOMENTI
La giornata del 6 si è conclusa con la presentazione dei Progetti nel territorio da parte di Letizia Franchellucci (Addetta allo sviluppo dei progetti nel territorio), con la S. Messa in Cattedrale presieduta dal nostro Arcivescovo e accompagnata dal Coro dei Giovani della Diocesi di Ravenna-Cervia. Dopocena, visita guidata (a cura di Barbara Giordano) alla chiesa di S. Paolo. Il secondo dei due giorni, giovedì 7, è iniziato con la S. Messa celebrata nella Basilica di S. M. in Vado. A seguire, il ritorno a Casa Cini dove si sono svolti gli incontri di settore (Presidenti ICSC, economi, incaricati e collaboratori diocesani del Sovvenire, Direttore Uffici Comunicazioni Sociali), le relazioni dai gruppi e il confronto unitario prima delle conclusioni a cura di Davide Martini. Fra le proposte emerse, incontri periodici e conferenze stampa per raccontare come viene investito l’8xmille nelle Diocesi.

MONS. PEREGO: «SERVIRE IL SIGNORE, SEMPRE»
«I nostri gesti, le nostre scelte, le nostre opere sono legate alla storia, alle situazioni che viviamo. Anche i nostri progetti nascono solo in questo desiderio di servire il Signore, il suo disegno d’amore». Così mons. Gian Carlo Perego in un passaggio dell’omelia il 6 novembre in Cattedrale. «Per questo non c’è posto nelle nostre scelte e nei nostri progetti per le convenienze del momento, per gli interessi personali, per apparire. Tutto deve servire “il disegno d’amore di Dio”. Questo chiede un impegno responsabile, una responsabilità diffusa nella Chiesa, perché il disegno d’amore di Dio lo serviamo insieme, tutti, nessuno escluso».
«Anche nei nostri servizi, nell’uso del denaro, nella comunicazione di progetti, nell’amministrazione dei beni dobbiamo sempre ricordarci che l’educazione al dono è fondamentale – ha poi proseguito -, nel senso di mettere al primo posto la condivisione come segno di una comunione che dobbiamo costruire insieme, con un’attenzione preferenziale per i poveri. L’educazione al dono deve camminare insieme all’educazione alla responsabilità, come chi – ci ricorda il Vangelo – deve costruire una torre e prima fa i calcoli, per valutare se è in grado di farla e non sprecare inutilmente le risorse. L’avarizia come lo spreco sono due peccati che gravemente incidono sulla vita economica e sociale e segnano profondamente la vita dei poveri. Condivisione e responsabilità guidino le vostre azioni», ha quindi concluso.

 

Incontro Regionale Basilicata / Corresponsabilità, partecipazione e comunione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica

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Si svolgerà dal 25 al 26 ottobre a Potenza, presso l’albergo La Primula 84, Via delle Primule, l’incontro Regionale della Basilicata.

Come per gli altri incontri regionali, anche questo evento ha come obiettivo il coinvolgimento di incaricati diocesani, direttori degli Uffici delle Comunicazioni Sociali, presidenti Istituti diocesani sostentamento clero ed economi per informarli sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa e anche per favorire un importante momento di incontro e ascolto tra le strutture della CEI e il Territorio.

Queste giornate vogliono rappresentare, tra l’altro, una proficua occasione di riflessione e di scambio di esperienze sulle attività svolte in Diocesi e uno spazio di confronto su temi di interesse comune, come la raccolta delle Offerte deducibili e delle firme 8xmille.

L’intento, oltre quello di informare i partecipanti sull’andamento nazionale del sostegno economico alla Chiesa cattolica, è anche quello di evidenziare come il servizio al Sovvenire non si realizzi solo attraverso l’incentivazione delle firme per l’8xmille alla Chiesa o della raccolta delle offerte liberali, ma anche attraverso una responsabilità nell’amministrazione dei fondi 8xmille diocesani e la corretta gestione dei beni degli Istituti Diocesani.

In allegato lettera di invito e programma.

 

Marche / Un dibattito per l’avvio del rendiconto 8xmille regionale

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È a firma del Vescovo di Fermo e delegato regionale per il Sovvenire, S. Ecc. Mons. Rocco Pennacchio, e del referente regionale, Alessandro Molini, l’invito per un incontro regionale che si terrà sabato 5 ottobre a Macerata (presso la Domus San Giuliano) rivolto a incaricati diocesani, presidenti degli Istituti diocesani, economi e direttori Uffici comunicazioni sociali.

Oggetto di questo appuntamento è riprendere i temi affrontati già nel precedente incontro di maggio legati all’andamento della raccolta Offerte deducibili e firme 8xmille, ma soprattutto “avviare un confronto in vista di una possibile rendicontazione regionale dell’8xmille, seguendo l’esempio dell’Umbria”.

Per questo il programma prevede anche l’intervento del referente regionale umbro Giovanni Lolli intervistato sull’argomento nell’aprile del 2021 da Stefano Proietti.

In allegato la lettera d’invito e il programma del prossimo 5 ottobre.

8xmille / A Camerino inaugurato il Centro Pastorale Diocesano

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Domenica 9 giugno a Camerino si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Centro Pastorale nei locali dell’ex seminario. Ne dà notizia il sito della diocesi. Una ristrutturazione resa possibile anche grazie all’8xmille destinato alla Chiesa cattolica. Accanto al parroco don Marco Gentilucci, l’Arcivescovo Francesco Massara che ha benedetto la struttura.

Si tratta di un luogo, o meglio di una casa aperta all’incontro, che racchiude tre generazioniha affermato Mons. Massara che nell’occasione ha accolto i molti presenti e fatto anche da guida agli spazi interni ed esterni. Dal gruppo degli Scout, al coro, alle suore di Santa Chiara, ai rappresentanti delle altre associazioni giovanili locali e soprattutto molti cittadini, in tanti hanno voluto presenziare a questo straordinario, importante e significativo evento, la cui data resterà nella storia per l’importanza che in centro pastorale avrà sul territorio.

“È stato un mio sogno quando sono arrivato – ha aggiunto Mons. Francesco Massara – perché ho sempre pensato che non serve una ricostruzione solo strutturale se non è seguita da una sociale ed economica. Le tre ricostruzioni devono andare insieme e questo credo che sia uno dei rari centri in Italia, se non l’unico, in cui tre generazioni, bambini, giovani e anziani, convivono nella stessa struttura, che è un gioiello per tutto il territorio”.

Qui l’intervista al Vescovo a cura di viverecamerino.it e qui un altro servizio sull’evento a cura di Radio in Blu & l’Appennino Camerte.

Arcidiocesi di Firenze / 8xmille, una firma che serve: incontro a Spazio Reale

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È stata pubblicata sul settimanale diocesano Toscana Oggi la notizia dell’incontro che si svolgerà sabato 18 maggio dalle 10 alle 12 presso Spazio Reale a Campi Bisenzio su «Una firma per unire 2024». Sarà l’occasione per presentare i progetti che l’Arcidiocesi di Firenze ha messo e metterà in campo grazie all’8xmille e di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Scrive l’incaricato diocesano del Sovvenire dell’Arcidiocesi Alessandro Cuzzola:

“Il progetto coinvolge 70 parrocchie della nostra arcidiocesi che ci aiuteranno a sensibilizzare i fedeli alla destinazione delle firme dell’8xmille alla Chiesa cattolica. È sorprendente, analizzando i dati, che il 45% dei praticanti non firmi per la Chiesa cattolica, e questo forse perché non riusciamo a veicolare i nostri intenti e forse anche perché abbiano dei concorrenti che bombardano i cittadini sul 5xmille, che spesso è confuso con l‘8xmille. In realtà uno non esclude l’altro. Non tutti sanno che anche chi non è obbligato alla dichiarazione dei redditi, circa 10 milioni di persone in Italia, può comunque firmare per Chiesa cattolica.

Dopo poco più di un anno dall’incarico per il «Sovvenire» datomi dal cardinale Betori – continua Cuzzola – , ho incontrato le comunità parrocchiali dell’arcidiocesi, i fedeli, i parroci, gli animatori degli oratori, i catechisti nonché varie associazioni. Ho potuto verificare e toccare con mano quanto la nostra Arcidiocesi ha fatto e continua a fare per gli ultimi con le poche risorse di cui dispone.

“Ricordo sempre dovunque sono stato invitato, che la firma per la Chiesa cattolica si azzera ogni anno e ogni anno chiediamo una «conferma» della nostra azione pastorale. Ogni anno destiniamo ad associazioni del terzo settore, alla Caritas, al mantenimento delle opere d’arte, alla manutenzione deli nostri luoghi di culto contributi che ci rendiamo conto non essere mai sufficienti ma danno fiato a tante iniziative. Fra queste mi viene in mente l’ultima associazione che ho visitato: il Progetto Villa Lorenzi a Careggi che con la sua opera è vicino ai ragazzi in difficoltà e alle loro famiglie, e li aiuta ad attrezzarsi con competenze e strumenti utili ad affrontare i problemi che inevitabilmente pone la crescita dei figli, con servizi educativi per la prevenzione e riabilitazione del disagio giovanile e delle dipendenze. Senza il contributo dell’8xmille, seppur non esaustivo, sarebbe difficoltoso andare avanti”.

Qui l’articolo completo.

Marche / A Loreto il prossimo incontro regionale del Sovvenire

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Si terrà il 17-18 maggio presso il Centro Christus Vivit – Giovanni Paolo II – Via Montorso, 1 A – 60025 Loreto (AN) il prossimo incontro delle diocesi della regione ecclesiastica Marche.

Come di consueto, anche questo evento prevede la partecipazione di economi, presidenti Istituti diocesani e incaricati del Sovvenire che verranno informati dal Servizio Promozione della CEI sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa cattolica, che non si realizza solo attraverso l’incentivazione delle firme per l’8xmille alla Chiesa o della raccolta delle offerte liberali, ma anche attraverso una responsabilità nell’amministrazione dei fondi 8xmille diocesani e la corretta gestione dei beni degli Istituti diocesani.

Al contempo si intende favorire un importante momento di incontro, ascolto e confronto con le strutture di servizio della CEI, anche in relazione al mutato contesto sociale ed economico che richiede un impegno sempre più coeso e competente per sostenere la missione delle chiese locali.

Questi appuntamenti vogliono essere, tra l’altro, una proficua occasione di riflessione e di scambio delle esperienze sulle attività svolte nelle varie diocesi di ogni regione e uno spazio di confronto sui temi di interesse comune.

Diocesi di Roma / A maggio 4 domeniche di sensibilizzazione alla firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica

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Domenica 5 maggio in tutte le parrocchie della Diocesi di Roma inizierà la campagna di promozione a sostegno della firma 8xmille per la Chiesa cattolica e per tutto questo mese i fedeli saranno informati dai referenti parrocchiali del Sovvenire e dai parroci sulla destinazione di queste risorse.

“Nel nostro lavoro sul territorio ci siamo resi conto dell’importanza di informare il più possibile i fedeli sulla realizzazione di opere concrete sostenute nella nostra Diocesi, proprio grazie ai fondi ricevuti ogni anno dall’8xmille”, dichiara Lisa Manfrè, incaricata del Sovvenire per la Diocesi di Roma.

“Quest’anno quindi – prosegue Lisa – attraverso i nostri messaggi tutti potranno toccare con mano quanto prezioso sia il sostegno che ognuno può dare alla Chiesa attraverso una semplice firma gratuita. La Chiesa è parte della nostra vita fin da quando siamo piccoli, ci insegna la fede, i valori dell’accoglienza e della condivisione, ed è naturale allora considerare la firma dell’8xmille non solo come un diritto ma come un dovere di riconoscenza“.

In allegato il comunicato stampa con i messaggi previsti per le 4 domeniche di maggio.

In ogni messaggio un’opera 8xmille presente a Roma e uno sguardo anche ai Paesi più poveri:

  • -il consultorio familiare diocesano, una struttura di eccellenza nel quartiere Quadraro alla quale ogni anno si rivolgono oltre 4000 persone. Il Consultorio ha al suo interno un ambulatorio ostetrico-ginecologico, l’unico in tutto il centro sud d’Italia, attrezzato per accogliere donne con disabilità;
  • Casa Wanda, un centro di sollievo gratuito per i malati di Alzheimer in cui si offre ascolto e supporto psicologico a chi presenta un declino cognitivo, ai loro familiari e ai caregivers;
  • il “Pastificio Futuro” un laboratorio di pasta secca di qualità, in una struttura esterna ma adiacente al carcere minorile di Casal del Marmo. Il progetto coinvolge giovani che scontano la pena in carcere o all’esterno e prevede il loro reinserimento lavorativo.
  • -Per quanto riguarda i Paesi in via di sviluppo, solo nel mese di marzo 2024 sono stati approvati 53 nuovi progetti tra i quali vengono citati 2 nuove scuole in Congo e Madagascar, corsi di alfabetizzazione e librerie di comunità in Egitto.

Diocesi di Milano / Dietro l’8xmille un gesto d’amore, ma non per pochi

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Massimo Pavanello, incaricato per il Sovvenire di Milano, fa il punto della situazione sull’8xmille in Diocesi, con un contributo del responsabile del Servizio CEI Massimo Monzio Compagnoni. L’articolo è pubblicato sul sito della Diocesi di Milano.

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Gli spot pubblicitari stanno all’8xmille come la campanella scolastica sta alle materie di studio. L’alert sonoro invita alla conoscenza, non episodica, di tematiche che passano dall’incontro personale tra studenti e docenti.

Lo stesso approccio caratterizza la campagna 2024 del Sovvenire, on air dal 14 aprile. Racconta, attraverso sette storie di speranza e di coraggio, il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa che si prende cura dei più deboli. Mette in luce la relazione tra la vita quotidiana di tutti e le opere della Chiesa. Sono i «gesti d’amore» che fanno sentire bene sia chi li riceve, sia chi li compie. Il claim rilancia proprio questo messaggio: «Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia».

L’8xmille ha destinatari universali. È a beneficio di tutti, non solo dei cattolici. Tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita grazie a questo strumento di democrazia fiscale. Annualmente, infatti, la Chiesa si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei contribuenti per rinnovare la firma che si trasforma in opere.

Domenica 5 maggio si celebra la Giornata Nazionale dell’8xmille. È una data che stimola a un prolungato impegno e ad una regolare partecipazione, non un confine da non oltrepassare.

Firmare è gratis. Non comporta il pagamento di una tassa in più. Si sceglie dove destinare la quota già pagata da tutti. Anche chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi può firmare.

Crepe da non sottovalutare

La firma dell’8xmille per la Chiesa cattolica è apposta anche da tanti che la Chiesa non frequentano, ma cui riconoscono famigliarità con i più bisognosi e capacità di soluzione dei problemi.

La prassi conta ormai quattro decenni e rischia che sia considerata un dato acquisito. Si può interpretare così l’affievolimento della coscienza e dell’intraprendenza dei fedeli. Ecco perché è bene rimotivare le scelte, dando visibilità ai frutti. Il canale in oggetto, per quanto riguarda la Chiesa cattolica, da tempo mostra crepe strutturali. Gli appelli alla proattività non hanno sortito l’effetto sperato. Un brusco risveglio attende dietro l’angolo.

«Possiamo infatti prevedere che il 2024 – commenta senza giri di parole Massimo Monzio Compagnoni, responsabile nazionale del Sovvenire – sarà un altro anno in cui sentiremo in modo chiaro e doloroso la competizione con lo Stato. Anche quest’anno soffriremo per un cambio unilaterale delle regole del gioco: infatti, lo Stato, tra le proprie destinazioni, ha aggiunto le opere per il contrasto delle dipendenze patologiche… e stimiamo che per questa ragione potremmo perdere altre 800 mila firme». Senza contare che la lista dei soggetti che ricevono l’8xmille si è ulteriormente allungata.

I numeri di Milano

Nella diocesi di Milano, lo scorso anno, ha firmato solo il 45.6% degli aventi diritto. Di questi, il 69.2% ha opzionato la Chiesa cattolica, segnando un -1.9% sull’anno precedente. Lo Stato, invece, è stato scelto dal 23.35% degli ambrosiani, con una percentuale aumentata del 3.31%.

Sono stati 31.111.500 gli euro tornati sul territorio, il 10% in meno dell’anno prima (-3.458.600 €): al sostentamento del clero sono andati 15.555.100 euro; alla carità 7.102.700; al culto e alla pastorale 7.463.740; all’edilizia di culto 808.245; ai beni culturali 181.784.

Ragusa / Aperto l’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico. Prolusione di Mons. Baturi

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Monsignor Giuseppe La Placa, nella sua veste di Vescovo moderatore, ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico diocesano di Ragusa. Lo ha fatto lo scorso 16 febbraio al termine di una cerimonia che si è celebrata per la prima volta nella storia della diocesi di Ragusa.

“A conferire ulteriore prestigio all’apertura dell’anno giudiziario è stata la prolusione di Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, che si è soffermato sui rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica a 40 anni dalla revisione del Concordato”, precisa un comunicato. Ai lavori, che si sono tenuti a Ragusa nella chiesa della Badia, hanno portato i loro saluti il presidente del Tribunale di Ragusa, Francesco Paolo Pitarresi, ed Emanuela Tumino in rappresentanza dell’Ordine degli avvocati di Ragusa.

“Monsignor Baturi ha ricordato le distinte responsabilità che hanno lo Stato e la Chiesa cattolica, ciascuno con la propria sfera di indipendenza e autonomia, ma anche la necessità avvertita da entrambe le parti di collaborare per garantire i diritti fondamentali e il bene della persona”. Baturi ha anche evidenziato “il ruolo sempre più centrale che ha assunto negli anni la Conferenza Episcopale Italiana divenendo a tutti gli effetti, insieme alla Santa Sede, interlocutore dello Stato. E questo vale anche per quanto riguarda il matrimonio concordatario con la CEI che ha raccolto la sfida del Papa a rendere accessibile a tutti il ricorso alle pratiche giudiziarie per l’annullamento del vincolo matrimoniale e ciò è oggi possibile, caso unico al mondo, proprio grazie alle risorse messe a disposizione dall’8xmille nel capitolo dedicato alla pastorale (8 milioni di euro nel 2023)”.

Il legame tra pastorale e attività del Tribunale è stato evidenziato anche dal vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano don Maurizio Di Maria che ha sottolineato la “particolare sollecitudine pastorale” di mons. La Placa. Il Vescovo “si è fatto infatti interprete nella Chiesa di Ragusa di quella ‘giustizia di prossimità’ che si deve a chi si rivolge a un’istituzione come il Tribunale avendo alle spalle il fallimento della propria vita matrimoniale”.
(Agenzia Sir – Gianni Borsa)