Category Archives: Newsletter In Cerchio

Modelli 730/1 e CU / Come destinare e quando l’8xmille

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Sono stati definitivamente approvati con apposito Provvedimento del Direttore dell ‘Agenzia delle Entrate il modello CU (Certificazione Unica), con la relativa Scheda per la scelta, ed il modello 730, con il modello 730/1.

Alleghiamo pertanto:

Modelli 730/1 e CU / Come destinare e quando l’8xmille

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Sono stati definitivamente approvati con apposito Provvedimento del Direttore dell ‘Agenzia delle Entrate il modello CU (Certificazione Unica), con la relativa Scheda per la scelta, ed il modello 730, con il modello 730/1.

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Coronavirus e nuovi poveri / Anche l’8xmille può fare la differenza

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Con la pandemia i bisogni sono cambiati e la solitudine e la disperazione hanno preso forma anche in Trentino. La Caritas: ”Ci sono persone che mai avrebbero pensato di doversi rivolgere a noi”. Ad aumentare è anche la solitudine e in molti rinunciato a chiedere aiuto. Qui l’articolo pubblicato su ildolomiti.it nel quale si legge, tra l’altro, come un po’ di ossigeno sia arrivato anche grazie ai fondi dell’8xmille:

…Per colpa del virus gli ultimi stanno rimanendo sempre più indietro e chi prima dell’epidemia poteva contare su un reddito adesso non sa più cosa fare. Purtroppo la perdita del posto di lavoro per molti è significata anche la perdita dell’unica entrata economica per mandare avanti la famiglia. Si inizia così, a chiedere di rinviare il pagamento dell’affitto, a non poter far fronte alle bollette di acqua, luce e gas e sempre più persone hanno problemi anche per pagare le rate del mutuo. “Da giugno siamo riusciti a mettere in campo 632 interventi economici in aiuto a famiglie e singoli” dice Alessandro Martinelli riferendosi al progetto “InFondo Speranza” avviato con il contributo dell’8xmille della CEI (In Cerchio di maggio 2020). Un fondo pensato per sostenere singoli e nuclei familiari in questa delicata fase di crisi dovuta alla pandemia.

Coronavirus e nuovi poveri / Anche l’8xmille può fare la differenza

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Con la pandemia i bisogni sono cambiati e la solitudine e la disperazione hanno preso forma anche in Trentino. La Caritas: ”Ci sono persone che mai avrebbero pensato di doversi rivolgere a noi”. Ad aumentare è anche la solitudine e in molti rinunciato a chiedere aiuto. Qui l’articolo pubblicato su ildolomiti.it nel quale si legge, tra l’altro, come un po’ di ossigeno sia arrivato anche grazie ai fondi dell’8xmille:

…Per colpa del virus gli ultimi stanno rimanendo sempre più indietro e chi prima dell’epidemia poteva contare su un reddito adesso non sa più cosa fare. Purtroppo la perdita del posto di lavoro per molti è significata anche la perdita dell’unica entrata economica per mandare avanti la famiglia. Si inizia così, a chiedere di rinviare il pagamento dell’affitto, a non poter far fronte alle bollette di acqua, luce e gas e sempre più persone hanno problemi anche per pagare le rate del mutuo. “Da giugno siamo riusciti a mettere in campo 632 interventi economici in aiuto a famiglie e singoli” dice Alessandro Martinelli riferendosi al progetto “InFondo Speranza” avviato con il contributo dell’8xmille della CEI (In Cerchio di maggio 2020). Un fondo pensato per sostenere singoli e nuclei familiari in questa delicata fase di crisi dovuta alla pandemia.

8xmille alla Chiesa cattolica / online il Rendiconto 2019

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È disponibile online il “Rendiconto 2019 dell’8xmille alla Chiesa cattolica”, per consultare il quadro complessivo delle destinazioni dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica.

Anche quest’anno – spiega il Segretario Generale della CEI, Mons. Stefano Russo – la Conferenza Episcopale Italiana rende conto di come siano stati impiegati i fondi che i cittadini italiani hanno voluto devolvere alla Chiesa cattolica con la firma dell’8xmille. Se è vero che questo è un dovere nei confronti dello Stato italiano, ancor più forte è il nostro desiderio di far conoscere a tutti le destinazioni di queste preziose risorse, secondo quanto è consentito dalle normative vigenti”.

Si potranno soprattutto seguire – prosegue Mons. Russo – le tre principali strade percorse dalle risorse: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. Si tratta di interventi che si possono apprezzare nella loro evoluzione storica, attraverso le interviste, i racconti e le illustrazioni: migliaia gli interventi realizzati nel 2019 sul territorio italiano e in quei Paesi che l’OCSE definisce come appartenenti al Terzo mondo”.

È anche grazie all’utilizzo delle risorse dell’8xmille – conclude il Segretario Generale della CEI – che in questo tempo particolare, caratterizzato dalla crisi generata dal COVID-19, si sono moltiplicate in modo esponenziale su tutto il territorio nazionale le azioni di prossimità a beneficio della popolazione, delle famiglie, di enti e associazioni”.

Con l’8xmille segni di speranza nel Centrafrica segnato dalla violenza

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L’8xmille, che i cittadini destinano ogni anno alla Chiesa cattolica, valica i confini e continua a promuovere lo sviluppo in Centrafrica, un Paese che torna a fare i conti con la violenza e la paura.

Sono diversi i progetti che si stanno realizzando e che rappresentano “un segno di speranza in un contesto difficile e di sofferenza, che in questi giorni vive un rigurgito di violenza del quale a pagare il prezzo più alto è la popolazione”, sottolinea don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo. “Attraverso i fondi dell’8xmille, la Chiesa italiana – spiega – riesce ad essere presente e a farsi prossima a tante persone che hanno bisogno d’aiuto e che sono spesso dimenticate”. È quello che accade, ad esempio, alle porte di Bangui dove, grazie all’impegno dei frati carmelitani scalzi, è nata la Scuola Agricola Carmel che a novembre ha aperto le porte a una quarantina di giovani che vogliono diventare piccoli imprenditori agricoli.

L’8xmille si trasforma in solidarietà concreta anche nel Complesso Pediatrico di Bangui, gestito dal 2018 dall’Opera San Francesco Saverio C.U.A.M.M. che lavora per migliorare le competenze del personale medico e sanitario e garantire assistenza e farmaci.

Queste e le altre iniziative avviate in Centrafrica costituiscono delle luci, soprattutto nelle ultime settimane che – in occasione delle elezioni – hanno visto saccheggi, scontri armati e guerriglie.

Emergenza terremoti / Un milione di euro in Croazia e Indonesia

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Due gravi emergenze umanitarie si sono presentate alla fine di dicembre e all’inizio di gennaio rispettivamente nella vicina Croazia e in Indonesia.

Come prima forma di aiuto alle vittime della Regione istriana il 30 dicembre la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi 8xmille. La Croazia si trovava già in una problematica situazione a causa della pandemia, che aveva costretto il Paese a un lockdown a partire da fine novembre, con oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti.

Il 16 gennaio altri 500mila euro 8xmille sono stati destinati per le decine di vittime, centinaia di feriti e migliaia di sfollati a causa del sisma che si è sviluppato in Indonesia. Anche in questo caso la situazione è stata aggravata dal fatto che l’area colpita è ancora considerata “zona rossa” per la pandemia. L’Indonesia è infatti il Paese del Sudest asiatico più colpito dal COVID-19 con quasi 900mila casi e più di 25mila morti.

Gli stanziamenti della Presidenza CEI sono destinati, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità come cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei.

In allegato i comunicati stampa.

A Cefalù 8xmille, volontari e sacerdoti al servizio del Paese

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Il video “Chiedilo anche a noi”, che per il secondo anno consecutivo è stato voluto fortemente dal Vescovo Giuseppe Marciante e dal Vicario don Giuseppe Licciardi, si snoda su 5 progetti che sono stati finanziati dai fondi dell’8xmille e grazie al lavoro di tanti volontari. In particolare il video è così diviso:

1) Boutique della solidarietà, Cuciamo i rapporti, progetto della Caritas diocesana, che ha come scopo l’inclusione sociale, con corsi di taglio e cucito

2) Casa del mandorlo, progetto di ristrutturazione di una chiesa e di accoglienza di una famiglia di immigrati

3) Caritas interparrocchiale, progetto di sostegno alimentare per i più bisognosi

4) Ristrutturazione della parrocchia dell’Immacolata con i fondi dell’8xmille

5) Coop Sociale il Segno, progetto di avvio di impresa di inclusione sociale e di valorizzazione dei beni della Diocesi di Cefalù.

A scuola di futuro: progetti per oltre 9 milioni di euro

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Sono stati resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi il 20 novembre, presso la sede CEI di Roma. Sono stati approvati 59 progetti, per i quali saranno stanziati € 9.357.252 così suddivisi: € 6.586.006 per 26 progetti in Africa, € 1.522.539 per 22 progetti in America Latina; € 1.195.272 per 10 progetti in Asia; € 53.435 per 1 progetto in Medio Oriente.

Quattro tra i progetti più significativi sono in Africa.
A Ouagadougou, in Burkina Faso, i Fratelli delle Scuole Cristiane, per rispondere all’aumento di richieste di formazione post secondaria da parte dei numerosi giovani del Paese, costruiranno un edificio di tre piani che accolga le facoltà di biologia, chimica, fisica e scienze della terra della Scuola Universitaria Afrique/CPGE. In Camerun la diocesi di Bafang, per ridurre l’elevato numero dei decessi di donne durante il parto e post-partum, aggiungerà al locale Centro di salute un blocco per la maternità. In Costa d’Avorio, i Missionari della Consolata costruiranno a San Pedro, nei quartieri di Bardot e Château, un Centro di mediazione socio-culturale per i giovani disagiati e poco integrati di quella zona, dove attualmente proliferano dipendenze, malattie e degrado. In Nigeria, infine, le suore Paoline propongono l’edificazione di una struttura destinata a promuovere l’editoria cattolica, già impegnata da tempo nella promozione dello sviluppo umano, della sanità e dell’istruzione pubblica.

Tra i progetti latino-americani ne menzioniamo tre.
In Brasile, a Cachoeira do Arari, dove buona parte della popolazione vive in estrema povertà, la Diocesi realizzerà un centro sociale per le attività formative e culturali a favore dei giovani. In Ecuador, invece, la diocesi di Ibarra rimetterà in funzione un vecchio salone per incontri, restaurandolo e realizzando un centro dimostrativo agro-zootecnico, dove poter apprendere lavorando, a beneficio di 100 famiglie e degli oltre 7000 abitanti di quella zona andina. In Paraguay, infine, la diocesi di Benjamìn Aceval realizzerà un progetto per la valorizzazione del letame per la produzione di biogas, migliorando le precarie condizioni ambientali e igieniche di circa 100 famiglie.

Segnaliamo, ancora, due progetti che saranno realizzati in Asia.
In India, la Diocesi di Jowai realizzerà un ostello per ragazze, per garantire loro un’istruzione regolare – ovviando alle distanze proibitive della scuola dal villaggio d’origine – e combattendo così la piaga della dispersione scolastica. A Timor Est, nella diocesi di Dili, 90 bambini dai 3 ai 5 anni potranno usufruire di una scuola dell’infanzia che sarà portata avanti da due congregazioni di suore missionarie, in una zona dove il livello di scolarizzazione della popolazione è del 41%.

In Medio Oriente, infine, in Libano l’Eparchia Caldea di Beirut potrà continuare a garantire, anche grazie al finanziamento della CEI, la scolarizzazione dei ragazzi provenienti da 2500 famiglie di profughi, grazie ad un centro che garantisce loro anche una prima formazione professionale.

Non dimentichiamo di firmare per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica

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“La domanda di aiuto sempre crescente che proviene dalle tante persone che incontriamo ogni giorno ci spinge a rendere sempre più incisiva la nostra azione, che si caratterizza per la sua specificità rispetto agli interventi dell’assistenza pubblica”. È quanto precisa Carlo Rubiolo, nuovo direttore della Caritas diocesana di Saluzzo, in occasione della 4ª Giornata mondiale dei poveri celebrata domenica 15 novembre.

“La Caritas esiste proprio per contrastare indifferenza e cinismo”, sottolinea Rubiolo che, citando lo Statuto, ricorda come sia stata costituita “in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace”.

“Il nostro aiuto materiale – prosegue il direttore della Caritas diocesana – deve essere preceduto e accompagnato da un’attenzione empatica per la persona, da una condivisione forte che faccia sentire tutti accolti, compresi e seguiti come fratelli”. “Ma non sarà certo la Caritas a sradicare la piaga della povertà, obiettivo che potrà essere raggiunto solo se avverrà una vera e propria ‘rivoluzione’ nel modo di gestire la distribuzione delle risorse di cui l’umanità dispone”, ammonisce Rubiolo.

Tuttavia – aggiunge – anche la Caritas può dare il suo contributo, se adeguatamente sostenuta dalla comunità cristiana in cui opera: la destinazione dell’otto per mille e il servizio di volontariato sono le forme principali nelle quali questo sostegno si può esprimere”. Da qui “l’appello a tutte e tutti perché nella dichiarazione dei redditi appongano la loro firma nel riquadro dell’8xmille alla Chiesa cattolica” e l’invito “a quanti hanno disponibilità di tempo e non sono indifferenti di fronte alla sofferenza dei poveri perché vengano ad aiutarci nei diversi servizi della Caritas”.