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Il 20 novembre è tornato alla Casa del Padre don Renato Zuliani (incaricato diocesano di Udine da più di 30 anni).
Ricordiamolo nelle nostre preghiere, certi che ora dal Cielo lui veglierà su di noi.
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Il 20 novembre è tornato alla Casa del Padre don Renato Zuliani (incaricato diocesano di Udine da più di 30 anni).
Ricordiamolo nelle nostre preghiere, certi che ora dal Cielo lui veglierà su di noi.
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Si è svolto lo scorso 23 novembre a Bologna il Convegno Uniti Possiamo. La circolarità del dono: le offerte per il sostentamento dei sacerdoti, ritorno alla comunità come sostegno e aiuto per tutti. L’incontro, al quale ha partecipato Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI Card. Matteo Zuppi, è voluto essere un “dialogo” aperto sulle caratteristiche della Chiesa per l’Italia di oggi.
I lavori sono stati introdotti e coordinati da Giacomo Varone, incaricato del Servizio diocesano Promozione Sostegno Economico, e moderati da Valerio Baroncini, vice direttore del Resto del Carlino. È anche intervenuto Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera.
«Uniti possiamo dare con le nostre donazioni – ha spiegato Giacomo Varone – un contributo importante al sostentamento dei nostri sacerdoti, nella consapevolezza che quanto più riusciamo ad alimentare il filone delle donazioni ai sacerdoti tanto più riusciamo a liberare quelle risorse che sono destinate alle opere di carità e alle opere di culto. Esiste quindi una circolarità del dono, che vogliamo mettere in rilievo anche con questi nostri appuntamenti annuali che contribuiscono, insieme alle risorse dell’8xmille e quelle specificatamente per i sacerdoti, a creare questo mondo di solidarietà di cui oggi c’è tanto bisogno e che soprattutto, in questo periodo post-pandemia, chiede risorse per essere vicini agli ultimi anche nella città degli uomini». «Vogliamo riappropriarci di questo valore che è la circolarità del dono – ha concluso Varone -. Sacerdoti e laici delle comunità sono affidati gli uni agli altri. Fare il sacerdote non è un mestiere. Contribuire al suo sostentamento contribuisce a questo circolo del dono. È sempre più importante domandarsi se abbiamo preso o perso la coscienza di capire che i sacerdoti ci sono affidati anche nella loro cura e nel loro sostentamento: vogliamo farlo lanciando questo slogan, “#unitipossiamo”».
Il Convegno, trasmesso in collegamento streaming, e può essere rivisto qui:
(Il convegno inizia dopo 22 minuti e 19 secondi)
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Per rendere sempre più proficua e concreta l’ormai più che ventennale collaborazione con questa storica Associazione, il SPSE ha chiesto ai Delegati regionali di Azione Cattolica di coinvolgere i Referenti regionali del “sovvenire” in occasione dei loro incontri regionali (calendario in allegato).
Sarà cura dei Delegati di Azione Cattolica contattare e invitare i Referenti regionali del “sovvenire” a questi eventi. Alcuni si sono già tenuti: per l’Abruzzo Molise ha partecipato don Girolamo dello Iacono, per la Lombardia lo stesso responsabile del Servizio Promozione della CEI Massimo Monzio Compagnoni. Altri si svolgeranno tra dicembre e novembre 2023: all’incontro della Sardegna del 3-4 dicembre interverrà don Gianfranco Pala.
Questi appuntamenti regionali sono rivolti alle delegazioni regionali, presidenze diocesane e presidenti parrocchiali anche con la Conferenza Episcopale Regionale. Tra gli obiettivi di Azione Cattolica: incontrare l’associazione sul territorio; condividere esperienze belle anche extra-associazione; incontrare i Vescovi delle diocesi della Regione; dare un contributo all’animazione del cammino sinodale.
L’invito esteso, come dicevamo, anche ai Referenti regionali del “sovvenire” è finalizzato ad offrire un momento di scambio molto concreto, per conoscersi e stabilire contatti diretti, nonché per verificare lo stato della collaborazione a livello regionale e, se possibile, anche diocesano.
Non ci saranno dei “discorsi” da preparare, ma sarà importante “stabilire delle relazioni” per verificare come si possa realizzare un cammino comune.
Dopo questo primo contatto, successivamente sarà importante mobilitare su attività specifiche ancora da individuare gli stessi incaricati diocesani del “sovvenire”.
Finora molto è stato fatto a livello nazionale con l’Azione Cattolica e, almeno prima della pandemia, in alcune regioni e diocesi furono organizzati diversi convegni e corsi di formazione in collaborazione tra incaricati del “sovvenire” e presidenti diocesani di AC.
Sarebbe auspicabile che questa collaborazione si riattivasse ed espandesse nel miglior modo possibile in tutte le diocesi con creatività, e considerando anche l’attuale cammino sinodale. Pertanto sarebbe auspicabile che i Referenti regionali del “sovvenire” verificassero, in seguito, come attuare in modo concreto con gli incaricati della propria regione questa collaborazione.
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Gli incaricati del “sovvenire” della Calabria su convocazione del Vescovo delegato, Mons. Leonardo Bonanno, e del Referente regionale, Walter Tripodi, si sono riuniti a novembre per avviare insieme il cammino nel nuovo anno pastorale e per programmare eventuali iniziative.
Due diocesi hanno cambiato l’incaricato diocesano: Locri Gerace, nella quale il Vescovo ha nominato il diacono Renato Carè (in sostituzione di don Gianluca Gerace), e Catanzaro-Squillace con la nomina di don Giuseppe Biamonte (in sostituzione degli incaricati don Mario Olanda, don Raffaele Zaffino e don Antonio De Gori). Tutti i partecipanti, nel dare il benvenuto ai nuovi incaricati, hanno espresso gratitudine per il lavoro svolto agli incaricati uscenti.
Nell’incontro si è parlato dei progetti nazionali “UnafirmaXunire” e “Uniti Possiamo” sia per verificare l’andamento nelle varie diocesi e soprattutto per rilanciare la raccolta delle Offerte nelle parrocchie selezionate.
Don Massimo Alato di Rossano, che lo scorso anno ha partecipato alla fase sperimentale dei nuovi progetti di raccolta, ha evidenziato la buona riuscita dell’iniziativa: infatti nella sua diocesi ha consentito un aumento delle Offerte del 63,4%. Anche le altre due diocesi che sono state coinvolte nella sperimentazione hanno conseguito risultati molto positivi ed incoraggianti circa la possibilità, con tale iniziativa, di aumentare le Offerte per il sostentamento del clero.
Il Referente regionale, a tal proposito, ha auspicato un rapporto più proficuo con gli Istituti Diocesani in merito alle ricevute che devono essere rilasciate ai contribuenti per la deducibilità dai redditi, invitando gli incaricati a segnalare eventuali criticità che si dovessero verificare.
Circa gli incontri di formazione del Servizio Promozione della CEI per diocesi e parrocchie è stata evidenziata la ripresa della formazione nelle parrocchie in tutti i suoi aspetti informando l’assemblea del riconoscimento di un benefit a favore di quelle più virtuose.
Walter Tripodi ha quindi illustrato il programma del prossimo Convegno nazionale che si terrà a Roma dal 15 al 18 febbraio 2023 esortando tutti gli incaricati diocesani a partecipare all’evento che prevede fra l’altro l’incontro con Papa Francesco.
Nel pomeriggio diversi interventi hanno messo in luce la necessità che il Servizio diocesano del “sovvenire” collabori con gli Uffici di Curia e in particolare con l’Economato e con gli IDSC. Per tale motivo è stato proposto di riorganizzare una giornata di formazione con gli Economi e i Presidenti degli IDSC nella prossima primavera.
Diac. Vincenzo Caruso
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L’incaricato diocesano di Parma, Francesco Abelli, e il collaboratore, Giuseppe Benassi, hanno pensato di rivolgersi al proprio Vescovo, Mons. Enrico Solmi, per promuovere al meglio “Uniti Possiamo”.
Il Vescovo ha preso molto a cuore la proposta e ha inviato una sua lettera (in allegato) a tutti i parroci della diocesi sottolineando la sua adesione convinta al progetto e invitando a verificare che in ogni consiglio parrocchiale per gli affari economici ci sia un referente del “sovvenire”.
Anche grazie a questa iniziativa i referenti parrocchiali sono cresciuti da 3, del 2021, ai 20 attuali.
Le parrocchie “attive” coinvolte nel progetto “Uniti Possiamo” sono attualmente 15 ma Francesco e Giuseppe contano per il prossimo anno di arrivare a 30.
“C’incoraggia il fatto – dichiarano Abelli e Benassi – che già nel 2021, pur essendo il progetto sperimentale e le parrocchie coinvolte solo 3, abbiamo ricavato importi considerevoli. Questa lettera del Vescovo ci ha motivato a contattare i parroci e altri ci hanno chiamato spontaneamente, in quanto Mons. Solmi, nella lettera, ha segnalato i nostri nomi e recapiti telefonici. Crediamo – affermano infine – che la mentalità del ‘sovvenire’ tra i fedeli abbia dato una risposta positiva; cresce infatti la fiducia nella Chiesa anche perché riscontrano nei parroci una concreta dedizione ai valori del Vangelo che diffondono nel popolo di Dio”.
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Invitiamo tutti gli Incaricati che non lo avessero ancora fatto ad iscriversi al Convegno Nazionale 2023, è indispensabile la partecipazione di tutti.
Ricordiamo che il 16 febbraio ci sarà l’incontro in udienza privata con il Santo Padre.
In allegato le notizie operative con la prima bozza del programma e le quote di partecipazione.
Come già anticipato nell’incontro del 20 ottobre scorso, sarà cura di Creativ, in questi mesi, iniziare un percorso preparatorio insieme ad ognuno di voi.
Per eventuali informazioni contattare Letizia Franchellucci (06/66 398 458).
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Dal 1° novembre al 15 dicembre oltre 3.500 parrocchie diventeranno un centro privilegiato di promozione e raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Le comunità parrocchiali coinvolte, organizzate in modo opportuno, saranno chiamate a raccogliere le “Buste delle Offerte” destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero.
Lo slogan riportato anche sul logo è esplicito: in un mese, o poco più, l’intera comunità parrocchiale sarà coinvolta in un progetto che, con l’aiuto del proprio parroco (che si impegnerà in prima persona), ha come obiettivo la raccolta di una mensilità (mediamente mille euro) destinata ai sacerdoti.
Come è noto questo coinvolgimento ha diversi significati educativi:
L’Incaricato diocesano è il referente per il Servizio del “sovvenire” nella propria diocesi. Nominato dal proprio Vescovo, opera in stretta sinergia con lui, con il proprio Referente regionale e con il Servizio Promozione CEI.
Nel progetto “Uniti Possiamo” i circa 224 Incaricati diocesani sono il riferimento per i propri Referenti regionali per monitorare e gestire la Rete nel Territorio. Utilizzando la pagina www.unitipossiamo.it, messa a disposizione dal Servizio Promozione CEI, si occupano di:
CONTATTI E SERVIZIO DI ASSISTENZA
Per tutta la Rete nel Territorio è attivo un “Help Desk” per fornire un supporto adeguato a tutte le vostre richieste di assistenza.
Tel. 06/97 85 84 14
e-mail: assistenza@sovvenire.it
dal lunedì al venerdì dalle 9:00/13:00 e dalle 15:00/19:00
In allegato l’opuscolo informativo del progetto Uniti Possiamo.
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La diocesi di Roma attraverso il Sovvenire diocesano, prosegue il suo cammino di fratellanza per la promozione del “Sostegno alla Chiesa Cattolica” e lo fa puntando sulla figura del Referente parrocchiale. “Nella nostra diocesi negli anni passati c’erano già i Referenti parrocchiali in molte parrocchie (prima erano chiamati Incaricati), ma la pandemia ha creato un vuoto ed il risultato è stato che siamo dovuti ripartire praticamente da zero. Questo non ci ha scoraggiati – prosegue Lisa Manfrè, Incaricata del Sovvenire Diocesi di Roma – anzi ci ha permesso di ‘bussare’ alle porte delle parrocchie con una nuova missione: stare vicini ai parroci in questo momento storico complesso e dare il via insieme a loro a nuova rete territoriale più motivata e più presente.
Il risultato è stato che, a pochi mesi dall’inizio del nostro mandato, sono ora ben 34 i Referenti già nominati dai parroci e a questi – ne siamo certi – se ne aggiungeranno presto altri.
“Ricordo ancora lo stupore di un signore della mia parrocchia – sottolinea Leonardo Ricciardi, Referente nella parrocchia di Santa Maria a Setteville – quando durante una giornata dell’8xmille mi disse un po’ sarcasticamente: ‘Chissà che fine fanno questi soldi!’ In modo molto pacato tirai fuori dalla mia cartellina un foglio con appunti che riportava gli stanziamenti CEI degli ultimi tempi, a favore di alcune chiese, e tra questi progetti casualmente c’era anche la ricostruzione e messa in sicurezza del campanile della parrocchia di origine di quel mio parrocchiano. La gioia e lo stupore riempirono quel momento e lì capii quanto il mio servizio poteva essere importante”.
“Fino a quando il mio parroco don Alessandro non mi ha chiesto di diventare Referente parrocchiale, non sapevo neanche l’esistenza di questo ruolo. Sono cresciuto nella parrocchia – continua Antonio Serrone, Referente della parrocchia Santi Protomartiri Romani – … avevo sei anni … ora ne ho 61 e ho sempre fatto l’animatore prima e il catechista poi. Per me essere Referente parrocchiale significa pormi umilmente al servizio dell’edificazione della comunità parrocchiale, mettendo a disposizione le mie capacità ed esperienze”.
A tutti i parroci della diocesi sono stati inviati i moduli per la nomina dei Referenti parrocchiali, ma se per qualche motivo qualcuno non lo avesse ricevuto può inviare un’ e-mail direttamente all’Incaricata diocesana: lisa.manfre@sovvenirediocesidiroma.it.
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L’8 ottobre scorso, si è riunito il Consiglio Presbiterale della diocesi di Alife-Caiazzo, presieduto dal Vescovo, S.E. Mons. Giacomo Cirulli. Uno dei punti all’ordine del giorno è stata la presentazione dei progetti, promossi dal Servizio Promozione della CEI, in particolare quello riguardante le Offerte per i sacerdoti della campagna “Uniti Possiamo”, lanciato lo scorso 18 settembre.
Per l’occasione è stata invitata a parlarne l’incaricata diocesana, che ha illustrato procedura e tempistica dell’iniziativa e ha distribuito ai sacerdoti presenti il libretto operativo, invitando soprattutto i vicari foranei ad organizzare incontri zonali, con i loro Consigli pastorali, Consigli Affari Economici, gruppi e associazioni.
I sacerdoti hanno dimostrato interesse, soprattutto per la novità introdotta quest’anno: al posto del bollettino postale per le erogazioni liberali, che si limitava al rapporto fedele-Istituto Centrale Sostentamento del Clero, in un modo alquanto distaccato e freddo, ora c’è il coinvolgimento più personalizzato tra fedeli-parroco-Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero-incaricato diocesano–incaricato regionale, come segno di corresponsabilità, di comunione e di condivisione, che rispecchia lo stile sinodale della Chiesa.
Il Vicario generale, anche Presidente dell’IDSC, ha infatti precisato che le ricevute rilasciate dagli Istituti Diocesani saranno valide a tutti gli effetti per la deducibilità dalla dichiarazione dei redditi ai fini del calcolo dell’IRPEF, fino ad un massimo di 1.032,91 euro annui.
A conclusione dell’incontro il Vescovo ha sottolineato sicuramente l’importanza della campagna, ma ha caldamente invitato i suoi sacerdoti a dare per primi l’esempio a donare, per poter essere testimoni concreti ed invitare così i loro fedeli a seguirli nel sovvenire per il bene della Chiesa.
Il cammino è già iniziato, nella prima fase, con 12 parrocchie, quelle previste in percentuale degli abitanti diocesani; e continuerà, coinvolgendo tutte le altre ad iscriversi sulla piattaforma Uniti possiamo per la seconda fase del progetto.
Seguiranno iniziative già prenotate da alcune parrocchie partecipanti, per sensibilizzare al tema le comunità di fedeli, caratterizzando così l’inizio dell’anno pastorale all’insegna del dono.
Annamaria Gregorio
Incaricato diocesano Alife-Caiazzo
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A breve a tutti gli incaricati diocesani del “sovvenire” verrà inviata la Presentazione illustrata durante gli incontri interregionali svoltisi in collegamento il 26 (Nord), 27 (Centro) e 28 settembre (Sud).