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8xmille / Presidenza CEI: un milione di euro per gli sfollati del Libano

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La Presidenza della CEI, riunita in sessione straordinaria, il 10 ottobre ha disposto lo stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’8xmille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte alle necessità della popolazione del Libano.

L’erogazione, attraverso il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli, servirà a fornire accoglienza e assistenza umanitaria alle centinaia di migliaia di profughi e sfollati, assicurando aiuti d’urgenza in ambito alimentare e socio-sanitario, supporto psicosociale e accompagnamento.

Sarà così possibile rispondere alle numerose richieste della Caritas e di altri enti e soggetti ecclesiali locali, già impegnati sul territorio, con i quali negli ultimi 30 anni sono stati realizzati 143 progetti di sviluppo in diversi settori per quasi 34 milioni di euro, sempre con il sostegno della CEI.

Le Chiese in Italia – afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI – si uniscono al grido del Santo Padre per esprimere ai fratelli e alle sorelle del Libano e di tutto il Medio Oriente vicinanza e solidarietà: siamo con voi! Mentre continuiamo a invocare il dono della pace, ci rivolgiamo a quanti hanno responsabilità politiche affinché tacciano le armi e si imbocchi la via del dialogo e della diplomazia. Al contempo, ci facciamo prossimi concretamente a quanti vivono sulla propria pelle il dramma della guerra e della violenza”.

Libano: in un Dossier l’impegno della Chiesa italiana

Duramente provato da cinque anni di crisi finanziaria e dalla paralisi istituzionale, il Libano è ancora una volta teatro di guerra. Dopo il conflitto del 1982 e quello del 2006, da cui è uscito in ginocchio, il Paese si trova di nuovo al centro di bombardamenti e operazioni militari che hanno causato finora più di 1200 morti e centinaia di migliaia di sfollati.

La Chiesa italiana, da anni, è accanto alla popolazione locale. Lo racconta il Dossier “Libano: nel buio della notte” (in allegato) che, con dati e testimonianze, fa il punto sui progetti – 143 – finanziati dal 1991 attraverso il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli. Con quasi 34 milioni di euro provenienti dai fondi 8xmille, sono state infatti sostenute iniziative in diversi settori, in particolare istruzione e accompagnamento di bambini e ragazzi, formazione e sensibilizzazione per educare alla pace e alla convivenza, inclusione, sanità, attività per lo sviluppo integrato economico e sociale.

Significativo l’impegno per percorsi di uscita dalla tossicodipendenza e di sostegno e inclusione comunitaria delle persone con disabilità. Pronte anche le risposte a situazioni di emergenza come l’assistenza umanitaria ai profughi e agli sfollati e aiuti d’urgenza, supporto psicosociale, formazione, accompagnamento.

8xmille / La Caritas diocesana di Pozzuoli presenta “Agorà”, un progetto per l’inserimento lavorativo

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Giovedì 10 ottobre, alle ore 17.45, nel Palazzo Migliaresi al Rione Terra di Pozzuoli, si svolgerà l’incontro di presentazione del Progetto “Agorà – Lavoro di Prossimità” della Caritas diocesana. L’evento sarà presieduto dal Vescovo di Pozzuoli e di Ischia, Monsignor Carlo Villano e dal Sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni. Saranno ospiti d’eccezione Egidio Cerrone, fondatore di Puok, Patrizio Oliva, campione olimpico di pugilato e allenatore, Errico Porzio, pizzaiolo.

Il progetto, finanziato dalla Caritas Italiana con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, sarà presentato dal direttore della Caritas diocesana di Pozzuoli, padre Giuseppe Carulli. «Coloro che sono senza lavoro – sottolinea il direttore – perdono sia la possibilità di mangiare che la dignità. Il nostro compito è ridare dignità a queste persone. La Caritas, insieme alla Pastorale del Lavoro e il Progetto Policoro, vuole fare la sua parte. Il nostro sforzo maggiore sarà destinato ad avvicinare sia i giovani che i meno giovani. Questi ultimi, probabilmente, sono anche quelli più sfiduciati».

Previste azioni di accompagnamento e orientamento all’inserimento o al reinserimento lavorativo, con l’obiettivo di fare da tramite verso le richieste delle imprese e contribuire alla formazione dei lavoratori. Sarà possibile incontrare professionisti del settore per definire il bilancio delle competenze, preparare un curriculum, partecipare a percorsi formativi, accedere a consulenze legali per controversie lavorative.

Significativa la presenza all’incontro di imprenditori in grado di trasmettere messaggi di speranza e di fiducia, forti del loro impegno e successo lavorativo. Egidio Cerrone nel 2015 lancia pochi panini, senza menù componibili, pieni di spirito che trovavano ispirazione nella cultura pop, nel cinema, nella musica e nelle ricette della nonna; nel 2016 nasce il primo Puok Burger Store. Patrizio Oliva è stato campione olimpico di pugilato a Mosca 1980, campione europeo EBU nei superleggeri e welter, campione mondiale WBA nei superleggeri. Errico Porzio, particolarmente amato nei social, muove i primi passi da pizzaiolo quando era appena ragazzino, rileva una pizzeria d’asporto a Soccavo quando aveva solo 24 anni, premiato dalla Guida del Gambero Rosso International con l’assegnazione di due Spicchi e il punteggio di 84/100; la pizza, dice spesso, deve essere un piacere per gli occhi e per il palato, “S’adda sapè fà”, perché si deve abbinare il rispetto per la tradizione con la continua ricerca dell’innovazione.

(Fonte: sito della Diocesi)

XIII puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana le attività del Seminario arcivescovile e la formazione dei sacerdoti

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Ospiti della XIII puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, condotta e ideata da Maria Chiara Cugusi e Don Alessandro Simula, è don Roberto Ghiani, rettore del Seminario arcivescovile e Davide Ambu, seminarista.

Ricordiamo che questo primo ciclo di puntate è stato dedicato racconto dell’8xmille e di ciò che si realizza nella diocesi di Cagliari grazie a questi fondi.

Investire sulla formazione/preparazione dei seminaristi, ovvero dei nostri futuri sacerdoti, significa investire sul futuro delle nostre comunità parrocchiali che un domani saranno guidate proprio da loro.

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XII puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana il Centro Aiuto alla Vita

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Ospiti della XII puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, Maria Stella Leone e Mariella Serra, entrambe operatrici del “Centro di aiuto alla vita – Uno di noi”.

Il Centro attivo dal 2014 è impegnato nel territorio cagliaritano a favore delle donne che, superando paure e difficoltà, scelgono di portare avanti la gravidanza nonostante ne avessero programmato l’interruzione.

Grazie ai fondi dell’8xmille diocesano (il contributo del 2023 è stato di 6.500 euro) il Centro garantisce percorsi ad hoc alle donne in attesa e alle neo-mamme.

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XI puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si racconta l’impegno territoriale della Comunità Papa Giovanni XXIII

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Da fine giugno le puntate di “Sovvenire in radio” sono state dedicate a ciò che viene realizzato nella diocesi di Cagliari grazie ai fondi 8xmille.

Questa XI puntata della serie di podcast dedicati al Sovvenire, serie curata da Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, dà spazio all’impegno portato avanti dalla Comunità Papa Giovanni XXIII a Cagliari. I conduttori lo fanno insieme a Roberto Vargiu e a Barbara Aresu, responsabili della Casa “Madonna della Tenerezza”, una realtà di accoglienza a conduzione familiare dove da 28 anni, insieme ai loro tre figli naturali – ora tutti maggiorenni – accolgono bambini orfani, fragili, con grave disabilità.

I fondi 8xmille quest’anno (la cifra del 2023 destinata a questa realtà è stata di 10mila euro) hanno contribuito all’acquisto di un’auto, adibita per il trasporto disabili, perché alcuni dei bambini accolti da Roberto e Barbara hanno delle forme di disabilità.

Sembrerebbe un aiuto meramente materiale, in realtà quel mezzo significa molto altro: significa poter andare a scuola, o poter effettuare visite mediche, ma anche poter fare delle passeggiate, avere una propria quotidianità.

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X puntata Il “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si parla di 8xmille e giovani

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In studio, con Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, don Mariano Matzeu, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale giovanile e incaricato regionale della stessa pastorale, e anche tutor del Progetto Policoro (progetto – lo ricordiamo – anch’esso sostenuto dall’8xmille diocesano, di cui abbiamo si già parlato in una delle precedenti puntate).

Tra gli altri ospiti anche Andrea Tilocca e Lorenzo Orgiano, entrambi fanno parte della “squadra della pastorale giovanile (la cosiddetta PG)” che si occupa di collaborare con l’ufficio diocesano della Pastorale giovanile. Quest’ultima, grazie ai fondi dell’8 xmille diocesano – il contributo del 2023 è di 10.500 euro -, porta avanti tante iniziative/progetti importanti per i giovani, per la loro crescita umana e spirituale.

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IX puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si racconta il progetto “Marina”

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La IX puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, è dedicata al progetto “Marina”, portato avanti dalla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli e destinato alle donne e uomini immigrati in difficoltà.

Ospiti Francesca Pitzalis, la coordinatrice del progetto Marina e degli altri progetti della Congregazione, finalizzati a contrastare la tratta e lo sfruttamento, e Laura Serra, operatrice della Congregazione, impegnata soprattutto nel contatto sulla strada, nell’ascolto e nell’accoglienza delle vittime.

Il progetto Marina, attivato un anno fa e portato avanti grazie ai fondi dell’8xmille diocesano (il contributo del 2023 è di 5.000 euro), prende il nome dalla sua sede, l’Asilo della Marina, luogo storico della Congregazione, in un quartiere, oggi multietnico, dove le Suore arrivarono nel lontano 1864. La Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli è impegnata da tanti anni accanto alle donne fragili, vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo.

Il progetto Marina consente di raggiungere queste persone in modo ancora più immediato e diretto grazie a uno spazio informale, un luogo d’incontro, in cui si parte dall’ascolto e poi, in base alle esigenze emerse, si pensa a un possibile inserimento in un progetto più strutturato.

Ascolta la puntata:

8xmille / La mostra “La forza di una comunità è nei suoi gesti d’amore” al Meeting di Rimini

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Nell’ultima settimana d’agosto Rimini, come è noto, diventa la capitale della cultura internazionale e viene invasa da “il popolo del Meeting”, come è stato definito dai media: gente curiosa, aperta, capace di giudizio, proveniente da tutto il mondo per questo evento che si ripete dai primi anni Ottanta. In occasione del Meeting 2024 (svoltosi come di consueto presso la Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto), il Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa ha realizzato una mostra dal titolo “La forza di una comunità è nei suoi gesti d’amore”, un viaggio visivo nelle realtà delle opere finanziate con i fondi dell’8xmille. Vi proponiamo una delle tante testimonianze raccolte dall’Ufficio stampa del Meeting.

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Visitare il Meeting di Rimini 2024 è stata un’esperienza intensa, ma tra le varie mostre, una in particolare, ospitata nel padiglione C5/A5, ha catturato la mia attenzione: quella dedicata all’8xmille alla Chiesa cattolica. Il titolo, “La forza di una comunità è nei suoi gesti d’amore”, già anticipava il senso profondo del percorso visivo che avrei intrapreso. Attraverso le fotografie ogni immagine raccontava storie di solidarietà rese possibili da un semplice gesto: una firma.

Appena entrato, mi sono trovato immerso in una realtà fatta di volti e luoghi lontani, ma con una connessione immediata e tangibile. C’erano bambini in Sri Lanka che, grazie alla Fondazione La Salle, avevano accesso all’istruzione, un’opportunità che altrimenti non avrebbero avuto. Lo sguardo concentrato di un bambino in aula mi ha colpito: era la dimostrazione concreta di come un piccolo contributo possa trasformarsi in un futuro migliore per qualcuno.

Un’altra immagine ritraeva donne in Tanzania, all’interno di un ospedale gestito dai medici del Cuamm. Quell’ospedale, finanziato dall’8xmille, rappresentava per loro una speranza di vita. Volti segnati dalla fatica e dalla malattia, ma anche dalla gratitudine per un servizio che, in contesti così difficili, può fare la differenza tra vivere e morire.

Proseguendo nella mostra, ho visto altre realtà: mense per i poveri, dormitori per i senzatetto, come quello a Bergamo, e progetti di accoglienza per migranti.

Ogni fotografia raccontava una storia diversa, ma il filo conduttore era sempre lo stesso: gesti concreti di solidarietà resi possibili dall’8xmille. Non erano solo immagini di aiuto materiale, ma di restituzione di dignità.

Una delle fotografie più potenti mostrava il restauro della Cattedrale di San Gerlando ad Agrigento. Quell’immagine simboleggiava il legame tra passato e futuro, la cura per il nostro patrimonio culturale e spirituale che, grazie all’8xmille, viene preservato per le prossime generazioni.

La mostra era accompagnata da un desk informativo dove era possibile approfondire i progetti sostenuti e iscriversi a una newsletter per rimanere aggiornati.

Ma ciò che mi ha colpito davvero non sono stati i dettagli tecnici, quanto la consapevolezza che firmare per l’8xmille significa partecipare attivamente a una rete di aiuti che tocca le vite di migliaia di persone, in Italia e nel mondo.

Uscito dalla mostra, mi sono sentito più consapevole dell’importanza di questo piccolo gesto, che può sembrare insignificante ma che, in realtà, alimenta una comunità fondata su gesti d’amore. In quel momento, ho capito che l’essenziale non è solo ciò che cerchiamo per noi stessi, ma ciò che possiamo fare per gli altri. E firmare per l’8xmille è un modo semplice e concreto per farlo.

8xmille per lo sviluppo dei popoli / India: dove anche una “firma” può generare vita

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Pubblichiamo l’articolo di don Enrico Garbuio; collaboratore del Servizio Promozione della CEI, pubblicato su “Nostro Tempo” a settembre.

UN FRULLATO DI FOTOGRAFIE DALL’INDIA
Dove la tua firma genera vita

Oggi pomeriggio sono salito in soffitta e in un vecchio baule della nonna ho trovato un enorme album di fotografie. Di fronte a oltre 200 fotografie di formati differenti, a colori e in bianco e nero, mi sono sentito avvolto dalla vita, avvolto da quanto una semplice firma 8xmille alla Chiesa cattolica ha generato vita. Nasce la voglia di cercare il particolare in ogni inquadratura, di ammirare i dettagli.

Un album degno di essere sfogliato. Un album dove indugiare. Per accorgerti della vita, della sua bellezza e della sua fragilità. Ammirare è la strada per apprezzare. E apprezzare è la strada per custodire. Se apprezzi un oggetto sicuramente lo tratti con cura. Vale per ogni cosa. Chi apprezza il vino non lo butta giù d’un fiato, ma lo beve a piccoli sorsi. Chi apprezza i libri li maneggia con cura e li conserva nella propria biblioteca con grande attenzione. Fermarsi a contemplare qualche fotogramma sul mio viaggio in India è l’occasione per accorciare le distanze con i destinatari dell’8xmille.

L’India è un fiume in piena che travolge con le sue contraddizioni che non puoi cercare di capire a tutti i costi, ma solo vivere, abbandonandoti ad essa e alla sua illogicità. Se vuoi amarla devi prenderla così com’è, non puoi decodificarla con i tuoi schemi europei che parlano un altro linguaggio, dove quello che a te sembra folle è la normalità. Dove i ragazzini improvvisano giochi con nulla e sorridono a chiunque. È davvero un mistero la luminosità di quei sorrisi, soprattutto dei più piccoli che mi circondavano da ogni parte allungando la mano per un chocolate o la innalzavano verso si me per salirmi in groppa e poter così avere l’onore di un selfie ad alta quota. Sceso dall’aereo, l’ansia e la paura non hanno preso il sopravvento. Ho camminato per giorni interi lungo le strade delle città o dei villaggi – accompagnato inizialmente dalle Figlie della Chiesa e successivamente dai Padri Carmelitani Scalzi – e lì vi assicuro che non sentivo né caldo, né stanchezza, sarei rimasto per ore sotto il sole cocente ad osservare questo «mondo» così diverso dal mio. Talvolta mi sembrava di essere come in un frullatore di suoni (dal rumore assordante dei clacson, al coro dei richiami dei venditori lungo le strade); in un frullatore di colori (da quelli sgargianti e splendidi dei sari, al nero di occhi così profondi che puoi soltanto annegarci); in un frullatore di profumi (aromi di spezie deliziose che coprono con irruenza quelli meno appetibili della povertà e dell’indigenza). Ho visitato tante città, tanti villaggi sperduti: Hyderabad, Bangalore, Mandya, Mysore, Savanour, Trivandrum, Kollam, Alappuzha, Kochi, Ernakulam, Verapoly, Kothagudem, Khammam, Warangal, Eluru, Guntur, Vijayawada, Nawabupeta, etc.

Ho incontrato davvero tante realtà: dalle case-famiglia agli ospedali, dai centri di accoglienza per bambini malati di AIDS alle scuole per bambini sordomuti…tutte opere finanziate con i fondi 8xmille. Dai finestrini del fuoristrada o dal tuk-tuk ho visto scorrere l’India delle città e dei villaggi: case di legno più dignitose lungo le vie trafficate delle città, case di bambù immerse nella vegetazione dove talvolta si affacciavano donne e bambini che con il sorriso mi invitavano ad entrare per un coconut water, un pezzo di papaya, una banana o semplicemente per decorarmi il volto come segno di accoglienza.

Nello Stato del Karnataka, a Bangalore, le Figlie della Chiesa sono particolarmente impegnate nel dialogo interreligioso e lavorano nel campo infermieristico. A Savanour hanno realizzato – grazie ai fondi dell’8xmille – una casa-famiglia dove accolgono oltre quaranta bambine orfane o semi-orfane, assicurando loro vito e alloggio, ma soprattutto studio ed educazione umana e spirituale, nel rispetto della religione di ciascuna. Nella città di Mandya, in collaborazione e con il sostegno dell’Aifo, hanno fatto un lavoro capillare di ricerca dei malati di Hansen, sia in città che nei villaggi intorno, per istruire la gente sulla prevenzione della malattia e curare sistematicamente i malati. La lebbra non è del tutto debellata, nonostante il problema sia negli anni piuttosto ridimensionato.

I Padri Carmelitani Scalzi – sempre grazie ai fondi 8xmille – hanno realizzato in molti villaggi un servizio di promozione sociale della donna, attraverso la micro-economia di autoaiuto. Con il sostegno di vari benefattori hanno realizzato alcuni ambienti dignitosi in cui accolgono bambini e ragazzi malati di AIDS, prendendosi cura di loro con grande amore. Sono riusciti a inserirli nella scuola pubblica e li seguono somministrando le terapie che rendono meno dolorosa la loro situazione e consentono loro di fare una vita quasi normale.

Quanto vi ho narrato sono solo alcuni attimi stampati su un album fotografico, memorie scritte in un diario, ma niente è come averli impressi nel proprio cuore. Ogni attimo vissuto in un’opera finanziata con i fondi dell’8xmille è un motivo in più per firmare.

VIII puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si racconta il Servizio per la tutela dei minori e persone vulnerabili

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Nella VIII puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, continuando a dare voce alle opere realizzate in Diocesi grazie all’8xmille, si parla di minori con l’esperienza del “Servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili”.

Ospite l’avvocato Silvia Cocchiara, membro del Servizio diocesano tutela minori, e l’avvocato Valeria Aresti, responsabile del Centro d’ascolto dello stesso Servizio.

Il Servizio è attivo dal giugno 2021. Obiettivo: provvedere alla cura e protezione dei minori e delle persone vulnerabili attraverso attività che, in sinergia con il Servizio Nazionale e quello regionale di Tutela Minori, possano contribuire a diffondere una cultura della prevenzione e fornire strumenti di informazione e formazione.

Il Servizio, del quale è referente don Michele Fadda, che dirige e coordina anche quello regionale, è composto da un team multidisciplinare, prevalentemente femminile. Grazie ai fondi dell’8xmille diocesano del 2023 (con un contributo di 2500 euro) il Servizio porta avanti un’intensa attività formazione/prevenzione.

Ascolta la puntata: