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Fidei donum / Don Pellegrino: nel Nord Est del Brasile il Vangelo riaccende la speranza

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Nella diocesi di Pinheiro – comune con oltre 80 mila abitanti che si estende per quasi 1500 Km quadrati, grande quasi quanto la nostra Calabria – da 24 anni è fidei donum dell’arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie don Mario Pellegrino, classe 1963, nativo di Lecce ma cresciuto a Bisceglie.

“Raccontare la mia esperienza – esordisce don Mario – è sempre difficile, perché l’America Latina e l’Europa sono molto distanti, e non solo geograficamente. La gente qui vive semplicemente – continua – e spesso è sfruttata dai governi. È recente il servizio di un tg nazionale della rete “Nova Record” sulla triste realtà di oltre 200 persone della nostra diocesi che vivono con le mani nella spazzatura, per strappare tutto ciò che può essere venduto, sfamare le loro famiglie e ripescare tra i rifiuti prodotti da riciclare. In un contesto con forti disuguaglianze economiche e sociali, questo scandalo è un segno drammatico di un modello economico che concentra le ricchezze nelle mani di pochi privilegiati e lascia gli scarti a moltitudini condannate ad essere “scartabili”.

La maggior parte delle famiglie vive in case povere, percorrendo strade non asfaltate e poco illuminate, senza rete idrica e fognaria.

Don Mario Pellegrino racconta la sua esperienza missionaria in una zona immensa e lacerata da contrasti stridenti: per una stragrande maggioranza di poveri, il Vangelo è luce e speranza di riscatto. Leggi la sua storia su www.unitineldono.it.

“unafirmaXunire” / Avviata una collaborazione con il Caf Acli

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Per agevolare le parrocchie aderenti al Progetto “unafirmaXunire” che dovranno gestire la consegna delle buste raccolte contenenti i modelli di scelta dell’8xmille, il Servizio Promozione CEI ha iniziato una collaborazione con i Caf Acli.

Questo consentirà di poter:

  1. indirizzare quante più persone possibili ad esprimere una preferenza per destinare l’8xmille;
  2. superare tutte le problematiche emerse nell’edizione 2022 e poter consegnare agevolmente le buste raccolte in parrocchia.

Al contempo, a livello locale i Caf Acli si impegnano a ricevere le buste con le preferenze e a trasmetterle come normativamente previsto. Tale servizio sarà svolto gratuitamente.

Pertanto, per ogni singola diocesi è prevista la possibilità di entrare in relazione e poi in collaborazione con il Referente del Caf/Acli della zona di riferimento (Acli Service).

Il Servizio Promozione CEI presenterà congiuntamente l’iniziativa in una videoconferenza dal titolo “Progetto nel Territorio “unafirmaXunire” 2023: la collaborazione con i Caf Acli e i Referenti nel Territori del Sovvenire “, fissata per il giorno 28 marzo p.v. dalle ore 13.00 alle 14.00.

I relatori saranno: per il Servizio Promozione CEI Massimo Monzio Compagnoni e Beniamino Pisano, per il Caf Acli  Stefano Parisi e Simone Zucca. Tutti gli incaricati diocesani del “sovvenire” riceveranno il link con l’invito in prossimità della data. Sono tutti invitati a partecipare.

In Cammino (TV2000) / Ospite…”il sostegno economico della Chiesa”

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A TV2000 si riflette sul tema del sostegno economico alla Chiesa cattolica come forma di corresponsabilità, approfondendo l’impegno di “sovvenire” alle necessità della Chiesa.

Alla puntata del 3 marzo sono intervenuti Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, e Lisa Manfré, incaricata del Servizio promozione per la diocesi di Roma.

In Cammino va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 19.30 su Tv2000 | Canale 28 – 157 Sky – https://www.tv2000.it/live
Per rivedere tutte le puntate: https://www.tv2000.it/incammino

Uniti nel dono / A Roma “La casa sulla roccia”

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Su unitineldono.it vi segnaliamo la storia di don Stefano Cascio a Roma. Siamo nella “Chiesa di San Bonaventura da Bagnoregio”, quartiere di Torre Spaccata, qui don Stefano non chiude mai i cancelli: tutti possono entrare e trovare una casa: i giovani sono accolti, per loro una scuola di calcio e rugby, le signore giocano a burraco, gli anziani soli sono adottati dalle famiglie, chi scappa dalla guerra viene ospitato.

“La roccia di tutto questo è nella cappellina”, dice don Stefano. Da quella Presenza tutto parte per “prendere il largo”. La comunità parrocchiale vive un’esperienza di apertura e di integrazione nel territorio, dove lavora con associazioni, scuole, il mercato, realizzando una vera e propria “Rete”, capace di incontrare veramente le persone nella loro vita.

Qui il video e la storia completa.

Il ciclo La casa sulla roccia di Tv2000 è realizzato in collaborazione con il Servizio Promozione della CEI.

Periodico Sovvenire / Come ti piace di più? Di carta o… multimediale?

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Mentre le nostre poste stanno facendo arrivare in decine di migliaia di case di donatori la copia cartacea del nuovo numero di Sovvenire (marzo 2023), vogliamo ricordare a tutti che da qualche tempo la nostra rivista è disponibile anche in un innovativo e godibilissimo formato multimediale, a questo link.

Troverete, per diversi articoli, la possibilità dell’ascolto di una lettura (non automatica, ma registrata dai nostri speaker) e per tutti quelli di cui esiste anche una versione video, la possibilità di vederlo direttamente sfogliando la rivista. Anche la pagina con le modalità per fare l’Offerta è collegata direttamente a tutti gli istituti bancari di cui riportiamo l’IBAN e perfino alla pagina (la quarta di copertina) della pubblicità della campagna 2023, c’è la possibilità di rivedere subito lo spot.

In questo numero possiamo conoscere meglio Michele La Ginestra, che abbiamo avuto modo di apprezzare durante il Convegno Nazionale, che ci racconta in che modo, in parrocchia, è iniziata la sua vita artistica e professionale. E soprattutto ci offre una bella testimonianza di fede e di stima per i sacerdoti.

Il nostro consueto giro d’Italia, tra le storie delle comunità, ci porta da Firenze, con don Bledar e la sua avventurosa storia di immigrato accolto (meravigliosa!) fino ad Asti, dove don Mario e don Dino hanno aperto le porte della loro casa per accogliere e hanno coinvolto tutto il quartiere in una dinamica positiva e integrante. La terza storia invece viene da Napoli, dal quartiere San Giovanniello, dove la Casa della Pace sta scaldando i cuori di tutti.

Le pagine di Missio ci fanno fare un viaggio nel Ciad, con don Silvano e le culture che ha incontrato, mentre il dossier di questo numero è dedicato alla preghiera con la Parola di Dio (l’antica pratica della Lectio Divina), che può certamente aiutarci a vivere bene il tempo di Quaresima che abbiamo iniziato in questi giorni. Buon cammino a tutti e… andate subito a vedere quanto è bello il nuovo Sovvenire multimediale!

Papa Francesco / Agli incaricati del “sovvenire”, siate segno di unione e amore

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Si è concluso sabato 18 febbraio il XXXIII Convegno Nazionale degli incaricati diocesani per la promozione del sostegno economico alla Chiesa sul tema “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44).  Il Sovvenire nel Cammino Sinodale. Uno dei momenti più emozionanti è stato l’incontro con il santo Padre avvenuto la mattina del 16 febbraio. Pubblichiamo di seguito il discorso che Papa Francesco ha rivolto agli incaricati del “sovvenire”.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Ringrazio il Cardinale Zuppi per le sue cortesi parole e saluto tutti voi, che partecipate al Convegno Nazionale sul tema «Avevano ogni cosa in comune» (At 2,44). Il Sovvenire nel Cammino sinodale.

Giungendo dai diversi territori d’Italia, portate la ricchezza delle vostre Chiese e la responsabilità di un servizio che trova le sue radici nella prima comunità cristiana. Descrivendola, infatti, il libro degli Atti degli Apostoli dice che i credenti avevano «un cuore solo e un’anima sola» (4,32). La fede in Cristo si traduce nella vita e in scelte concrete, come la comunione dei beni, le donazioni dei propri possedimenti e la distribuzione del ricavato da parte degli Apostoli a favore dei più bisognosi (cfr At 4,34-35). La comunità apostolica incomincia a trasformare il mondo a partire dal nuovo stile di vita improntato al Vangelo. Tutti partecipano, in base ai propri talenti e anche con i propri averi, a questa “rivoluzione evangelica”, che rende visibile a tutti l’amore insegnato e donato da Gesù.

Da allora, le condizioni storiche dell’umanità sono molto cambiate, ma questa dinamica, grazie a Dio, è ancora presente, anche incisiva nella vita della Chiesa e, attraverso di essa, nella società. Essa ha ispirato l’attuale sistema di sostegno economico alla Chiesa in Italia, che voi chiamate Sovvenire e che si può riassumere in due parole: corresponsabilità e partecipazione. Anche in questo tratto di storia nazionale, dalla revisione del Concordato fino a oggi, parecchie cose sono mutate. Eppure, queste due parole – corresponsabilità e partecipazione – mantengono tutta la loro forza e la loro attualità, e anzi aiutano a costruire una Chiesa più solidale e più unita. Corresponsabilità e partecipazione.

Essere membra del Corpo di Cristo ci lega indissolubilmente al Signore e, nello stesso tempo, gli uni agli altri. Ecco, allora, la corresponsabilità. Nella Chiesa nessuno dev’essere solo spettatore o, peggio ancora, ai margini; ciascuno deve sentirsi parte attiva di un’unica grande famiglia. La corresponsabilità è il contrario dell’indifferenza, come pure del “si salvi chi può”; è l’antidoto contro ogni forma di discriminazione, contro la tendenza a voler primeggiare a tutti i costi, a guardare solo a sé stessi e non a chi ci sta accanto.

I cristiani si sorreggono a vicenda, chi è più forte sostiene chi è più debole (cfr Rm 15,1) – almeno dovrebbe essere così – : questo significa amare, essere comunità e condividere ciò che si ha, anche i beni materiali e il denaro, perché a nessuno manchi il giusto sostentamento.

Di passaggio ho detto la parola “indifferenza”. Credo che questa è la malattia più brutta che possiamo avere: diventare indifferenti, asettici rispetto ai problemi degli altri, come quei due “ecclesiastici” che sono passati davanti al povero uomo che era stato ferito dai ladri. L’indifferenza: guardare ma non vedere e non voler vedere.

La corresponsabilità implica, dunque, la partecipazione, cioè il coinvolgimento. Come ho detto in altre occasioni, non si può “balconear”, cioè stare alla finestra a vedere la vita che passa. Bisogna prendere l’iniziativa, bisogna rischiare, camminare, incontrare. Solo così possiamo far crescere comunità con il volto di madre e uno stile di fraternità effettiva, dove tutti hanno «un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32) e fra loro tutto è comune. Il Sovvenire è un modo concreto di esprimere la partecipazione, di rendere presente quel vincolo di amore che ci lega gli uni agli altri.

Nella rivelazione di Gesù non esistono cristiani di “serie A” e di “serie B”, tutti siamo figli dell’unico Padre, fratelli e sorelle. Il processo sinodale sta facendo emergere questa presa di coscienza diffusa e, nello stesso tempo, necessaria: cioè l’esigenza, di mettere da parte certi modelli sbagliati che tendono a dividere le nostre comunità. Guardiamo alla Chiesa delle origini: si evangelizza insieme e con gioia! Solo insieme, nell’armonia delle diversità, si può testimoniare la bellezza dell’amore che libera, che si dona, che permette di uscire dalle dinamiche negative dell’egoismo, dei conflitti, delle contrapposizioni.

Per questo, vorrei aggiungere una terza parola: comunione. La corresponsabilità e la partecipazione edificano e sostengono la comunione; a sua volta, questa motiva e spinge a partecipare e ad essere corresponsabili. Lo state sperimentando in questi primi due anni di Cammino sinodale dedicati all’ascolto.

Teniamo sempre presente la parola del Signore: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35): è il tempo della testimonianza, e di far fruttare i doni ricevuti. Fratelli e sorelle, nel vostro servizio quotidiano, potete porvi questo interrogativo: siamo segno concreto di unione e di amore? Se manca la comunione, viene meno la motivazione e si alimenta la burocrazia.

Corresponsabilità, partecipazione e comunione. Sono i vostri pilastri, e richiamano le parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. Non è un caso. In più, nel tema sinodale, c’è il termine “missione”, a ricordarci che tutto nella Chiesa è per la missione; anche il vostro servizio, anche il Sovvenire, è per sostenere comunità missionarie. E questo, devo dire, si vede nelle vostre campagne: fate trasparire la realtà di una Chiesa “estroversa”, che cerca di assomigliare al modello evangelico del buon samaritano.

Cari amici, vi ringrazio per il vostro servizio. Vi affido a San Giuseppe, che ha sostenuto con fede e con premura la vita della Santa Famiglia. Buon lavoro per il vostro Convegno. Di cuore benedico voi, benedico i vostri cari, benedico il vostro lavoro. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!

Convegno Nazionale / “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44)

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Si sono chiuse le iscrizioni al Convegno Nazionale degli incaricati del “sovvenire” che si svolgerà a Roma dal 15 al 18 febbraio su “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44).  Il Sovvenire nel Cammino Sinodale. Le diocesi partecipanti sono 194 e prenderanno parte all’evento oltre 300 persone tra incaricati e collaboratori. In allegato il programma definitivo.

È un evento importante per tutti noi che siamo stati chiamati a questo servizio, che è ministero pastorale. Dopo 3 anni di “collegamenti” finalmente potremo ritornare a stringerci la mano e condividere progetti, idee e azioni.

Come si evince dal titolo, il “sovvenire” non poteva non inserirsi nel solco del cammino sinodale, prendendone il metodo: l’ascolto. Saremo lieti di ascoltarvi e di ascoltare anche la Parola nelle varie liturgie. Non mancherà la parte operativa. Marta e Maria, come sappiamo, sono due figure che si completano a vicenda ed esemplari per il nostro cammino che non può fare a meno di “agire” nella storia. Ascoltare la Parola, e servirLa in comunione, con spirito solidale e caritatevole, ci aiuterà a continuare a “raccogliere” quanto serve alla nostra Chiesa per il suo annuncio di salvezza. Ecco allora che Il Sovvenire nel Cammino Sinodale si lega ad un passaggio importante degli Atti degli Apostoli: “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44).

Passando alla parte più operativa, ecco alcune informazioni di servizio:

  • i lavori del Convegno si svolgeranno presso il TH Carpegna Palace Hotel (Via Aurelia, 481). A questa sede si aggiungerà (solo per i pernottamenti) anche Casa La Salle (Via Aurelia, 472);
  • tutti i viaggi sono a carico dei partecipanti;
  • non sono previste le navette da e per la stazione/aeroporto;
  • dalla stazione Termini (presso cui arrivano sia i treni da Fiumicino che i pullman da Ciampino) consigliamo di prendere la linea A della metropolitana (direzione Battistini) e scendere alla fermata Cornelia, 5 minuti a piedi (qui altri suggerimenti);
  • sono previsti in entrambe le strutture i parcheggi per le auto;
  • presso la Segreteria del Servizio Promozione CEI dalle ore 12:00 alle ore 19:00 del 15 febbraio è prevista l’accettazione (sia al TH Carpegna che a Casa la Salle);
  • la consegna dei tablet è prevista solo ed esclusivamente presso il TH Carpegna. Un regalo doppio, perché il tablet contiene anche l’abbonamento digitale al quotidiano Avvenire;
  • non è previsto alcun pranzo il 15 febbraio;
  • le camere saranno consegnate a partire dalle ore 16:00 presso il check delle 2 strutture. Chi arriverà prima potrà comunque fare l’accettazione e depositare i bagagli presso la struttura assegnata.

Per quanto riguarda la mattina del 16 febbraio sono previsti i pullman che partiranno dal TH Carpegna per raggiungere direttamente Città del Vaticano.
Si invitano i sacerdoti a portare camice e stola verde.

Il 17 febbraio tutti i workshop si svolgeranno presso le Sale Riunioni del TH Carpegna Palace Hotel. A tal proposito esortiamo, quanti non l’avessero ancora fatto, ad iscriversi. Infatti, per esigenze logistiche derivanti dalla capienza delle aule e per garantire un livello ottimale di interazione, i laboratori sono a numero a chiuso. È quindi necessario iscriversi, entro fine gennaio, indicando quelli a cui si intende prendere parte.

Inoltre vi segnaliamo lo spazio 18.15/19.30 dove sarà data la parola agli incaricati. A tal proposito pochi giorni fa vi è stata mandata una mail dalla segreteria del Servizio Promozione con la richiesta di indicare idee, progetti, azioni che hanno avuto buoni risultati e che potrebbero aiutare tutti i presenti a svolgere ancora meglio il proprio servizio grazie alla condivisione di alcuni esempi particolarmente originali e utili. Per questo alla mail era allegata una scheda da compilare e rispedire alla segreteria entro fine gennaio. Tutte le proposte, anche quelle non presentate in plenaria, verranno poi rese disponibili tra i materiali dedicati al Convegno all’interno del nuovo Portale del Territorio.

Nella scheda si dovrà scrivere:

  1. Il tema della proposta
  2. La tipologia
  3. Il contenuto
  4. I destinatari
  5. Gli obiettivi
  6. Le azioni principali
  7. I risultati attesi e raggiunti

Per la presentazione in plenaria verranno scelti 6 progetti. I formatori di CREATIV supporteranno i proponenti nell’elaborazione dell’intervento con i materiali utili per l’esposizione.

Infine, la mattina del 18 febbraio sarà molto importante assistere alle istruzioni relative al nuovo Portale del Territorio. Questo spazio sarà interamente dedicato alla descrizione delle varie sezioni e funzionalità. Saranno fornite informazioni indispensabili per poter organizzare i prossimi passi sul territorio.

Uniti nel dono / In scena la redenzione del rione Sanità

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Nostalgia, di Mario Martone con Pierfrancesco Favino, è un’italianissima storia di amicizia, errori e redenzione che ha conquistato quattro Nastri D’Argento e per un soffio ha mancato la nomination all’Oscar 2023 come miglior film straniero. Tre ragioni per guardarlo. Arrivate fino in fondo alla pagina unitineldono.it, perché troverete molte altre splendide storie di sacerdoti (raccontate i questi anni) ambientate nello stesso contesto.

Se ancora non avete visto Nostalgia, il film di Mario Martone presentato a Cannes nel 2022 e unico film italiano candidato agli Oscar 2023, non perdete l’occasione di farlo (al momento è disponibile su una piattaforma di streaming online).

Perché il protagonista, un emigrato napoletano di nome Felice che torna alla sua città e da sua madre dopo 40 anni, è magistralmente interpretato da Pierfrancesco Favino.

Perché il film è un affresco di Napoli che ne esalta la meravigliosa complessità, senza sconti.

Perché, accanto al protagonista che fa finalmente i conti con la propria storia e la propria coscienza, c’è il personaggio chiave di don Luigi, e con lui tutti i giovani del quartiere Sanità che frequentando la sua parrocchia rendono visibile a Felice/Favino la possibilità del cambiamento e della redenzione.

E questa è la storia vera nella storia inventata. Se infatti Nostalgia è tratto dall’omonimo libro di Ermanno Rea, per interpretare la figura di don Luigi, l’attore napoletano Francesco Di Leva si è ispirato al vero don Antonio Loffredo.

“Ma come un prete?”, si era chiesto Di Leva, 44 anni, quando il regista Martone gli aveva proposto il ruolo. Pensava a un anziano sacerdote, una figura di saggio, che sentiva poco vicina alla propria natura. E invece… “Avevamo una figura a cui ispirarci – racconta l’attore in un’intervista – è don Antonio Loffredo, che è stato disponibilissimo, una guida nel mio avvicinamento spirituale. Che poi la Chiesa è fatta di uomini, questo è quello che dovremmo capire, questo è quello che ho trovato alla Sanità, degli uomini che lavorano per il prossimo, qualcosa di molto essenziale, non c’è la pressione di una istituzione lontana da noi, è una Chiesa con la porta sempre aperta h24”.

Ecco qui una clip per vedere il sacerdote creato dalla pellicola che, assieme a Pierfrancesco Favino, cerca di offrire una possibilità a un ragazzo del quartiere

E qui un video che racconta il ruolo che ha giocato il vero don Antonio Loffredo nel Rione Sanità, anche attraverso la voce dei ragazzi a cui ha insegnato che si può credere “nell’inaudito, nell’inaspettato”.

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