Category Archives: Newsletter In Cerchio

“Sovvenire in radio” / A Radio Kakaritana il ricordo di mons. Tarcisio Pili

vai all’articolo
La XII puntata del programma “Sovvenire in radio” – in onda su Radio Kalaritana – i conduttori Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula l’hanno dedicata a mons. Tarcisio Pili, venuto a mancare nel 2018. Originario di Mandas, paese a cui è sempre stato legatissimo, per una ventina di anni è stato parroco della parrocchia San Giuseppe a Pirri.

A ricordare e raccontare mons. Pili in studio Sergio Matta, anche lui originario di Mandas e collaboratore di mons. Tarcisio proprio nella parrocchia San Giuseppe a Pirri.
Oggi Sergio è collaboratore della parrocchia San Gregorio Magno a Pirri.

Ripercorrere la figura e la vita dei sacerdoti che hanno segnato la storia della diocesi di Cagliari, aiuta a riflettere su quanto sia importante sostenere queste figure attraverso le offerte per i sacerdoti, che sono deducibili e possono essere effettuate in qualsiasi momento dell’anno anche attraverso il sito unitineldono.it.

Ascolta la puntata:

Uniti nel Dono / Dalla Calabria all’Africa, un ponte d’amore

vai all’articolo
Un legame che continua da quarant’anni grazie all’impegno di vescovi, sacerdoti e volontari; un ponte di solidarietà che continua ad unire la diocesi di San Marco Argentano – Scalea e quella di Porto Novo, in Benin. Poche settimane fa l’inaugurazione di un centro per la dialisi (in foto), grazie ai fondi dell’8xmille e alla generosità delle parrocchie calabresi: come quella di Praia a Mare, dove oggi è parroco don Ennio Stamile. Una bella testimonianza raccolta da Stefano Proietti per unitineldono.it.

Ve ne anticipiamo alcuni stralci.

Un fiume in piena, don Ennio Stamile. Da qualche mese è parroco a Praia a Mare (CS) nella parrocchia San Paolo Apostolo in località Laccata. Ma dal 2007 è l’anima dell’associazione San Benedetto Abate, una organizzazione di volontariato attiva in Italia (soprattutto in Calabria) e in Africa (in Benin) per finalità di carattere culturale, sociale, ricreativo, di educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva. Due volte l’anno, in primavera e in autunno, i volontari dell’Associazione si recano in Benin: cinque o sei persone, tra cui spesso medici e tecnici per offrire consulenze e formazione per i progetti che sono stati inaugurati. A novembre di quest’anno ha voluto unirsi ai partenti per il viaggio anche il Vescovo di San Marco Argentano Scalea, Mons. Stefano Rega, realizzando il desiderio che aveva manifestato a don Ennio fin dal suo ingresso in diocesi. In occasione di questo viaggio nella diocesi di Porto Novo, dove sorge l’ospedale realizzato anche grazie alla generosità di questa diocesi calabrese e con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è stato inaugurato un centro per la dialisi, fondamentale per assistere i molti malati di quella zona che non potevano essere curati diversamente.

“La Chiesa, in tutto il mondo, svolge la sua missione annunciando il Vangelo e dando dignità ad ogni persona, garantendo sicurezza, salute e istruzione” – ha detto Mons. Rega commentando il suo viaggio -. “È bello pensare che la nostra diocesi, in questi anni, cerchi di dare salute e sicurezza ai nostri fratelli attraverso questo ospedale”. Le parrocchie della diocesi realizzano ogni anno delle speciali raccolte fondi per il Benin sia in Avvento che in Quaresima e naturalmente quella di Praia a Mare, dove ora è parroco don Ennio, è in prima fila in questa catena di generosità, come ha dimostrato questa estate in occasione della festa patronale del 29 giugno.

Qui l’articolo completo.

“Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana la X puntata in ricordo di don Alberto Pistolesi

vai all’articolo
La puntata del 1° dicembre di “Sovvenire in Radio” è stata dedicata al ricordo di un sacerdote molto amato nella diocesi di Cagliari, don Alberto Pistolesi, venuto a mancare a soli 43 anni tre anni fa, vittima di un terribile incidente stradale.

Era parroco della chiesa di S. Barbara Vergine di Sinnai. Fino al 2017 aveva diretto l’ufficio diocesano per la pastorale giovanile, conquistando l’affetto di molti ragazzi.

La notizia della sua morte ha sconvolto il paese, i centri vicini e l’intera diocesi, anche se tuttora è rimasto ancora vivo nel cuore di molte persone, tra cui tantissimi giovani.

L’Arcivescovo Mons. Giuseppe Baturi, durante l’omelia per le esequie del sacerdote scomparso, ha ricordato “la grande umanità di don Alberto, per la quale rendiamo grazie a Dio: la sua familiarità di amico, la gioia fresca e trasparente, la forza e l’audacia delle sue iniziative. Tutto questo era espressione del suo profondo amore alla vita, generato dall’amore alla presenza viva del Signore e dalla speranza della risurrezione. (…) La sua è stata una sovrabbondante passione educativa: non si accontentava di amare la vita, voleva introdurre gli altri, e soprattutto i giovani, al suo segreto. All’educatore non basta amare, vuole introdurre gli altri all’amore. E lo faceva con decisione e rispetto, facendo sentire importanti coloro che incontrava, sapendoli guardare con simpatia e affetto. (…)”

Per ricordare don Alberto, con i conduttori e autori del programma Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, in studio Alessandro Orsini, collaboratore della parrocchia del SS. Crocifisso a Genneruxi (dove don Alberto è stato viceparroco vari anni) e Barbara Morittu, collaboratrice della pastorale giovanile diocesana; anche Barbara è stata impegnata tanti anni insieme a don Alberto accanto ai giovani.

Ascolta la puntata:

 

Su Toscana Oggi il resoconto dell’incontro regionale della Toscana

vai all’articolo
Si è svolto dal 3 al 4 ottobre a Pisa, presso la Casa per Ferie Regina Mundi, l’incontro regionale della Toscana.

Come per tutti gli altri incontri regionali, anche questo evento ha avuto come obiettivo il coinvolgimento di incaricati diocesani, presidenti Istituti diocesani sostentamento clero ed economi per informarli sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa e anche per favorire un importante momento di incontro, ascolto e confronto tra le strutture della CEI e il Territorio.

Una proficua occasione di riflessione e di scambio di esperienze sulle attività svolte nelle Diocesi e uno spazio di confronto su temi di interesse comune, come la raccolta delle Offerte deducibili e delle firme 8xmille.

In allegato 2 articoli pubblicati sull’evento da Toscana Oggi con l’intervista all’incaricato diocesano di Fiesole, don Luca Meacci, e un resoconto dell’incontro a cura di Francesco Fisoni.

Inoltre pubblichiamo in allegato anche la pagina a cura del Servizio Sovvenire della diocesi di Fiesole e dell’Istituto diocesano sostentamento clero su Uniti Possiamo.

Emilia-Romagna / Sostegno alla nostra Chiesa. Oggi più che mai c’è bisogno dell’impegno di tutti noi

vai all’articolo
Vi proponiamo l’articolo pubblicato da La Voce di Ferrara-Comacchio sull’incontro regionale dell’Emilia-Romagna svoltosi a Ferrara lo scorso 6-7 novembre.

*************************************************

«Ognuno di noi è responsabile del sostentamento alla Chiesa»: questa frase ben sintetizza la volontà della nostra comunità ecclesiale di coinvolgere sempre più ogni singolo fedele nel sostegno ai suoi tanti progetti in tutta Italia, nel sostentamento dei nostri sacerdoti, per la salvaguardia del nostro patrimonio. Di questo si è parlato lo scorso 6-7 novembre a Casa Cini, Ferrara, in occasione dell’incontro regionale “Corresponsabilità – Partecipazione – Comunione. Il sostegno economico alla Chiesa cattolica”. Un appuntamento pensato per gli incaricati diocesani del Sovvenire, i responsabili degli Istituti diocesani sostentamento clero, per gli economi e i Direttori degli Uffici Comunicazioni Sociali, ma che in realtà interessa, appunto, tutti.

COMUNIONE E SOLIDARIETÀ
Una 70ina i presenti, accolti dal nostro Arcivescovo mons. Gian Carlo Perego il quale ha posto l’accento sulla corresponsabilità come «stile di vita del cristiano adulto, che si rende responsabile dei beni della Chiesa in ordine ai suoi compiti, cioè l’annuncio, la celebrazione e la carità». Gli interventi di mercoledì 6 – introdotti e moderati da Davide Martini, Referente Regionale del Sovvenire – sono stati aperti da Ernesto Paganini (Direttore Generale Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero – ICSC), che ha riflettuto sulla centralità dei «principi di solidarietà e perequazione » tra ICSC e ISC diocesani. «Riguardo agli ISC diocesani – ha aggiunto -, è importante una riqualificazione del patrimonio immobiliare e un miglioramento degli strumenti operativi per il controllo di gestione».

RIFORMA E VISIONE GLOBALE
La riforma delle strutture «esige la conversione pastorale» all’insegna della missionarietà. Da questo passaggio di Evangelii Gaudium ha poi preso le mosse don Claudio Francesconi, Economo CEI, per riflettere sull’importanza del «discernimento comunitario»: a ognuno di noi viene chiesto «un grande lavoro di creatività contro l’anestetizzazione della corresponsabilità sempre più prevalente» nelle nostre comunità. In questo discorso, «l’economo ricopre un ruolo decisivo – pastorale – perché possiede una visione globale senza la quale si potrebbero fare scelte prive di misura diocesana e di una programmazione a medio-lungo termine». La costruzione, ad esempio, di un nuovo complesso parrocchiale «rappresenta una scelta importante per una Diocesi, ma va fatta in maniera lungimirante, evitando di realizzare progetti senza futuro».

«LA CHIESA, SISTEMA DI WELFARE FONDAMENTALE»
Il compito, difficile ma necessario, di  illustrare la non positiva situazione delle offerte alla nostra Chiesa, è spettato a Massimo Monzio Compagnoni, Responsabile del Servizio Promozione CEI. «Viviamo – ha detto – nel tempo della crisi economicosociale e demografica, del digitale che spesso porta a una cattiva informazione, della mancanza di punti di riferimento e di valori, della precarietà e dei ritmi frenetici». Siamo in un’epoca in cui «il 70% dei cattolici non conosce il meccanismo di sostentamento economico della Chiesa. Ciò dipende dall’essersi abituati, negli anni, a pensare che fosse ancora a tutti noto e quindi ad aver smesso di fare una corretta informazione. E il 45% dei praticanti non firma per l’8xmille», mentre si stima che «circa 800mila firmatari che han dato l’’8xmille alla Chiesa, l’anno prossimo potrebbero darlo allo Stato». A ciò si aggiunge che (dati 2023) «il 16% degli italiani è praticante, ma fra questi 1/3 assiste alla Messa via tv. I nostri fedeli, inoltre, sono sempre più anziani» (il 63% è over 55). Nell’intera società, però, «il desiderio di spiritualità è in aumento anche se spesso viene cercato altrove». I giovani, d’altra parte, alla nostra Chiesa «chiedono di essere accolti senza essere giudicati, e di essere ascoltati». Ma solo il 7% degli italiani esprime un chiaro giudizio di “ammirazione” nei confronti della Chiesa, mentre cresce l’indifferenza nei suoi confronti, soprattutto da parte degli stessi giovani. In conseguenza di tutto ciò, «l’8xmille è in calo costante negli ultimi anni», ma è necessario far capire alle persone – a partire dai cattolici! – «che nel solo 2023 grazie a questo strumento sono stati finanziati 5mila interventi caritativi. Si tratta, quindi, di un fondamentale sistema di welfare sussidiario rispetto allo Stato». Che fare, quindi? Dal 1° novembre al 15 dicembre le parrocchie iscrittesi al progetto “Uniti Possiamo” diventano  un centro privilegiato di promozione e raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Poche le parrocchie iscritte negli anni, ma che han raccolto cifre consistenti, a dimostrazione che il progetto funziona. «È fondamentale, quindi, parlarne di più nelle nostre parrocchie, convincere chi non firma per la Chiesa a farlo», sacerdoti e laici assieme. Lavorare, quindi, «sull’immagine della Chiesa, soprattutto attraverso la trasparenza e la comunicazione». Comunicazione di progetti e storie concrete, che di certo non mancano. Comunicare per «coinvolgere sempre più le persone rendendole consapevoli di ciò che possiamo fare»: donare alla Chiesa perché siamo parte di essa, «parte di qualcosa di molto importante», per tanti.

GLI ALTRI MOMENTI
La giornata del 6 si è conclusa con la presentazione dei Progetti nel territorio da parte di Letizia Franchellucci (Addetta allo sviluppo dei progetti nel territorio), con la S. Messa in Cattedrale presieduta dal nostro Arcivescovo e accompagnata dal Coro dei Giovani della Diocesi di Ravenna-Cervia. Dopocena, visita guidata (a cura di Barbara Giordano) alla chiesa di S. Paolo. Il secondo dei due giorni, giovedì 7, è iniziato con la S. Messa celebrata nella Basilica di S. M. in Vado. A seguire, il ritorno a Casa Cini dove si sono svolti gli incontri di settore (Presidenti ICSC, economi, incaricati e collaboratori diocesani del Sovvenire, Direttore Uffici Comunicazioni Sociali), le relazioni dai gruppi e il confronto unitario prima delle conclusioni a cura di Davide Martini. Fra le proposte emerse, incontri periodici e conferenze stampa per raccontare come viene investito l’8xmille nelle Diocesi.

MONS. PEREGO: «SERVIRE IL SIGNORE, SEMPRE»
«I nostri gesti, le nostre scelte, le nostre opere sono legate alla storia, alle situazioni che viviamo. Anche i nostri progetti nascono solo in questo desiderio di servire il Signore, il suo disegno d’amore». Così mons. Gian Carlo Perego in un passaggio dell’omelia il 6 novembre in Cattedrale. «Per questo non c’è posto nelle nostre scelte e nei nostri progetti per le convenienze del momento, per gli interessi personali, per apparire. Tutto deve servire “il disegno d’amore di Dio”. Questo chiede un impegno responsabile, una responsabilità diffusa nella Chiesa, perché il disegno d’amore di Dio lo serviamo insieme, tutti, nessuno escluso».
«Anche nei nostri servizi, nell’uso del denaro, nella comunicazione di progetti, nell’amministrazione dei beni dobbiamo sempre ricordarci che l’educazione al dono è fondamentale – ha poi proseguito -, nel senso di mettere al primo posto la condivisione come segno di una comunione che dobbiamo costruire insieme, con un’attenzione preferenziale per i poveri. L’educazione al dono deve camminare insieme all’educazione alla responsabilità, come chi – ci ricorda il Vangelo – deve costruire una torre e prima fa i calcoli, per valutare se è in grado di farla e non sprecare inutilmente le risorse. L’avarizia come lo spreco sono due peccati che gravemente incidono sulla vita economica e sociale e segnano profondamente la vita dei poveri. Condivisione e responsabilità guidino le vostre azioni», ha quindi concluso.

 

“Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana nella VI puntata il ricordo di don Raimondo Fresia, storico parroco di Uta, per ben 34 anni

vai all’articolo
La puntata del 3 novembre di “Sovvenire in radio”, programma a cura di Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, è stata dedicata al ricordo di un sacerdote che ha segnato la vita della Chiesa diocesana di Cagliari: don Raimondo Fresia, storico parroco di Uta, per ben 34 anni. A raccontare l’impegno di questo sacerdote, ancora così vivo nella memoria e nel cuore degli utesi, in studio don Roberto Maccioni, attuale parroco di UTA. Don Raimondo non era un semplice sacerdote, ma un pilastro portante della comunità utese. Sapeva coinvolgere nelle sue iniziative tutta la popolazione che lo amava e stimava. Don Fresia aveva una grande attenzione verso i giovani, aveva fondato l’Oratorio della parrocchia di Santa Giusta Vergine Martire.

Lasciò anche altri segni tangibili per la comunità. Oltre ad aver guidato i lavori di restauro della chiesa di Santa Giusta Vergine Martire, dopo la devastante alluvione del 1929, fece anche costruire tre nuove cappelle, sollevare il tetto della chiesa, rifare l’altare maggiore e innalzarne uno nuovo nella cappella dell’Assunta.

A lui si devono anche la costruzione del campanile della Chiesa (1954), l’oratorio della casa parrocchiale e il recupero del cortile antistante la chiesa. Don Fresia aveva affrescato la chiesa parrocchiale di Santa Giusta, montando lui stesso i ponteggi e dipingendone gli affreschi.

Servizio Promozione / A febbraio la 1^ edizione delle Giornate Nazionali di formazione e spiritualità

vai all’articolo
Il Servizio Promozione CEI sente forte il desidero di incontrare i propri Incaricati diocesani per vivere insieme un’esperienza di formazione e spiritualità, un tempo per immergersi nell’ascolto della Parola del Signore, nel silenzio e nella meditazione.

Per questo, invitiamo gli Incaricati del Sovvenire a partecipare alla prima edizione delle Giornate Nazionali di formazione e spiritualità che si terranno ad Assisi dal pranzo di benvenuto del 20 al pranzo del 23 febbraio 2025.

Il tema sarà “Collaboratori della vostra gioia” (2Cor 1,24). Comunione e condivisione nel Nuovo Testamento per ripensare l’oggi e l’approfondimento, attraverso le lectio quotidiane, sarà a cura di padre Franco Annicchiarico SJ.

L’esperienza prevede due momenti di riflessione al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio, e due serate di approfondimento e condivisione fraterna. I relatori per le due serate di “condivisione spirituale” saranno il priore Sabino Chiallà e l’economista Luigino Bruni.

Domenica 23 febbraio la Santa Messa che concluderà l’incontro sarà presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Ivan Maffeis – Arcivescovo di Perugia-Città di Castello e Presidente del Comitato SPSE.

Per poter garantire a tutti i partecipanti di poter vivere un’esperienza in un clima di raccoglimento e formazione più intenso è indispensabile avere un numero “contenuto” di presenze.
Per questo le iscrizioni sono aperte SOLO agli Incaricati diocesani del Sovvenire (ospitalità massima prevista: 1 persona per diocesi).

Pertanto, non è possibile la partecipazione del coniuge. Se l’Incaricato sarà impossibilitato a partecipare, potrà offrire questa opportunità ad uno dei propri Collaboratori diocesani del Sovvenire.

Per i 3 gg non è previsto nessun contributo. Sono a carico dei partecipanti solo la quota di partecipazione di euro 50,00 e le spese di viaggio.

La quota di iscrizione di euro 50,00 può essere versata a:

conto intestato: Conferenza Episcopale Italiana
IBAN: IT17U0503411750000000165900
Descrizione: 23067 – Giornate di Spiritualità del Sovvenire 2025

L’iscrizione dovrà essere effettuata ENTRO IL 30 NOVEMBRE cliccando al seguente link:

Iniziative CEI

Per tutti i sacerdoti e i diaconi si ricorda di portare il camice e la stola.

“Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana nella V puntata l’incontro con don Giuseppe Pes e Maria Laura Cilloco

vai all’articolo
Nella puntata del 27 ottobre di “Sovvenire in radio”, programma a cura di Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, è continuato il racconto sull’impegno dei nostri sacerdoti nella diocesi di Cagliari. L’obiettivo principale di queste puntate è far capire che sostenere i sacerdoti -anche con un’Offerta destinata all’Istituto Centrale Sostentamento Clero- significa sostenere le opere concrete che essi portano avanti nei territori, con ricadute significative per le nostre comunità.

In studio il parroco don Giuseppe Pes, parroco della parrocchia San Leonardo a Serramanna e Maria Laura Cilloco, da oltre vent’anni è volontaria e catechista nella parrocchia in cui si occupa anche del Consiglio parrocchiale degli affari economici, e del Sovvenire.

Ascolta la puntata:

 

Incontro Regionale Basilicata / Corresponsabilità, partecipazione e comunione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica

vai all’articolo
Si svolgerà dal 25 al 26 ottobre a Potenza, presso l’albergo La Primula 84, Via delle Primule, l’incontro Regionale della Basilicata.

Come per gli altri incontri regionali, anche questo evento ha come obiettivo il coinvolgimento di incaricati diocesani, direttori degli Uffici delle Comunicazioni Sociali, presidenti Istituti diocesani sostentamento clero ed economi per informarli sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa e anche per favorire un importante momento di incontro e ascolto tra le strutture della CEI e il Territorio.

Queste giornate vogliono rappresentare, tra l’altro, una proficua occasione di riflessione e di scambio di esperienze sulle attività svolte in Diocesi e uno spazio di confronto su temi di interesse comune, come la raccolta delle Offerte deducibili e delle firme 8xmille.

L’intento, oltre quello di informare i partecipanti sull’andamento nazionale del sostegno economico alla Chiesa cattolica, è anche quello di evidenziare come il servizio al Sovvenire non si realizzi solo attraverso l’incentivazione delle firme per l’8xmille alla Chiesa o della raccolta delle offerte liberali, ma anche attraverso una responsabilità nell’amministrazione dei fondi 8xmille diocesani e la corretta gestione dei beni degli Istituti Diocesani.

In allegato lettera di invito e programma.

 

“Sovvenire in radio” / Nella IV puntata ospite di Radio Kalaritana suor Rita Lai

vai all’articolo
La IV puntata di “Sovvenire in radio” è stata dedicata al ricordo di mons. Giuseppe Orrù, parroco per tanti anni della Chiesa di Sant’Avendrace (di cui oggi è parroco don Alessandro Simula) e fondatore della Congregazione delle Ancelle della Sacra Famiglia.

A raccontare la figura di mons. Orrù è suor Rita Lai, proprio della Congregazione delle Ancelle della Sacra Famiglia, in studio con Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula. Ripercorrere la figura e la vita di alcuni dei sacerdoti che hanno segnato la storia di una Diocesi, aiuta a riflettere su quanto sia importante sostenere queste figure – dietro a cui ci sono opere concrete – attraverso le Offerte per i sacerdoti. Offerte che – lo ricordiamo – sono deducibili e possono essere effettuate in qualsiasi momento dell’anno.

In particolare, il mese di novembre sarà dedicato in modo specifico alla campagna nazionale “Uniti Possiamo”, e le singole comunità parrocchiali sono invitate a contribuire attraverso una raccolta di offerte.

Offerte che non sono solo un atto di gratitudine verso i nostri sacerdoti, ma anche di corresponsabilità. Senza dimenticare che se le Offerte riuscissero a garantire il sostegno economico fisso mensile per sacerdoti, i fondi dell’8xmille per il loro sostentamento potrebbe essere utilizzato completamente per gli altri scopi, ovvero opere di carità, di culto e pastorale.

Ascolta la puntata: