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Giornata Nazionale 8xmille / A Roma il 30 maggio

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Si svolgerà domenica 30 maggio nella diocesi di Roma la Giornata Nazionale dedicata all’8xmille. Qui la locandina, preparata dal Servizio diocesano “sovvenire” coordinato da Pierluigi Proietti, con l’immagine di un battesimo segno di rinascita.

Su questo appuntamento Giulia Rocchi ha intervistato Pierluigi Proietti per Roma Sette.

Due milioni di euro per la ripartenza di 800 aziende e partite Iva; 330mila euro a 489 famiglie per spese non prorogabili. E ancora pacchi alimentari a 21.160 famiglie che hanno chiesto aiuto; sostegno umano e materiale a 773 anziani soli, a 5 Empori della solidarietà, a 137 centri di distribuzione alimenti. Grazie ai fondi arrivati alla diocesi di Roma con l’8xmille, questo e altro si è potuto fare per aiutare le persone in difficoltà. Per questo è importante firmare l’apposito modulo all’interno della dichiarazione dei redditi, come verrà ricordato nella Giornata diocesana di sensibilizzazione, in programma domenica prossima.

«Gli incaricati parrocchiali del Sovvenire saranno presenti in tutte le Messe domenicali, in più di duecento parrocchie della diocesi, per raccontare quello che si è fatto e si sta facendo a Roma grazie all’8xmille». A spiegarlo è Pierluigi Proietti, incaricato del Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: «Dobbiamo aiutare la Chiesa ad aiutare ancora di più – sottolinea –. Una firma non costa nulla ma produce molto».
Oltre agli interventi dei volontari, nelle parrocchie sarà anche affissa la locandina preparata per la Giornata: in primo piano un bambino durante il suo battesimo; in alto, la parola “Rinascere” scritta in grande, accompagnata da tre verbi in corpo più piccolo, “sperare lavorare vivere”.

La foto del bimbo in primo piano è stata scattata un paio di settimane fa, nella parrocchia di San Bernardo di Chiaravalle. «Questa locandina è stata progettata e realizzata proprio per rispondere alla situazione che stiamo vivendo oggi – illustra Proietti –. C’è un grande desiderio di rinascita, di ricominciare a vivere, a lavorare, a sperare. Per dare concretezza a questo proposito, abbiamo indicato, sempre nella locandina, alcuni interventi realizzati nella diocesi di Roma utilizzando i fondi dell’8xmille».

Sono, appunto, i soldi spesi a supporto di piccole aziende in difficoltà o di famiglie che, con la crisi economica seguita alla  pandemia, si sono rivolte per la prima volta ai Centri di ascolto della Caritas. «La Chiesa è stata molto vicina alla sofferenza delle famiglie», osserva ancora l’incaricato diocesano.

Dalla Conferenza episcopale italiana fanno sapere che nel 2020 un conferimento straordinario di oltre 226 milioni di euro è stato messo a disposizione del Paese nella lotta al Covid-19; altri 9 milioni sono andati a sostegno delle fragili strutture sanitarie dei Paesi più poveri, individuate con progetti mirati. Ogni anno, sono oltre 8mila i progetti che si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Sud del mondo. Ricordiamo che firmare per la destinazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica non costa nulla al contribuente; può firmare sia chi compila il modello 730 sia chi il modello CU, cioè chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi. Su www.8xmille.it sono disponibili ulteriori informazioni.

Raccolta CU / Progetto speciale “Una firmaXunire”

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Il progetto speciale “Una firmaXunire” è un TEST che verrà fatto su 17 parrocchie e si svolgerà nel periodo compreso fra il dal 2 maggio al 30 giugno.

Obiettivo: testare modalità efficaci di RACCOLTA DELLE SCHEDE FIRMATE E ALLEGATE AI MODELLI CU per l’attribuzione dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Il progetto consiste nel promuovere e realizzare la raccolta delle Buste contenenti le schede con la scelta avendo come tramite la parrocchia, cercando di coinvolgere soprattutto i pensionati, spiegando l’importanza della loro firma (che non costa nulla).

In allegato i .pdf (in formato stampabile) del seguente materiale: locandina 40×56, libretto divulgativo e presentazione del progetto speciale a cura di Massimo Monzio Compagnoni.

Alife-Caiazzo e Teano-Calvi / Un nuovo cammino che sa di comunione.

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Dal 14 marzo Alife-Caiazzo e Teano-Calvi sono state unite, per volontà di Papà Francesco, in persona episcopi, sotto la guida di S.E. Mons. Giacomo Cirulli, già vescovo di Teano-Calvi. E l’intento comune è quello di camminare e lavorare insieme.

E il “sovvenire” fa da apripista, con un incontro realizzato online, per tutti i referenti parrocchiali di Alife-Caiazzo, presieduto dal nuovo Vescovo, invitando anche l’incaricato diocesano della diocesi di Teano-Calvi don Davide Volo.

Dopo un periodo di rallentamento di alcune attività, a causa della pandemia, è stato necessario incoraggiare il lavoro dei referenti nelle loro parrocchie, ideando questo appuntamento che ha visto la partecipazione del dottor Stefano Maria Gasseri, coordinatore della rete territoriale del Servizio CEI del “sovvenire”.

Dopo un breve momento di saluto e di ringraziamento per il lavoro svolto di S.E. Mons. Cirulli a tutti i partecipanti, collegati on-line, l’attenzione è stata rivolta alla relazione di Stefano Gasseri su Il senso del “sovvenire”.

Ha ricordato che comunione, corresponsabilità, partecipazione dei fedeli, perequazione, solidarietà, trasparenza e libertà sono valori che rendono più ricca spiritualmente l’intera comunità e rappresentano i pilastri su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa, scaturito dalla revisione concordataria del 1984.

Il “sovvenire” è un mezzo, non un fine, per il bene comune; infatti esso va aggiunto e non sostituito al fatto che la comunità dei fedeli deve comunque provvedere al sostentamento del suo clero.

“La Chiesa è casa e scuola di comunione – ha sottolineato Gasseri – È casa se c’è un popolo che la costituisce; è comunione se ci si prende cura gli uni degli altri. La comunione si concretizza in una duplice direzione: verticale con Dio, prendendo forza dei sacramenti, orizzontale con gli uomini attraverso il servizio. L’amore così si trasferisce come logica di dono. Il gesto di un singolo, la firma, fa la differenza, senza alcun costo. È un dono che non richiede nulla in cambio”.

Ha poi continuato illustrando una breve storia del “sovvenire”, le modalità di attuazione dell’8xmille per le tre finalità: esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana; interventi caritativi in Italia e nel Terzo mondo; sostentamento dei sacerdoti.

In questa parte dell’Alto Casertano le due diocesi viciniore hanno allargato i loro confini: in un territorio di circa 1200 km², con un totale di 116 Parrocchie e 46 Comuni, si inizierà a collaborare, unendo forze e risorse, per far crescere la coscienza e la partecipazione dei fedeli e di tutti i cittadini alla missione spirituale e caritativa della Chiesa cattolica.

Annamaria Gregorio
Incaricato diocesano di Alife-Caiazzo

Le “buone pratiche” / L’appello dei Vescovi sull’8xmille

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Alcune recenti iniziative partite dai Vescovi, per sensibilizzare le proprie comunità e sacerdoti sull’importanza di apporre la firma dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica, possono rappresentare un “efficace stimolo” per tutte le diocesi.

A voi referenti regionali chiediamo di essere portavoce con il Vescovo delegato affinché promuova, tra i suoi confratelli Vescovi e con gli altri incaricati della regione, la necessità di stimolare le proprie diocesi.

Mentre ai singoli incaricati suggeriamo di coinvolgere il proprio Vescovo ad intervenire in modo mirato verso i sacerdoti e i referenti parrocchiali perché venga coinvolta l’intera comunità locale.

Per favorire una efficace azione di sensibilizzazione ecco alcuni esempi di “buone pratiche” di cui siamo venuti a conoscenza (in allegato troverete il testo dei singoli interventi).

  • Conferenza Episcopale regione Lombardia – Su iniziativa del Vescovo delegato Mons. Merisi e con l’aiuto del referente regionale Attilio Marazzi, è stato redatto un documento a firma di tutti Vescovi lombardi rivolto a tutti i parroci affinché tutti i fedeli fossero sensibilizzati a firmare l’8xmille a favore della Chiesa cattolica.
  • Vescovo delegato per il “sovvenire” della regione Emilia Romagna – il Vescovo delegato Mons. Perego ha scritto una lettera a tutti gli incaricati della regione invitandoli a promuovere la firma ognuno nella propria diocesi. Per rendere più incisiva la raccomandazione e raggiungere un più ampio numero di persone, il testo è stato inoltrato anche ai media locali.
  • Vescovo delegato per il “sovvenire” regione Calabria – il Vescovo delegato Mons. Bonanno ha scritto una lettera indirizzata ai confratelli Vescovi, ai sacerdoti, agli incaricati diocesani e ai referenti parrocchiali affinché informino i fedeli sulle opere che sono state realizzate con l’8xmille per dare sostengo soprattutto ai bisognosi, e di conseguenza invitando alla firma.
  • Arcivescovo diocesi di Cosenza-Bisignano – l’Arcivescovo Mons. Nolè ha scritto a tutti i suoi confratelli nel sacerdozio, richiamandoli al dovere di sostenere in prima persona l’attività di sensibilizzazione del sovvenire, avendo cura di stimolare nei propri fedeli il desiderio e la responsabilità di sostenere la Chiesa e di essere disposti a prendersi cura degli altri. Le opere realizzate in diocesi per il culto, il clero e la carità, che tanto hanno inciso sul tessuto culturale e sociale della comunità, sono state realizzate grazie ai contributi ricevuti dai fondi 8xmille.

Ringraziamo di cuore i Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda, il Vescovo delegato dell’Emilia Romagna, il Vescovo delegato della Calabria e l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano per le loro iniziative; sarebbe bello se anche altre regioni, diocesi potessero replicare queste “buone pratiche” sul proprio territorio.

Di seguito i testi delle iniziative scaricabili:

  • Comunicato Conferenza Episcopale Lomabardia
  • Lettera Vescovo delegato Emilia Romagna
  • Lettera Vescovo delegato Calabria
  • Lettera Arcivescovo Cosenza-Bisignano

Bologna / Un convegno sulle opere diocesane firmate “8xmille”

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Si è svolto il 28 aprile, in collegamento streaming sul canale YouTube 12portebo e sul sito www.chiesadibologna.it, un convegno sulle opere realizzate nella diocesi di Bologna grazie ai fondi dell’8xmille. Qui un servizio tv.

Organizzato e coordinato da Giacomo Varone, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, sono intervenuti Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio CEI per la promozione, e Mons. Valentino Bulgarelli, sottosegretario della CEI.

Nel corso dell’incontro sono state presentate testimonianze di progetti realizzati nella Chiesa di Bologna grazie alle firme a favore dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Le conclusioni sono state affidate al Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna.

 

Raccolta CU / Al via un “Progetto speciale”

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Il Progetto Speciale “unafirmaXunire” nasce quest’anno e si svolgerà dal 2 maggio al 3 giugno. È un test sperimentale ed è rivolto a 19 parrocchie, circa una per regione, per verificarne la fattibilità ed estenderne eventualmente le “buone pratiche” nel 2022 su tutto il territorio nazionale.

Gli attori coinvolti hanno partecipato a 2 incontri preparatori: il 15/4 brief introduttivo e il 29/4 incontro formativo. Il Servizio Promozione della CEI offrirà assistenza durante tutto il periodo della sperimentazione.

Alle parrocchie coinvolte si chiede la preziosa collaborazione per aprire, nel periodo della dichiarazione dei redditi, un Centro di Raccolta dove poter concretamente sensibilizzare e coinvolgere tutta la comunità nel sostegno economico della Chiesa.

Il fulcro del Progetto è il coinvolgimento attivo dei vari gruppi presenti in parrocchia per far sì che il lavoro non sia il risultato di alcune persone (parroco o referente parrocchiale) ma, viceversa, sia il frutto di un impegno comune.

Il Progetto è rivolto ai possessori del Modello CU (11 milioni di persone) i quali:

  • hanno la copia cartacea – Sono lavoratori saltuari e dipendenti che ricevono il Modello CU dal datore di lavoro ma che spesso, non essendo tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi, lo archiviano in un cassetto;
  • non hanno la copia cartacea – Sono tanti pensionati che, da diversi anni, non ricevono più a casa il Modello CU dall’INPS.

La parrocchia offre un servizio, facile e gratuito, proprio per loro: l’assistenza, il ritiro e la consegna delle buste con la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille, del 5xmille e del 2xmille dell’IRPEF” (“Busta con Scheda”) per i possessori dei Modelli di Certificazione Unica (Modello CU).

Soprattutto per i pensionati rappresenta la possibilità di esercitare il proprio diritto di scelta, rendendo così la raccolta un’opera di aiuto per le fasce più deboli delle nostre comunità.

C’è davvero tantissimo da fare. L’obiettivo? Raccogliere il maggior numero possibile di “Buste con le Schede” e fornire buone pratiche per gli impegni futuri.

Nola / Quando la “promozione” fa rima con “formazione”

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Il nostro incaricato Giuliano Grilli ci ha segnala questa pagina Una firma d’amore segno di comunione, pubblicata dalla testata locale di Avvenire, In Dialogo, nella quale si porta in evidenza, tra l’altro, il grande ruolo svolto dai referenti parrocchiali. Leggiamo alcune testimonianze.

«Un servizio che aiuta a vivere appieno la parrocchia

Tina Esposito ha iniziato il suo servizio per il “sovvenire”, presso la parrocchia san Felice in Pincis di Pomigliano d’Arco, due anni fa. Quarantasette anni, bibliotecaria, ha voluto assumere questo impegno poiché «avevo la possibilità di promuovere valori ecclesiali quali la comunione, la solidarietà, la corresponsabilità. Dalla mia esperienza in parrocchia mi sono accorta che era necessario formare e informare i fedeli sulla necessità di partecipare al sostentamento dei sacerdoti e della Chiesa quale gesto effettivo di partecipazione. Ho sentito l’esigenza di chiedere a tutti i miei amici parrocchiani di sentire come casa loro la parrocchia, di sentire come un padre, un fratello, un amico, il loro parroco, di rendersi conto che il ruolo culturale, sociale, assistenziale della chiesa ha dei costi che secondo un principio di equità possiamo tutti sostenere».

«Mi impegno a essere testimone: tante le opere di bene»

Ha 20 anni ed è un perito elettrotecnico. Alessandro Della Pia, da cinque mesi è referente “sovvenire” presso la parrocchia Santa Maria del Suffragio di Pomigliano d’Arco. Un incarico che porta avanti con grande senso di responsabilità «perché – dice – penso che la presenza di un referente del ‘sovvenire’ a livello parrocchiale sia di fondamentale importanza affinché ci possa essere una concezione più chiara dell’8xmille e possano essere diffusi i valori fondamentali del ‘sovvenire’ stesso. Il mio impegno non è altro che aiutare le persone a capire che con una firma, con un piccolo gesto possono contribuire alla missione della Chiesa. Lo faccio perché ci credo e soprattutto sono testimone delle tante opere concrete per il bene di tutti, come carità, strutture per la formazione, accoglienza: spesso, in certe realtà, la Chiesa è l’unica istituzione».

«Coinvolgiamo le persone facendo corretta informazione»

«La parola ‘sovvenire’ mi ha subito affascinato, mi ha fatto pensare ad una possibilità di aiuto: da volontario dell’Ualsi (Unione amici di Lourdes e Santuari italiani) non potevo che dire sì alla proposta di essere referente parrocchiale. Anche perché, da membro del Consiglio affari economici della mia parrocchia – Maria SS del Carmine di Nola – ero curioso di capire meglio il sistema di sostegno alla Chiesa. Sono quasi 6 anni che collaboro con il “sovvenire” diocesano. Non è un impegno difficile, ma richiede pazienza e collaborazione. In parrocchia si è creata una sorta di équipe, alcuni commercialisti mi aiutano per seguire chi ha bisogno di indicazioni per firmare per l’8xmille».

Bolzano-Bressanone / Una firma per superare insieme la pandemia

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Il Covid-19 ha fatto crescere, anche in Alto Adige, paura, povertà e solitudine. Sempre più persone chiedono aiuto, perché la pandemia le ha messe in ginocchio. La Diocesi di Bolzano-Bressanone, attraverso la Caritas diocesana, ha cercato di dare loro una risposta concreta. Lo ha fatto grazie all’impegno di molti laici e sacerdoti e grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica. Nel predisporre la consueta campagna annuale di informazione e sensibilizzazione in lingua italiana e tedesca sull’8xmille alla Chiesa Cattolica la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha centrato la sua attenzione su quanto è stato fatto nel settore della carità.

Nel rispetto delle norme stabilite per contenere il contagio da Covid-19, quest’anno non sono stati stampati i tradizionali pieghevoli. Per far conoscere cosa è stato fatto in Diocesi in questo tempo di pandemia grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, sono stati realizzati sei brevi video (tre in lingua italiana e tre in lingua tedesca) incentrati su tre tematiche di scottante attualità: l’aiuto a chi si trova ad affrontare problemi economici;

il sempre maggior numero di persone che si rivolgono alla Distribuzioni pasti S. Chiara, gestita dalla Caritas diocesana;

e il sostegno alle persone anziane, sole e malate attraverso il servizio Hospice.

Al termine di ogni video, per veicolare lo slogan “Io Aiuto” (in tedesco “Ich Helfe”) è stato scelto di proporre – con una semplice animazione grafica che richiama alla mente una firma – il manifesto che da anni accompagna le iniziative diocesane per la promozione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica. Questo per creare un filo conduttore, anche visivo, tra le tradizionali forme di comunicazione finora adottare nella campagna, e i video, che sono la novità di quest’anno.

I video sono stati pubblicati sulla homepage della Diocesi di Bolzano-Bressanone nella rinnovata sezione dedicata alla promozione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e sono stati messi a disposizione delle parrocchie della Diocesi, affinché li possano pubblicare sui loro siti parrocchiali.

In collaborazione con la Caritas diocesana – che da anni organizza con la Diocesi la campagna di sensibilizzazione sull’8xmille alla Chiesa Cattolica – è stato programmato anche un calendario di post sponsorizzati su Facebook, dal 6 aprile (data di avvio della campagna) fino al 3 giugno, durante il quale gli spot vengono proposti uno a settimana, a rotazione. Il periodo scelto corrisponde a quello in cui vengono trasmessi gli spot radiofonici sulle emittenti locali in lingua italiana e tedesca. Anche in questo caso, a legare le due forme di comunicazione, non c’è solo l’elemento temporale. Gli spot radiofonici, infatti, sono stati realizzati prendendo l’audio dei video e aggiungendovi alla fine il claim, proposto da un lettore.

Dal momento, inoltre, che quest’anno non sono stati stampati i consueti pieghevoli informativi in lingua italiana e in lingua tedesca, è stato chiesto alle parrocchie di dedicare uno spazio, all’interno dei loro bollettini parrocchiali, alla promozione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e del 5xmille alle associazioni cattoliche no profit. Le inserzioni, appositamente preparate in varie formati e grandezze, sono state messe a disposizione delle comunità parrocchiali – attraverso la newsletter dell’Ufficio pastorale diocesano – delle inserzioni in vari formati e grandezze. Per venire incontro alle comunità di lingua ladina, tutto il materiale è stato tradotto anche in ladino gardenese e ladino badiota.

Quest’anno, più che in passato, l’organizzazione della campagna per l’8xmille alla Chiesa Cattolica – che da anni si basa sulla fattiva collaborazione tra Istituto diocesano per il sostentamento del clero, Ufficio diocesano comunicazioni sociali e Ufficio pubbliche relazioni della Caritas diocesana – ha visto e vede il coinvolgimento in Diocesi di più realtà di lingua italiana, tedesca e ladina. In questo vediamo un segno di speranza per il futuro. Il Covid-19 continua a tenerci distanziati, ma la fantasia della carità, che passa anche attraverso l’8xmille alla Chiesa Cattolica, sa andare oltre le distanze e sa costruire ponti e collaborazioni, in grado di creare nuove forme di prossimità. Per superare insieme questa pandemia.

Irene Argentiero
Incaricata diocesana del “sovvenire”

Vescovi lombardi e 8xmille / Appello congiunto per esprimere gratitudine e invitare a proseguire l’impegno

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Milano, 21 aprile 2021 – Il Covid-19 ha colpito duramente la Lombardia. Migliaia di famiglie sono state provate da sofferenze e lutti. Tante comunità hanno perso i propri sacerdoti. La Chiesa ha potuto reggere l’urto della crisi e aiutare chi ne ha subito le conseguenze peggiori grazie ai cittadini che nella dichiarazione dei redditi hanno scelto di destinarle l’8xmille dei propri contributi fiscali.

Nel 2020, l’anno in cui è esplosa la pandemia, alle 10 diocesi della Lombardia sono arrivati, grazie all’8xmille, 85 milioni di euro. Di tali risorse il 18,3% è stato utilizzato per opere di culto e pastorale, il 17,7% per la carità, il 54,3% per il sostentamento del clero, il 5,6% per l’edilizia di culto e il 4,1% per i beni culturali.

Inoltre, sempre nel 2020, la Conferenza Episcopale Italiana ha destinato alla Lombardia ulteriori 16 milioni di euro, sempre tratti dai fondi dell’8xmille, per la sola emergenza Coronavirus. Tali risorse sono state utilizzate per aiutare le famiglie in difficoltà, rifornire di materiale sanitario ospedali e strutture sanitarie, aiutare comunità in cui erano presenti situazioni di forte fragilità.

A fronte di questo impegno, tuttavia, il numero di persone che nella dichiarazione Irpef esprime la propria preferenza per la Chiesa cattolica sta calando. A livello nazionale la quota di risorse raccolte con questa modalità e destinate alla Chiesa cattolica è del 77% (l’ultimo anno fiscale per cui è disponibile questo dato è il 2017) e rispetto agli anni precedenti il calo è di circa l’1% annuo. In Lombardia l’analoga percentuale si attesta sull’80%.

Nasce da questo contesto l’appello rivolto ai fedeli dai vescovi delle 10 diocesi lombarde. In occasione della Giornata nazionale del Sovvenire che si celebra il 2 maggio, i presuli per la prima volta firmano insieme una lettera dal titolo “Gratitudine e impegno”, che verrà distribuita in tutte le chiese. In essa anzitutto ringraziano coloro che – credenti e non – hanno permesso alla Chiesa cattolica di aiutare molte persone in situazioni di emergenza. «La pandemia, dalla quale speriamo di potere uscire al più presto, è stata la prova di una vera e concreta solidarietà», grazie alla quale «la Chiesa cattolica ha potuto concorrere alla salute e alla promozione del bene comune in Italia e all’estero».

Proprio a motivo dei bisogni crescenti determinati dalla crisi che ancora continua ad aggredire i più deboli, i membri della Conferenza episcopale lombarda invitano i fedeli a contribuire al “flusso di bene” attivato dall’8xmille alla Chiesa cattolica con sempre maggiore consapevolezza: «Insieme con il grazie, chiediamo un vostro aiuto e una maggiore assunzione di impegno» verso una scelta che non è solo «una questione economica, ma un evidente e incisivo atto di comunione ecclesiale».

«Le Chiese di Lombardia dimostrano, con questa lettera, di voler dare un messaggio di speranza, di unità e di solidarietà – commenta Attilio Marazzi, incaricato per la Lombardia del Servizio per il sostegno economico della Chiesa cattolica -. La Chiesa riceve e dona, a lei nulla rimane, tutto viene ridonato e condiviso con i più bisognosi. In questo senso la firma è un atto di comunione ecclesiale e di senso civico».

«Con quei fondi abbiamo aiutato gli impoveriti da Covid e i fragili che sono stati dimenticati – dichiara Luciano Gualzetti, delegato regionale delle Caritas lombarde -. I vescovi ci invitano a contribuire con maggiore consapevolezza. Scegliere a chi destinare l’8xmille è un esercizio di libertà ed è un atto con cui si dichiara la propria appartenenza e condivisione a una storia comune volta al bene e alla promozione della persona. Una possibilità, tra l’altro, concessa a tutti. Anche a coloro che pur avendo un reddito, non presentano la dichiarazione Irpef: i quali, cosa purtroppo ancora poco nota, possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrare il modulo, barrarlo, firmarlo ed inviarlo per posta».

In allegato il testo della Lettera dei Vescovi della Lombardia.

 

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano