Category Archives: Territorio

Progetto “unafirmaXunire” / Iscrizioni parrocchie sempre aperte

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Torniamo a ribadire che le iscrizioni sono sempre aperte e diverse parrocchie si stanno iscrivendo “in corsa”. Si conferma l’obiettivo di arrivare al coinvolgimento di 5.000 parrocchie.

A livello operativo ricordiamo ad ogni incaricato diocesano del “sovvenire” di verificare gli accessi alla pagina web www.unafirmaXunire.it dei propri parroci. Ad oggi sono più di 1.000 quelli che non si sono ancora accreditati inserendo la loro password personale.

Inoltre vi consigliamo, per la formazione in parrocchia, di utilizzare anche i corsi che si trovano nella pagina web www.unafirmaXunire.it. Gli accessi sono monitorati e ci consentiranno di verificare l’avvenuta formazione.

Per concludere inseriamo in allegato le ultime domande di carattere fiscale.

Convegno nazionale “sovvenire” 2023 / A febbraio appuntamento a Roma

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Il prossimo Convegno nazionale degli incaricati diocesani del “sovvenire” si terrà a Roma dal 15 al 18 febbraio 2023 presso il TH Roma Carpegna Palace Hotel.

Il primo giorno sarà dedicato agli arrivi e registrazioni. Ci sarà poi una cena di benvenuto per tornare, dopo 3 anni, ad incontrarsi, a sorridere e condividere momenti di convivialità.

Sarà un appuntamento molto importante da non mancare assolutamente.

Infatti per l’occasione verrà consegnato ad ogni incaricato un tablet, inedito strumento, per poter organizzare al meglio tutte le attività sul territorio. Conterrà un unico programma, fruibile online, che consentirà ai vari livelli (regione, diocesi, parrocchia) di conoscere le attività e di interagire con il proprio territorio di competenza, monitorandone i risultati.

Seguiteci su In Cerchio per gli aggiornamenti e altre notizie sul prossimo incontro nazionale.

Giornata Nazione Offerte / Il 18 settembre, uniti nel dono, possiamo fare tanto

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Come già avvenuto lo scorso anno la Giornata Nazionale Offerte per il clero ha cambiato data e da novembre, domenica di “Cristo Re”, è stata anticipata alla terza domenica di settembre. Questo spostamento ha creato qualche problema organizzativo e infatti i dati delle Offerte raccolte nell’ultima Giornata Nazionale non sono stati positivi. Tuttavia la Giornata si conferma un’occasione preziosa per coinvolgere le comunità dei fedeli, spiegando loro che il sostegno ai sacerdoti è uno strumento con cui esprimere un cammino di condivisione che esiste nella Chiesa fin dai tempi degli apostoli.

Perciò per il prossimo 18 settembre le parrocchie italiane riceveranno una busta con una locandina e un pieghevole. Il pieghevole contiene una comunicazione per il parroco, suggerimenti su come organizzare al meglio la Giornata Nazionale, uno spunto per l’appello da leggere, o far leggere, a fine celebrazione e una serie di domande e risposte.

Sappiamo che i parroci non sono entusiasti all’idea di chiedere Offerte per il proprio sostentamento in un momento di crisi, ma sappiamo anche che il tema del sostentamento dei sacerdoti deve rappresentare sempre più per le nostre comunità una scelta valoriale: decidere di essere parte della Chiesa al punto da farsi carico anche dei suoi bisogni materiali.

Le Offerte deducibili, entrate in vigore ricordiamo nel 1989, non sono state ancora percepite dai fedeli come uno strumento di vera partecipazione alla vita della Chiesa. Nel 2021, in occasione della Giornata, sono state raccolte appena 3.006 Offerte su un totale di quasi 25.600 parrocchie. Significa che un solo praticante ogni 8 parrocchie e mezza ha compiuto questo gesto. Tutti gli altri non lo hanno fatto!

Quest’anno sarà quindi importante, ancora una volta, ricordare ai parroci di dedicare, il 18 settembre, un momento alla fine di ogni messa per sottolineare l’importanza di questo gesto di comunione.

Firenze / Accordo apripista tra l’Arcidiocesi del capoluogo toscano e la Cisl regionale

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L’incaricato per il “sovvenire” di Firenze Stefano Ciappelli, ci segnala questa iniziativa a sostegno del progetto “unafirmaXunire”. Si tratta di un accordo con la Cisl regionale per consentire, anche a chi non presenta la dichiarazione dei redditi, di poter destinare l’8xmille. Al via il progetto pilota a Firenze, ma l’intesa potrebbe essere estesa a tutta la Toscana.

Si legge nel comunicato stampa diramato il 17 giugno:

Parte da Firenze ma riguarderà anche tutte le diocesi della Toscana la collaborazione che agevolerà chi non è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi ad esercitare il diritto, sancito dalla legge, di destinare il proprio 8xmille, senza alcun onere aggiuntivo.

Un’opzione che ad oggi viene esercitata da meno dell’1% dei 10,4 milioni di cittadini italiani esonerati dal presentare ogni anno Modello 730 (22 milioni) o Modello Redditi (9 milioni): in gran parte pensionati, ma anche lavoratori dipendenti senza altre entrate o detrazioni.

A renderlo possibile è un accordo apripista tra la diocesi del capoluogo toscano e la Cisl regionale, che potrà essere riproposto in tutte le diocesi della nostra regione.
Così trova attuazione il progetto sperimentale “unafirmaXunire” lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana che, a livello nazionale, interessa circa cinquemila parrocchie, trenta delle quali nella diocesi di Firenze. “Ognuna di esse – spiega l’economo diocesano Stefano Ciappelli, che è il coordinatore del progetto – offrirà un servizio di informazione e raccolta. Chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi avrà la possibilità di ritirare e riconsegnare la scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille dell’Irpef. Il termine per la consegna delle schede alle parrocchie è il 15 novembre.”

“La diocesi ci ha esposto un’esigenza che aveva – spiega il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce – e noi abbiamo dato la nostra disponibilità a dare una mano, attraverso i nostri Caf. La nostra ovviamente non è una scelta confessionale, ma un impegno per rendere più agevole a dei cittadini esercitare un loro diritto”.

Inoltre è stato realizzato un opuscolo riepilogativo di dieci anni di 8xmille in diocesi di Firenze.

L’opuscolo sarà diffuso in allegato al settimanale diocesano Toscana Oggi, inoltre un considerevole quantitativo di copie è stato inviato alle parrocchie interessate al progetto, “per le quali – conclude Ciappelli – potrà costituire un valido strumento a supporto dell’attività; la versione in PDF è stata inviata via mail anche a tutti i sacerdoti e a breve sarà anche messa a disposizione sul portale diocesano”.

Diocesi Milano / Don Massimo Pavanello a Telenova

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Siamo nel periodo di dichiarazione dei redditi e l’emittente Telenova ha dedicato la rubrica “La Chiesa nella città” all’8xmille. Un sostegno economico sempre più in difficoltà, ma che vede la nascita di nuovi progetti tra le parrocchie. In studio, il responsabile del Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, don Massimo Pavanello e Cecilia Granato, consulente finanziario che ha illustrato un’iniziativa del Decanato Cologno Monzese.

02:27 Cos’è l’8xmille

06:17 L’esperienza del Decanato di Cologno Monzese

09:55 Come vengono utilizzati i fondi dell’8xmille

12:34 Le parole dell’Arcivescovo: “La cura dei beni della Chiesa”

13:41 La gestione trasparente dei fondi

“unafirmaXunire” / Le iscrizioni delle parrocchie sono ancora aperte

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Durante la 76^ Assemblea Generale dei Vescovi (23-27 maggio) il responsabile del Servizio Promozione CEI, Massimo Monzio Compagnoni, ha tenuto una relazione sullo stato dell’arte del “sovvenire”. Un’opportunità preziosa che ha permesso di dare aggiornamenti anche sul progetto “unfirmaXunire” e di far consegnare ai Vescovi presenti, in busta chiusa, una scheda con l’elenco delle parrocchie della propria diocesi coinvolte nel progetto.

Con giugno siamo entrati nel vivo di questa attività che ha come obiettivo l’iscrizione di 5.000 parrocchie. Al 30 maggio se ne sono registrate 3.332 in 136 diocesi.

Ma le iscrizioni NON sono chiuse. Infatti tutte le parrocchie coinvolte parteciperanno sia al progetto dedicato all’8xmille, “unafirmaXunire”, sia al progetto dedicato alle Offerte deducibili “Uniti Possiamo”. È molto importante sottolineare che non c’è nessun limite al numero di parrocchie che si possono iscrivere e che le iscrizioni sono ancora aperte.

Quindi c’è ancora la possibilità di inserite o integrare le parrocchie già selezionate insieme al proprio Vescovo anche durante le prossime settimane, indicando un numero maggiore o minore a quello finora richiesto. È a totale discrezione della diocesi.

Purtroppo diversi parroci non si sono ancora accreditati alla pagina web www.unafirmaxunire.it. Chiediamo pertanto a tutti gli incaricati del “sovvenire” di monitorare questa attività entrando nella propria pagina web e controllare nella sezione “Email verificata”.

Li invitiamo quindi a sollecitare i parroci ad accedere alla pagina web e, una volta entrati, a:

  • nominare il proprio Responsabile Parrocchiale del “sovvenire” (i moduli della nomina e della privacy sono disponibili nella sezione dei “Materiali”) e ad inserire i documenti nell’apposita area dedicata al proprio Gruppo di Lavoro parrocchiale;
  • utilizzare la sezione “Video Formativi” per la formazione sul proprio territorio;
  • servirsi dei materiali messi a disposizione nella sezione “I Materiali” per la comunicazione sui mezzi locali (siti parrocchiali, social, ecc.).

Segnaliamo, inoltre, alcune domande fiscali già pervenute al nostro centro di Assistenza. In allegato le risposte:

  • DIFFERENZA TRA SCHEDA CU E SCHEDA REDDITI
  • FIRMA SENZA NESSUN REDDITO
  • FIRMA SE SI HA IL REDDITO CITTADINANZA
  • PENSIONATI CHE NON HANNO IL MODELLO CU
  • SCELTA NON INDICATA SUL 730-1

Infine abbiamo rilevato che non tutti i materiali, spediti alle parrocchie iscritte al progetto fino al 10 aprile, sono arrivati a destinazione a causa dell’indirizzo non corretto oppure della chiesa chiusa, ecc.

Per le parrocchie iscritte al progetto fino al 23 maggio stanno partendo le spedizioni delle scatole contenenti il materiale del progetto. Sarà opportuno avvisare i propri parroci per consentire la consegna a tutte le parrocchie.

Per le parrocchie iscritte dal 24 maggio in poi sarà prevista una prossima spedizione.

Diocesi di Roma / Al via il progetto “unafirmaXunire”

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Prosegue nella Diocesi di Roma l’attività di promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica con un nuovo progetto promosso, su impulso della CEI, dal “sovvenire” diocesano.

“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto nazionale ‘unafirmaXunire’ e nell’intero territorio diocesano sono state coinvolte 34 parrocchie, che offriranno un servizio di informazione e raccolta per tutte quelle persone che hanno il Modello CU e che sono esonerate dal presentare la dichiarazione dei redditi. Queste persone in parrocchia avranno la possibilità di ritirare e riconsegnare la Scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille, del 5xmille e del 2xmille dell’IRPEF – dichiara Lisa Manfrè, incaricata del “sovvenire” per la Diocesi di Roma – e grazie all’impegno dei parroci, dei referenti parrocchiali e di tutti i volontari coinvolti garantiremo soprattutto alle persone anziane la possibilità di esercitare il proprio diritto di scelta”

“Nella parrocchia di San Pio da Pietrelcina – sottolinea la referente parrocchiale Antonella Potentini – abbiamo iniziato a distribuire il materiale e invitato le persone a lasciare un numero telefonico per essere ricontattati. Ci siamo inoltre offerti di andare a illustrare l’iniziativa a casa e questa disponibilità è stata accolta con interesse, anche perché è un modo per offrire un po’ di attenzione alle persone che si sentono sole e isolate”. Le fa eco Antonella Vinci, referente della parrocchia San Gaspare del Bufalo: “Il progetto ‘unafirmaXunire’ all’inizio è stato accolto con interesse e anche un certo stupore, perché in tanti non sapevano che pur non compilando la dichiarazione dei redditi possono comunque devolvere l’8xmille alla Chiesa cattolica“.


Parrocchia San Pio da Pietrelcina

Si può aderire al progetto fino a luglio, nelle seguenti parrocchie:
San Timoteo, San Giovanni XXIII, San Giovanni Battista de La Salle, Gesù Divin Salvatore, San Pio da Pietrelcina, SS. Cirillo e Metodio, Santa Francesca Romana, S. Mauro Abate, S. Saturnino, S. Maria Goretti, S. Gemma Galgani, S. Ponziano, Gesù di Nazareth, S. Emerenziana, SS.mo Redentore a Val Melaina, S. Clemente Papa, S. Maria delle Grazie a Casal Boccone, S. Roberto Bellarmino, S. Chiara, S. Maria Ausiliatrice, S. Lorenzo in Lucina, S. Dorotea, S. Lorenzo in Damaso, S. Maria delle Grazie alle Fornaci, S. Pancrazio, S. Filippo Neri alla Pineta Sacchetti, S. Giustino, Sant’Ireneo, San Felice da Cantalice, S. Bernardo di Chiaravalle, S. Sacramento, S. Giuseppe Moscati, S. Giovanni Bosco, S. Gaspare del Bufalo.

Albenga Imperia / L’appello di don Bruno Scarpino

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Don Bruno Scarpino, incaricato del “sovvenire” di Albenga Imperia e referente regionale, in occasione della Giornata Nazionale 8xmille ha inviato a tutti i parroci, sacerdoti e responsabili delle chiese aperte al culto pubblico della diocesi, la seguente lettera:

è vicina la Giornata Nazionale di sensibilizzazione per l’8xmille, che la Chiesa vivrà domenica 15 maggio. È superfluo ricordarvi che è necessario l’impegno di tutti per invitare i fedeli ad apporre la firma a favore della Chiesa attolica.

Si è visto in questo biennio di pandemia che ha colpito anche il nostro Paese quanto siano serviti i fondi dell’8xmille per sostenere chi si è trovato improvvisamente ‘povero’ o senza lavoro, restituendo un poco di speranza a molti. In questi ultimi mesi, poi, anche gli interventi a favore dei profughi dell’Ucraina.

Purtroppo bisogna notare la diminuzione delle firme per l’8xmille a favore della Chiesa cattolica in questi ultimi anni (solo il 71,7% nel 2020), per cui bisogna insistere sulla corresponsabilità e il senso di partecipazione ‘affettiva’ ed ‘effettiva’ dei fedeli alla vita della Chiesa. Altrimenti, nei prossimi anni, ci sarà una diminuzione dei fondi alla Chiesa, con conseguenze negative sulle assegnazioni a favore delle esigenze di culto e carità, senza dimenticare che i circa 33.000 sacerdoti diocesani sono in misura notevole (oltre 70%) remunerati con i fondi dell’8xmille.

Quest’anno, il Servizio Promozione della CEI ha avviato il progetto “Una firma per unire” che coinvolge con modalità speciali diverse Parrocchie nelle Diocesi. Tuttavia, tutte le Parrocchie sono tenute a promuovere l’attività ordinaria a favore della raccolta delle firme a favore della Chiesa. Ricordo sempre che quella per l’8xmille è una firma gratis, perché sono imposte già pagate dai cittadini, i quali semplicemente ne stabiliscono la destinazione.

È opportuno coinvolgere i propri collaboratori per contattare più persone possibili. Inoltre, è utile leggere un messaggio al termine di ogni santa Messa (qui allegata una proposta di testo), per informare i fedeli, invitandoli presso l’ufficio parrocchiale per firmare il modulo CU (Certificazione Unica), poiché molti non lo ricevono più a casa in quanto non soggetti alla denuncia dei redditi.

Visto il calo delle firme a favore della Chiesa cattolica, è stato suggerito di sensibilizzare i fedeli (con la raccolta firme e la lettura del messaggio alla fine delle Sante Messe) non solo la domenica 15 maggio, ma pure nelle domeniche successive, almeno nei mesi di maggio e giugno, che sono quelli più importanti ai fini fiscali.

È bene sensibilizzare anche i fedeli che sono Commercialisti affinché aiutino i loro clienti nella scelta 8xmille a favore della Chiesa.

Le Parrocchie hanno già ricevuto il materiale relativo all’evento dalla CEI. Nel caso di necessità ulteriori potete contattarmi in Curia.

Lombardia / Mons. Raimondi, il nuovo Vescovo delegato del “sovvenire”

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In occasione della Giornata Nazionale 8xmille, lo scorso 15 maggio il quotidiano Avvenire ha pubblicato questo articolo dal titolo “Raimondi: con l’otto per mille esportiamo carità, non armi” di Lorenzo Rosoli.

«Dall’Italia non si esportano solo armi: si esporta carità. Ancor più da quando è stato istituito l’otto per mille. Perciò vogliamo sensibilizzare le nostre comunità perché crescano le offerte deducibili per il sostentamento del clero: così potremo destinare ancora più risorse dell’otto per mille alla carità. In Italia e nel mondo». Parola di Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano e nuovo delegato per il Sovvenire della Conferenza episcopale lombarda. Dal 17 marzo è stato chiamato a succedere al vescovo emerito di Lodi Giuseppe Merisi «che ringrazio per il lavoro paziente, competente, appassionato fatto in questi anni», sottolinea Raimondi.

Con lui e con Attilio Marazzi, incaricato regionale per il Sovvenire, facciamo il punto della situazione in Lombardia in occasione dell’odierna Giornata di sensibilizzazione alla firma dell’otto per mille alla Chiesa cattolica. I numeri, anzitutto. «Quelli relativi alle dichiarazioni del 2020, gli ultimi disponibili, dicono che in un anno le firme a favore della Chiesa cattolica sono calate di un milione, passando da 13 a 12 milioni, a livello nazionale, mentre in Lombardia abbiamo perso 208mila firme – ricorda Marazzi –. Nello stesso periodo, sempre a livello nazionale, le firme per lo Stato sono passate da 2,8 a 3,8 milioni». Come si spiega? «Credo siamo di fronte alla volontà di moltissimi cittadini di esprimere gratitudine e sostegno alle strutture sanitarie e al personale medico e infermieristico, così duramente provati in tempo di pandemia. Non si tratta dunque di una protesta o di un pregiudizio verso la Chiesa, ma di una ripresa di senso civico nella riscoperta del ruolo del servizio sanitario nazionale. Non firme ‘perdute’, ma firme che si sono spostate. Tuttavia è bene ricordare che anche la Chiesa ha fatto tantissimo in questo periodo, e continua a farlo, nel campo della sanità come della solidarietà, nell’aiuto alle tante persone e famiglie povere o impoverite dalla pandemia».

Il calo di firme per la Chiesa cattolica «è più sensibile nelle diocesi con percentuali di scelte più basse», annota Marazzi mentre «le offerte deducibili per i sacerdoti sono cresciute in quasi tutte le diocesi lombarde, superando nel 2021 i 2,3 milioni di euro, con una crescita dell’8% fra 2019 e 2020 e dell’1,1% fra 2020 e 2021». Una possibile spiegazione? «Nella nostra regione, la più duramente provata dalla pandemia, la gente ha visto tanti preti spendersi per tutti con generosità – e talvolta fino al dono della vita – negli ospedali, nelle parrocchie, nelle Rsa, nelle comunità e nei servizi rivolti ai poveri». Che fare per rilanciare l’otto per mille? «Dobbiamo riscoprire il significato ecclesiale e spirituale di questa scelta. E dobbiamo superare due luoghi comuni: che ci sia una Chiesa ricca, cosa non vera, e che lo Stato che dà soldi alla Chiesa sia uno Stato confessionale – incalza il vescovo Raimondi –. L’otto per mille è invece uno strumento che non solo rispetta la laicità dello Stato, ma anche i principi di solidarietà e di sussidiarietà, e dà ai cittadini uno spazio di libertà, nella possibilità di scegliere chi sostenere con questa quota dell’imposta sul reddito. Dare l’otto per mille alla Chiesa è un modo per riconoscere il bene che la Chiesa fa a tutti, senza distinzioni, con le sue opere di carità e solidarietà – offrendo accoglienza e servizi anche in ambiti che lo Stato non può coprire – ma pure con la custodia e la conservazione di uno straordinario patrimonio culturale, storico e artistico – che è anche risorsa per l’economia del nostro Paese. Per i fedeli – riprende il presule – l’otto per mille e le offerte deducibili per il clero sono il modo concreto per esprimere l’appartenenza alla Chiesa corpo mistico e mistero di comunione, per partecipare alla vita della Chiesa intera, oltre ogni particolarismo, e per aiutare tutta la Chiesa, a partire dalle sue ‘membra’ più povere o più vicine ai poveri. In Italia e nel mondo».

Iniziative in cantiere? «Aderendo a un progetto della Cei, sono 400 le parrocchie lombarde che hanno intrapreso un lavoro capillare per raggiungere quanti, pur non tenuti per legge alla dichiarazione dei redditi, possono egualmente scegliere a chi destinare l’otto per mille, ma spesso non lo fanno – risponde Marazzi –. Nella questione decisiva della trasparenza, tutte le diocesi lombarde sono impegnate nella pubblicazione dei loro dati dell’otto per mille, sul versante della raccolta come degli impieghi».