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Giornate nazionali di formazione e spiritualità / aperte le iscrizioni

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Il Servizio Promozione della CEI propone 3 diverse date e 3 diverse località (Centro, Nord, Sud) per partecipare alle Giornate nazionali di formazione e spiritualità:

  • Assisi (Perugia), 20-23 febbraio
  • Armeno (Novara), 17-20 marzo
  • Santa Cesarea Terme (Otranto), 24-27 aprile

L’esperienza prevede due momenti di meditazione al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio, e offre l’occasione di colloqui personali con il predicatore (p. Franco Annicchiarico SJ).
Per vivere le giornate in un clima di raccoglimento più intenso, il silenzio sarà osservato dalla prima meditazione alla Celebrazione Eucaristica (pranzo compreso).

In allegato:

  • la presentazione dell’incontro ONLINE del 12 dicembre u.s. dove sono state presentate le “novità”;
  • i tre programmi “diversi” e il link per potersi iscrivere ad UNA delle tre Giornate nazionali di spiritualità.

Trattandosi della prima edizione e avendo aperto le iscrizioni anche ai collaboratori diocesani del Sovvenire e ai coniugi e/o accompagnatori, si invitano tutti gli incaricati e collaboratori ad iscriversi il prima possibile oppure comunicare a Letizia Franchellucci l’impossibilità a partecipare.

Importante: una volta scelta la data e il luogo (Assisi, Armeno oppure Santa Cesarea Terme) iscriversi ESCLUSIVAMENTE ad un unico link, quello indicato nel programma destinato alla località e data prescelta e che riportiamo anche in basso. 

Assisi, 20-23 febbraio – Monastero San Giuseppe – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23067

Le iscrizioni sono aperte fino al 17 gennaio 2025.

Armeno, 17-20 marzo – Centro di Spiritualità Maria Candida – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23165

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 gennaio 2025.

Santa Cesarea Terme, 24-27 aprile – Oasi Santi Martiri Idruntini – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23166

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 gennaio 2025.

Si prega di iscrivere, nel programma della gestione delle iniziative, anche l’accompagnatore. La camera doppia/matrimoniale si può prenotare solo se accompagnati.

COSTI PER LA PARTECIPAZIONE
Le quote non sono frazionabili, né rimborsabili. Per Incaricati/e e Collaboratori/trici Diocesani/e del Sovvenire – 50 €
Per le giornate non è prevista alcuna spesa di vitto e alloggio. Sono a carico del partecipante o della Diocesi la quota di iscrizione di 50 € e le spese di viaggio.

Per il coniuge o l’accompagnatore – 200 €
Le giornate sono a carico del partecipante (viaggio, vitto e alloggio). Il costo di 200 €, da versare SOLO per il coniuge o l’accompagnatore, comprende:
-la quota di iscrizione;
-pernottamento in camera doppia/matrimoniale;
-la pensione completa (dal pranzo del 17 al pranzo del 20 marzo).

Uniti Possiamo / Avviso importante: prorogata la data di consegna delle scatole al 7 gennaio

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È stata prorogata la data di consegna delle scatole con le buste chiuse delle offerte agli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (IDSC) dal 15 dicembre al 7 gennaio 2025.

Si invitano, quindi, tutti gli incaricati diocesani e loro collaboratori a contattare i propri IDSC per:

  • verificare l’elenco delle parrocchie iscritte al progetto Uniti Possiamo;
  • organizzare insieme i tempi per la consegna delle scatole e le modalità di apertura delle buste con le offerte;
  • aiutare l’IDSC, solo se richiesto, nella compilazione dei blocchetti con le ricevute.

In una circolare l’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC), oltre la proroga al 7 gennaio, indica quanto segue:

  • gli IDSC dovranno aprire le scatole e compilare la procedura Uniti Possiamo entro il 20 gennaio;
  • è previsto l’invio dei blocchetti compilati all’ICSC entro e non oltre la prima settimana di febbraio.

Per tutto quello che riguarda le attività attinenti, gli IDSC dovranno contattare direttamente l’ICSC.

 

Monzio Compagnoni: “Con la nuova campagna di comunicazione vogliamo raccontare i valori della Chiesa cattolica”

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In questo nostro spazio vi proponiamo l’intervista che Massimo Monzio Compagnoni ha rilasciato all’agenzia Sir lo scorso 7 dicembre (a cura di Filippo Passantino).

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Al via la nuova campagna istituzionale curata dal Servizio per la promozione del sostegno economico della Conferenza Episcopale Italiana, che racconta una “Chiesa famiglia” fatta di piccoli gesti, di mani tese, di momenti di conforto che trasformano le difficoltà quotidiane in speranza. La campagna, dal claim incisivo “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, si articola attorno ad alcune domandeQuanto è importante per te chi ti sostiene nella fede? Che valore dai a chi aiuta ad imparare un mestiere o porta speranza ai dimenticati?e ricorda l’impegno quotidiano dei sacerdoti e delle comunità loro affidate, attraverso immagini vive e autentiche di bambini, giovani, famiglie e anziani.

La campagna, on air dal 1° dicembre fino a fine gennaio 2025, si snoda tra tv, radio, web, social e stampa. Gli spot, da 15” e da 30”, raccontano attraverso cinque esempi concreti come la Chiesa sia immersa quotidianamente nelle sfide del nostro tempo. Non solo tv, ma anche radio, digital e carta stampata, con uscite pianificate su testate cattoliche e generaliste. Ne parliamo con il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni.

Qual è l’obiettivo di questa campagna?
L’obiettivo è quello di raccontare la Chiesa cattolica tramite le attività che la rendono riconoscibile, mettendo in evidenza quali siano i suoi valori fondamentali. Vuole implicitamente portare il pubblico a chiedersi: “perché dovrei sostenerla e dar fiducia alla Chiesa?”. Perché dove c’è la Chiesa c’è fraternità e attenzione agli ultimi, ma c’è anche cura dell’interiorità di ciascuno e dei bisogni non solo materiali. E poi perché a nessuno viene chiesto il certificato di battesimo perché possa trovare accoglienza e ascolto.

Quali canali e linguaggi avete scelto?
Abbiamo cercato di usare un linguaggio molto semplice perché la campagna è indirizzata a tutti, guardando innanzitutto alle famiglie che si misurano con i problemi di ogni giorno, dalla sanità alle questioni legate ai figli, dai momenti di festa e di gioia a quelli di maggiore sofferenza, con una particolare attenzione a quei segmenti di più grande fragilità della vita umana, subito dopo il suo concepimento e prima della sua fine naturale, che sono sempre stati particolarmente a cuore alla Chiesa.

La campagna viene diffusa quest’anno non solo sul web ma anche in tv…
Esattamente. Abbiamo fatto un piccolo investimento, perché non c’erano grandi disponibilità. Abbiamo aggiunto alcuni passaggi televisivi ma c’è sempre tanto web. Il web continua ad essere una parte importante dei nostri investimenti perché ci permette di intercettare un gran numero di persone. Noi stiamo adeguando il nostro modo di comunicare per aprirci a tutte quelli che ormai non leggono più i giornali e vedono la televisione in modo saltuario, ma certamente abitano la rete e i social.

Qual è l’importanza del dono e della firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica?
Questo è un tema importantissimo perché viviamo in una società che è sempre più indifferente. L’indifferenza può essere superata soltanto educando le persone al dono e a essere attenti verso il prossimo. Anche questa è un’azione pastorale: chiedendo di sostenere la Chiesa con la firma per l’8xmille e di sostenere i sacerdoti con un’offerta deducibile, invitiamo le persone anche a costruire insieme a noi un mondo più fraterno e solidale. Meno indifferente.

Quanto incide il welfare cattolico nella società?
La Chiesa cattolica, anche se spesso ce ne scordiamo, investe ogni anno centinaia di milioni di euro, che le vengono dati grazie a chi decide di sostenerla, per una serie di attività e di progetti a supporto della comunità e di tutte le persone. È un sistema di welfare sussidiario a quello dello Stato, perché sono migliaia di progetti che aiutano le famiglie, le persone indigenti, chi non ha più un lavoro, i migranti. L’impatto sociale di quest’opera è gigantesco e, se d’improvviso venisse meno, le conseguenze sarebbero terribili.

Ogni anno la Chiesa investe 250 milioni di euro solamente nei progetti destinati alla carità, soldi che si moltiplicano grazie al contributo di migliaia di volontari che si mettono in gioco e fanno sì che questi progetti funzionino.
Dalle mense delle Caritas ai dormitori, tutte queste cose funzionano grazie a chi gratuitamente fa sì che le persone in difficoltà ricevano un sostegno. E non dimentichiamoci che la Chiesa cattolica ormai in tante zone contribuisce a sopperire anche alle carenze e ai ritardi del sistema sanitario pubblico. Ci sono medici in pensione che mettono a disposizione volontariamente il proprio lavoro, offrendo visite specialistiche a quelle persone più fragili che non sarebbero in grado di poterne avere una in tempi brevi. Tutto ciò accade, molto spesso, in strutture sostenute dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Uniti in Rete / Video tutorial per accedere ai corsi di formazione sul Sovvenire e la Comunicazione

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Nel video tutorial che segue sono illustrati tutti i passi per accedere al Portale Uniti in Rete e collegarsi alla sezione “Corsi”, dove sono stati pubblicati due titoli: Il Sovvenire e Comunicazione.

Chi ha partecipato ai webinar organizzati dal Servizio Promozione CEI nei mesi scorsi, dedicati a questo argomento, sa già come fare e in molti hanno già concluso il percorso formativo.

Per tutti gli altri operatori del sovvenire (che sono già in possesso delle credenziali per entrare nel Portale) l’invito è quello di guardare il seguente tutorial, iniziare e completare i suddetti corsi.

Buona visione!

 

“Sovvenire in radio” / In studio, a Radio Kalaritana, per l’XI puntata don Mameli e Giancarlo Cocco

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Perché è bello, necessario, e anche doveroso, sostenere economicamente i nostri sacerdoti? Per rispondere a questa domanda il programma “Sovvenire in radio”, condotto da Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, continua a raccontare l’impegno dei sacerdoti nella diocesi cagliaritana per far capire che sostenere i sacerdoti significa sostenere le opere/azioni concrete che essi portano avanti nei diversi territori, con ricadute significative per le comunità locali.

Ospiti di questa puntata don Emanuele Mameli, parroco della parrocchia Madonna della Strada a Cagliari dal 2020; tra i vari incarichi, anche direttore dell’Ufficio Catechistico dal 2012 e insegnante di religione cattolica presso il Liceo Euclide. Inoltre, Giancarlo Cocco, giovane animatore della parrocchia da circa 8 anni.

Ascolta la puntata:

Uniti nel Dono / A Cisliano (MI), un covo della mafia restituito al bene comune

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“Da questa esperienza ho imparato che il mondo bisogna guardarlo dalla prospettiva delle vittime”. Don Massimo Mapelli, 52 anni, lecchese di Merate, parla così (nell’articolo a firma di Roberto Brambilla su unitineldono.it) di uno degli insegnamenti che ha appreso durante il suo impegno alla Libera Masseria di Cisliano, paese a sud-ovest di Milano, sorta su un bene confiscato alla ‘ndrangheta.

Una nuova vita, quella del complesso di 10mila metri quadrati sequestrato alla famiglia Valle a seguito dell’operazione “Crimine Infinito”, cominciata quasi dieci anni fa.

“Tutto è iniziato nel 2015 per volontà della società civile – ricorda don Massimo, insignito nel 2024 del titolo di Cavaliere della Repubblica – c’era questo bene abbandonato e noi ci siamo entrati senza aspettare le istituzioni, che poi ci hanno sostenuto, perché era un peccato che venisse rovinato e che non fosse utilizzato. Abbiamo ottenuto prima l’assegnazione provvisoria nel 2015 e poi quella definitiva nel 2021”.

Un luogo in cui si decidevano le strategie criminali del clan e dove si compivano violenze che si è trasformato grazie al lavoro della Caritas, dell’associazione Libera, della onlus Una Casa Anche Per Te e dei volontari, in un bene a disposizione dell’intera comunità. “All’interno della Libera Masseria – spiega don Mapelli, responsabile della Caritas ambrosiana nella zona pastorale VI – ospitiamo in collaborazione con i servizi sociali alcune persone, famiglie o singoli in condizioni di necessità, siamo sede di eventi sul tema delle mafie e della legalità, organizziamo campi di lavoro, oltre ad accogliere scuole, gruppi, oratori che vogliono conoscere la storia di questa struttura e che vogliono lavorare su alcune tematiche”. Una struttura, la Libera Masseria, dove si accoglie e si educa, soprattutto i giovani.

Leggi tutto l’articolo su unitineldono.it

Bologna / La diretta del convegno sul sostentamento dei sacerdoti

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Al centro del dibattito il tema «Le risorse economiche della Chiesa tra fake news e trasparenza».

Venerdì 22 novembre nell’Auditorium Santa Clelia della Curia (via Altabella, 6) si è svolto un convegno di formazione dal titolo: «Le risorse economiche della Chiesa tra fake news e trasparenza. Il sostentamento ai sacerdoti portatori di speranza». L’Arcivescovo Cardinale Matteo Maria Zuppi ha dialogato con la giornalista Lucia Voltan  e ha risposto ad alcune domande inviate dal giornalista Giancarlo Mazzuca sulla Chiesa e la trasparenza nella comunicazione. Ha introdotto il convegno la relazione di Giacomo Varone, responsabile del servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.

«Le Offerte – ha detto l’Arcivescovo – per il sostentamento del #clero e l’#8xmille sono decisivi per la #Chiesa perché anche da essi deriva la sua libertà ed indipendenza, che viene affidata alla scelta volontaria di coloro che decidono di sostenerla. La Chiesa deve proseguire sulla strada della trasparenza circa l’utilizzo dei fondi, vivendo la #carità che ci insegna il #Vangelo e annunciando ciò che facciamo, ma evitando di realizzare iniziative solo per poterle comunicare». Segue il servizio andato in onda su 12Porte.

Sono intervenuti anche Gianluca Galletti, presidente nazionale Ucid, Alessandro Rondoni, direttore Ufficio comunicazioni sociali della Chiesa di Bologna che parlerà de «L’importanza dell’informazione per comunicare il bene»; Francesco Zanotti, presidente Ucsi Er su «Il ruolo delle testate locali nella cronaca delle comunità cristiane e delle risorse economiche»; Luca Tentori, giornalista dell’Ufficio comunicazioni sociali della Chiesa di Bologna su «Il racconto della Chiesa: giornalismo e narrazione del bene fatto dai sacerdoti».

Il convegno è stato promosso dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, l’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi), l’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) e l’Istituto diocesano sostentamento clero della Chiesa di Bologna (Idsc), con il patrocinio e il riconoscimento con crediti formativi da parte dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Il seminario ha inteso sensibilizzare l’opinione pubblica e i giornalisti sul contributo della Chiesa, anche nel silenzio della società attuale, a sostegno degli ultimi, delle famiglie, dei singoli, delle persone in difficoltà e di chiunque abbia bisogno di una parola o di un gesto di speranza. Troppo spesso sui media hanno rilievo, riferite alla Chiesa e ai sacerdoti, solo notizie di scandali, giustamente da deplorare, ma spesso non trova spazio il racconto del bene da loro promosso e che risulta essere tra i pochi segni di luce e di speranza da cogliere.

Radio Kalaritana / “Sovvenire in radio”, nella IX puntata, “racconta” la parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Decimoputzu

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Cambiano i protagonisti e le testimonianze ma non l’obiettivo principale del programma “Sovvenire in radio”. Infatti, anche in questa IX puntata i conduttori, Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, auspicano di far comprendere agli ascoltatori quanto sia importante sostenere i nostri sacerdoti grazie alle Offerte per il loro sostentamento, perché sostenerli significa, alla fine, sostenere le opere concrete che essi portano avanti nei territori, con ricadute significative per tutta la comunità.

Ospiti di questo appuntamento sono don Gianmarco Casti, parroco della parrocchia Nostra Signora delle Grazie a Decimoputzu dal 2012, Teresa Piras, della fraternità francescana e collaboratrice della Caritas parrocchiale, e Harouna Konate, mediatore culturale impegnato nella cooperativa Casa di Nazareth (struttura di accoglienza per richiedenti asilo).

Le attività portate avanti dalla parrocchia a beneficio di tutti sono veramente moltissime, e don Casti insieme ai suoi collaboratori ce le raccontano in questo podcast.

Ascolta la puntata:

“Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana nell’VIII puntata il ricordo di mons. Virgilio Angioni

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Anche con questa nuova puntata del programma “Sovvenire in radio”, i conduttori Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula, continuano a raccontare le figure dei sacerdoti che hanno segnato la vita della Diocesi.

L’obiettivo è quello di far capire quanto sia importante sostenere i nostri sacerdoti grazie alle offerte per i sacerdoti (secondo filone del Sovvenire, insieme all’8xmille), perché sostenere loro significa sostenere le opere concrete che essi portano avanti nei territori, con ricadute significative per le nostre comunità.

L’VIII puntata del 17 novembre è stata dedicata al ricordo di mons. Virgilio Angioni, fondatore, tra le altre opere, della Congregazione delle Suore del Buon Pastore, proclamato dalla Chiesa cattolica VENERABILE nel 2004 (nel 1991 iniziata causa di beatificazione). Fu molto attivo in campo sociale ed educativo: avviò una scuola serale per contrastare l’analfabetismo, animò diversi circoli per giovani e lavoratori per formarne il senso critico e indirizzarli all’azione sociale.

Il disagio sociale portato dalla guerra, lo spinse a impegnarsi in prima linea accanto ai più fragili, con la creazione dell’opera «Buon pastore» sorta per sua iniziativa nel 1923 a Cagliari, un’opera di carità ed educazione rivolta all’infanzia abbandonata – in particolare alle bambine di strada – alla quale il sacerdote si dedicò totalmente, opera che poi porterà alla creazione della Congregazione delle suore Figlie di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore.

A ricordare e raccontare questa figura è stata chiamata in studio suor Maria Teresina Carta, superiora generale della Congregazione Suore del Buon Pastore e suor Maria Luisa Cau della Congregazione delle Suore del Buon Pastore.

Ascolta la puntata:

Lancio corsi di formazione su “Uniti in Rete” / Il 26 novembre nuovo incontro online

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Invitiamo tutti gli incaricati e collaboratori diocesani, che non erano potuti intervenire all’incontro dello scorso 29 ottobre, ad iscriversi all’evento e partecipare al nuovo webinar collegandosi
martedì 2
6 novembre (ore 17-18) a questo link Zoom:

https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_mkNrpSmASBmN8IIpHNLauQ

Ripetiamo volentieri il webinar perché all’appuntamento dello scorso 29 ottobre, dedicato alla presentazione dei primi due corsi progettati per gli operatori del Sovvenire, non tutti gli incaricati e collaboratori diocesani avevano potuto partecipare. Pertanto, è stato organizzato quest’altro appuntamento sullo stesso argomento per il 26 novembre.

Di cosa si parlerà? Dopo un’introduzione su come accedere all’area di formazione, saranno presentati il corso Il Sovvenire (sulla storia, i valori e la struttura del Sovvenire, oltre e a due approfondimenti su 8xmille e Offerte deducibili) e il corso Comunicazione (sulle basi della comunicazione efficace, i materiali di comunicazione, gli eventi in presenza e online, e come misurare gli obiettivi di comunicazione).

Un consiglio – Per chi non avesse mai utilizzato strumenti come la videoconferenza o la chat online durante un webinar, potrebbe essere utile farsi affiancare da una persona esperta per rendere l’esperienza più semplice e fluida.

RICORDA! Martedì 26 novembre dalle ore 17 alle 18. Il webinar sarà registrato e la partecipazione è gratuita.