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Uniti nel Dono / Scopri ogni giorno un dono speciale: iscriviti al Calendario dell’Avvento!

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Il cammino dell’attesa ti aspetta: iscriviti subito cliccando qui per accedere all’eccezionale Calendario dell’Avvento, ideato dal Servizio Promozione della CEI. Riceverai ogni giorno una newsletter ricca di ispirazione, che ti accompagnerà passo dopo passo in questo intenso cammino di attesa. Grazie a questo percorso potrai scaricare materiali esclusivi — come mappe e personaggi da stampare — e vivere un’esperienza coinvolgente da condividere con l’hashtag ufficiale #andareverso. Non lasciarti sfuggire questa occasione unica di partecipazione e riflessione!

Il Calendario dell’Avvento – sottolinea Massimo Monzio Compagnoni, responsabile CEI del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa – fa ormai parte della tradizione di molte famiglie, ma noi abbiamo voluto proporlo in una veste nuova per invitare i fedeli a interrogarsi sul significato più profondo dell’attesa. Il nostro Calendario propone la riscoperta di un cammino, quel volgere l’animo verso ‘Colui che viene ad abitare in mezzo a noi’. Un’esperienza che unisce fede, creatività e partecipazione. In cui ogni giorno, nell’attendere, possiamo scoprire che il Natale accade proprio lì dove l’incontro diventa dono”.

Cagliari / “8xmille: 40 anni di comunità, solidarietà e opere concrete della Chiesa”

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Rinnovare il valore dell’8xmille e rafforzare il rapporto di fiducia con i fedeli è stato il cuore dell’incontro organizzato a Cagliari dal Servizio diocesano del Sovvenire lo scorso 28 novembre8xmille e Sovvenire alla Chiesa: 40 anni di impegno comune”.

Un momento importante della conferenza è stato l’intervento dell’Arcivescovo di Cagliari, Mons. Giuseppe Baturi, incentrato sul valore e sull’attualità del “Sovvenire alle necessità della Chiesa”, inteso come “precetto generale”.

Richiamando il canone 222 del Codice di Diritto Canonico, Mons. Baturi ha sottolineato che contribuire alle necessità della Chiesa non è un semplice gesto volontario, ma un dovere dei fedeli, necessario affinché la comunità ecclesiale possa portare avanti la propria missione: il culto, l’annuncio del Vangelo e la carità.

La responsabilità dei fedeli nel sostenere la Chiesa non è nuova. Fin dai primi secoli, le comunità cristiane hanno praticato forme concrete di solidarietà.

Emblematici alcuni esempi storici richiamati dall’Arcivescovo: la povertà radicale di Sant’Antonio Abate, la condivisione totale dei beni nelle prime comunità cristiane, l’ospitalità ai viaggiatori e ai bisognosi, il lavoro per sostenere se stessi e gli altri, l’elemosina come gesto diretto di solidarietà e le collette organizzate da San Paolo per i poveri di Gerusalemme, come forma di anticipazione di quella solidarietà universale che oggi ispira strumenti come l’8xmille.

Il sostegno alla Chiesa – come richiamato da Mons. Baturi – è volontario ma sistematico, motivato dall’appartenenza e dagli obiettivi ecclesiali: culto, carità e sostentamento dei ministri. Oggi questo principio si realizza attraverso offerte libere e strumenti concordatari come l’8xmille, che consentono non solo di finanziare le attività religiose, ma anche di assicurare una redistribuzione solidale tra parrocchie più ricche e più povere, in applicazione del principio di perequazione.

All’incontro è intervenuto anche Massimo Monzio Compagnoni, responsabile nazionale del Servizio promozione del Sovvenire, che ha ripercorso l’evoluzione dell’8xmille in questi anni. «La parola chiave è “insieme” – spiega –. È una storia costruita con le comunità: un cammino che ha permesso alla Chiesa di realizzare opere significative e rafforzare la propria presenza sul territorio. L’8xmille non è solo un sistema di finanziamento, ma uno strumento che mette al centro il bene comune».

Tuttavia, i numeri descrivono un calo nella partecipazione: «Da vent’anni la curva scende, con l’unica eccezione del 2020 (nel periodo pandemico). Ogni percentuale persa racconta una storia: famiglie e comunità che si allontanano o che si interrogano sul ruolo della Chiesa». La parola chiave, ha ribadito, è “fiducia”: «Dietro ogni firma c’è un atto di fiducia. Quando vacilla, sta a noi ricostruirla con trasparenza e umiltà».

Citando il cardinale Attilio Nicora, ideatore del sistema, Compagnoni ricorda che «il denaro non è uno scopo, ma un mezzo per fare del bene: la Chiesa non è un’azienda, è una comunità. L’8xmille è un legame di comunione».

Tra le maggiori criticità, la scarsa conoscenza del funzionamento del sistema da parte dei fedeli: «Il 70% non sa come la Chiesa si sostenga economicamente. Il 45% dei praticanti non firma».

Ecco allora l’importanza di far conoscere maggiormente l’importanza e l’impatto concreto di questo strumento nel nostro Paese e nel mondo.

Dal 1984 a oggi, la Chiesa cattolica ha rimesso in circolo oltre 30 miliardi di euro: 12 miliardi per culto e pastorale, 11 miliardi per il sostegno dei sacerdoti e 7 miliardi per opere caritative in Italia e nel mondo. In Sardegna i fondi ammontano a 800 milioni, di cui 155 milioni destinati alla carità; a Cagliari, 150 milioni totali, di cui 28 per la carità.

Oltre agli interventi nazionali, più di 2 miliardi sono stati destinati ai Paesi poveri e alle emergenze.

Nel solo 2024 la Chiesa ha destinato 275,1 milioni alle diocesi per opere caritative, 80 milioni ai poveri e 45 milioni alle emergenze nazionali e internazionali. Qui si inserisce l’impegno di Caritas Italiana: 6 milioni di pasti, 1,4 milioni di visite mediche gratuite, 277.000 persone aiutate e migliaia di interventi socio-sanitari. In Sardegna, nel 2024, 6 milioni sono stati investiti per la carità, di cui 3 milioni a Cagliari. Tra le eccellenze locali, l’ambulatorio della Caritas diocesana con 70 volontari, 18 specialità mediche, 1.700 prestazioni e 5.000 confezioni di farmaci gratuiti l’anno (in parte acquistati dalla Caritas diocesana e in parte ricevuti grazie a donazioni varie e alla recente collaborazione con il Banco farmaceutico): «Senza la carità sanitaria assisteremmo a un disastro sociale».

Con l’8xmille, in trent’anni, sono stati finanziati 1,3 miliardi per il restauro di chiese e beni culturali. «Il 70% del patrimonio artistico italiano è in gestione alla Chiesa». A Cagliari, tra gli interventi, figura la Chiesa di Sant’Eulalia.

«Molti non sanno che l’8xmille li ha già raggiunti in vario modo – aggiunge Compagnoni –:  matrimoni, battesimi, oratori, aiuti ricevuti. È il filo che tiene insieme la nostra società, soprattutto dove lo Stato arretra». Per migranti, giovani, periferie e paesi spopolati, le parrocchie restano spesso l’ultimo presidio: «Lo Stato se ne va, noi restiamo».

A quarant’anni dalla sua istituzione, l’8xmille resta «uno strumento essenziale ed efficace», ma occorre rinnovare il dialogo con i fedeli: «Vogliamo essere trasparenti. Serve ascolto, dialogo, racconto». L’invito finale è chiaro: «La firma non è un atto burocratico, ma una scelta di corresponsabilità. Venite a vedere, diventate protagonisti. Siate quel piccolo lievito di unità e fraternità di cui parla Papa Leone XIV».

Maria Chiara Cugusi

8xmille / Diocesi di Cagliari: Mons. Baturi e Monzio Compagnoni sui “40 anni di impegno”

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Venerdì 28 novembre alle 18 nella sala Benedetto XVI della Curia, a Cagliari, si terrà una conferenza in occasione dei 40 anni dell’istituzione del sistema 8xmille, promossa dal Servizio diocesano Sovvenire.

Si tratta di un momento di riflessione su uno strumento che nel tempo ha generato tanti frutti positivi e che richiede di essere rivalutato e compreso ulteriormente. All’appuntamento, aperto a tutti, sono invitati in particolarmente i parroci e i referenti parrocchiali.

La serata, che prevede la relazione introduttiva del direttore del Servizio diocesano don Alessandro Simula, ruoterà attorno al tema “8xmille e Sovvenire alla Chiesa: 40 anni di impegno comune”.
Seguiranno gli interventi dell’Arcivescovo, Mons. Giuseppe Baturi, e del responsabile nazionale del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica Massimo Monzio Compagnoni, che si occuperanno rispettivamente di “Sovvenire alle necessità della Chiesa: valore e attualità di un precetto generale” e “8xmille, 40 anni di presenza e impegno della Chiesa cattolica in Italia e nel mondo. Una storia fatta insieme”.

“Celebrare i quarant’anni dell’8xmille e del Sovvenire – spiega don Alessandro Simula, direttore del Servizio diocesano del Sovvenire – significa riconoscere la storia di una Chiesa che cammina insieme alle persone, condividendo responsabilità, risorse e speranza. Questo impegno comune non è solo un sostegno economico, ma un segno concreto di corresponsabilità e fiducia reciproca”.

(Sir)

Bologna / Quali prospettive future sul sostegno economico alla Chiesa a 40 anni dalla riforma?

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Giovedì 13 novembre nell’Auditorium Santa Clelia Barbieri della Curia Arcivescovile si è svolto il convegno «Sostegno economico alla Chiesa e cultura del dono. A 40 anni dalla riforma, le prospettive future» promosso dal Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica con la collaborazione di Ucid (Unione cattolica Imprenditori Dirigenti), Fondazione «Centesimus Annus», Istituto Diocesano Sostentamento Clero, Ucsi (Unione cattolica Stampa italiana) Emilia-Romagna e Centro San Domenico, di cui vi proponiamo qui la registrazione.

I lavori sono stati introdotti e coordinati da Giacomo Varone, responsabile del Servizio per la Promozione del Sostegno economico della Chiesa di Bologna. Sono intervenuti Giulio Tremonti, parlamentare della Repubblica italiana e presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati e Paolo Pagliaro, editorialista, giornalista di LA7. Le conclusioni sono state affidate al Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

 

 

Diocesi di Roma / Caritas: presentato il Rapporto sulla Povertà

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Roma si conferma una città di contrasti: in crescita e più dinamica sul piano economico, ma ancora divisa tra chi beneficia della ripresa e chi ne resta escluso, con disuguaglianze che rischiano di incrinare la sua coesione sociale. Una “città di cristallo”: brillante e in vetrina per i grandi eventi, grazie alle numerose opere che hanno cambiato il volto della città contribuendo allo sviluppo economico, ma segnata da disuguaglianze e povertà che continuano a incidere sulla vita di migliaia di persone.

È quanto emerge dal Rapporto 2025 “La povertà a Roma: un punto di vista”, realizzato dalla Caritas diocesana di Roma e presentato pochi giorni fa nel Palazzo del Vicariato in una conferenza stampa che ha visto la presenza del cardinale Baldo Reina, vicario del Papa per la diocesi di Roma, di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale, di Massimiliano Maselli, assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio e di Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana.

«La ripresa economica non è omogenea, le disuguaglianze persistono e la povertà assume forme sempre più sottili: educativa, abitativa, relazionale. E mentre Roma si affaccia all’ultima parte del Giubileo, il nostro impegno non può ridursi a una celebrazione, ma deve tradursi in un’attenzione concreta alle ferite sociali della città» ha detto il cardinale Baldo Reina nel corso della presentazione.

«Roma – ha detto Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana – ha l’urgente bisogno di far riecheggiare la melodia della coesione sociale, per proporre un’alternativa al dolore sociale che rischia sempre più di tradursi in rancore e che vede l’epicentro nella vastità di aree della città, soprattutto nelle sue periferie, dove tende ad imporsi il fenomeno della solitudine, dell’assenza di servizi, del senso di insicurezza, della mancanza di vere alternative di offerta di contenuti veri e di possibili risposte alla profonda domanda di senso per la propria vita, che proviene soprattutto dalle giovani e le giovanissime generazioni».

Nella Capitale, nel 2024, nonostante un reddito medio pro capite superiore alla media nazionale (31.316 euro contro 24.830), il 15,8% dei residenti è a rischio povertà, il 6,9% vive in gravi condizioni abitative e il 3,2% sperimenta deprivazione materiale e sociale. Cresce anche la quota di lavoratori poveri, oggi all’8,5%, segno che un impiego non basta più a garantire stabilità economica.

Nello stesso periodo, la Caritas diocesana di Roma, presente con 52 servizi diocesani e 224 Centri di ascolto parrocchiali, ha incontrato 24.796 persone (+1% rispetto al 2023), con un numero stimato di 60 mila beneficiari delle diverse forme di aiuto. Il 38,9% delle persone si è rivolta alla Caritas per la prima volta nel corso del 2024: il segnale di un bisogno nuovo, spesso legato a situazioni di crisi improvvisa o temporanea, come quella dei migranti di passaggio.

Ma resta anche l’altra faccia della povertà: quella di lunga durata. Circa il 60% delle persone frequenta i servizi da più anni; un terzo si rivolge regolarmente ai Centri di ascolto o alle mense da oltre dieci anni. È la povertà degli “invisibili stabili”, di chi resta escluso dai benefici della crescita economica, in bilico tra precarietà e resistenza quotidiana.

Il volume, 132 pagine ricche di infografiche e tabelle, documenta le numerose iniziative promosse nel corso del 2024. Dati sugli aiuti alimentari, la distribuzione dei buoni spesa, gli empori della solidarietà, le mense sociali, l’assistenza sanitaria e l’accompagnamento sociale. Insieme allo scenario economico-sociale della Capitale, vi sono anche due approfondimenti sulla comunità peruviana, diventata la più numerosa come presenze nei servizi della Caritas, e sulla solitudine delle persone anziane.

Diocesi di Napoli / Il sostegno economico alla Chiesa si fa spettacolo e cultura

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Il primo convegno “2.0” sul Sovvenire, organizzato dall’incaricato diocesano diacono Raffaele Iervolino mercoledì 29 ottobre a Napoli, ha voluto essere un approccio nuovo, dinamico e fortemente radicato nel tessuto sociale e culturale partenopeo.

L’incontro ha dunque rotto gli schemi tradizionali per affrontare il tema del sostegno economico (in particolare l’8xmille) in chiave inedita.

Formazione e Spettacolo è stata una formula innovativa.

L’evento non si è limitato all’analisi di dati e prospettive economiche. L’obiettivo era dimostrare come il sostegno consapevole dei fedeli sia un investimento diretto nel patrimonio sociale e culturale di Napoli. Il momento clou è stato l’integrazione tra la comunicazione istituzionale e la performance artistica: Il Dono in Scena. I ragazzi dell’Oratorio parrocchiale hanno messo in scena una drammatizzazione per spiegare con semplicità e immediatezza il valore della corresponsabilità e del “dono consapevole”.

Ritmo e Spiritualità. La serata si è conclusa con l’esibizione di un coro Gospel che ha celebrato i temi del dono e della solidarietà trasformando un tema economico in un’esperienza di comunione e gioia collettiva.

“Abbiamo voluto dimostrare che parlare di 8xmille e Sovvenire non è solo una questione di bilanci, ma un atto di profonda cultura e di appartenenza al nostro territorio,” ha dichiarato il diacono Iervolino. “L’energia e la generosità di Napoli meritano di essere raccontate anche attraverso questi gesti concreti di sostegno alla Chiesa che opera nel sociale e tutela i suoi tesori”.

L’iniziativa ha segnato un precedente importante, aprendo una nuova via per la comunicazione dei temi ecclesiali, unendo trasparenza, dati locali e l’arte di coinvolgere l’intera comunità.

Diocesi di Napoli / Napoli racconta: il primo convegno sul “Sovvenire 2.0”

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Organizzato dall’incaricato Raffaele Iervolino, si terrà il 29 ottobre alle 19.30 il primo convegno sul “Sovvenire 2.0” sull’informazione e la formazione del Sovvenire oggi.

L’evento si svolgerà in una sala del Teatro Paradiso di Cappella Cangiani (Via Mariano Semmola, 15 Napoli) con degli approfondimenti relativi al territorio napoletano.

Si farà, tra l’altro, sensibilizzazione sull’8xmille e le sue potenzialità di realizzare migliaia di progetti, vista la forte rilevanza sociale e la tutela del patrimonio storico culturale che contraddistingue in particolare Napoli. Si parlerà dei valori: comunione, corresponsabilità, partecipazione attiva dei fedeli, trasparenza, perequazione e solidarietà, cardini dell’incontro diviso in quattro momenti:

1) proiezione di un filmato relativo al Sovvenire

2) una fotografia di oggi: il Sovvenire a Napoli

3) proposte e progetti

4) l’arte di comunicare: “la parrocchia si racconta in musica e parole”.

Programma in allegato.

Uniti Possiamo / Incontro formativo a Montenero di Bisaccia (CB)

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L’incontro per la presentazione del progetto “Uniti possiamo” della Comunità Pastorale “Maria SS.ma di Bisaccia” composta dalle due parrocchie “San Matteo Apostolo” e “San Paolo Apostolo” (provincia di Campobasso) si terrà il prossimo 27 ottobre dallo 20.00 alle 23.00.

Ha come fine quello di contattare tutti coloro che hanno partecipato con le loro offerte alla campagna “Uniti possiamo” negli anni 2023 e 2024 per coinvolgerli anche nel 2025 allargando il numero dei partecipanti. Il parroco moderatore della Comunità Pastorale, don Stefano Rossi, e il referente parrocchiale del progetto, Sig. Benedetto Carmine, illustreranno i benefici della campagna e soprattutto come il saper donare ai sacerdoti aiuta molto la Chiesa Italiana a non gravare sull’8xmille. Saranno utili i video e il materiale presenti nel sito del Sovvenire e quello sull’ABC del sostegno economico alla Chiesa.

Territorio / Gli incontri formativi di ottobre

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Nella seconda metà di ottobre vi segnaliamo diversi incontri presenti sul Calendario del Portale Uniti in Rete, che verteranno sul sostegno economico alla Chiesa e in particolare su Uniti Possiamo.

Il 15 ottobre a Padova organizzato da Valter Francescon si terrà l’incontro con gli addetti alla segreteria del Centro Parrocchiale AVE per ringraziare del lavoro fatto lo scorso anno e rilanciare l’iniziativa Unti Possiamo fornendo materiale aggiornato e specificando le date della campagna di sensibilizzazione parrocchiali (novembre-dicembre 2025).

Per il 19 ottobre Alessandro Cuzzola porrà l’attenzione sullo “sport”. Anche nel 2025, infatti, il Sovvenire sarà partner della 4^ edizione di corsa della Madonna dei Fiori nel Vicariato di Scandicci (FI). Secondo l’insegnamento della Chiesa cattolica, lo sport va oltre la mera attività fisica, promuove valori come la solidarietà, il rispetto reciproco, l’amicizia, per mettere in risalto il valore della solidarietà che si esprime anche con le donazioni e il sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Sempre il 19 ottobre ci spostiamo a Roma dove si terrà un incontro di formazione online dedicato ai referenti parrocchiali sul progetto Uniti Possiamo.

Il 22 ottobre ad Acireale (Città metropolitana di Catania) un evento organizzato dalla parrocchia Madonna della Fiducia vuole sottolineare l’importanza della presenza del sacerdote nella comunità parrocchiale e come il suo sostentamento sia affidato ai fedeli. “Rendere grazie a Dio” significa esprimere riconoscenza a Dio per i benefici ricevuti, per la sua costante presenza, per l’amore ricevuto e per la vita stessa che ci è stata donata.

Altri 2 eventi sono programmati per il 25 ottobre: uno a Vicenza con i referenti parrocchiali e la presenza del Servizio Promozione (v. programma) e l’altro a Firenze dal titolo “I 5 sensi”, anche questo riservato ai referenti parrocchiali. Qui il Servizio diocesano dell’Arcidiocesi di Firenze per la promozione del sostegno economico della Chiesa cattolica, unitamente a Terre di Florentia, ha organizzato una mattinata particolarmente interessante che intende far conoscere e far toccare con mano cosa si realizza con i contributi dell’8xmille. Infatti, con queste firme destinate alla Chiesa cattolica, si contribuisce anche al mantenimento, al recupero e restauro delle opere d’arte del patrimonio artistico d’Italia (circa il 70 % del patrimonio è custodito dalla Chiesa cattolica con le sue chiese, abazie, basiliche ecc.).

Il 26 ottobre a Tarquinia (VT) Francesco Zigrino ha dato spazio al Sovvenire durante la giornata delle famiglie dal titolo “Vieni, porta e condividi… cosa? Amore, gioia, amicizia, divertimento, aggregazione e condivisione insieme.

Il giorno dopo, 27 ottobre, a Campobasso Stefano Rossi ha organizzato un incontro per la presentazione del progetto Uniti possiamo alla Comunità Pastorale “Maria SS.ma di Bisaccia” composta dalle due parrocchie “San Matteo Apostolo” e “San Paolo Apostolo”. L’incontro ha come fine quello di contattare tutti coloro che hanno partecipato con le loro offerte alla campagna Uniti possiamo nel 2023 e 2024 per coinvolgerli anche nel 2025 allargando il numero dei partecipanti. Il parroco moderatore della Comunità Pastorale don Stefano Rossi e il responsabile del progetto parrocchiale sig. Benedetto Carmine illustreranno i benefici della campagna e soprattutto come il saper donare ai sacerdoti aiuti molto la Chiesa italiana a non gravare sull’8xmille. Saranno utilizzati materiali presenti nel sito del Sovvenire e il video L’ABC del sostegno economico alla Chiesa in 5 minuti.

A Napoli la sera del 29 ottobre Raffaele Iervolino ha organizzato “Napoli racconta”, primo convegno sul Sovvenire 2.0. L’incontro si svolgerà al Teatro Paradiso sull’informazione e formazione del Sovvenire Oggi con la specifica di un quadro del Territorio napoletano, la sensibilizzazione dell’8xmille e le potenzialità di realizzare migliaia di progetti vista la forte rilevanza sociale e la tutela del patrimonio storico culturale che Napoli negli ultimi tempi si è distinta per bellezza e generosità. Si parlerà quindi dei valori come comunione, corresponsabilità, partecipazione attiva dei fedeli, trasparenza, perequazione, solidarietà e comunicazione. Questi saranno i cardini dell’incontro diviso in quattro momenti: 1) Presentazione di un video riassuntivo sul cos’è il Sovvenire; 2) Una fotografia di oggi del Sovvenire a Napoli; 3) Proposte progetti di oggi e domani; 4) L’arte di comunicare “la parrocchia si racconta in musica e parole”.

Offerte sostentamento clero / “Uniti Possiamo” 2025: le date da salvare

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Celebrata la Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero lo scorso 21 settembre è ormai chiaro che un solo giorno non basta per raccontare il valore di un gesto che sostiene l’intera comunità ecclesiale.

Per questo, è possibile per le parrocchie aderire al progetto Uniti Possiamo 2025, un’iniziativa che amplia il tempo dedicato alla promozione delle Offerte deducibili.

Il progetto si propone di coinvolgere la comunità nella raccolta di una somma di circa 1.000 euro, cioè l’equivalente di una delle dodici mensilità di un sacerdote. L’obiettivo è quello di raccogliere il maggior  numero possibile di Offerte e creare una grande famiglia di donatori che scelgono una volta all’anno di sostenere i circa 32.000 sacerdoti in Italia e in missione come fidei donum, che dedicano la vita all’annuncio del Vangelo, alla guida delle comunità, alla promozione della carità e della prossimità verso tutti. Le Offerte a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC) sono deducibili dal reddito complessivo delle persone fisiche fino ad un massimo di 1.032,91 euro annui. Se inserite nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi), queste Offerte concorreranno a diminuire l’Irpef e le relative addizionali. La ricevuta, rilasciata dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (IDSC), è valida per la deducibilità fiscale.

Le parrocchie che si iscriveranno al progetto “Uniti Possiamo” (dopo aver effettuato l’accesso al Portale www.unitiinrete.it) potranno vivere un percorso prolungato e strutturato con materiali che arriveranno direttamente in parrocchia per facilitare la raccolta delle Offerte destinate all’ICSC. Sarà un’occasione concreta per rafforzare il senso di appartenenza e corresponsabilità dei fedeli nei confronti della missione della Chiesa.

Lo scorso anno su 4.996 parrocchie iscritte, hanno partecipato effettivamente al progetto “Uniti Possiamo” 1.624 parrocchie.

Per ulteriori dettagli e approfondimenti sulle scadenze delle diverse attività consultate il pieghevole in allegato.

Di seguito il riepilogo delle scadenze principali:

  • 1° novembre/15 dicembre – raccogliere le Offerte con il progetto “Uniti Possiamo”;
  • 15 dicembre – consegnare all’Istituto Diocesano Sostentamento Clero la scatola con le buste CHIUSE delle Offerte deducibili;
  • entro il 31 dicembre – svolgere un incontro di formazione in parrocchia;
  • entro il 31 marzo 2026 – rendicontare l’incontro già svolto nel 2025.

È importante ricordare che, per chi non lo avesse ancora fatto, fino a dicembre è possibile programmare e svolgere un incontro di formazione parrocchiale sul Sovvenire da inserire all’interno del portale www.unitiinrete.it. Si potrà accedere, così, ai contributi messi a disposizione per le parrocchie.

Per eventuali informazioni si può contattare l’assistenza allo 06/97 85 84 14 – e-mail: assistenza@sovvenire.it, dal lunedì al venerdì dalle 9.00/13.00 e dalle 15.00/19.00.