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Emilia-Romagna / A Solarolo, uniti nella tragedia e nella solidarietà

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Prima che l’acqua e il fango si riversassero nelle strade, Solarolo, nella diocesi di Faenza, contava circa 4.500 abitanti. Ieri c’erano invece almeno ottomila persone.

“Siamo stati sommersi dall’acqua, ma ancor di più dalla solidarietà”. Si incrina la voce di don Tiziano Zoli, parroco di Santa Maria Assunta, che da giorni gira tra le case dei parrocchiani, dando coraggio, aiuto, conforto. “I volontari sono arrivati per aiutarci dalle altre zone della Romagna, dall’Emilia, ma anche dal resto d’Italia – racconta –. Gli alpini, la Protezione Civile, le amministrazioni….”. Impossibile elencare tutti i gruppi e i singoli che, armati di vanghe e scopettoni, stanno riportando la normalità nelle strade del paese. “Il problema adesso è il fango, che si sta asciugando e diventando come cemento e polvere”, spiega il sacerdote per unitineldono.it.

Ora che l’acqua si è ritirata, bisogna ripulire tutto e ricominciare. “Negli spazi della scuola dell’infanzia parrocchiale – illustra il parroco – abbiamo sistemato due stanze, che non erano state coinvolte dall’alluvione, per accogliere i bambini dai 3 ai 6 anni, mentre quelli della primaria vanno in biblioteca, dove con i volontari passano 2 ore al mattino e 3 al pomeriggio. Almeno si distraggono, stanno insieme e non pensano tutto il tempo a quello che è successo nel paese.Metà della chiesa l’abbiamo adibita a deposito per gli alimenti e i vestiti che sono arrivati. Con l’aiuto delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, e sempre insieme a Protezione Civile e Comune, stiamo provvedendo alla distribuzione”.

Ci sono le macchine ferme ai bordi delle strade, che chissà se riusciranno mai a riaccendersi. Ci sono i mucchi di oggetti rotti, ormai inutilizzabili. Ma ancor più che dentro alle case, si contano i danni nelle campagne circostanti. “Questa è una zona ad alta vocazione agricola e vinicola – spiega don Tiziano –, ci sono tanti frutteti oltre al grano e alle orticole. Le piante, dopo 36 ore sommerse dall’acqua, rischiano di morire per asfissia radicale. I raccolti di quest’anno totalmente compromessi e per i frutteti anche per i prossimi due o tre anni. Però i nostri contadini si sono messi a disposizione degli altri con i propri trattori, veri carri armati della solidarietà, che vanno per le strade a tirare fuori di tutto, a dare una mano per lo spurgo delle case. Come siamo uniti nella tragedia, così siamo uniti nella solidarietà. Ieri abbiamo celebrato due Messe, e abbiamo pregato non solo per Solarolo ma per tutta la Romagna”.

Si sente un po’ “come don Camillo”, don Tiziano, in questi giorni. Ripensa a quando è rientrato nella sua parrocchia, e l’ha trovata sommersa da cinquanta centimetri di acqua. Appena sotto al mobile dove è custodita l’immagine in ceramica della Madonna della Salute, venerata nella cittadina romagnola.

“Romagna che si sveglia col sorriso ogni mattina”, cantava Raoul Casadei. “In questi giorni è più difficile sorridere – ammette il sacerdote – ma ci proviamo lo stesso. Mi basta, come è successo l’altro giorno, una bambina che si avvicina e mi dice: Don, perché sei triste? La vuoi una caramella? E ringrazio il Signore per avermi fatto scoprire davvero l’odore delle mie pecore… Odore di terra, di acqua, di fango”.

(di Giulia Rocchi – foto gentilmente concesse da don Tiziano Zoli per unitineldono.it)

Monzio Compagnoni agli incaricati del Piemonte: essere sempre più comunità

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Sul settimanale fossanese La Fedeltà è stato pubblicato questo servizio di Chiara Genisio sull’incontro degli incaricati diocesani del “sovvenire” del Piemonte.

Promosso dal referente regionale Giorgio Carlino lo scorso 16 maggio, l’evento ha visto tra i partecipanti il responsabile del Servizio promozione della CEI Massimo Monzio Compagnoni e alcuni delegati dei Beni culturali e della Caritas. Una trasversalità di impegno che denota la volontà, anzi la scelta, di camminare insieme.

Con una ampia e dettagliata relazione il responsabile nazionale del Servizio “sovvenire”, Monzio Compagnoni, ha illustrato i dati piemontesi sull’8xmille e sul sostegno ai sacerdoti.

In Piemonte, rispetto alla media nazionale, per il sostentamento del clero si utilizzano meno soldi dell’8xmille (la percentuale è del 63 contro il 68%), mentre è più basso il numero dei donatori per parrocchia nel capitolo del sostentamento del clero: la media piemontese si ferma al 2,4 contro quella nazionale del 2,9. Se le donazioni per il clero in Italia, nel 2022, sono di un abitante ogni 506, nella regione subalpina questa percentuale sale a uno contro 607, ma con profonde differenze tra le diocesi. Con il miglior rapporto c’è Saluzzo (1 donazione ogni 207 abitanti), seguito da Pinerolo e Mondovì. Fanalini di coda le diocesi di Alba, Alessandria e Asti.

Le firme per l’8xmille negli anni continuano a diminuire. La percentuale delle firme dei piemontesi si attesta al 42%, leggermente meglio del dato nazionale che si ferma al 40,7%, ma negli ultimi anni in Piemonte la diminuzione delle firme è stata maggiore rispetto al dato italiano.

Compagnoni ha evidenziato come quasi il 50% dei praticanti non devolve l’8xmille alla Chiesa Cattolica. Non è per lui una questione di “fare soldi” ma di tornare ad essere una comunità che si sostiene.

Per aiutare a far crescere le firme e il sostegno alla Chiesa una strada può essere quella di avere un referente di parrocchia, un laico, che aiuti la sua comunità anche su questo fronte. Un lavoro capillare per formare e far crescere la consapevolezza del dono.

Intenso e schietto, il dibattito ha messo in luce buone pratiche già sperimentate come le difficoltà, le diverse opinioni. Tutti si sono però ritrovati nella certezza che occorre trasparenza su come sono utilizzati i fondi dell’8xmille.

Lo stesso Vescovo delegato Cep per il “sovvenire”, Mons. Luigi Testore pastore della diocesi di Acqui, ha sottolineato l’importanza di confrontarsi e di approfondire a livello locale questo servizio del “sovvenire”. “È positivo – ha commentato – che siano emerse le difficoltà e i problemi, così possiamo impegnarci a trovare insieme le soluzioni. Abbiamo bisogno di approfondire e trovare il modo di costruire una comunità che ha bisogno non solo di spiritualità ma anche mezzi concreti di vita”.

Carlino ha infine sintetizzato le tre azioni da mettere in campo da subito: corresponsabilità, condivisione e trasparenza.

Chiara Genisio

Bologna / Gli intermediari fiscali al Convegno “8xmille una firma per unire”

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8xmille una firma per unire. Un piccolo gesto, una grande missione” è stato il titolo del Convegno promosso dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica dell’Arcidiocesi di Bologna. L’incontro, che si è svolto nella Sala Conferenze Marco Biagi dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili lo scorso 11 maggio, è stato voluto dall’Arcivescovo il card. Matteo Maria Zuppi il quale, non potendo partecipare, ha inviato un video messaggio di saluto e delegato al compito il Vicario generale per l’amministrazione Mons. Giovanni Silvagni.

I lavori sono stati introdotti e coordinati da Giacomo Varone, responsabile diocesano del Servizio Promozione. Tra i relatori anche Monsignor Luigi Testore, Vescovo di Acqui e presidente dell’Istituto centrale sostentamento clero.

«L’8xmille fa bene! Il Convegnoafferma Giacomo Varone – vuole contribuire a recuperare una sensibilità che va via via calando. Dobbiamo sempre ricordare il grande significato economico e civile di questa firma, anche per sostenere le opere di carità sul territorio: con questa scelta è possibile ridare futuro alla vita degli ultimi, rendere concreto e visibile un aiuto agli invisibili così come il restauro delle chiese e le diverse opere parrocchiali. È il territorio stesso a mostrarci i benefici di questa firma che non costa nulla, ma è portatrice di tanto bene».

 

I partners dell’evento sono stati l’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, Fondazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, Unione cattolica della stampa italiana, Associazione cristiana lavoratori italiani di Bologna e Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Bologna.

 

Uniti nel dono / La storia di don Fabio e la sua “cooperativa di comunità”

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“Camminare insieme è la cosa più semplice, a volte la più complicata… certamente la più bella”. Parola di don Fabio Fiori, parroco di Danta di Cadore e San Nicolò di Comelico (BL). È lui l’anima di una cooperativa di comunità che sta aiutando la gente a rimanere nel proprio paese e questo territorio meraviglioso a non morire.

Nel 2019, ispirato da una esperienza di “cooperativa di comunità” di cui ha letto qualcosa, chiama a raccolta i suoi parrocchiani, chiede il permesso al suo Vescovo e si lancia in questa avventura.

Un’impresa che poco a poco restituisce anche alle persone più sole e demotivate il gusto dello spendersi per gli altri e che comincia a porre un freno a quel processo, che sembrava irreversibile, di spopolamento e abbandono di questo angolo di paradiso.

Scopri di più su www.unitineldono.it

Perugia: presentato il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”

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In concomitanza con la Giornata nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica, in calendario domenica 7 maggio, e di avvio della sua nuova campagna “Una firma che fa bene”, a Perugia, presso il Teatro parrocchiale dell’Oasi di Sant’Antonio, sabato 6 maggio, è stato presentato alla stampa il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, nel corso del 6° Convegno regionale del Sovvenire.

E’ un lavoro divulgativo preso d’esempio e ‘capofila’ di un progetto nazionale in fase di elaborazione da parte del Servizio Promozione della Cei, un’agile pubblicazione di poco più di 60 pagine con grafici, immagini significative e codici “QR” dove scaricare più informazioni e video, avente come sottotitolo: “I progetti, le opere, i benefici per le comunità” (in allegato). Una pubblicazione curata della Conferenza episcopale umbra (Ceu) con la collaborazione e la professionalità comunicativa degli operatori dei media cattolici umbri quali il settimanale La Voce, l’emittente UmbriaRadio in Blu e gli Uffici stampa diocesani e anche della Società editoriale Vita Spa impresa sociale. La pubblicazione è consultabile sul sito: www.sovvenire-umbria.it.

Alla presentazione alla stampa sono intervenuti il Vescovo delegato per il “Sovvenire” e vice presidente della Ceu, Mons. Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il responsabile nazionale del “Sovvenire” della Cei, Massimo Monzio Compagnoni, e il coordinatore del “Sovvenire” per l’Umbria, il diacono Giovanni Lolli.

Credere nell’8xmille e promuovere nuove forme di sostegno alla Chiesa. Quest’ultimo non ha nascosto la “preoccupazione” per alcune stime che danno in calo, a partire dal 2024, i fondi dell’8xmille, a seguito delle gravi ripercussioni della pandemia con diminuzione del gettito IRPEF e delle firme. Da ricordare che i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, oltre a sostenere opere di carità, sono destinati al culto e alla pastorale (esercizio e cura delle anime e scopi missionari), all’edilizia e beni culturali e al sostentamento del Clero e alle sue attività pastorali e socio-caritative. L’impegno degli operatori del “Sovvenire”, ma non solo, emerso anche al 6° Convegno regionale, è quello di non perdere ulteriormente rispetto a quanto si è già perso. Occorre iniziare a studiare nuove forme di sostegno, alternative allo stesso 8xmille e alle offerte deducibili, come ad esempio i lasciti testamentari e anche la creazione di sinergie a livello locale, per consentire alla Chiesa di proseguire le sue attività pastorali, socio-caritative e culturali a sostegno di credenti e non, perché l’8xmille è di aiuto a tutta la comunità. Basti pensare alla grande funzione sociale a livello territoriale svolta da migliaia di sacerdoti-parroci sostenuti anche attraverso l’8xmille, che in Italia sono 32.408 e nelle otto Diocesi dell’Umbria sono 678 (dato 2021). Proprio ai sacerdoti e alla loro missione sono dedicate alcune pagine della pubblicazione.

Ci vuole maggiore corresponsabilità, partecipazione e comunione. A metterlo nero su bianco, nella nota introduttiva di questa pubblicazione, è l’Arcivescovo Maffeis, ricordando le tre parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 16 febbraio, “corresponsabilità, partecipazione e comunione”, nel soffermarsi sul “significato del sistema di sostegno economico”. Mons. Maffeis, nel citare ancora il Papa, esorta i cristiani a sorreggersi a vicenda, “chi è più forte sostiene chi è più debole…, per cui la corresponsabilità è il contrario dell’indifferenza, come pure del si salvi chi può”. Ed aggiunge: “Il contributo di ciascuno – che passa anche dalla firma sulla dichiarazione dei redditi – significa appartenenza, fraternità effettiva, condivisione”. La trasparenza dei bilanci economici. “La vicinanza solidale e la stima per la missione della Chiesa, mentre sono motivo di riconoscenza – scrive Maffeis –, ci impegnano a una testimonianza limpida, che – anche con la trasparenza dei bilanci economici – contribuisca a rafforzare la credibilità e la fiducia. Ne guadagnerà la stessa condivisione: la nostra gente, quando è informata, si rivela sempre generosa nel rispondere alle necessità che si presentano”. I dati dell’8xmille nazionali ed umbri. L’Arcivescovo Maffeis, nel presentare i dati, ha ribadito che “le risorse di cui i territori delle nostre diocesi e parrocchie hanno potuto far tesoro vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri oratori, dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti”.

Tenendo presente che i fondi del 2021 sono ripartiti sulla base delle firme del 2018 (infatti c’è sempre uno scostamento di tre anni per l’erogazione di questi fondi da parte dello Stato), le firme per la Chiesa cattolica sono state 13.520.527 (nel 2018) che hanno portato ad un’erogazione alla stessa Chiesa di 1.136.166.333 euro (nel 2021), di cui alle otto Diocesi dell’Umbria sono stati assegnati complessivamente 23.009.249,57 euro così destinati: Culto e Pastorale, 4.009.203,32 euro; Edilizia di Culto e Beni Culturali, 6.054.501,78 euro; Opere di Carità, 3.816.097,10; Sostentamento del Clero e sue attività pastorali, socio-caritative e missionarie, 9.129.447,37 euro. Dopo una significativa risalita dei fondi assegnati alle Diocesi dell’Umbria, nel 2016 erano 20,36 milioni di euro e nel 2020 26,32 milioni di euro (quasi 6 milioni in più), nel 2021, con 23,09 milioni di fondi, si registra una contrazione di oltre 3 milioni rispetto all’anno precedente.

Uniti per rendere più efficaci le risorse a disposizione. Anche per questo si parla di “una visione condivisa e di prospettiva” delle Chiese dell’Umbria. Ad evidenziarlo, nel commentare i dati nel “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, è l’economo della Ceu, Daniele Fiorelli, che scrive: “Le diocesi umbre stanno provando sempre di più a camminare insieme, nella consapevolezza che solo uniti si potranno rendere più efficaci le risorse a disposizione”. Questa consapevolezza è stata sollecitata ulteriormente dall’esperienza del difficile periodo della pandemia; periodo superato, ricorda il dott. Fiorelli, “sperimentando collaborazioni e condivisioni di difficoltà e trovando soluzioni ai problemi… Si è dato supporto alle Caritas diocesane per rispondere alle necessità più svariate provenienti dai territori, producendo esperienze di solidarietà in quantità e qualità più visibili e concrete in tutte le Diocesi umbre”. Sono stati messi in campo, sottolinea l’economo della Ceu, “progetti in sinergia con gli Enti locali, Comuni e Fondazioni bancarie”, perché “ciò nasce sempre dalla chiara convinzione che i fondi dell’8xmille non possono essere (più) considerati uniche fonti di sostegno delle attività delle Chiese locali. L’8xmille, piuttosto, deve essere considerato e riconosciuto come una risorsa fondamentale per avviare processi e progettazioni in collaborazione tra vari Enti ecclesiastici e anche civili, a partire dagli Enti locali”.
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Una firma che fa bene. La presentazione alla stampa umbra di questo “Rendiconto”, oltre a contribuire alla trasparenza dei relativi bilanci 8xmille di ciascuna Diocesi, è stata occasione per far conoscere a livello locale la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Cei. “Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia” è il claim di questa campagna, iniziata pochi giorni fa, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno di realizzare migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Una campagna che, come evidenzia il suo slogan, ‘Una firma che fa bene’, sottolinea la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che siano, essi non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà.

E le otto Diocesi dell’Umbria, nel pubblicare i propri rendiconti, presentano le loro opere socio-caritative, perché dietro a tanti numeri ci sono tanti volti sofferenti di fratelli e sorelle che più di altri incarnano il volto di Cristo. Basti pensare all’Emporio Caritas “7 Ceste” di Assisi-Nocera-Gualdo, inaugurato nel 2016, dove nel 2021 sono state seguite oltre 2.300 persone da 50 volontari e distribuiti beni di prima necessità pari a 113 tonnellate; ai pozzi per l’acqua realizzati dalla Diocesi di Città di Castello in Malawi, collaborando con l’associazione “Sottosopra ovd”, che dal 2004 opera in questo Pese africano, uno dei più poveri del mondo; al progetto “Fratelli tutti” di Foligno, realtà legata alla Caritas diocesana, ma anche ricca di altre dimensioni, che si fonda su tre parole peculiari: ospitalità, servizio, formazione, comprendenrte un nuovo emporio e un servizio medico volontario; al progetto di sostegno alle fragilità e vulnerabilità sociali realizzato in collaborazione tra la Diocesi e il Comune di Gubbio per famiglie con grave emarginazione, in assenza di alloggio e reti familiari; al progetto di “Solidarietà oltre le sbarre” della Diocesi di Orvieto-Todi rivolto al mondo carcerario dove opera da oltre 20 anni la Caritas e al rifacimento della navata della chiesa della Natività di Maria Santissima in Canonica, “oggetto di vera devozione popolare”; All’Emporio “Divina Misericordia” promosso dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve nel 2016, luogo in cui la solidarietà dei donatori e la dedizione di 80 volontari si uniscono per aiutare persone in temporanea difficoltà, assistendo nell’ultimo anno 376 famiglie con 385 figli al di sotto dei 15 anni (33 neonati), movimentando 128 tonnellate di generi di prima necessità; al progetto “Job Placement” della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, pensato per facilitare l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro, che ha interessato, nel 2021, 22 inoccupati dai 18 ai 30 anni che hanno intrapreso un percorso di formazione con tirocini retribuiti presso aziende del territorio, così da valorizzare le proprie capacità; al progetto “GoLife” per “tornare alla vita” dopo la pandemia promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, un nuovo modello di carità legato al coinvolgimento attivo della comunità, sostenendo quelle più in difficoltà dal punto di vista sociale, senza trascurare l’”Emergenza Ucraina” coinvolgendo la comunità diocesana e quelle parrocchiali in azioni di carità di prossimità.

(Com. stampa a cura di Riccardo Liguori per conto dell’Ufficio stampa Ceu)

In allegato una rassegna stampa “sintesi” dell’evento e alcuni servizi tv andati in onda su Rai 3 Umbria del 6 maggio (dal minuto 11 circa) e il video su Perugia Today.

La ripartizione dell’8xmille nella diocesi di Roma

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«Una firma che fa bene», come pubblicato qualche giorno fa, è lo slogan della nuova campagna di comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana sull’8xmille, avviata il 2 maggio. Nell’occasione della Giornata Nazionale di sensibilizzazione celebrata il 7 maggio, la diocesi di Roma diffonde i dati della ripartizione dell’8xmille nel 2022.

La somma riguardante la quota parte dell’8xmille Irpef assegnata dalla Cei alla diocesi di Roma, compresi gli interessi maturati, è stata erogata nello scorso mese di dicembre. Per interventi caritativi sono stati erogati 4.183.198,21 euro. « Il contributo – spiega don Francesco Galluzzo, direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato – è stato così destinato: a nuclei familiari bisognosi, che hanno ricevuto un segno concreto di solidarietà tramite le comunità parrocchiali individuate dai vescovi ausiliari; alla realizzazione di progetti caritativi diocesani, all’assistenza ai detenuti e al sostegno delle attività caritative e di sostegno promosse dalla Caritas diocesana; ad associazioni o enti ecclesiastici che operano nel campo della emarginazione nei suoi diversi aspetti; ad enti ecclesiastici e centri per il sostegno alla vita; a progetti di sviluppo dei missionari romani e al sostegno dei migranti; per assistenza al clero anziano e malato».

La somma erogata «per esigenze di culto e pastorale» ammonta invece a 4.395.850,79 euro. «La quota dell’8xmille – sottolinea  Galluzzo – è stata distribuita tra le seguenti esigenze principali: esercizio del culto; cura delle anime; formazione del clero e formazione teologico-pastorale del popolo di Dio; scopi missionari; catechesi ed educazione cristiana». Le somme per l’esercizio del culto «sono state destinate alla formazione di operatori liturgici, alla costruzione di nuovi complessi, e ad opere conservative e di restauro di parrocchie, chiese ed edifici di culto appartenenti alla diocesi. La cura delle anime – prosegue il direttore dell’Ufficio amministrativo – è consistita nella realizzazione di iniziative comunitarie, per l’andamento della Curia diocesana, per i mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, per la formazione del clero, che si è concretizzata nell’assegnare borse di studio e contributi significativi ai Seminari diocesani, per la formazione dei diaconi permanenti e per il servizio diocesano “Sovvenire”. Sotto la voce “catechesi, educazione cristiana e scopi missionari” sono ricomprese le somme erogate per iniziative di cultura religiosa, le attività di sostegno alle missioni, ad associazioni ed enti culturali».

Insieme ai dati della ripartizione dei fondi 8xmille per la diocesi di Roma, vengono diffusi come di consueto anche quelli per la diocesi di Ostia, il cui amministratore apostolico è il cardinale Angelo De Donatis, vicario per la diocesi di Roma. Nel 2022 la somma erogata per esigenze di culto e pastorale è stata di 142.519,50 euro, al fine di realizzare attività pastorali. Per interventi caritativi sono stati erogati 135.612,35 euro, «contributo interamente destinato – spiega don Francesco Galluzzo, direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato di Roma – alla realizzazione di progetti caritativi diocesani».

A partire dai prossimi giorni, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e dalla Fisc, Romasette.it proporrà il racconto di alcune esperienze di opere sostenute in diocesi dai fondi 8xmille e altri servizi sull’argomento.

Sovvenire – Uniti nel dono / Per giugno, un sorriso e 50 grani di Cielo

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È il sorriso di Giacomo Poretti, a giugno, ad accogliere i lettori di Sovvenire, con la sua bella testimonianza di fede e di gratitudine verso i sacerdoti. Ma il terzo numero di questo 2023, in realtà, profuma di rose. Il dossier, infatti, è dedicato proprio alla devozione mariana e alla preghiera del Rosario.

Il Rosario è una dolce catena – scrive nell’editoriale Massimo Monzio Compagnoniche ci unisce in cordata gli uni agli altri, e ci ricorda verso dove siamo incamminati. In fondo poi, lo spalancare una finestra verso il Cielo è quel che fanno, ogni giorno, anche i nostri sacerdoti nella vita delle nostre comunità”.

Le storie di questo numero di Sovvenire – prosegue il Direttore – ne sono l’ennesima conferma: da Castellammare di Stabia alla Valtellina, passando per Grosseto, abbiamo scelto di riproporvi solo alcune delle cose belle che potete trovare se andate a visitare il nostro sito, www.unitineldono.it. E potete respirare anche l’aria della missione ad gentes, con la testimonianza che grazie alla fondazione Missio abbiamo ricevuto addirittura da Papua”.

Sono proprio loro, i sacerdoti, – conclude Monzio Compagnoni – che permettendoci di celebrare l’Eucarestia ci consentono di santificare il dono della nostra vita unendolo a quello del Corpo e del Sangue del Signore. Ma quel legame possiamo tenerlo vivo e fecondo ogni giorno, con la nostra preghiera personale: la corona del Rosario è uno degli strumenti a nostra disposizione e ha l’enorme vantaggio di non richiedere nessuna particolare circostanza se non… un cuore disponibile”.

Qui il pdf del periodico nel nuovo formato, che permette di accedere direttamente a video, audio e foto-gallery.

Uniti nel dono / Un nuovo albero in Camerun può fare la differenza anche a Reggio Calabria

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Una serata in pizzeria, don Davide e i ragazzi del coro. Si parla anche dei cambiamenti climatici. Il bisogno di fare qualcosa di concreto è forte… e arriva un’idea: con Treedom, piantare alberi nel Sud del mondo dando lavoro a chi non ce l’ha e producendo ossigeno. Poi lo sforzo di convincere “i grandi” a partecipare, investendo qualcosa. E il gioco è fatto: arriva la parrocchia a “emissioni zero”!

Tramite il sito internet Treedom, infatti, la comunità ha piantato degli alberi di cacao in Camerum, tali da compensare i 600 kg di Co2 prodotti ogni anno dalla parrocchia. In realtà hanno fatto ancora meglio: grazie a queste piante, compensano 1,27 tonnellate di Co2, più del doppio di quella che immettono nell’atmosfera. Non solo. La coltivazione del cacao crea possibilità lavorative per i camerunensi. Ogni albero è tracciato, può essere chiamato con un nome scelto dall’acquirente e viene seguito digitalmente nelle sue fasi di crescita.

Un’idea originale nata dai ragazzi della parrocchia, molto sensibili al tema dell’ambiente. «Treedom ci ha dato un lume di speranza, la possibilità di fare la nostra parte e dare il nostro contributo», dichiara Marco, 16 anni, che canta nel coro parrocchiale. «Abbiamo calcolato quanto la nostra parrocchia consuma e ci siamo dati l’obiettivo di cercare di recuperare tutta questa anidride carbonica emessa – spiega –. Al momento siamo riusciti a piantare poco più di venti alberi di cacao».

Scopri tutti i particolari nell’articolo pubblicato su unitineldono.it.

Calabria / La sintesi dell’incontro su Corresponsabilità, Partecipazione, Comunione

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Nei giorni 21 e 22 aprile si è svolto a Falerna l’incontro regionale degli Incaricati del Sovvenire, degli Economi dei Presidenti degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero e dei Vicari Generali delle 12 diocesi calabresi.

L’appuntamento è stato un importante momento di comunione e di formazione per chi collabora nelle diocesi sui temi del sostegno economico alla Chiesa cattolica anche grazie ai contributi degli illustri ospiti.

L’incontro è stato aperto da S. E. Mons. Serafino PARISI, il quale nel salutare i convenuti ha ricordato quanto sia importante la formazione dei sacerdoti e seminaristi sui temi del sostentamento della chiesa. Il Presidente dell’ICSC, S.Ecc. Mons. Luigi TESTORE, ha fatto una interessante sintesi storica della revisione del Concordato evidenziando come gli Istituti diocesani possono e devono tenersi aggiornati per una sinergica ed efficiente gestione dei beni loro affidati. L’Economo della CEI, don Claudio FRANCESCONI, ha messo in evidenza quanto nelle diocesi gli economi siano importanti per aiutare ad attivare un’adeguata programmazione di iniziative con una visione d’insieme che aiuti a decidere sulle scelte da fare. Il dott. Massimo MONZIO COMPAGNONI (al centro della foto), Responsabile CEI del SPSE, ha quindi presentato in anteprima la campagna di promozione 8xmille 2023 e alcuni dati circa l’andamento dei progetti, delle firme a favore della Chiesa cattolica e delle Offerte per il sostentamento del clero su scala nazionale, regionale e diocesana. Il Referente regionale del Sovvenire, Walter TRIPODI (a destra della foto), ha chiesto di ben raccontare il bene fatto grazie ai fondi 8xmille perché questo diventi un moltiplicatore di corresponsabilità e partecipazione nelle nostre comunità favorendo un Cammino sinodale del Sovvenire. Presente all’incontro il Vescovo eletto di Vallo della Lucania S. E. Mons. Vincenzo CALVOSA, il quale ha ricevuto gli auguri per la sua recente nomina.

S.Ecc. Mons. Stefano REGA (a sinistra della foto), Vescovo delegato CEC per il Sovvenire, ha partecipato attivamente e ascoltato tutti gli incaricati diocesani del Sovvenire presenti ponendo in evidenza i valori della Corresponsabilità, della Partecipazione e della Comunione, temi dell’incontro e comuni al Cammino sinodale avviato nelle diocesi di tutta Italia.

Nel corso del Convegno è stato presentato, dal gruppo del Servizio Nazionale Promozione Sostegno Economico alla Chiesa, il portale web “Uniti in rete”, a disposizione delle diocesi e delle parrocchie italiane per una maggiore conoscenza, collaborazione e condivisione di dati e di iniziative presenti sul territorio. La presentazione è stata guidata dal responsabile informatico dell’ICSC Gustavo COLASANTI, da Paolo CORTELLESSA e Letizia FRANCHELLUCCI del SPSE ed è stata seguita online dagli incaricati Sovvenire di tutta Italia invitati dal Servizio CEI.

I delegati, economi, presidenti e incaricati, in conclusione, hanno presentato il lavoro di gruppo svolto sabato mattina con i rispettivi Direttori nazionali, ribadendo la necessità del camminare insieme, creando occasioni di incontro e programmazione di iniziative comuni a livello regionale e diocesano. È stato chiesto, inoltre, il coinvolgimento anche di altri settori come l’Ufficio Comunicazioni Sociali e la Caritas diocesana. Tutto ciò al fine di far conoscere quanto la Chiesa italiana, attraverso i sacerdoti, i consacrati e i laici restituisce in termini di servizi e di risposte a bisogni concreti, a fronte del gettito che le viene destinato liberamente e generosamente dai contribuenti.

22 Aprile 2023

La Commissione CEC – Sovvenire

Diocesi calabresi / A Falerna Marina un incontro su “Corresponsabilità, partecipazione e comunione”

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Il Vescovo delegato dalla Conferenza episcopale calabra per il “sovvenire”, Mons. Stefano Rega, e la Commissione regionale degli incaricati del “sovvenire” delle diocesi della Calabria hanno organizzato un incontro regionale sul tema “Corresponsabilità, partecipazione e comunione”. Si terrà il 21 e il 22 aprile a Falerna Marina. Saranno presenti i 3 responsabili nazionali del sostegno economico della Chiesa: l’economo CEI, don Claudio Francesconi, il responsabile del Servizio nazionale per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni e il presidente dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero, il Vescovo di Aqui Terme, Mons. Luigi Testore.

“L’appuntamento sarà un importante momento di formazione per chi collabora nelle diocesi sui temi del sostegno economico alla Chiesa e, grazie alla presenza degli illustri ospiti, potrà essere una buona occasione di riflessione sui temi proposti per uno scambio di esperienze delle attività svolte nelle diocesi riguardo ai temi 8xmille”, si legge in una nota.

Obiettivo dell’incontro è “rilanciare nelle diocesi i temi del sostegno economico alla Chiesa e i valori in esso contenuti, quali corresponsabilità, partecipazione, comunione, trasparenza, come pure per una collaborazione tra gli Uffici che si occupano del sostegno economico della Chiesa al fine di favorire un Cammino sinodale del ‘sovvenire’”.

L’incontro prevede, tra l’altro, gruppi di lavoro per settori, nei quali i responsabili nazionali incontrano i direttori dei vari Uffici delle diocesi della Calabria per condividere le buone pratiche diocesane, e progettare possibili impegni nelle Diocesi realizzando un cammino condiviso.

Inoltre, all’interno dell’ incontro regionale della Calabria, ci sarà una mattinata dedicata alla presentazione delle varie sezioni del portale UNITI IN RETE e del programma Microsoft 365 per la gestione delle riunioni online.

Perciò la Commissione regionale calabra del “sovvenire” e il Servizio Promozione della CEI estendono la partecipazione a questo incontro ONLINE anche a livello nazionale a tutti gli incaricati diocesani che desiderano partecipare. Entrando nel seguente link, si possono trovare maggiori informazioni sull’iniziativa, il programma, il bottone ISCRIVITI per iscriversi all’iniziativa e il link per accedere all’incontro ONLINE https://www.unitiinrete.it/?cpt-iniziativa=uniti-in-rete-presentazione-del-portale-del-territorio