Category Archives: Newsletter In Cerchio

Ravenna-Cervia / Anche all’oratorio di San Biagio la targa delle opere finanziate con l’8xmille

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Su risveglioduemila.it (versione online del settimanale diocesano di Ravenna-Cervia) il racconto della recente cerimonia per la consegna ufficiale della pietra mosaicata (“Il Gerico”) dell’8xmille all’oratorio della parrocchia di San Biagio. Un gesto simbolico svoltosi al termine della Messa conclusiva del Grest parrocchiale, che riconosce e rende visibile l’opera, progettata dall’ingegnere Riccardo Baruzzi e dall’architetto Donatella Eusebi, secondo criteri innovativi ad alta efficienza energetica e realizzata grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, che nel 2010 l’ha finanziata per una quota del 60 per cento su un investimento complessivo di 810.000 euro.

L’oratorio, costruito grazie al finanziamento CEI, è oggi uno spazio rinnovato e vitale, punto di riferimento per le attività educative e aggregative della parrocchia.

In particolare, il Grest che si è appena concluso ha visto una grande partecipazione di ragazzi e famiglie, rendendo ancora più significativo il momento della consegna. “Questa pietra resterà qui come memoria viva del bene che si può fare insieme. L’8xmille è un gesto piccolo – ha affermato don Dario Szymanowski, parroco di San Biagio  – che moltiplica frutti grandi, come il nostro oratorio, che oggi è casa per tanti giovani. Ringraziamo chi ha contribuito allora e chi continuerà a farlo con la propria firma”. La pietra mosaicata sarà affissa in modo visibile all’ingresso dell’oratorio, affinché ogni persona che vi entrerà possa riconoscere che la bellezza e la cura di quel luogo nascono anche da una scelta di corresponsabilità e solidarietà.

Avviso importante! Riprogrammato per lunedì 23 giugno l’evento online su La grammatica del per-sempre

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Come era stato anticipato lo scorso 12 giugno, il Servizio Promozione ha organizzato un percorso di formazione on-line che sarà tenuto dal dott. Luigino Bruni, docente di economia presso l’Università Lumsa di Roma e Vicepresidente della Fondazione The Economy of Francesco. Bruni commenterà – in prospettiva biblico-economica – il Libro di Rut.

Il primo appuntamento del 16 giugno è stato riprogrammato per il prossimo lunedì 23 giugno sempre dalle ore 20.30 alle 22.00.

Per collegarti clicca su

Partecipa alla riunione 

ID riunione: 375 766 165 531 8
Passcode: zN74Mp7U

Sono confermati le altre date: 8 settembre e 13 ottobre 2025 dalle 20.30 alle 22.00.

Ricordiamo i temi scelti con le relative date:

  • 23 giugno La grammatica del per-sempre
  • 8 settembre Il dono del grano sospeso
  • 13 ottobre L’altro nome dell’economia

Nei tre incontri formativi on-line verrà seguita Rut nello sviluppo della sua storia, una storia di fragilità e di forza insieme, che introduce nel cuore di grandi temi biblici ed economici, ieri e oggi.

 

 

Uniti in Rete / Video tutorial per accedere ai corsi di formazione sul Sovvenire e la Comunicazione

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Nel video tutorial che segue sono illustrati tutti i passi per accedere al Portale Uniti in Rete e collegarsi alla sezione “Corsi”, dove sono stati pubblicati due titoli: Il Sovvenire e Comunicazione.

Chi ha partecipato ai webinar organizzati dal Servizio Promozione CEI nei mesi scorsi, dedicati a questo argomento, sa già come fare e in molti hanno anche concluso il percorso formativo.

Per tutti gli altri operatori del Sovvenire (che sono già in possesso delle credenziali per entrare nel Portale) l’invito è quello di guardare il seguente tutorial, iniziare e completare i suddetti corsi.

Anticipiamo qualche suggerimento, ricordando che bastano veramente pochi minuti per familiarizzare con l’area corsi del Portale:

  • affrontare un modulo alla volta (10-15 minuti per modulo);
  • scaricare i file di approfondimento e le risorse aggiuntive del modulo;
  • provare a fare il test di autovalutazione del modulo (non è vincolante per proseguire);
  • poi passare al modulo successivo, fino ai contenuti aggiuntivi di fine corso;
  • una volta completato un corso al 100%, affrontare il test finale per ottenere la certificazione;
  • cercare di portare a termine un corso entro 2-3 settimane… e poi passa al prossimo!

E ora…Buona visione!

 

Il dono nelle comunità cristiane / A Palermo un seminario sul fundraising

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Si svolgerà il 6 giugno dalle 16.00 alle 19.00 un seminario introduttivo su Il dono e la sostenibilità nella comunità diocesana. L’incontro si terrà in presenza, presso la Sala Lavitrano del Palazzo Arcivescovile di Palermo, ma sarà possibile anche collegarsi.
Per partecipare alla riunione video, fare clic su questo link: https://meet.google.com/hdx-wdrg-swz

Altrimenti, per partecipare telefonicamente, comporre +39 02 3041 9881 e digitare il PIN: 445 360 688#

Per visualizzare altri numeri di telefono, fare clic su questo link: https://tel.meet/hdx-wdrg-swz?hs=5

Per ulteriori informazioni e/o per assistenza si rimanda a quanto contenuto nella brochure allegata, oppure si potrà inviare una mail all’indirizzo sovvenire@chiesadipalermo.it

Questo percorso formativo, che terminerà a settembre, è pensato per:

  • Operatori e responsabili del fundraising di associazioni, enti religiosi e organizzazioni non profit.
  • Volontari di Enti del Terzo Settore interessati a migliorare le proprie competenze nel fundraising.
  • Chiunque sia a servizio della propria diocesi o parrocchia e voglia comprendere come sostenere il dono nel proprio contesto.

All’incontro del 6 giugno interverranno:

Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo
Don Giuseppe Vagnarelli Direttore Pastorale Diocesana
Don Sergio Ciresi Direttore Caritas Diocesana
Massimo Monzio Compagnoni Resp. Nazionale del Sovvenire
Fabio Pace Incaricato diocesano della rete del Sovvenire per la CEI
Catia Drocco Co-founder Studio Romboli e Coordinatrice Master Reli ious Fundraisin 

Diversi gli obiettivi del percorso formativo:

  1. fornire una panoramica sulle strategie di fundraising e sulle opportunità offerte dal mercato
  2. approfondire le tecniche per costruire relazioni durature con i donatori e fidelizzare i sostenitori
  3. analizzare gli strumenti digitali e le piattaforme più efficaci per la raccolta fondi online
  4. definire le migliori strategie di comunicazione per il posizionamento e la crescita delle organizzazioni
  5. offrire strumenti di monitoraggio e valutazione per ottimizzare l’efficacia delle attività di fundraising.

Contenuti del corso

  1. Fondamenti del Fundraising
  • Il ruolo e le competenze del fundraiser
  • Analisi dei mercati di riferimento e delle tendenze attuali
  • diversi mercati del fundraising ed i relativi strumenti
  1. Fundraising e Strategie Online
  • l fundraising off line e la forza della relazione (se ben gestita)
  • L’evoluzione del fundraising digitale: nuove tendenze e best practice
  • Le opportunità gratuite offerte dal web per gli Enti del Terzo Settore
  • Social media e digital marketing per il fundraising
  • E-mail marketing e storytelling: come coinvol gere e fidelizzare i donatori
  • Introduzione alte piattaforme di crowdfunding: modelli e strategie.
  • Come strutturare una campagna di crowdfun-ing efficace

Il corso prevede un approccio dinamico e interattivo che combina:

  • Seminario introduttivo
  • Lezioni teoriche per fornire le basi concettuali
  • Laboratorio pratico e simulazioni per applicare immediatamente le conoscenze acquisite.

Altri 2 appuntamenti formativi in presenza sono previsti per:

  • venerdì 27 giugno dalle 16.00 alle 20.00 e sabato 28 giugno dalle 9.00 alle 13.00 su Cosa si intende per raccolta fondi;
  • venerdì 11 luglio dalle 16.00 alle 20.00 e sabato 12 luglio dalle 9.00 alle 13.00 su Idee e attività per fare fundraising nella mia diocesi.

Il terzo incontro formativo si terrà invece online venerdì 19 settembre dalle 16.00 alle 19.00 e sabato 20 settembre dalle 9.00 alle 12.00 su I mercati del fundraising ed i relativi strumenti. Approfondimento sul mercato degli individuals. Come si struttura una campagna di raccolta fondi. Gli strumenti indispensabili per il digital fundraising.

 

L’incaricato del Sovvenire
Fabio Pace

“1985-2025 – Quarant’anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani”/ Il convegno nazionale ICSC a Bologna

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Un’occasione per ricordare le intuizioni che hanno ispirato la riforma del sostentamento del clero e per interrogarsi sulle strade da percorrere per rispondere con efficacia alle esigenze della missione ecclesiale. Per celebrare il 40° anniversario della Legge n. 222 del 20 maggio 1985, dal 3 al 5 giugno 2025, a Bologna, si terrà il Convegno nazionale “1985-2025 – Quarant’anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani”, promosso dall’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero.

 

La Legge n. 222/1985 ha segnato una svolta nei rapporti tra Stato e Chiesa, dando forma a un sistema basato su autonomia, trasparenza e corresponsabilità ecclesiale. L’introduzione del nuovo assetto ha permesso di superare definitivamente l’antico modello della congrua e dei benefici ecclesiastici, promuovendo un sostegno dignitoso e uniforme a tutti i sacerdoti impegnati nel ministero pastorale.

Ad aprire i lavori, nel pomeriggio del 3 giugno, saranno S. Em.za il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; S.E. Mons. Luigi Testore, Vescovo di Acqui e Presidente dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e il Dott. Claudio Malizia, Direttore Generale dello stesso Istituto.

A seguire, una tavola rotonda dal titolo: “L’attuazione del nuovo Concordato: tratti caratteristici e motivi ispiratori”, moderata da Vincenzo Morgante, Direttore di Rete TV2000 e Radio InBlu2000. Interverranno – oltre a S.E. Mons. Luigi Testore – Giulio Tremonti, Presidente della Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei deputati, Cesare Mirabeli, Presidente emerito della Corte Costituzionale e S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, Segretario Generale CEI.
Questa prima sessione potrà essere seguita in streaming sul canale YouTube della Conferenza Episcopale Italiana.

«Tutti i fedeli devono sentirsi responsabili e protagonisti del vivere e dell’agire nella Chiesa» afferma il Cardinale Zuppi, sottolineando che, dopo gli anni di attuazione della Legge, occorre ora «proseguire nel cammino intrapreso verificando i profili di criticità che il sistema ha registrato e i margini di aggiustamento e miglioramento».

Per Mons. Baturi, «è tempo di una creatività responsabile, radicata nel Vangelo e nella storia, che sappia rispondere alle esigenze del presente, custodendo ciò che abbiamo ricevuto come un bene prezioso, frutto di un’intuizione profetica e di una collaborazione feconda tra Chiesa e Stato. Quella stagione ci ha lasciato una lezione preziosa: il vero sostegno al ministero nasce dalla comunione, e ogni riforma autentica è sempre un atto di fedeltà, non una rottura. Tocca a noi, oggi, riappropriarcene con intelligenza, gratitudine e speranza».

«Ancora oggi – aggiunge Mons. Testore – è fondamentale continuare a parlare di sostentamento, rendere comprensibile e accessibile il sistema e stimolare la comunità cristiana a vivere con sempre maggiore consapevolezza e impegno la comunione ecclesiale».

Il Dott. Malizia evidenzia invece il legame tra competenza gestionale e vocazione ecclesiale, ricordando che «il nostro lavoro quotidiano ha un riflesso che va oltre l’ambito professionale. Ha a che fare con il senso della vita. Allora sì che diventa testimonianza».

Se per il Prof. Tremonti «quello del sostentamento è un meccanismo che non grava sul bilancio pubblico, non toglie nulla a nessuno e restituisce tanto a tutti, generando valore umano e sociale», per il Prof. Mirabelli «il sostentamento del clero è una forma concreta e visibile della comunione ecclesiale: è partecipazione, è corresponsabilità, è testimonianza di fede che si fa realtà».

Quarant’anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani” quindi è più di un titolo: è un percorso. Ieri, l’intuizione coraggiosa di un modello fondato su autonomia e partecipazione, nato dal dialogo tra Chiesa e Stato. Oggi, la celebrazione di un sistema vivo, che ha saputo sostenere la missione della Chiesa anche nei momenti più complessi. Domani, la responsabilità di custodire e rinnovare quanto ricevuto, con lo sguardo rivolto al futuro e il cuore radicato nel Vangelo.

Per info e materiali: https://convegnonazionale2025.icsc.it/

 

Ventimiglia-San Remo / 8xmille e beni culturali: il successo per la presentazione del restauro delle portelle dell’organo Ammirati in cassa Grinda

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Si è svolta sabato 17 maggio nella chiesa parrocchiale San Giovanni Battista e San Giorgio in Montalto la presentazione del restauro delle portelle dell’organo Ammirati in cassa Grinda, raffiguranti i santi titolari della parrocchia, Giovanni Battista e Giorgio (sul fronte) e Santa Cecilia e Re Davide (all’interno). Erano presenti il parroco, don Antonio Garibaldi e il vicesindaco Antonella Bignone, in rappresentanza dell’amministrazione comunale sempre molto collaborativa e attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico del paese.

La dottoressa Valentina S. Zunino, direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano ha illustrato i soggetti rappresentanti sulle portelle e indicato la possibile paternità dell’opera, in attesa di studi più approfonditi, richiamando l’importanza dell’iniziativa organizzata con il Servizio Sovvenire e l’Ufficio Liturgico diocesani e collocata nell’ambito della settimana per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico.

Il restauratore Riccardo Bonifacio, ha spiegato le varie fasi dell’intervento da lui condotto – il cui progetto è stato approvato e diretto dal funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, dottoressa Francesca De Cupis -, reso particolarmente difficile non solo dalla dimensione e conformazione delle portelle (circa 3 metri di altezza), quanto dalla “povertà” del supporto e della tecnica utilizzate: il dipinto infatti è steso su entrambe le facce della medesima tela di lino. “Quasi un apparato effimero, una scenografia – ha sottolineato il restauratore – più che un dipinto su tela”.

L’incaricato diocesano per il Sovvenire, cav. Silvio Astini, ha specificato le modalità attraverso cui ogni cittadino – anche coloro che sono esentati dalla dichiarazione IRPEF e possessori solo della Certificazione Unica – può firmare a favore della destinazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, utilizzando l’apposito modulo. Ha inoltre ricordato l’importanza delle offerte liberali, deducibili, per l’Istituto Sostentamento del Clero, invitando a non sottovalutare il costante assottigliarsi delle firme a favore della Chiesa cattolica che, in futuro, non consentirà più di realizzare opere di carità e i restauri attraverso i quali si mantengono letteralmente “in piedi”, sorvegliano e valorizzano gli edifici di culto, a vantaggio di tutta la comunità, non solo dei fedeli praticanti.

Il restauro delle portelle, è stato possibile grazie al lascito testamentario di Mons. Antonio Luigi Rubino, completando così il tanto desiderato recupero integrale dello strumento, concluso – relativamente al materiale fonico e alla cassa – ormai due anni fa, attraverso l’attento lavoro del restauratore Graziano Interbartolo, specializzato in organaria, che ha curato le delicate fasi di studio, catalogazione, conservazione e ricostruzione delle parti mancanti dello strumento, e del restauratore Andrea Semeria, che si è occupato della struttura lignea. Questo recupero è stato reso possibile proprio per aver richiesto e ottenuto il contributo dell’8xmille destinato alla Chiesa cattolica, per la generosa compartecipazione della Diocesi di Ventimiglia-San Remo e dell’allora parroco Mons. Rubino, oltre che per le offerte dei fedeli. La figura dello storico parroco delle comunità di Montalto e Carpasio è stata ricordata con affetto da tutti i presenti, ivi compresi i parenti appositamente intervenuti.

L’incontro è stato impreziosito dal concerto del M.o Andrea Verrando, organista titolare della Cattedrale Nostra Signora Assunta in Ventimiglia, consulente diocesano per la tutela degli organi antichi e apprezzato concertista, che ha eseguito un interessante programma musicale con brani di Bach, Frescobaldi, Mozart, Mussat scelti con cura per esaltare i cromatismi sonori dello strumento.

Ufficio Beni Culturali
Diocesi di Ventimiglia-San Remo

Arezzo-Cortona-Sansepolcro / È iniziata la raccolta firme 8xmille e 5xmille

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L’incaricato Pietro Pagliuca ha attivato in diocesi il progetto “unafirmaXunire 2025” per la raccolta di firme 8xmille – 5xmille. In allegato le procedure che ha inviato alle parrocchie, Caritas e Sichem (Strumento Operativo della Caritas Diocesana). Si legge, tra l’altro, nel documento con le procedure (in allegato) :

L’adesione al progetto “unafirmaXunire 2025” rappresenta un passo concreto per contrastare il calo delle firme dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica nella nostra diocesi e del 5xmille a favore di SICHEM OdV (Strumento Operativo della Caritas Diocesana).

In questi giorni le Parrocchie hanno ricevuto una lettera con la quale il Servizio Diocesano SOVVENIRE, in coordinamento con il Servizio SOVVENIRE della CEI, si dava il via alla campagna 2025 in corrispondenza alla stagione delle dichiarazioni dei redditi. Le Parrocchie in questi giorni hanno ricevuto una scatola arancione con tutto il materiale disponibile per poter avviare un’azione di promozione, informazione e raccolta delle firme.

È noto che tutti i cittadini soggetti alle “Imposte sul reddito delle persone fisiche” (IRPEF) possono scegliere di destinare l’8xmille di tale imposta alla Chiesa cattolica e nella stessa dichiarazione possono destinare il 5xmille alla Sichem (con destinazione opere Caritas).

Tale scelta è espressa dai contribuenti che presentano il modello 730, attraverso una firma da apporre prima dell’inoltro all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione che avviene da maggio a ottobre di ogni anno.

Per queste persone è utile attivare iniziative ripetute di sensibilizzazione in occasione delle celebrazioni liturgiche, nei colloqui personali e di gruppo nonché attraverso la distribuzione del materiale che avete ricevuto.

Inoltre, esiste una seconda categoria di contribuenti soggetti all’IRPEF ma che non è obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi perché l’Agenzia delle Entrate è già in possesso di tutti i dati fiscali del contribuente attraverso la Certificazione Unica (CU).

Questo “tipologia” di contribuenti può comunque esprimere la propria scelta, utilizzando un modulo specifico disgiunto e autonomo rispetto alla Certificazione Unica.

È per loro che intendiamo avviare con le Parrocchie, le Caritas parrocchiali e le Caritas, il progetto “unafirmaXunire 2025” aiutando coloro che potrebbero avere maggiori difficoltà a firmare.

L’iniziativa è pensata in particolare per facilitare la raccolta delle firme tra pensionati e lavoratori dipendenti esonerati dalla dichiarazione dei redditi, che non conoscono come fare a destinare l’8xmille e il 5xmille anche con la sola Certificazione Unica (CU).

L’iniziativa prevede l’assistenza da parte del parroco e/o del delegato parrocchiale anche con l’aiuto dei volontari delle Caritas parrocchiali ed interparrocchiali, alla compilazione del modulo allegato “Scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille e del 5xmille” e la raccolta di tali schede direttamente in parrocchia.

Per agevolare la vostra attività abbiamo attivato la convenzione stipulata tra la CEI e il Caf delle Acli. Tale convenzione prevede che i moduli raccolti dalle Parrocchie e dalle Caritas siano fatti pervenire, anche tramite la segreteria della Curia Vescovile, al Caf delle ACLI che provvederà a inviarli all’Agenzia delle Entrate senza oneri per il contribuente.

Il CAF rilascerà ricevuta di presa in carico delle schede. A tal fine vi invitiamo a far pervenire alla Segreteria della Curia tutti i moduli compilati, così come da istruzioni qui di seguito indicate” (v. allegato).

Auguri a don Tancredi Muccioli per il 40° Anniversario di Ordinazione Sacerdotale

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Per questo importante traguardo del nostro incaricato diocesano di Viterbo, don Tancredi Muccioli, sarà celebrata alle ore 11.00 una S. Messa Solenne nella Basilica Santuario, Chiesa giubilare, di Maria SS. ma del Suffragio. I canti saranno eseguiti dal Coro interparrocchiale (Grotte di Castro – Gradoli San Lorenzo Nuovo) diretto dal M° Gianfranco Brinchi.

Nel pomeriggio, alle ore 16.00, ci sarà una festa in Piazza San Giovanni organizzato dai Fedeli di Maria SS.ma del Suffragio.

Auguriamo a don Tancredi ogni bene per questi anni di grazia che il Signore, attraverso il suo ministero, ha concesso al servizio dei fedeli e della Chiesa in Cristo Gesù, e chiediamo al Signore che possa continuare con la stessa forza a prestare la sua opera al servizio di Dio e del prossimo per altri anni ancora.

Bologna / Un convegno sull’importanza di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica

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Martedì 20 maggio alle 17,30 nella sala «Marco Biagi» dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili (piazza De’ Calderini 2/2), si terrà il convegno «8×1000 Bene comune. Per migliaia di gesti di amore e di speranza». Organizzata dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica dell’Arcidiocesi di Bologna in collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti Bologna, la Fondazione dei commercialisti, le Acli e l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero (Idsc).

Introduce e coordina Giacomo Varone, incaricato diocesano del Servizio per la promozione del sostegno economico per la Chiesa.

Intervengono: Pierpaolo Donati, docente di Sociologia all’Università di Bologna e don Claudio Francesconi, economo della Conferenza Episcopale Italiana. È prevista la partecipazione del cardinale Matteo Zuppi che terrà le conclusioni. Sarà possibile seguire l’evento anche in streaming sul sito www.chiesadibologna.it e sul canale YouTube di 12Porte.

«Abbiamo bisogno di raccontare la vita buona – spiega Giacomo Varoneche si genera con i fondi dell’8xmille che riconosciamo sempre più come “bene comune”. I rendiconti non sono solo numeri ma possono parlare di migliaia di gesti d’amore. Parlare dell’8xmille vuol dire riportare all’attenzione di tutti la bellezza di una Chiesa che fa cose straordinarie. Abbiamo preso consapevolezza, sempre più in questi anni, di una tendenza in calo dell’8xmille e attendersi una ricrescita a breve sarebbe illusorio. Dobbiamo piuttosto strutturarci per affrontare questa situazione raccontando il bene che si fa in opere di carità verso le persone, di sostegno ai sacerdoti e di supporto alla conservazione e mantenimento dei beni culturali».

«Ogni anno in questo periodo di dichiarazione dei redditi – continua Varone – vogliamo promuovere la firma a favore dell’8xmille per la Chiesa cattolica, come ci ha ricordato il nostro cardinale Matteo Zuppi quale forma di “bontà intelligente che sostiene la Chiesa per servire tutti” e lo facciamo con la campagna mediatica su giornali e tv e con la trasparenza che sempre perseguiamo nell’utilizzo dei fondi sul nuovo sito www.8xmille.it e inoltre con l’interazione con associazioni e movimenti cattolici unendo la preferenza dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica con l’espressione della scelta del 5xmille. Coinvolgeremo quindi anche quest’anno l’Ordine dei Commercialisti con il convegno del 20 maggio e promuoveremo la collaborazione con le Acli per la firma presso i Caf, tramite i referenti attivi nelle parrocchie, anche di coloro che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi. L’intervento a sostegno dei deboli che è l’aspetto peculiare nella gestione dei fondi ci ricorda come un semplice gesto, come una firma, si possa trasformare in gesti quotidiani di attenzione verso i fragili con un’azione di supplenza rispetto anche a ciò che lo stato spesso non riesce a fare».

Uniti nel Dono / Anche al quartiere Tamburi soffia il vento della speranza

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Quando si attraversa la Puglia, si capisce subito che si sta per arrivare al quartiere Tamburi di Taranto: il rosso domina il paesaggio. Ma non è il colore del tramonto, né di una pianta particolare. È il rosso delle polveri sottili che si sollevano dalla lavorazione dell’acciaio del più grande complesso siderurgico d’Europa e che nel tempo si sono sedimentate su strade e case.
Ma il quartiere Tamburi non è solo inquinamento. È anche preziosa umanità. “C’è gente perbene che fa sacrifici e, nonostante i loro problemi, non li ho mai visti arrabbiati. Anzi, sono spesso loro a dare coraggio a me. Cercano sempre di risollevarti” – racconta don Alessandro Argentiero.
Da dodici anni è presenza costante nella zona: prima come viceparroco nella parrocchia San Francesco de Geronimo e dal 2021 come parroco nella chiesa dei Santi Angeli Custodi.

Dai primi anni del 2000, il quartiere ha perso circa 10mila abitanti, fuggiti a causa dell’inquinamento, delle tossine, dei fumi. Chi è rimasto fa i conti con disoccupazione, malattie respiratorie, precarietà. Il valore delle case è crollato: oggi la media è di 697 euro al metro quadro. “Molti padri e madri sono in cassa integrazione – racconta il sacerdote –, non possono permettersi di trasferirsi né di portare i figli altrove. Chi resta si ritrova in una zona priva di servizi, senza spazi di aggregazione. La scuola e la parrocchia sono rimasti gli unici luoghi di incontro. La gente mi dice che il quartiere è sulla bocca di tutti ma nel cuore di pochi, perché, al di là dei proclami, manca ancora un piano d’intervento efficace”.

Calcio e danza
Da questa consapevolezza è nata una pastorale di presenza e accoglienza. Si è partiti con il centro di ascolto nato durante la pandemia, che pian piano è diventato un importante punto di riferimento. Le persone hanno iniziato a recarsi in parrocchia non solo per la distribuzione dei viveri, ma anche per ricevere consigli, indicazioni e chiedere come fare per risolvere questioni burocratiche. La ragione principale di questa fiducia sta nel fatto che qui non si sentono giudicate, aldilà di quale sia il proprio vissuto, sanno che c’è qualcuno disposto a offrire aiuto.

Oggi la scuola calcio permette ai bambini di incontrarsi e alle famiglie di intrecciare relazioni. Il grande salone parrocchiale, ristrutturato con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, ospita molte attività, tra cui una scuola di danza frequentata da 70 bambine. “La gente del quartiere ci ha chiesto qualcosa anche per le ragazzine – riprende don Alessandro –. Così è nata la scuola di ballo. Alcune non frequentano la parrocchia, non hanno vita sacramentale, ma noi accogliamo prima di tutto la persona, senza etichette. Vogliamo loro bene lo stesso. Questa non è la mia parrocchia, è di tutti. Si parte dall’accoglienza e pian piano la famiglia si allarga”.

Dai bambini alle famiglie
In questi anni si è passati da 30 a 200 bambini iscritti al catechismo, con una popolazione parrocchiale di 4000 abitanti. Con i bambini, anche le famiglie si sono riavvicinate. Come quella di Luigi, operaio e padre di tre figli: “Don Alessandro ha seminato qualcosa che mancava da anni. La parrocchia è diventata un’alternativa all’isolamento sociale causato dai cellulari. A casa, mia moglie ed io parliamo con i nostri figli di quello che vivono lì: uscite, incontri, momenti di preghiera…”.

Anche Michela, sua moglie, racconta con entusiasmo: “Don Alessandro non è solo un pastore, è un padre, un fratello maggiore per i nostri figli. Vanno in parrocchia volentieri, si divertono. C’è un clima sereno, gioioso. Le attività parrocchiali mostrano il buon cuore di tante persone, spazzano via i pregiudizi che gravano sul nostro quartiere. Quando entriamo in chiesa, ci sentiamo a casa”.

Il futuro si costruisce giorno per giorno. Il vecchio centro sportivo, troppo vicino all’area mineraria, è stato demolito. Ora il sogno della parrocchia è un nuovo centro polivalente: un luogo sicuro per i giovani, una casa per tutti, dove ritrovare dignità e speranza. Un quartiere che vuole ancora risollevarsi, grazie all’impegno costante e gioioso della sua gente.

(di Giacomo Capodivento, unitineldono.it)