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A Pistoia, la Caritas diocesana grazie all’intervento dell’8xmille è riuscita a creare un’esperienza di Co-Housing che vede vivere assieme otto uomini adulti, provenienti da storie difficili, dalla marginalità, in una vera e propria casa. La “Casa L’Apostrofo” è una vera e propria opportunità dove ciascuno condivide, collabora con gli altri, un luogo non definitivo, ma di sosta, per il tempo necessario a ciascuno di riprendere in mano la propria vita.
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Novara / Oltre 1milione di euro 8xmille per la carità in diocesi
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Oltre un milione di euro, per finanziare 32 progetti su tutto il territorio diocesano, che riguardano l’aiuto ai poveri, l’emergenza abitativa, il sostegno alle famiglie in difficoltà e la tutela della maternità. Sono i fondi dell’8xmille che la diocesi destina quest’anno alla carità.
A presentarle il Vicario generale don Fausto Cossalter e il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Borroni in un incontro cui hanno preso parte anche i vicari episcopali e i parroci dei territori interessati dagli interventi più consistenti: don Vincenzo Barone per l’Ossola, don Claudio Leonardi per l’Aronese e il Borgomanerese e don Piero Cerutti per Borgomanero.
I fondi dell’8xmille saranno divisi tra i “Progetti Sostegno”, le “Opere Segno” e i “Progetti emblematici”.
I Progetti Sostegno riguardano il finanziamento agli interventi che i gruppi caritativi di parrocchie e Unità pastorali missionarie svolgono quotidianamente. In tutto sono 22 e hanno ricevuto complessivamente 282.800 euro.
Le Opere Segno sono quegli interventi che attraverso la carità e l’attenzione agli ultimi sono “Segno della presenza di Dio“. A riceverli associazioni che mettono in atto progetti specifici in diversi campi del sociale: dalla prima accoglienza, alla tutela della maternità e della donna. Sono in tutto cinque per un finanziamento totale di 100mila euro.
Quest’anno i progetti emblematici “straordinari”, condotti direttamente da Caritas Diocesana, sono quattro, su due vicariati: Aronese e Borgomanerese e Ossola. Si tratta di quattro interventi sono le parrocchie di Castelletto Ticino, Borgomanero, Invorio e Domodossola, finanziati complessivamente per 500mila euro.
Certificazione Unica / Guida alla firma 8xmille “per immagini”
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I possessori solo della Certificazione Unica per destinare l’8xmille dovranno seguire queste modalità:
1) sul fronte della scheda Redditi (in assenza di quella allegata alla Certificazione Unica) dovranno indicare il proprio Codice Fiscale e le generalità; poi firmare nella casella “Chiesa cattolica”, nel riquadro relativo alla scelta dell’8xmille, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta;
2) sul retro scriveranno nuovamente il Codice Fiscale e firmeranno nello spazio “Firma” posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI”.
Per quanto riguarda la consegna, il possessore della Certificazione Unica dovrà inserire la scheda in una BUSTA bianca con i seguenti dati: cognome, nome, codice fiscale del contribuente; dovrà anche scrivere la dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF” (La dicitura completa è necessaria anche se si sceglie di firmare solo per la destinazione dell’8xmille).
Quindi potrà consegnare la busta chiusa entro il 30 novembre:
a) presso qualsiasi Ufficio Postale. Il servizio di ricezione è gratuito. L’Ufficio Postale rilascia un’apposita ricevuta.
b) presso la sede di un Intermediario Fiscale abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Gli intermediari Fiscali devono rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta; inoltre hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.
Se fosse presente in parrocchia, questi contribuenti -possessori solo del CU- potranno essere aiutati in tutta questa procedura dai volontari del Centro di Informazione e di Raccolta istituito dal parroco, e consegnare la busta chiusa con dentro la propria scheda entro il 31 luglio.

Qui la scheda riepilogativa in formato A4 da stampare.
Umbria / Nuovo rendiconto 8xmille delle diocesi umbre
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Il rendiconto dell’8xmille per le diocesi umbre nel 2020 è stato presentato ufficialmente il 12 febbraio scorso al 5° Convegno del Sovvenire regionale, tenutosi online. Due i punti qualificanti, come evidenziato dall’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, Card. Gualtiero Bassetti: “una trasparente ed efficace comunicazione sulla destinazione dei fondi pubblici erogati dalla Chiesa”, ma anche la necessità di “sviluppare la contribuzione diretta dei fedeli”, al di là della firma sulla dichiarazione dei redditi. Il documento completo può essere scaricato dal sito www.sovvenireumbria.it/rendiconto2020.
Alla presentazione sono anche intervenuti Mons. Luciano Paolucci Bedini, delegato Ceu per il “sovvenire”, il Vescovo ausiliare di Perugia, Mons. Marco Salvi, il responsabile nazionale del Servizio Promozione Sostegno Economico, Massimo Monzio Compagnoni, e il coordinatore per l’Umbria, Giovanni Lolli.
Come premessa generale, Bassetti ha ricordato che “il sistema introdotto dalla riforma del Concordato del 1984 ha dato negli anni frutti abbondanti, consentendo alle nostre diocesi di rispondere in modo adeguato ai rinnovati e accresciuti bisogni collegati alla propria missione”.
“Particolare attenzione – ha commentato il coordinatore Lolli –, viene data in questa edizione del Rendiconto 2020 dell’8xmille alle diocesi umbre alla conservazione e alla tutela dei beni culturali (temi sviluppati nel focus al termine del fascicolo), l’importo erogato a questo fine negli ultimi quattro anni (2017-2020) ammonta a circa 10 milioni di euro complessivi; parte di questi fondi sono stati devoluti alla Rete museale ecclesiastica umbra voluta dalla CEU (Conferenza Episcopale Umbra) e presieduta da Mons. Salvi”. Le otto Diocesi dell’Umbria, hanno ricevuto complessivamente dall’8xmille nel 2020 circa 26,3 milioni di euro (nel 2019 i fondi furono 24,1 mln): 4,0 mln per il culto e la pastorale, 3.8 mln per la carità, 9,3 per il sostentamento del clero; 9,2 mln per l’edilizia di culto e i beni culturali (vedi tutti i dati nell’opuscolo).
Sfide nuove.
Il cardinale Bassetti ha parlato anche delle “sfide nuove”, che “si pongono oggi per questo sistema, ad esempio quella di sviluppare la contribuzione diretta dei fedeli attraverso le offerte deducibili, per consentire il mantenimento degli standard di aiuto agli ultimi, anche nei prossimi anni quando si prevede che il gettito dell’8xmille per la Chiesa italiana diminuirà a causa della crisi economica indotta dalla pandemia e soprattutto, purtroppo, da una riduzione di firme”.
“Oggi nella fede, come in ogni altro contesto – ha proseguito Bassetti –, non è più possibile dare alcunché per scontato o confidare negli automatismi tradizionali di socializzazione religiosa. Soprattutto con i giovani non si può presupporre che sviluppino in maniera autonoma il senso di appartenenza alla comunità ecclesiale e di conseguenza si impegnino a sostenere la Chiesa nelle sue attività. Queste cose non le possiamo più dare per scontate e qui mi rivolgo in particolare ai delegati diocesani, ai referenti parrocchiali e agli educatori”.
Maggiori competenze.
Rivolgendosi ai partecipanti al 5° Convegno regionale del “sovvenire”, il Cardinale li ha esortati ad “un lavoro di continua motivazione, crescita in collaborazione e con le figure educative e i responsabili degli itinerari formativi giovanili. Quindi sempre di più sarà necessario acquisire competenze non solo in ambito economico, ma anche educativo per diventare promotori e motivatori di responsabilità ecclesiali”.
Lavoro in sinergia.
“In concomitanza con i Sinodi diocesani – ha evidenziato Bassetti – sarà imprescindibile lavorare in sinergia mettendo in campo tutte le risorse a disposizione e per intraprendere strade nuove che ci portino a confrontarci sempre di più con il nostro prossimo in carne ed ossa anche in questo ambito del sistema economico”.
L’importanza dei media.
Il presidente della CEI ha poi esortato tutti gli ‘addetti ai lavori’ a sviluppare “una trasparente ed efficace comunicazione sulla destinazione dei fondi pubblici erogati dalla Chiesa” e ad andare oltre le “campagne pubblicitarie”, perché “non bastano e devono essere integrate con un’azione promozionale e di rendiconto anche a livello territoriale al di là dell’adempimento degli obblighi di legge. Sarà sempre più importante questo lavoro che voi state facendo oggi sul versante della comunicazione”.
Il ringraziamento anche ai comunicatori.
“A tale proposito la rete delle testate giornalistiche e radiofoniche locali di area ecclesiali e anche di area laica e le numerose possibilità offerte dalla rete – ha concluso il cardinale Bassetti – sono canali da conoscere sempre meglio da esplorare per cui spero che il vostro ritrovarvi qui potrà essere davvero l’occasione di condividere pratiche efficaci e scambiarsi buone idee. Per questo vi ringrazio tutti della vostra presenza e vi auguro un buon lavoro perché davvero questo incontro divenga foriero di una sempre più proficua collaborazione”.
Da parte sua il responsabile del Servizio Promozione della CEI Monzio Compagnoni ha sottolineato come la comunicazione umbra dell’8xmille “è modello campione da esportare-proporre a livello nazionale”, perché “attraverso questo rendiconto fate conoscere bene cosa la Chiesa fa in tutti i suoi ambiti pastorali, dagli interventi socio-caritativi alla tutela e valorizzazione delle sue opere d’arte e dei suoi beni culturali. Voi siete di esempio a Regioni più vaste dove possono essere coinvolte importanti testate giornalistiche in quest’opera conoscitiva di come vengono spesi questi finanziamenti”.
Uniti nel dono / Vicino Brescia notte e giorno alla Sua presenza
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A Borgosatollo, venti minuti d’auto da Brescia, la parrocchia di Santa Maria Annunciata vive da più di 12 anni l’esperienza dell’adorazione eucaristica perpetua. Centinaia di fedeli si alternano, giorno e notte, nel dialogo con Gesù, che è alla base di ogni vera esperienza di fede.
In questo paesino di 9mila anime a 15 minuti da Brescia, una targa sul portoncino accanto al portale di ingresso della chiesa segnala Adorazione eucaristica perpetua. Varcata la soglia, un pannello immerge i visitatori nella penombra con i versi dell’Apocalisse: “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20). «Tutto è nato nel 2008 dalla proposta di fra Marco Ferrario, reduce dalle missioni zonali cittadine e dall’amicizia fra noi preti con un gruppo di frati. Quando abbiamo lanciato l’idea – sorride con gli occhi limpidissimi il parroco don Gino Regonaschi, 70 anni splendidamente portati – c’è stata subito adesione da parte di alcuni parrocchiani. All’inizio sembrava impossibile arrivare a pensare che potesse esserci sempre qualcuno anche di notte: eppure gradualmente, passo dopo passo, dopo poco più di un anno siamo arrivati a riempire le 24 ore di turno di ogni giorno della settimana e istituirla in modo perpetuo dall’ottobre 2009. Non abbiamo mai chiuso, neppure durante il lockdown, pur rispettando gli orari del coprifuoco: oggi moltissimi vengono da Brescia e dai paesi vicini».
FISC / Ancora un mese per partecipare al bando giornalistico
Lamezia Terme / Il dormitorio della Caritas dal quale si ricomincia a vivere
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Su www.lacnews24.it segnaliamo un articolo di Tiziana Bagnato pubblicato lo scorso 19 gennaio sul dormitorio della Caritas di Lamezia Terme struttura finanziata anche dall’8xmille.
Non solo un dormitorio, ma molto di più. A pochi passi dalla stazione centrale di Sant’Eufemia, lì dove non è insolito vedere qualcuno passare la notte cercando di trovare scampo al freddo gelido sotto coperte e bustoni, si trova Querce di Mamre.
La struttura inaugurata ad ottobre del 2021 grazie ai fondi dell’8xmille, può ospitare fino ad una ventina circa di senzatetto, ma è molto di più di un dormitorio, rappresenta molto di più per chi viene a contatto con quel nucleo operoso di volontari e operatori Caritas che su ogni persona lavorano cercandone di capire la storia, il percorso, le aspettative, cercando di rimetterle in carreggiata. Il dormitorio fa parte di quel circuito virtuoso della Caritas diocesana di Lamezia Terme, guidata da don Fabio Stanizzo, all’interno del quale si trova la mensa Caritas, l’ufficio docce e vestiario, l’ufficio legale.
C’è chi come Nicola dormiva alla stazione, poi è stato indirizzato per un pasto caldo alla mensa Caritas e da lì in questa struttura della quale è diventato volontario «per cercare di ridare, almeno in parte, ciò che ricevo».
Qui l’articolo completo.
Presentazione
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Cari amici,
il primo numero di In Cerchio del 2022 desidero aprirlo con l’augurio di un graduale ritorno alla normalità.
Intanto, in attesa che ciò si realizzi il prima possibile, mi farà piacere incontrarvi già i primi giorni di febbraio in collegamento, per condividere con voi il piano operativo delle prossime attività. In particolare penso a quelle legate alla scelta di parrocchie che ci affiancheranno nel celebrare attivamente le Giornate Nazionali del 15 maggio e del 18 settembre e nel promuovere i relativi “progetti speciali” che vi illustrerò.
Inoltre, se il 2021 è stato l’anno del rinnovamento del nome, logo e sito Offerte “Uniti nel dono” (che vi invito a visitare e far visitare, per scoprire delle realtà veramente belle di tante comunità parrocchiali dove si vive concretamente la grazia e l’esperienza di comunione), quest’anno vorrei implementare un software di gestione della Rete ora mancante. L’obiettivo è di favorire e semplificare al massimo l’attività di tutti coloro che lavorano nel “sovvenire” mettendo a disposizione un unico programma, fruibile online, che consenta ai vari livelli (regione, diocesi, parrocchia) di conoscere le attività e interagire con il proprio territorio di competenza, monitorando man mano i risultati.
Il 2022 sarà anche l’anno del mio primo Convegno Nazionale che si terrà a ottobre. Per voi un “ritorno” in presenza dopo 2 anni di pandemia. Qui al Servizio ci stiamo lavorando per farlo diventare un’occasione propizia non solo per conoscerci di persona ma soprattutto per scambiarci idee e progetti innovativi, al passo con i tempi. Mi sta molto a cuore sapere come vivete il vostro ministero del “sovvenire” in diocesi, quali sono le vostre idee, di cosa avreste bisogno per svolgere al meglio questo servizio pastorale. Esso, come ben sappiamo, non è legato solo ed esclusivamente al reperimento delle risorse economiche (con la promozione di Offerte e firme), ma anche e soprattutto ad un continuo sforzo capace di far comprendere alle persone le ragioni che devono motivare alla partecipazione economica nella Chiesa.
A presto dunque e buon anno a tutti!
Massimo
Un nuovo passo / Intervista all’autore Alberto Campoleoni
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Al Convegno presidenti e assistenti unitari diocesani di Azione Cattolica (29-31 ottobre) erano state distribuite ai presenti due copie di un nuovo libro del giornalista e scrittore Alberto Campoleoni dal titolo Un nuovo passo. Appunti sulla corresponsabilità nella Chiesa con un duplice obiettivo: dare ai presidenti diocesani della storica Associazione l’opportunità di incontrare l’incaricato del “sovvenire”, al quale offrire la seconda copia della pubblicazione, e avviare una riflessione su cosa significhi oggi vivere la corresponsabilità della Chiesa anche dal punto di vista economico.
Siamo lieti di proporvi un’intervista all’autore a cura di Fabio Colagrande per Radio Vaticana in cui si approfondiscono alcuni contenuti, come il ruolo dei laici, il senso di corresponsabilità e la collaborazione con i preti nella Chiesa di oggi.
In allegato anche altri approfondimenti all’autore pubblicate su Eco di Bergamo e Avvenire.
Offerte per il clero / Donare “digital” è più smart
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Grazie al nuovo sito “Uniti nel dono” diventa sempre più facile e attraente fare Offerte deducibili per sostenere i sacerdoti. Passo dopo passo, ecco tutto quello che c’è da sapere per inviare la propria Offerta direttamente da casa, in piena sicurezza, senza mettere a rischio la propria salute.
Partenza sprint per le Offerte via web
Circa 1.200 persone da settembre (data della messa on line del nuovo sito) a dicembre 2021 hanno fatto un’Offerta via web per il clero, per un totale di circa 100mila euro. Da sottolineare che quasi 1 donatore su 3 è una persona che per la prima volta ha sperimentato fare un’Offerta direttamente dal nuovo sito “Uniti nel dono”. Grande la generosità di chi offre via web: l’importo medio di ogni singola offerta si aggira intorno ai 110 euro. Questi numeri si vanno ad aggiungere alle decine di migliaia di persone che fanno donazioni tramite bollettino bancario o conto corrente postale. L’Offerta al clero via web può essere fatta da chi possiede una carta di credito (Nexi, Visa o Mastercard) ed è interamente deducibile dall’intestatario della carta, fino al massimo consentito di 1.032,91 euro annui. In questo periodo di prolungata emergenza sanitaria, fa risparmiare inutili code agli sportelli e garantisce più sicurezza.
Come prendere parte alla community
Fare la propria Offerta è molto semplice. Dopo l’accesso al sito “Uniti nel dono” (https://www.unitineldono.it) basta cliccare sul collegamento “Sostienici”, in alto nel menu, e seguire il percorso guidato. La pagina che si apre offre la possibilità di riempire i campi con i propri dati personali e inviare l’offerta via web, direttamente da casa. Basta autorizzare al pagamento la propria carta di credito e, in pochi minuti, si entra a far parte della comunità di donatori. In tempo reale, il sito aggiorna il numero delle persone che donano e di quelli che lo fanno per la prima volta.
Il nuovo sito a “servizio” di tutti
Un albero stilizzato, a forma di mano protesa, e tante foglie a rappresentare coloro che donano per il clero. È questo il logo stilizzato di “Uniti nel dono”, il nuovo sito della CEI per sostenere i 33mila sacerdoti, inaugurato nel mese di settembre 2021. Al centro ci sono le storie emozionanti di fragilità e di educazione, di carità e di integrazione, che vedono come protagonisti i giovani e le persone con disabilità, le famiglie e gli anziani, tutti uniti nel dono. Sono la migliore testimonianza di una Chiesa in cammino, di comunità di fedeli capaci di riscoprire il senso di essere cristiani e fare qualcosa di concreto per aiutare i sacerdoti. A partire dalle Offerte per il clero inviate anche via web.
Paolo Cortellessa
