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8xmille senza frontiere / Per la sezione TV vince TVL Pistoia

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In questo spazio vi proponiamo il video vincitore del bando giornalistico 8xmille senza frontiere 2020-2021 – Speciale Covid.
Si tratta del filmato realizzato da Paola Bardelli e Andrea Palumbo per TVL Pistoia dal titolo “Chi accoglie voi accoglie me“.

C’è un mondo della notte, popolato da persone che spesso preferiscono rimanere sconosciute, che in questo anno di pandemia si è trovato costretto ad emergere alla luce del sole. La testimonianza arriva da Montecatini Terme, cittadina nota per le sue acque curative, per l’ottima qualità della vita, per l’accoglienza alberghiera di altissimo livello, dove quel mondo della notte aveva trovato il suo perfetto equilibrio, accettato quasi come un servizio aggiuntivo all’ordinaria offerta alberghiera, purché rimanesse nell’ombra.

Ma la pandemia ha rotto l’equilibrio e alle porte del centro di ascolto hanno bussato uomini e donne espressione di una nuova povertà: “non ce lo aspettavamo, non avevamo mai avuto quel tipo di utenza” dicono gli operatori. Ma quale servizio offrire, con quale modalità accogliere queste persone, come poter rispettare la loro privacy, come non farli sentire isolati? Nessuno è stato lasciato solo.

Rendiconto 8xmille / Online il 2020

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È online il “Rendiconto 2020 dell’8xmille” che documenta come sono stati impiegati i fondi che i cittadini italiani hanno destinato alla Chiesa cattolica con le dichiarazioni del 2017. “Se è vero che questo è un dovere nei confronti dello Stato italiano, è altrettanto forte il nostro desiderio di trasparenza, nel rispetto delle normative vigenti”, spiega Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, ricordando che nel dossier “vengono presentate le cifre specifiche del rendiconto economico” e che “l’intero bilancio della Conferenza Episcopale Italiana è sottoposto a certificazione volontaria da parte di una società di revisione specializzata”.

Ma, sottolinea Mons. Russo, “dietro ai numeri, c’è sempre molto di più”. Ci sono volti, pezzi di vita, storie di riscatto e di rinascita. Sono migliaia infatti gli interventi realizzati sul territorio italiano e nei Paesi del Terzo mondo, secondo i tre ambiti di destinazione: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. “È anche grazie all’utilizzo delle energie dell’8xmille che, in questo tempo di pandemia – aggiunge il Segretario Generale della CEI – è stato possibile destinare ingenti risorse aggiuntive per le azioni di prossimità a beneficio della popolazione, delle famiglie, di enti e associazioni”.

Campagna 8xmille / Non solo TV

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La campagna 8xmille, che probabilmente avrete tutti visto in televisione, continuerà fino a metà luglio su vari canali di comunicazione.
In un mondo che cambia così velocemente, anche la nostra attività di sensibilizzazione si è trasformata. Abbiamo iniziato a parlare linguaggi differenti e ad occupare spazi molto diversi tra loro per poter raggiungere tutti i nostri firmatari. Basti pensare alla campagna Facebook e Instagram, in meno di un mese abbiamo raggiunto quasi 5 milioni di utenti unici (18.5 milioni le impressioni).

Ecco due esempi di post che abbiamo diffuso su Fb e Instagram

Inoltre abbiamo approfondito sui principali siti di informazione alcune opere della campagna, così da mostrare come davvero una firma si possa trasformare in progetti: Today.it, Ansa.it, Repubblica.it

Ricordiamo a tutti gli incaricati del “sovvenire” che a breve manderemo un messaggio WhatsApp da diffondere il più possibile per promuove il valore della firma. Un modo per rendere sempre più virale il nostro messaggio.

Pillole radio

Segnaliamo anche le pillole radio su Radio Rai, Radio24 (Il Sole 24 Ore), e da quest’anno anche su Radio Montecarlo, Radio 101, Radio Subasio e Norba. Messaggi di circa un minuto che testimoniano come la firma si trasformi in progetti.

Vi invitiamo ad ascoltarli.

 

Affissione

Da metà giugno è iniziata anche l’affissione tra le principali città italiane. Quindi con le giornate più lunghe e la possibilità di muoversi all’aria aperte, i contribuenti potranno vedere cosa è stato fatto con l‘8xmille. Un altro modo per invitare alla firma.

Sovvenire / In arrivo il numero di giugno

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Sacerdoti in prima linea per la custodia del creato e perché il lavoro e la salute non siano mai alternativi l’uno all’altra. Sovvenire nel numero di giugno ripercorre quella linea verde che unisce tante comunità disseminate lungo il nostro Belpaese, tutte impegnate, insieme ai loro pastori, in progetti di tutela e recupero ambientale e sociale o di inserimento lavorativo per i più giovani.

Siamo stati a Taranto – dove a ottobre sarà celebrata la 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani proprio sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso” – in una città che da molti anni vive sulla propria pelle l’immensa difficoltà di conciliare tutela occupazionale e rispetto della salute. Qui la Chiesa ha qualcosa da dire, come ci racconta il vicario episcopale don Antonio Panico, e continua a lavorare soprattutto per educare i ragazzi ad un domani diverso e migliore. Anche a Corato (BA) si lavora sui ragazzi: un giovane parroco, don Fabrizio Colamartino, li sta aiutando a riappropriarsi della cultura del proprio territorio e a tutelarne il verde, piantumando alberi dove rischiavano di scomparire. E poi vi portiamo con noi nell’Agrigentino, a Racalmuto, dove con la benedizione del nuovo arcivescovo, mons. Alessandro Damiano, la Caritas propone un laboratorio agricolo per aiutare giovani di varie provenienze a ritrovare un contatto diretto, approfondito e professionale con la terra e l’arte della sua coltivazione.

Vi accompagniamo poi nella meravigliosa pieve medievale di Romena, in Toscana, dove la fraternità fondata da don Gigi Verdi si propone come porto accogliente per i viandanti in cerca di pace. Un luogo in cui poter sostare mentre si riannodano i fili delle proprie sofferenze o di quelle questioni irrisolte che tutti, in qualche modo, portiamo in cuore.

Nella sezione “Atlante” seguiamo le tracce di due sacerdoti fidei donum, il bresciano don Pietro Parzani e il veronese don Lucio Brentegani, che rispettivamente in Mozambico e Guinea Bissau si ritrovano a “dare da bere agli assetati”, come chiede il Vangelo, scavando pozzi e soprattutto imparando, con le comunità loro affidate, a gestirli e valorizzarli.

Infine nel Dossier ripercorriamo, insieme al biblista mons. Signoretto un itinerario che, dalla Genesi all’Apocalisse, ci fa riscoprire alcuni passi della Scrittura in cui ritorna l’immagine del giardino.

Il periodico Sovvenire è inviato gratuitamente a quanti destinano un’Offerta all’Istituto Centrale Sostentamento Clero.

Istituti Diocesani Sostentamento Clero / La deducibilità delle quietanze

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Diversi CAF hanno asserito – sbagliando – di non poter accettare le ricevute rilasciate dagli Istituti Diocesani Sostentamento Clero per le Offerte a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero, in quanto la normativa vigente prevede solo forme di pagamento che siano tracciabili: versamento bancario o postale, carte, assegno bancario o circolare documentabili conservando la ricevuta: del versamento bancario/postale, l’estratto conto della società che gestisce la carta.

È vero (in parte), ma l’Agenzia delle Entrate nelle istruzioni sulla compilazione del Mod.730/2021 a pag. 62/63 ha ben specificato la validità delle attestazioni o certificazioni rilasciate dall’Ente destinatario dell’offerta [v. allegato]. In particolare sono valide anche le quietanze rilasciate dall’IDSC in quanto predisposte e numerate dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero e contengono il numero progressivo dell’attestazione o certificazione, cognome, nome e comune di residenza del donante, l’importo dell’erogazione liberale e la relativa causale.

Il testo infatti dice:

«Rigo E24 – Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose: indicare le erogazioni liberali in denaro a favore delle seguenti istituzioni religiose:

  • Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana …. (omissis)

…Ciascuna di queste erogazioni, deducibile fino ad un importo di 1.032,91 euro, deve essere effettuata tramite versamento bancario o postale, carta di debito, di credito, prepagate, assegno bancario o circolare. e può essere documentata conservando le ricevute di versamento bancario o postale ovvero, in caso di pagamento con carta di credito, carta di debito o carta prepagata, dall’estratto conto della società che gestisce la carta. È necessario inoltre che dalla documentazione attestante il versamento sia possibile individuare il carattere di liberalità del versamento.

Le erogazioni liberali effettuate nei confronti della Chiesa Evangelica Valdese, Unioni delle Chiese metodiste e valdesi, possono risultare anche dall’attestazione o certificazione rilasciata dalla Tavola Valdese, su appositi stampati da questa predisposti e numerati che devono contenere il numero progressivo dell’attestazione o certificazione, cognome, nome e comune di residenza del donante, l’importo dell’erogazione liberale e la relativa causale. Le medesime precisazioni fornite per le erogazioni liberali a favore della Tavola Valdese devono ritenersi valide anche per le erogazioni liberali effettuate a favore: dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana, …(omissis)».

Presentazione

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Cari incaricati del “sovvenire”,

finalmente possiamo iniziare a farvi intravedere una sorpresa che da qualche mese stiamo preparando per voi e che ormai è prossima ad essere svelata. Da tempo, infatti, abbiamo iniziato a lavorare per rinnovare, nella tradizione, il nostro modo di comunicare i valori del sostegno economico alla Chiesa cattolica, a cominciare dal nome della nostra presenza in rete e dal logo relativo alle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti.

In questa pagina, che troverete pubblicata anche nel numero di giugno della rivista Sovvenire, avete una sintetica anticipazione delle novità che ci attendono e potete dare un’occhiata anche al nuovo logo Offerte. Si tratta di un albero (invece delle mani con la croce al centro), simile a quello che da sempre ha caratterizzato il Servizio Promozione della CEI, la cui struttura portante diventa una mano, aperta nel dono, e le cui foglie, che ricordano un po’ ciascuno di noi, sono tutte uniche e fondamentali, come vuole simboleggiare quella arancione nel cuore della chioma.

Il nome nuovo che abbiamo scelto per il sito dedicato alle Offerte insiemeaisacerdoti.it e, gradualmente, anche per la rivista Sovvenire, sarà “Uniti nel dono”.

“Uniti nel dono” è la sintesi dei valori fondamentali del “sovvenire”, la comunione e la corresponsabilità di una comunità di fratelli e figli di Dio. Tutti insieme, noi, uniti nel sostenere i nostri sacerdoti, come loro sono uniti a Gesù Cristo nel dono totale della propria vita al Padre. Nello stesso modo anche noi, con loro, vogliamo sentirci parte di una sola grande famiglia e vogliamo che se ne sentano parte tutti quelli che in qualche modo si mettono al nostro fianco assumendosi l’impegno con un’Offerta di sostenere i sacerdoti nella loro missione.

Per questo motivo tanto il nuovo sito quanto la nuova rivista, da settembre in avanti, concederanno molto più spazio ai donatori e alle loro storie. Continueremo, naturalmente, a selezionare e raccontare le storie dei nostri sacerdoti, diversificando e arricchendo sempre più i linguaggi nel segno della cultura digitale, in cui siamo tutti immersi.

Ma oltre a questo cercheremo di mettere in rete e condividere maggiormente le storie di chi si impegna per sostenere i sacerdoti, forse mosso dalla gratitudine o semplicemente da un senso di responsabilità profondamente ecclesiale.

Sapete che da quest’anno la Giornata Nazionale di sensibilizzazione per le Offerte per i sacerdoti ha subìto una variazione di data: dalla domenica di “Cristo Re”, che d’ora in poi sarà dedicata alla Giornata mondiale della gioventù nelle diocesi, è passata stabilmente alla terza domenica di settembre, il 19 settembre per questo 2021.

Pensate che lo scorso anno in tutta Italia abbiamo raccolto solo una Offerta ogni 8 parrocchie del Paese. Avete capito bene: tra tutti i fedeli di 8 comunità della nostra bella Italia, solo una persona ha fatto un’Offerta per i sacerdoti. È un dato che ci rattrista e deve far riflettere: abbiamo un enorme bisogno di ritrovare quel senso di responsabilità per cui sentiamo davvero i sacerdoti affidati alle nostre cure.

Abbiamo bisogno di riscoprirci davvero “uniti nel dono”: non può essere solo una questione di nome… ma anche quello può contribuire a darci una bella scossa. Coraggio, allora!

Massimo

Le Offerte per il clero / Uniti nel dono

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Quasi 25mila i “partecipanti” al Giro d’Italia 2021 delle Offerte per il clero, con circa 5 mila nuovi donatori e più di un milione di euro raccolti. Un traguardo importante raggiunto nei primi quattro mesi di quest’anno, ma il percorso è ancora lungo e ci sono molte altre tappe da superare. Per mantenere e rafforzare questi dati, c’è bisogno dei nostri “direttori sportivi”, i nostri incaricati delle diocesi per organizzare l’attività del sostegno economico dei sacerdoti e dare il giusto sprint.

IL MIGLIOR PIAZZAMENTO IN CLASSIFICA
Tocca quota 1milione e 161mila di euro la prima tappa del Giro d’Italia 2021 delle Offerte per il clero con bollettino postale, raggiunta nei primi quattro mesi di quest’anno. Un risultato importante rispetto agli stessi mesi del 2020 e del 2019, in cui la raccolta versata all’Istituto centrale per il sostentamento del clero aveva raggiunto rispettivamente 979mila e 970mila euro. Dopo oltre un anno di pandemia, c’è voglia di ripartire e di partecipare attivamente alla vita della Chiesa. La crescita delle offerte per il clero è il primo segno concreto di questa ripartenza.

LA FORZA DEI LAICI, UNA RICCHEZZA PER LA CHIESA
Circa 25mila le persone che scelgono di dare il proprio sostegno economico ai nostri sacerdoti, nel periodo da gennaio ad aprile di quest’anno. Un risultato molto positivo, all’insegna di un maggiore coinvolgimento dei laici nella vita della Chiesa, che passa anche da un senso di responsabilità nei confronti del clero. “La vostra laicità è ricchezza per la cattolicità della Chiesa, che vuole essere lievito, sale della terra e luce del mondo” ha detto Papa Francesco il 30 aprile 2021.

CRESCONO I NUOVI “PARTECIPANTI”
Circa 5 mila sono coloro che scendono in pista per la prima volta per sostenere i nostri sacerdoti, nei primi quattro mesi di quest’anno. Cresce, infatti, di oltre il 50% il numero dei nuovi donatori: siamo passati da 2.892 nel 2020 a 4.572 nel 2021. Solo l’importo medio donato è in calo, segno concreto del persistere delle difficoltà economiche che colpiscono le famiglie italiane: l’offerta media donata, infatti, scende di quasi il 10%: da 51,28 nel 2020 a 46,29 euro nel 2021.

UNITI NEL DONO, LA NOSTRA FORZA
Nelle Offerte, come nel ciclismo, il risultato non è mai solo individuale, ma è sempre un lavoro di squadra. Per questo è fondamentale il ruolo dei nostri “direttori sportivi”, incaricati diocesani del Sovvenire. Spetta a loro non solo organizzare l’attività concreta del sostegno economico dei sacerdoti, ma soprattutto dare la giusta carica e lo sprint necessario alla “squadra” dei donatori per motivarli e consentire di raggiungere il traguardo finale. Perché l’unione fa la forza, anche nel dono.

Paolo Cortellessa

Presentazione

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Cari incaricati del “sovvenire”,

è passato quasi un mese dalla Giornata Nazionale di sensibilizzazione dedicata all’8xmille e sono felice di aver riscontrato la vostra dedizione nel promuoverla. Voglio anche sottolineare, ringraziandoli, gli appelli dei Vescovi alle proprie comunità diocesane a partecipare, in particolare quelli lanciati dalla Conferenza Episcopale Lombarda e dai Vescovi delegati della Calabria e dell’Emilia Romagna come anche la lettera del Vescovo di Cosenza. A questo proposito se ne siete a conoscenza segnalateci altre iniziative di questo genere, regionali o diocesane, sarà molto importante condividerle.

Il vostro impegno sul territorio e dei nostri Vescovi credo sia il nodo cruciale: pensate come sarebbe bello ed efficace se sempre più gli incaricati del “sovvenire” e i propri Vescovi riuscissero a lavorare insieme nella promozione del “sovvenire”. Le nostre attività di promozione e sensibilizzazione al sostegno economico alla Chiesa partono da un ministero pastorale che si unisce a tutti gli altri cammini diocesani, avendo pari dignità e gli stessi obiettivi di annuncio e di apostolato. La collaborazione tra tutti gli incaricati e direttori presenti in Curia dovrebbe essere espressione concreta di quella comunione di cui spesso parliamo nei nostri incontri. E l’attenzione del proprio Vescovo a questa “pastorale integrata” rende feconda ogni attività.

Se a livello locale auspico che le azioni per promuovere la partecipazione all’8xmille continui infaticabile, a livello nazionale la campagna 8xmille è nel suo pieno svolgimento. Tanto altro si può fare a livello territoriale per promuovere la firma dei nostri concittadini a favore dell’8xmille. Il progetto speciale per la raccolta dei CU ci darà qualche dato su cui riflettere. In questo numero di In Cerchio troverete il libretto informativo e la locandina di questo test sperimentale avviato in 17 parrocchie che si concluderà a fine giugno.

Inoltre serve far conoscere sempre più e sempre meglio le opere già sostenute dall’8xmille anche con l’aiuto dei media cattolici locali. Questo può fare la differenza. A tal proposito, per quanti non l’avessero già fatto, invito tutti voi a contattare i direttori delle testate diocesane aderenti alla FISC. È stato un tema affrontato anche nell’ultimo Consiglio Nazionale della FISC al quale sono stato invitato, e gli stessi direttori dei settimanali e mensili saranno avvisati sull’importanza di questa collaborazione.

Di fatto la diffusione delle notizie riguardanti il sostengo economico alla Chiesa a livello locale dovrà avere sempre più carattere di continuità per essere efficace. Confido nella vostra disponibilità.

Per quanto riguarda la raccolta delle Offerte liberali dal prossimo mese di settembre ci saranno delle novità. Stiamo lavorando su un nuovo nome, un nuovo logo e un nuovo sito. Ve ne parlerò nei prossimi numeri di In Cerchio.

Questa Newsletter sarà sempre la vostra fonte di informazione e spero che la arricchirete anche voi inviandoci le vostre iniziative e notizie dal territorio.

Grazie per quello che fate, buon lavoro e un caro saluto

Massimo

8xmille / La ripartizione 2021

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La 74ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha preso atto che, come comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (1), la somma relativa all’8xmille dell’IRPEF assegnata alla Chiesa cattolica per il 2021 risulta pari ad euro 1.136.166.332,99 determinati da euro 1.070.778.188,96 a titolo di anticipo per l’anno in corso, ed un conguaglio sulle somme riferite all’anno 2018 di euro 65.388.144,03. Considerate le proposte di ripartizione presentate dal Consiglio Permanente, sono state approvate le seguenti assegnazioni in migliaia di euro:

[table id=23 /]

(1) I dati trasmessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’anno 2021 e relativi alle dichiarazioni dell’anno 2018 (redditi 2017) indicano che la percentuale delle scelte a favore della Chiesa Cattolica è stata pari al 78,50%.

In allegato il comunicato stampa finale della ripartizione, diffuso in conclusione dell’Assemblea Generale CEI che si è svolta dal 24 al 27 maggio.

L’Eco di Bergamo / 8xmille in aiuto delle comunità

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L’Eco di Bergamo ha dedicato, a firma di Carmelo Epis, 2 pagine per raccontare le cose buone che i fondi dell’8xmille hanno permesso di realizzare sul territorio. Vi proponiamo qui l’intervista al nostro incaricato del “sovvenire” Mons. Sergio Bertocchi.

1° maggio 2021

Con l’avvio delle dichiarazioni dei redditi si apre l’opportunità di mettere una firma all’8xmille alla Chiesa cattolica per favorire la gestione di tanti servizi caritativi e la realizzazione di opere in favore della popolazione. Un’opportunità da valorizzare per i notevoli benefici verso le nostre comunità. E anche un’urgenza per far fronte al periodo di crisi che abbiamo affrontato e che stiamo ancora affrontando.

«Purtroppo, anche a causa della crisi economica aggravata dalla pandemia, il calo dell’8xmille mette seriamente a rischio il sostegno e la realizzazione di migliaia di progetti ecclesiali di forte rilevanza sociale. È quindi necessaria una rinnovata e forte sensibilizzazione nelle parrocchie. In questo impegno i referenti parrocchiali devono essere in prima linea». Monsignor Sergio Bertocchi, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, parla della campagna nazionale di sensibilizzazione e promozione dell’8xmille alla Chiesa, che si terrà il 2 maggio anche nella nostra diocesi.

Il calo del gettito dell’8xmille mette in forse la realizzazione di tanti progetti?
«È un rischio concreto se proseguirà la fase calante. Pensiamo ai progetti di sostegno attivo riguardanti il lavoro, l’aiuto alle famiglie e ai giovani, il soccorso di bisogni antichi ed emergenti, la tutela del patrimonio storico-artistico delle parrocchie e la promozione dello sviluppo nei Paesi più poveri. Grazie all’8xmille lo scorso anno la Chiesa italiana ha potuto destinare 235 milioni di euro per l’emergenza coronavirus».

Come dovrebbero porsi i referenti parrocchiali dell’8xmille?
«Solitamente fanno parte del Consiglio degli affari economici delle parrocchie e conoscono i bisogni locali. Con incontri o iniziative, ogni referente è chiamato a un rinnovato impegno di sensibilizzazione, facendo capire che la firma a favore della Chiesa cattolica è una scelta fondamentale ed è rivolta alla comunità perché comprenda il valore del gesto della firma. È un gesto che non costa nulla al contribuente. Animato da spirito di responsabilità e partecipazione, il referente parrocchiale è la figura importante che affianca il parroco nel sensibilizzare la gente e nell’illustrare le opere e le iniziative che hanno ricevuto il sostegno dell’8xmille».

Anche i vescovi della Lombardia, nella lettera alle parrocchie, rilevano il calo delle firme e i rischi conseguenti.
«I vescovi esprimono innanzitutto un sincero grazie a chi, credente o non credente, firma la destinazione alla Chiesa cattolica. Portando poi esempi concreti di interventi, citano quelli effettuati durante il dramma della pandemia che ha colpito pesantemente la regione, resi possibili dalle risorse dell’8xmille, che hanno consentito di aiutare le famiglie in difficoltà, rifornire le strutture sanitarie di materiale sanitario e aiutare le parrocchie dove erano presenti situazioni di forte fragilità. E con umiltà chiedono il nostro rinnovato aiuto per tante opere, rese possibili dalla firme per l’8xmille».

L’8xmille è una delle espressioni di comunione e condivisione.
«Non è un semplice meccanismo di raccolta e distribuzione di denaro, ma è un modo di concepire la Chiesa ed esprime la corresponsabilità laicale che porta alla comunione, coinvolgendo anche le risorse economiche nel guardare i bisogni. Anche così si allarga lo sguardo oltre la propria comunità, per sentire proprie le esigenze della diocesi e della Chiesa».

Purtroppo, periodicamente riemergono luoghi comuni e affermazioni unilaterali sui soldi della Chiesa.
«È una disinformazione alimentata da una parte dei mass media, che spesso hanno una scarsissima o nulla conoscenza della variegata realtà delle parrocchie e della stessa Chiesa. Anche in questo contesto è necessaria una informazione obiettiva. Ed è un compito che spetta a tutti: clero, fedeli e referenti parrocchiali».

Quali sono i criteri di suddivisione degli importi destinati a ogni diocesi ?
«La decisione viene presa da una Commissione della Conferenza Episcopale Italiana, esaminando soprattutto l’ampiezza delle diocesi, il numero di abitanti e valutando i bisogni segnalati. A livello locale, invece, l’ultima decisione spetta al vescovo diocesano, dopo aver ascoltato le necessità di parrocchie, associazioni caritative ed enti culturali».

Quali sono le parrocchie più bisognose dei contributi dell’8xmille?
«Dipende dalle situazioni, dai bisogni e dai progetti in atto. Pensiamo per esempio alle piccole parrocchie di montagna, con scarsa popolazione, ma con una chiesa anche molto antica, bisognosa di interventi o restauri: è impossibile contare sulle risorse locali. Il mantenimento delle strutture, anche per le parrocchie più vaste e popolose, pesa sui loro bilanci. In questi casi l’8xmille è indispensabile».