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Nola / Il “sovvenire” in pellegrinaggio con il Vescovo tra i volti dei decanati

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L’incaricato diocesano di Nola, Giuliano Grilli, ci ha inviato una sua relazione sulle attività formative in diocesi. Grande “alleato” il Vescovo, Mons. Francesco Marino, il quale ha condiviso, sostenuto e apprezzato l’impegno di Giuliano.

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I 90 incontri formativi svolti nelle parrocchie della nostra diocesi sino alla data del 17 settembre scorso costituivano, indubbiamente, un grosso risultato per il “sovvenire” diocesano. Nonostante fossimo spinti dalle motivazioni e dall’entusiasmo di chi si sente accompagnato dal sostegno e dall’apprezzamento del proprio Vescovo, avvertivo, tuttavia, insieme agli amici del gruppo di lavoro diocesano, che l’obiettivo di poter raggiungere tutti i parroci e poter rivolgere il messaggio del “sovvenire” alle comunità dislocate sul territorio diocesano si presentava arduo.

Gli incontri, infatti, avevano coinvolto 50 delle 115 parrocchie della nostra diocesi, ma un numero ancora consistente di parroci non aveva ancora aderito al nostro invito di creare uno spazio per la riflessione su un tema così vitale per la Chiesa italiana quale è, appunto, la promozione del sostegno economico.

L’occasione ci è stata offerta quando abbiamo saputo che il convegno diocesano del 17 settembre sul tema: “Essere Chiesa per annunciare il Vangelo in un tempo di rinascita” sarebbe stato seguito da otto incontri nei decanati della diocesi nei quali il Vescovo Francesco Marino avrebbe incontrato i parroci ed una nutrita rappresentanza di laici per ascoltare le riflessioni delle comunità parrocchiali.

Ho chiesto, quindi, al nostro Vescovo di poter intervenire negli otto incontri per condividere un breve intervento sul “sovvenire” ed ho ricevuto, con gioia, il suo immediato consenso.

È cominciata, così, una piacevole, anche se impegnativa avventura nei più importanti centri della diocesi che ha avuto inizio il 24 settembre e si è conclusa il 12 novembre.

Negli otto incontri ho avuto l’opportunità di incontrare tutte le parrocchie della diocesi e presentare un breve intervento sulla promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, reso ancor più incisivo ed autorevole dalla presenza del nostro Vescovo che non si è limitato a presentarmi ma ha introdotto il mio intervento richiamando i fondamenti biblici del sostegno economico alla Chiesa ed esprimendo il suo apprezzamento per quanto il “sovvenire” sta realizzando in diocesi.

Al termine di ogni mio intervento, il Vescovo ha ribadito l’importante ruolo del “sovvenire” nella vita della Chiesa incoraggiando tutte le parrocchie a prenderlo sul serio individuando dei referenti che possano animare le proprie comunità e svolgere un servizio di sostegno operativo soprattutto verso le persone che non hanno obblighi fiscali ma possono firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica.

Questa esperienza, vissuta in un mese e mezzo al fianco del nostro Vescovo, è risultata davvero preziosa perché è stato possibile rivolgere a tutte le comunità della nostra diocesi l’appello a considerare con occhi diversi il problema del sostegno economico alla Chiesa “per cogliere anche sotto questo profilo”, come hanno scritto i Vescovi italiani nel documento base del “sovvenire”, “la peculiare realtà della Chiesa e le esigenze che derivano dalla nostra appartenenza ad essa”. E questo è decisamente il miglior viatico per l’attività futura del “sovvenire” diocesano che troverà un terreno più fertile, nella sua azione capillare sul territorio dove 72 parrocchie hanno già un referente parrocchiale.

Giuliano Grilli
Incaricato diocesano

Campania / A Pompei l’incontro regionale

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Si è svolto a Pompei lo scorso 16 novembre, alla presenza del Vescovo delegato del “sovvenire” Mons. Ciro Miniero, l’incontro regionale della Campania. Venti le diocesi che vi hanno preso parte. Per il Servizio CEI era presente Stefano Gasseri.

Il referente regionale, Giovanni Dentice, ne ha riassunto i punti principali.

Dagli interventi di tutti gli incaricati diocesani è stato evidente che ogni fedele deve interessarsi della crescita e del vivere proprio e dell’intera comunità: in spirito e nel corpo. Occorre che ognuno sia sensibile e partecipe alle necessità di tutti i fratelli, anche al di fuori della propria parrocchia, diocesi, nazione. Occorre maggiormente portare i valori cristiani ad “extra” e non limitarci a fare formazione ai fratelli e sorelle che vengono a messa, ma a tutti.

In questo periodo diverse diocesi hanno costituito o incrementato il proprio Gruppo di Lavoro e pungolati anche dai propri Vescovi sono riusciti, nelle ristrettezze dovute alla pandemia, a sviluppare una Formazione al “sovvenire”.

Mons. Miniero, nella sua diocesi, ha istituito i “Consigli Pastorali Foraniali” (intermedi tra quello diocesano e quelli parrocchiali) proprio per migliorare la sinergia fra le realtà ecclesiali locali. Il Presule ha anche informato di aver fatto due interventi “molto forti” in seno alla Conferenza Episcopale Campana per sensibilizzare i Confratelli ad una maggiore attenzione ai temi del “sovvenire”; attività indispensabile e urgente visto la situazione socio-economica che stiamo attraversando.

Mons. Miniero ha poi sottolineato due temi formativi necessari per l’educazione del popolo di Dio: prendersi cura dei “lontani” con maggior disponibilità ad “uscire” e, riprendendo un pensiero di don Tonino Bello che invitava tutti a “organizzare la Speranza”, il Vescovo ha sottolineato l’urgenza di calarsi nelle realtà locali per rendere viva questa trasformazione.

Gli incaricati campani hanno poi individuato due aspetti da maturare:

  1. I valori su cui si basa il SOVVENIRE ALLE NECESSITA’ DELLA CHIESA
  • Comunione
  • Corresponsabilità
  • Solidarietà
  • Perequazione
  1. Il metodo di come realizzarli

Il primo aspetto richiede una FORMAZIONE specifica, a cui negli ultimi anni ci si è dedicati e anche in modo positivo.

Il secondo aspetto può essere realizzato in iniziative diversissime, a seconda della nostra fantasia, ma avendo sempre presente che anche il METODO deve essere frutto che coinvolga la Comunità e sia esportato a Commercialisti, CAF, mondo della scuola, dei giovani ecc.

Di base si deve riflettere che non è corretto pensare al “sovvenire” solo in prospettiva dell’8xmille. Quest’ultimo è uno dei pilastri del Concordato Chiesa-Stato ed è un metodo che ci aiuta, ma non risolve del tutto, per le necessità di vita dei fratelli. È pur vero che oggi è inimmaginabile pensare a un metodo suppletivo.

Questo periodo di pandemia ci ha portato a riflettere in modo approfondito sul nostro essere Chiesa. I soli contatti ecclesiali e sociali si sono svolti essenzialmente attraverso i media e anche quando ci si è usciti il rapporto con il prossimo è stato ovviamente frettoloso e superficiale.

Per la prima volta Dentice ha constatato che non ci sono state lamentele sui parroci e sui Vescovi ma uno spirito di condivisione e di scambio delle esperienze fatte onde migliorare quello che già si opera.

Nel 2008 i Vescovi, nella lettera Sostenere la Chiesa per servire tutti scrivevano:
Nessuno nella Chiesa può dire: «Non mi riguarda». La corresponsabilità crescerà, soprattutto, con un più deciso impegno a far crescere la spiritualità diocesana che si caratterizza per l’amore e il servizio alla propria Chiesa particolare. Ciò comporta, da parte dei pastori, il superamento di quella mentalità clericale e accentratrice che tende a estromettere i laici dall’elaborazione dei processi decisionali e dalla gestione dei beni e delle risorse. Nel contempo, esige da parte dei fedeli, in particolare dei laici, un deciso investimento dei propri talenti per il bene della comunità ecclesiale.

L’incontro si è concluso con una cena conviviale durante la quale è continuato uno scambio di opinioni e dettagli sulle attività svolte nelle proprie diocesi.

Bologna / Uniti nel dono. I sacerdoti fanno cose grandi, anche tu puoi

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Giovedì 11 novembre nell’Aula Magna del Seminario arcivescovile, il Card. Matteo Zuppi è intervenuto al convegno “Uniti nel dono. I sacerdoti fanno cose grandi, anche tu puoi”, a cura dell’incaricato Giacomo Varone e proposto dal Servizio diocesano per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica.

“La Chiesa si compone di tanti carismi e di molte sfaccettature – ha commentato l’Arcivescovo Zuppi nel suo intervento – ma certamente resta fondamentale in essa la figura del sacerdote. Nonostante i problemi, che non mancano, non siamo ancora ridotti ad una Chiesa di preti-funzionari ma possiamo contare sull’impegno di tanti parroci che svolgono il loro ministero con gratuità, disponibilità e generosità. Questa modalità deve essere sostenuta dall’aiuto di tutti”.

All’incontro sono intervenuti, inoltre, il vicepresidente nazionale di Confindustria, Maurizio Marchesini, il responsabile nazionale del “sovvenire”, Massimo Monzio Compagnoni, e il presidente nazionale Ucid, Gianluca Galletti.

Nel suo intervento il responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa Monzio Compagnoni, ha evidenziato la nuova campagna di comunicazione che coinvolgerà testate ed emittenti televisive locali cattoliche, dal titolo “donare vale quanto fare”. “Questa iniziativa è nata dalla voglia di cambiare il nostro modo di comunicare – ha affermato Monzio Compagnoni – per rivolgerci ad un pubblico giovane, tra i 30 e i 50 anni, e con uno stile più gioioso per parlare di una Chiesa fatta di valori”.

L’evento, realizzato in collaborazione con gli imprenditori e i dirigenti dell’Ucid, di Federmanager, dell’Associazione italiana per la direzione del personale (Aidp), di Manageritalia e l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, è stato introdotto e coordinato da Giacomo Varone, responsabile diocesano del “sovvenire”, e moderato da Andrea Biondi, giornalista de “Il Sole 24 Ore”.

Giacomo Varone a margine dell’incontro ha detto che “bisogna rimboccarsi le maniche ed essere consapevoli che i sacerdoti sono affidati ai fedeli, e viceversa, in una logica del dono nuova che, come è stato ribadito nel convegno, ci unisca nel dono per il bene della Chiesa”.

Alberto Campoleoni / Un nuovo passo. Appunti sulla corresponsabilità nella Chiesa

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Un nuovo passo. Lo cerchiamo tutti, nella Chiesa di oggi che intraprende un importante cammino sinodale. A questo passo, che chiama in particolare alla corresponsabilità dei laici, rimanda il libro di Alberto Campoleoni, edito da Ave e promosso da Sovvenire.

“Raccoglie una serie di ‘appunti’ molto personali – dichiara l’autore – sui temi della comunità cristiana, riflessioni e provocazioni da mettere in comune che mi piacerebbe poter discutere con chi condivide la passione e l’impegno per la Chiesa. Per questo non solo ringrazio l’editore ed il Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa per la distribuzione del libretto ai presidenti diocesani di Ac e agli incaricati del “sovvenire”, ma resto a disposizione per partecipare, dove vi fosse la necessità, a incontri e dibattiti. Per camminare insieme, cercare e trovare strade nuove”.

Paesi in via di sviluppo / A scuola di futuro con 24 progetti 8xmille

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Sono stati resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi il 15 ottobre. Sono stati approvati 24 progetti, per i quali saranno stanziati € 4.203.800 così suddivisi: € 3.048.146 per 16 progetti in Africa, € 393.669 per 3 progetti in America Latina; € 649.306 per 4 progetti in Asia; € 112.679 per 1 progetto nell’Europa dell’Est.

Tra gli interventi più significativi, tre sono in Africa: a Cotonou, in Benin, l’Université Catholique de l’Afrique de l’Ouest della Conferenza Episcopale del Benin amplierà la sede universitaria, così da poter aumentare il numero degli studenti. In Mozambico, la Diocesi di Chimoio provvederà a ristrutturare il Centro Polifunzionale di Marera, gestito dalla Congregazione Francescana Missionaria e devastato dal passaggio del ciclone Eloise: l’intervento consentirà anche di costruire un dormitorio per 50 persone che frequenteranno i corsi di musica, danza, artigianato agronomia e zootecnica. Nella Repubblica Democratica del Congo, invece, i Fratelli dell’istruzione cristiana di San Gabriele (Monfortani) realizzeranno una scuola superiore nella periferia di Mpasa, ad est di Kinshasa, che potrà accogliere 480 studenti.

Tra i progetti nel Continente latino-americano, particolare rilevanza assume quello proposto dalla Federación Mano Amiga, impegnata da anni nel supporto ai bambini e ai giovani che non hanno le risorse economiche per affrontare i costi della frequenza scolastica. A Querétaro, in Messico, sarà costruita e attivata una scuola pre-scolare dedicata ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 5 anni.

Per quanto riguarda l’Asia, la Diocesi di Dindigul, in India, attraverso la Dindigul Catholic Diocesan Society, potenzierà l’offerta formativa della scuola secondaria superiore St. Francis Xavier che è al servizio delle comunità povere ed emarginate fin dal 1898.

Nell’Europa dell’Est, in Ucraina, i Missionari Oblati di Maria Immacolata garantiranno la formazione di giovani e adulti particolarmente vulnerabili, attivando corsi di informatica, ristorazione, agraria.

Uniti nel dono / Da don Giulio una casa che accoglie

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Rastignano è una frazione di Pianoro, appena fuori Bologna e all’inizio dei colli bolognesi. La nuova chiesa parrocchiale è stata costruita dietro la prima chiesa ben più antica. Si presenta come luogo molto accogliente anche per la caratteristica di un quadriportico esterno in grado di ospitare le numerose persone che ogni giorno frequentano la parrocchia anche solo per le attività sportive colme di giovani e bambini. Questo spazio si è rivelato una risorsa fondamentale anche durante questo periodo pandemico, in quanto ha permesso alla comunità di potersi incontrare.

L’accoglienza è una dimensione che si percepisce subito, nella scelta di abbellire gli spazi della parrocchia con strutture sportive accessibili a tutti, un bar essenziale per favorire lo “stare” delle persone, una abitazione a fianco dell’antica chiesa parrocchiale, ristrutturata per poter ospitare famiglie in emergenza abitativa e per permettere loro di prepararsi ad una ripartenza. Una ripartenza anche quella accompagnata da chi in parrocchia si dedica a questo specifico servizio attraverso la Caritas.

Ma la vera accoglienza comincia dal sorriso di don Giulio Gallerani, il parroco, un sorriso che contagia tutti coloro che partecipano alla vita della parrocchia. Lui è lì a disposizione di tutti, tutto il giorno.

Un cartello alle porte della chiesa annuncia l’orario per le confessioni, dice che prima di tutto si possono fare ogni volta che lo si incontra oppure prima e dopo le messe. E comunque sempre fissando un appuntamento con un sms. Alla fine si firma con il proprio nome e con un “grazie”.

Il periodico anche online / Con Sovvenire… è già Natale

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Se un trimestrale deve essere spedito nelle case di decine di migliaia di famiglie… inevitabilmente quando lo si scrive ci si proietta già avanti con il calendario. E così nel numero di dicembre di Sovvenire, troverete fin da ora gli auguri di Massimo Monzio Compagnoni, insieme ad una serie di belle sorprese che assomigliano davvero a una strenna. Troverete storie di sacerdoti impegnati sulla frontiera della carità e dell’integrazione, da Roma a Oristano, fino alla lontana Thailandia.

Sentirete il profumo dei tipici biscotti vercellesi, i bicciolani, prodotti da una cooperativa che restituisce al mondo del lavoro e a una vita normale degli ex pazienti psichiatrici. Troverete una ricca riflessione sulla gioia, scelta come chiave di lettura del magistero di Papa Francesco, e la seconda tappa del meraviglioso viaggio che il Card. De Donatis ci sta proponendo per scoprire l’essenza della preghiera.
Troverete le testimonianze di chi ha donato e sta donando per i nostri sacerdoti, a cominciare dalla storia straordinaria di una anziana mamma romana, con 5 figli e grinta da vendere.

Troverete, attraverso la grafica, i dati dell’ufficio studi di Caritas italiana sugli effetti della pandemia ai danni degli studenti e sulla discesa in campo delle nostre comunità cristiane per alleviarne i disagi. Infine, per gli amanti della musica leggera, una vera e propria chicca: una intervista con quello splendido settantenne che è oggi Claudio Baglioni, sui temi della fede e della sua esperienza con i sacerdoti. Buona lettura a tutti!

Ah… naturalmente la rivista è già disponibile, online, all’indirizzo https://www.unitineldono.it/riviste/dicembre-2021/.

Offerte per i sacerdoti / Da gennaio un segno “più” da rinforzare

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Ognuno di noi porta dentro di sé le impronte dell’esistenza di sacerdoti e parroci che gli hanno trasmesso la fede e la vocazione. E altri preti continuano a farlo oggi con i nostri figli e i nipoti. Per consentire loro di svolgere la missione sacerdotale senza preoccupazioni economiche, vengono in aiuto le Offerte all’Istituto centrale per il sostentamento del clero. Da gennaio a ottobre di quest’anno la raccolta complessiva supera i 3 milioni e mezzo di euro, il numero delle Offerte sale di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, mentre cala l’importo medio donato del 5,6%. Ma è soprattutto in quest’ultimo mese dell’anno che si concentra la raccolta. Per questo c’è bisogno dell’aiuto prezioso dei nostri incaricati diocesani perché le Offerte per i sacerdoti si ancorano su una relazione di fiducia con la Chiesa che non è incondizionata, ma sempre attenta e consapevole.

Segnali di fiducia
Aumentano i fedeli generosi che mostrano l’affetto verso i preti della propria parrocchia, ma allargano lo sguardo a tutti i sacerdoti, con senso di corresponsabilità e partecipazione. Nei primi dieci mesi di quest’anno, infatti, crescono le Offerte che passano da 50mila e 900 del 2020 a oltre 56mila e 300 con un aumento del 10,6% rispetto allo scorso anno. Scende l’importo donato, che diminuisce del 5,6 e passa da 66,47 euro nel 2020 a 62,73 euro nel 2021, con quasi 4 euro in meno. Sale anche la raccolta complessiva versata all’Istituto centrale per il sostentamento del clero, pari a 3 milioni e 500mila euro contro i circa 3 milioni e 300mila euro del 2020, con una crescita del 4,3%. I risultati ottenuti finora sono segnali di fiducia nella Chiesa e nei sacerdoti, che deve essere costantemente alimentata.

Il barometro delle Offerte
Ho sempre portato nel cuore l’attaccamento alla gente e alla terra… Sono rimasto legato alle radici. La vocazione nasce da un contatto con degli autentici Ministri di Dio. La fede e la vocazione si trasmettono per contagio”, scrive il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nella prefazione del libro “Le radici di una vocazione” di Quinto Cappelli (San Paolo Edizioni 2021). Anche la carità e il dono si trasmettono per contagio. Dove ci sono comunità parrocchiali che hanno cura dei propri sacerdoti e, come in una grande famiglia, si sentono responsabili del loro sostegno economico, crescono le Offerte deducibili e i donatori. Dove, invece, ci sono parrocchie che non parlano mai di condivisione e aiuto ai sacerdoti, di sostentamento del clero, crollano le Offerte e i donatori. Per questo c’è bisogno dell’impegno dei nostri incaricati diocesani per promuovere la conoscenza del sistema all’interno delle parrocchie, favorire la raccolta e stimolare nuovi donatori. Perché i sacerdoti sono le nostre radici, il nostro passato e presente, le voci che ci portiamo dentro.

Paolo Cortellessa

Acerra / Inaugurazione centro sportivo per ragazzi e bambini in difficoltà

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L’Agenzia Sir segnala questa bella opera 8xmille ad Acerra.

Nel cuore del centro storico della città, la Chiesa di Acerra inaugura il 29 ottobre una struttura sportiva polivalente su iniziativa dell’Ufficio diocesano dello sport in collaborazione con il Centro diurno della Caritas per i minori a rischio e gli oratori. Alla presenza di autorità civili comunali e regionali il Vescovo Antonio Di Donna benedirà il campo finanziato dai fondi straordinari dell’8xmille della Chiesa cattolica e dalla diocesi. Il nuovo centro è “un’opera segno contro la povertà educativa e un presidio di legalità in un luogo spesso teatro di microcriminalità e spaccio”, ma anche un luogo per educare i bambini di tutte le parrocchie alla gioia dello sport quale scuola di vita e comunità.

La struttura, al centro della città ma nel cuore delle “periferie” esistenziali di tanti giovani e ragazzi, spiega la nota della diocesi, “è una perla tra le case del quartiere. Ogni giorno accoglie 70 bambini tra 6 e 13 anni che durante l’anno sono seguiti dalla Caritas, nel Centro diurno per bambini a rischio all’interno del palazzo vescovile, con doposcuola e attività laboratoriali di informatica, cinema e teatro. Ma al campo arrivano anche i bambini degli oratori e i ragazzi più grandi, che si dividono tra basket, calcio, karate e pallavolo. Specifiche attività sono previste in collaborazione con i Servizi sociali per la tossicodipendenza del territorio e per i disabili”.