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Una tabella sui vantaggi fiscali

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Il Signor Rossi ha versato un’offerta di 100 euro all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) e 100 euro alle Onlus. Egli può dedurre ambedue le offerte dal proprio reddito imponibile? Oppure può contemporaneamente detrarre una percentuale di un’offerta  dall’Irpef lorda e dedurre l’altra dal reddito imponibile ? E se il Signor Rossi fosse un imprenditore? Come cambiano i suoi vantaggi fiscali? La tabella allegata vi aiuterà a rispondere a domande come queste.

Vi consigliamo di stamparla su un formato di carta A3, meglio se a colori, rilegatura lato corto. E’ aggiornata a novembre 2020.

In relazione al quesito in oggetto, comunque, partendo dal presupposto che il contribuente in questione sia un soggetto non imprenditore, si può affermare che:

  1. l’Offerta all’I.C.S.C. è sempre deducibile (fino all’importo massimo di 1.032,91 euro) indipendentemente da altre offerte (ad es. quelle alle Onlus)
  2. per le offerte alle Onlus vale un principio di “alternatività”. Quindi, in base alla propria situazione fiscale, il contribuente può scegliere, nei limiti previsti dalle norme, se dedurre l’offerta dal proprio reddito complessivo oppure detrarne una percentuale dall’imposta lorda.

Segnaliamo che:

– il reddito complessivo è quell’importo, evidenziato nella dichiarazione, che corrisponde alla somma di tutti i redditi posseduti e che, una volta dedotte le offerte e le altre voci previste dalla normativa, “diventa” reddito imponibile sul quale si calcolano l’Irpef lorda e le relative addizionali.

– l’Irpef lorda è l’imposta calcolata sul reddito imponibile e dalla quale poi si detraggono, tra le altre voci le offerte indicate nella tabella, nelle percentuali previste per i singoli casi.


Se i messaggi sono brevi…meglio dividere che unire

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Per rendere efficace una breve comunicazione su Offerte o 8xmille, richiamiamo l’attenzione su alcuni consigli che possono tornare utili.

Pur apprezzando l’impegno di chi, a livello locale, promuove gli strumenti del “sovvenire” attraverso video, articoli, interviste, ecc., talvolta può correre il rischio di creare una certa confusione.

Quando, ad esempio, la comunicazione è rivolta a promuovere una Giornata Nazionale e si hanno a disposizione poche righe o pochi minuti per poterne parlare, è sempre bene agire in maniera “mirata” per non creare nel pubblico una possibile difficoltà di comprensione.

Infatti, a differenza degli incontri di formazione, di convegni, seminari di studio dove le persone coinvolte sono interessate ai temi proposti e si ha più tempo a disposizione per approfondire, in modo specifico e con dovizia di particolari, gli strumenti del sostegno economico alla Chiesa (8xmille e Offerte deducibili), quando si ha a disposizione poco tempo o poco spazio e si parla ad un pubblico diversificato (qualche volta distratto), è sempre meglio scegliere un solo argomento.

Perciò in concomitanza delle Giornate Nazionali di sensibilizzazione il suggerimento è quello di parlare solo di un tema.

Se l’argomento è, quindi, la Giornata Nazionale Offerte, nel breve video, intervista radiofonica oppure articolo, è preferibile evitare di parlare di 8xmille e viceversa.

Il prete nella città degli uomini

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BOLOGNA – In occasione della Giornata Nazionale Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, che si è celebrata lo scorso 22 novembre, il Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa ha proposto un convegno in streaming dedicato a «Il prete nella città degli uomini (anche nella pandemia)».

L’appuntamento online è avvenuto martedì 24 novembre all’Istituto «Veritatis Splendor» dove, a confrontarsi sul tema insieme al cardinale Matteo Zuppi, eranno presenti Stefano Zamagni e Ivano Dionigi, rispettivamente presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e della Pontificia Accademie di Latinità. Il dialogo, moderato dal direttore Qn – Il Resto del Carlino Michele Brambilla, è stato introdotto e coordinato da Giacomo Varone che dirige il «sovvenire» bolognese. L’incontro è stato trasmesso in streaming sulla pagina YouTube di «12Porte».

Qui l’integrale dell’incontro

Anche a Lamezia Terme la raccolta Offerte continua

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Come in tutta la diocesi, anche la parrocchia Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo di Lamezia Terme, ha celebrato, un po’ diversamente dagli altri anni, la Giornata Nazionale per sensibilizzare i battezzati al sostentamento dei sacerdoti mediante Offerte deducibili.

In particolare, la partecipazione alle due SS. Messe della mattina di domenica è stata anticipata come un momento di grazia nel riprendere, quali battezzati, la forte consapevolezza dell’appartenenza alla comunità ecclesiale, del loro essere quella Chiesa donataci dal Concilio Vaticano II, sacrificata non poche volte dalla visione di una Chiesa soltanto struttura di servizio.

All’esposizione del kit, offerto dal Servizio Centrale CEI, alcuni volontari hanno accompagnato, di banco in banco con una veloce presentazione, la distribuzione dei pieghevoli che, peraltro, continerà anche nelle prossime domeniche.

Nelle due SS. Messe, prima del rito introduttivo, il parroco celebrante don Carlo ha dato la parola ad un laico che, in maniera sintetica e facilitata, ha risposto alla domanda perché ai battezzati viene richiesto di sostenere economicamente i sacerdoti e perché la celebrazione annuale di una Giornata dedicata, in coincidenza con la Festa di Cristo Re. Un messaggio che ha trovato il “popolo di Dio” attento a riscoprire e valorizzare il suo essere Chiesa e il dovere di testimoniarlo anche “nel condividere la missione dei sacerdoti, contribuendo al loro sostegno“.

Su indicazione del parroco è stato poi comunicato che, riconosciuta a ciascuno la generosa libertà di quando e come fare l’offerta personale seguendo le istruzioni del pieghevole, le offerte raccolte durante la S. Messa piuttosto che servire -come di norma- per la parrocchia, sarebbero state devolute all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, quale gesto comunitario di fraterna vicinanza e solidarietà ai sacerdoti per la loro opera al servizio di Dio per gli uomini di tutto il mondo. Ma anche per dire grazie al proprio parroco, esteso a tutti i 34 mila sacerdoti diocesani.

Antonio Palmieri
Incaricato diocesano Lamezia Terme


Benedetta povertà: provocazioni su Chiesa e denaro

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È di pochi giorni fa la notizia che il Santo Padre ha nominato Vescovo di Carpi Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Metropolita di Modena-Nonantola e finora Amministratore Apostolico di Carpi, unendo in persona Episcopi le sedi di Modena-Nonantola e di Carpi.

Ed è proprio Mons. Castellucci l’autore di un libro da poco pubblicato dal titolo Benedetta povertà? Provocazioni su Chiesa e denaro (Ed. EMI, 11 euro).

«Beati i poveri», dice Gesù. Ma la Bibbia chiede anche giustizia per gli ultimi e riscatto per gli oppressi. Dunque, la povertà è faccenda benedetta o maledetta? I poveri li avremo sempre con noi, afferma il Vangelo: ma è un destino ineluttabile per alcuni non raggiungere un decente livello di vita?

In queste pagine, ricche di riferimenti biblici e di sapienza umana, Erio Castellucci ci aiuta a distinguere tre povertà diverse: una da scegliere, e si chiama sobrietà; una da combattere, per ottenere equità; e una da riscattare, per raggiungere la fraternità. Anche la Chiesa è chiamata in causa: le sue ricchezze possono esistere solo per costruire condivisione, non per affermare prestigio o potere.

Il rapporto tra fede e denaro deve svilupparsi dentro una prospettiva evangelica, alla scuola di maestri come Francesco d’Assisi. «Ricordarsi dei poveri» significa non attaccarsi ai beni materiali, alla «roba», individualmente e come comunità, ma aprirsi alla fraternità. In definitiva, vuol dire «andare incontro a quei poveri che ci salveranno, perché risveglieranno in noi le energie migliori».

«La conversione economica è una delle più faticose. Oggi la testimonianza dei cristiani si gioca in buona parte sul rapporto con i beni» (Erio Castellucci).

Ricordiamo Mons. Castellucci come nostro relatore al Convegno nazionale di Abano Terme 16-18 aprile del 2013 con una relazione su Sovvenire: fede e carità.

Preti “in rete”…

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In occasione della scorsa Giornata Nazionale Offerte sono state diverse le testate nazionali, non solo cattoliche, che hanno pubblicato storie di sacerdoti diocesani. Vi segnaliamo alcuni link dove poterle leggere.

Don Franco Torresani Arco (TN)
giornaletrentino.it
interris.it
ladige.it
vitatrentina.it

Don Gregorio Bibik Massa Marittima (Gr)
lanazione.it/grosseto

Don Michele Birardi Bari
arcidiocesibaribitondo.it
giornaledipuglia.it
interris.it

Don Marco Gentilucci Camerino
corriereadriatico.it

Inoltre la storia di don Giuseppe Facchineri (di cui avevamo parlato su In Cerchio di settembre) ha avuto ampio spazio su Today.it nell’articolo Una periferia che diventa centro, grazie a un sacerdote che diventa comunità.

A Cefalù 8xmille, volontari e sacerdoti al servizio del Paese

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Il video “Chiedilo anche a noi”, che per il secondo anno consecutivo è stato voluto fortemente dal Vescovo Giuseppe Marciante e dal Vicario don Giuseppe Licciardi, si snoda su 5 progetti che sono stati finanziati dai fondi dell’8xmille e grazie al lavoro di tanti volontari. In particolare il video è così diviso:

1) Boutique della solidarietà, Cuciamo i rapporti, progetto della Caritas diocesana, che ha come scopo l’inclusione sociale, con corsi di taglio e cucito

2) Casa del mandorlo, progetto di ristrutturazione di una chiesa e di accoglienza di una famiglia di immigrati

3) Caritas interparrocchiale, progetto di sostegno alimentare per i più bisognosi

4) Ristrutturazione della parrocchia dell’Immacolata con i fondi dell’8xmille

5) Coop Sociale il Segno, progetto di avvio di impresa di inclusione sociale e di valorizzazione dei beni della Diocesi di Cefalù.

A scuola di futuro: progetti per oltre 9 milioni di euro

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Sono stati resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi il 20 novembre, presso la sede CEI di Roma. Sono stati approvati 59 progetti, per i quali saranno stanziati € 9.357.252 così suddivisi: € 6.586.006 per 26 progetti in Africa, € 1.522.539 per 22 progetti in America Latina; € 1.195.272 per 10 progetti in Asia; € 53.435 per 1 progetto in Medio Oriente.

Quattro tra i progetti più significativi sono in Africa.
A Ouagadougou, in Burkina Faso, i Fratelli delle Scuole Cristiane, per rispondere all’aumento di richieste di formazione post secondaria da parte dei numerosi giovani del Paese, costruiranno un edificio di tre piani che accolga le facoltà di biologia, chimica, fisica e scienze della terra della Scuola Universitaria Afrique/CPGE. In Camerun la diocesi di Bafang, per ridurre l’elevato numero dei decessi di donne durante il parto e post-partum, aggiungerà al locale Centro di salute un blocco per la maternità. In Costa d’Avorio, i Missionari della Consolata costruiranno a San Pedro, nei quartieri di Bardot e Château, un Centro di mediazione socio-culturale per i giovani disagiati e poco integrati di quella zona, dove attualmente proliferano dipendenze, malattie e degrado. In Nigeria, infine, le suore Paoline propongono l’edificazione di una struttura destinata a promuovere l’editoria cattolica, già impegnata da tempo nella promozione dello sviluppo umano, della sanità e dell’istruzione pubblica.

Tra i progetti latino-americani ne menzioniamo tre.
In Brasile, a Cachoeira do Arari, dove buona parte della popolazione vive in estrema povertà, la Diocesi realizzerà un centro sociale per le attività formative e culturali a favore dei giovani. In Ecuador, invece, la diocesi di Ibarra rimetterà in funzione un vecchio salone per incontri, restaurandolo e realizzando un centro dimostrativo agro-zootecnico, dove poter apprendere lavorando, a beneficio di 100 famiglie e degli oltre 7000 abitanti di quella zona andina. In Paraguay, infine, la diocesi di Benjamìn Aceval realizzerà un progetto per la valorizzazione del letame per la produzione di biogas, migliorando le precarie condizioni ambientali e igieniche di circa 100 famiglie.

Segnaliamo, ancora, due progetti che saranno realizzati in Asia.
In India, la Diocesi di Jowai realizzerà un ostello per ragazze, per garantire loro un’istruzione regolare – ovviando alle distanze proibitive della scuola dal villaggio d’origine – e combattendo così la piaga della dispersione scolastica. A Timor Est, nella diocesi di Dili, 90 bambini dai 3 ai 5 anni potranno usufruire di una scuola dell’infanzia che sarà portata avanti da due congregazioni di suore missionarie, in una zona dove il livello di scolarizzazione della popolazione è del 41%.

In Medio Oriente, infine, in Libano l’Eparchia Caldea di Beirut potrà continuare a garantire, anche grazie al finanziamento della CEI, la scolarizzazione dei ragazzi provenienti da 2500 famiglie di profughi, grazie ad un centro che garantisce loro anche una prima formazione professionale.