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Presentazione

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Cari incaricati,

con il mese di novembre entriamo nel vivo della raccolta di risorse destinate al sostentamento del clero. Quest’anno con la Giornata Nazionale, anticipata al 19 settembre, il periodo di sensibilizzazione per le Offerte deducibili si è esteso, ma quelle che verranno si confermano le settimane decisive per chiudere con un segno positivo l’anno in corso.

Per favorire le nostre attività promozionali abbiamo perciò realizzato un nuovo spot che andrà in onda su TV2000 e sui canali digital a partire da novembre. Si tratta di 45 secondi ispirati come sempre ai valori del Vangelo, che trasmette fiducia e serenità. Lo slogan sarà “Donare vale quanto fare“. Il sacerdote che vedrete è raffigurato nella sua umanità e nel suo aspetto relazionale, nella sua capacità di creare legami. Inoltre abbiamo ritenuto importante rappresentare non solo il prete ma anche la comunità che serve con la propria vita.

Abbiamo cercato di presentare i sacerdoti non come eroi né come figure ideali, ma come persone in costante relazione con Dio e con gli altri, cui dedicano la loro vita offrendo supporto spirituale, aiuto, ascolto e conforto. Sacerdoti e donatori sono parte di una stessa comunità che si prende cura dei propri preti così come i preti si prendono cura dei fedeli, in una relazione di mutuo aiuto e corresponsabilità. I sacerdoti si donano ai fedeli. I fedeli li sostengono con le donazioni.

Perciò questa nuova strategia, oltre che a promuovere le Offerte e la partecipazione consapevole dei fedeli al sostentamento di tutti sacerdoti (non solo il proprio parroco) con una Offerta deducibile (intestata all’ICSC), vuole sottolineare come i donatori, con le loro Offerte, permettono ai sacerdoti di mettersi al servizio del Vangelo, della società e di tutti noi. Di operare per il bene della comunità.

L’Offerta ha quindi, come noi sappiamo bene, un grande valore e “l’eroe” della storia, diciamo così, non è il sacerdote ma il donatore che gli permette di mettersi al servizio degli altri.

Per me è molto importante avere i vostri commenti, inviateceli e, mi raccomando, condividete attraverso gli strumenti digital questa nuova campagna di comunicazione. Presto vi giungerà un messaggio WathsApp con il link da far girare.

Prima di concludere vi segnalo un’iniziativa avviata con Azione Cattolica Italiana. I particolari li leggerete nell’articolo dedicato. Vorrei sottolineare che sarà molto importante contattare il presidente diocesano di AC per intraprere con lui tutte le attività che riterrete opportune per rinsaldare, o avviare, una proficua collaborazione.
Per questo regaleremo, in occasione del Convegno presidenti e assistenti unitari diocesani di Azione Cattolica in corso in questi giorni, due copie di un nuovo libro di Alberto Campoleoni “Un nuovo passo”. Una copia è destinata a voi. Cercate il presidente diocesano di AC che ve la consegnerà. Avrete così modo di iniziare o continuare un cammino che dovrà proseguire, se possibile, anche a livello parrocchiale.

Dandovi appuntamento a fine novembre con il prossimo numero di In Cerchio vi saluto augurandovi buon lavoro.

Massimo

Azione Cattolica / In arrivo un regalo per gli incaricati del “sovvenire”

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Al Convegno presidenti e assistenti unitari diocesani di Azione Cattolica (29-31 ottobre) uno spazio sarà riservato anche al responsabile del Servizio Promozione della CEI Massimo Monzio Compagnoni. Un’occasione preziosa per rilanciare l’importanza della collaborazione territoriale tra gli incaricati del “sovvenire” e i presidenti diocesani di Azione Cattolica.

Per questo saranno distribuite ai presenti due copie di un nuovo libro di Alberto Campoleoni* dal titolo UN NUOVO PASSO Appunti sulla corresponsabilità nella Chiesa con un duplice obiettivo: dare ai presidenti diocesani della storica Associazione l’opportunità di incontrare l’incaricato del “sovvenire”, al quale offrire la seconda copia della pubblicazione, e avviare una riflessione su cosa significhi oggi vivere la corresponsabilità della Chiesa anche dal punto di vista economico.

Invitiamo a loro volta gli incaricati del “sovvenire” ad incontrare il presidente diocesano di AC che ha in serbo una copia del libro a lui riservata.

Nel breve messaggio “Facciamo rete” che accompagna il libro di Campoleoni, l’invito è infatti proprio quello di rinsaldare o avviare un cammino comune nella propria diocesi con la pastorale del “sovvenire” ed il suo incaricato, per favorire la costruzione di una robusta rete. Così, lavorando insieme al fine di organizzare le prossime attività promozionali o formative, si costituirà un’opportunità importante affinché cresca sempre più tra i fedeli l’attenzione alle necessità della Chiesa.

Siamo operai nella vigna, con un fine che è sempre lo stesso: parole ed opere per raccontare la fede e renderla tangibile.

*Alberto Campoleoni, giornalista e scrittore, è da sempre impegnato sui temi educativi ed ecclesiali. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, in particolare dedicate all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Per l’Ave, ha pubblicato un libro intervista sull’impegno del prete (Un parroco si confessa, 2011), un saggio sulla figura di Gesù (Piacere di conoscerti, 2013) e due raccolte di racconti (Ve lo racconto io, 2012 e Il segreto della Maddalena, 2016), letti tra l’altro da Radio Vaticana e ripresi in ambito teatrale.

FISC / I settimanali cattolici per i sacerdoti

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Il Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI e la Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) hanno indetto, a partire dal primo settembre, la selezione nazionale di articoli sulle Offerte per il sostentamento del clero.

È aperta a redattori e collaboratori dei settimanali cattolici italiani aderenti alla FISC. Ogni testata partecipante dovrà pubblicare (nel periodo 1/9/2021 – 28/02/2022):

  • 2 pagine per la Giornata Nazionale Offerte del 19 settembre
  • 1 pubbliredazionale sulla storia di un sacerdote diocesano entro novembre 2021
  • 1 seconda storia di sacerdote entro febbraio 2022

Questi articoli rappresenteranno anche un’ottima opportunità per lanciare il nuovo logo e sito www.unitineldono.it e far conoscere il perché del cambiamento.

Inoltre la selezione sarà utile per far raccontare le belle storie di tante comunità ecclesiali che, insieme ai sacerdoti, sanno essere sale della terra.

Tra gli elementi che dovranno far parte del redazionale curato dalle testate aderenti alla FISC lo slogan “Donare vale quanto fare“, l’immagine del nuovo logo Uniti nel dono, la storia originale di prete “diocesano” che sappia far emergere il valore delle Offerte per il sostentamento del clero.

La partecipazione prevede l’invio dei file pdf di tutti i redazionali richiesti entro e non oltre il 28 febbraio 2022 alla segreteria nazionale della Selezione, presso la sede della FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Selezione nazionale Offerte, Via Aurelia/468, 00165 Roma) e all’indirizzo pubblicita@fisc.it.

Le pagine pubblicate saranno esaminate da FISC in collaborazione con SPSE. Ai 30 più rispondenti alle finalità della selezione verranno destinati 1.000 euro che saranno conferiti ad ognuna delle testate su cui sono apparsi i redazionali premiati.

Offerte per il clero / Il tempo dell’aratura e della cura

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Lo sanno bene i nostri contadini, questo è un periodo di confine: il grosso lavoro del raccolto è già stato fatto e bisogna iniziare ad arare i campi, preparare il terreno prima della semina. Anche per noi del “sovvenire” questo è il periodo più importante dell’anno: si fa un primo bilancio provvisorio sull’andamento delle offerte per il clero e si progettano nuovi lavori da mettere in campo. Gli ultimi dati disponibili, aggiornati a settembre 2021, confermano un lieve aumento dell’importo complessivo raccolto e una crescita più sostanziosa delle donazioni, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma la Giornata Nazionale ha visto una partecipazione inferiore alle attese. Per questo c’è bisogno dell’impegno dei nostri incaricati diocesani per preparare il terreno delle offerte per nuove donazioni e avere cura di coloro che, già da tempo, sostengono i nostri sacerdoti.

Il tempo della raccolta delle Offerte
Nei primi nove mesi di quest’anno c’è stato un incremento delle Offerte per il clero. Da gennaio a settembre di quest’anno, infatti, le Offerte sono arrivate a oltre 50mila e 300, con un aumento del 10,9% rispetto al 2020. In crescita anche l’importo complessivo, sebbene in modo più contenuto, che supera i 3 milioni e 70mila euro contro i 2milioni e 900mila dell’anno scorso, con una crescita del 4,3%. L’importo medio donato, invece, è diminuito del 6%. La pandemia, da crisi sanitaria, si è trasformata sempre più in crisi economica e un risultato evidente è proprio quello della diminuzione di quanto viene mediamente offerta dai nostri donatori: siamo passati da 64,9 euro nel 2020 a 61,04 euro nel 2021, ossia quasi 4 euro in meno.

Il tempo di coltivare e custodire
La Giornata Nazionale delle Offerte per il clero, celebrata quest’anno per la prima volta a settembre, ha visto una partecipazione piuttosto contenuta. Sono pervenute 1.240 Offerte per un importo complessivo di quasi 51mila euro. Tenuto conto che le parrocchie in Italia sono 25.600, significa che mediamente è stata fatta una sola offerta ogni 20 parrocchie. Per questo oggi più che mai c’è bisogno del lavoro prezioso dei nostri incaricati diocesani del “sovvenire”, che sono capaci di mettere in pratica quanto ha scritto Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’: “Mentre “coltivare” significa arare o lavorare […], “custodire” vuol dire proteggere [e] preservare” (LS, 67).

Paolo Cortellessa

#DONAREVALEQUANTOFARE / Torna lo spot CEI sul sostegno alla missione dei preti diocesani

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Un grazie per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi, questo il significato profondo delle Offerte deducibili. I nostri preti infatti sono ogni giorno al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra vicinanza.

Una partecipazione che ci rende “Uniti nel dono”: questo il messaggio al centro della nuova campagna #DONAREVALEQUANTOFARE della CEI che intende sensibilizzare i fedeli alla corresponsabilità economica verso la missione dei sacerdoti e si sofferma sul valore della donazione, un gesto concreto nei confronti della propria comunità.

Ogni offerta destinata al sostentamento dei sacerdoti è il segno tangibile della vicinanza dei fedeli, un mezzo per raggiungere tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni Anche nel pieno dell’emergenza dell’ultimo anno i preti diocesani hanno fatto la differenza. La Chiesa, grazie anche all’impegno dei nostri preti e delle comunità, ha aiutato nei giorni più bui tante famiglie a rialzarsi.”

Ideata e prodotta da Casta Diva Group la campagna, on air da novembre, si snoda tra spot tv, radio e video online oltre alla campagna stampa con lo scopo di approfondire storie di diverse comunità attraverso video interviste e contenuti dedicati. Un viaggio in giro per l’Italia, tra città metropolitane e centri piccoli, a volte piccolissimi. Un percorso che permette di toccare con mano la bellezza che nasce dall’unione delle vocazioni: quelle dei sacerdoti e quelle dei laici che collaborano con loro.

In particolare lo spot ci conduce dentro una parrocchia, quella di Sant’Antonio Maria Zaccaria guidata da Don Davide Milanesi in un quartiere popolare nella periferia meridionale di Milano. Nel suo oratorio, luogo capace di coinvolgere sia gli adulti che gli adolescenti, frequentato da circa 400 ragazzi, in una zona dove convivono persone di nazionalità ed età diverse. Ci porta nella comunità, vera e propria protagonista, motore delle numerose attività rese possibili grazie all’impegno dei volontari, coesi intorno al proprio parroco, visti e intravisti fino alla scena finale, tutta dedicata a loro. In questo luogo, Don Davide, infaticabile promotore di iniziative, sempre sorridente, anche nei mesi più difficili della pandemia, è considerato dai parrocchiani un amico cui rivolgersi nel momento del bisogno e con cui condividere i momenti importanti della propria vita.

Nei 4 filmati di approfondimento, oltre a quella di Don Davide, si racconta attraverso delle interviste ai collaboratori laici, anche l’opera di altri sacerdoti come Don Massimo Cabua, che in Sardegna, a San Gavino Monreale, è in prima linea nell’organizzazione di iniziative tra cui la “Spesa Sospesa” a sostegno di una collettività stremata dall’emergenza coronavirus e Don Fabio Fasciani, guida della parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, nel quartiere Tuscolano a Roma, che dall’inizio della pandemia ha fatto un vero e proprio salto di qualità nell’assistenza alle povertà, prendendosi cura delle persone in difficoltà.

Nei filmati è presente anche Don Luigi Lodesani, parroco, tra le altre comunità, anche di Borzano di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, dove un paese intero collabora ad un progetto educativo per le nuove generazioni.

Non solo video ma anche carta stampata. “Ci sono posti che esistono perché sei tu a farli insieme ai sacerdoti” o “Ci sono posti che non appartengono a nessuno perché sono di tutti” sono alcuni dei messaggi incisivi al centro della campagna stampa, pianificata su testate cattoliche e generaliste, che ricorda nuovamente i valori dell’unione e della condivisione. Sono posti dove si cerca un aiuto, un sorriso, una mano, un’opportunità, o, semplicemente un amico. “Sono i posti dove ci sentiamo parte di una comunità”. 

I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto dei fedeli. – conclude Monzio Compagnoni Oggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”. 

A supporto della nuova campagna anche la pagina www.unitineldono.it/donarevalequantofare interamente dedicata ai filmati e collegata al nuovo sito in cui oltre alle informazioni pratiche sulle donazioni, si possono scoprire le esperienze di numerose comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

L’opera dei sacerdoti è infatti resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano.  Ogni fedele è chiamato a parteciparvi. L’Offerta è nata come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario.

Le Offerte destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo.

L’importo complessivo delle Offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

Incontri regionali / Il “sovvenire” di Calabria finalmente in presenza!

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Giovedì 21 ottobre si è riunita la Commissione regionale degli incaricati del “sovvenire” della Calabria alla Casa Bethel di Dipodi, diocesi di Lamezia Terme, finalmente “in presenza” dopo molte riunione svolte in modalità web.

Dopo la preghiera iniziale il Vescovo Mons. Leonardo Bonanno ha ringraziato i presenti per l’impegno portato avanti nelle diocesi. Mons. Bonanno ha incoraggiato ogni incaricato ad andare avanti nel proprio lavoro coinvolgendo soprattutto, per quanto sia possibile, i sacerdoti nel proprio territorio, perché attraverso di essi possa giungere ad ogni fedele l’invito a donare la propria Offerta deducibile per il sostentamento dei sacerdoti.

L’incaricato di Cosenza, dott. Antonio Slaviero, ha presentato l’esperienza tenuta nella sua diocesi per la raccolta dei CU nell’ambito della sperimentazione nazionale una firma per unire.

Walter Tripodi, referente regionale, ha comunicato l’avvio nel mese di novembre del Progetto Speciale raccolta Offerte spiegando cosa prevede il progetto e quali parrocchie sono state coinvolte, facendo vedere gli stampati che il Servizio Promozione CEI ha preparato per l’iniziativa.

La Commissione ha decido di organizzare un incontro unitario  con gli economi e gli IDSC nell’ottica di un “camminare insieme”, avendo in comune lo stesso tema. Da alcuni è stato inoltre proposto di coinvolgere nella formazione regionale i vicari foranei delle varie diocesi, per poter essere più capillari nel territorio.

La riunione si è conclusa con il pranzo al quale hanno partecipato quasi tutti gli incaricati.

Sac. Raffale Zaffino

Caritas italiana / Rapporto 2021 su povertà ed esclusione sociale

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Alla vigilia della Giornata internazionale di lotta alla povertà (17 ottobre), la Caritas Italiana ha diffuso il Rapporto 2021 su povertà ed esclusione sociale dal titolo “Oltre l’ostacolo” (pdf in allegato).

Esso prende in esame: le statistiche ufficiali sulla povertà, i dati di fonte Caritas, il tema dell’usura e del sovra-indebitamento, la crisi del settore turistico, lo scenario economico-finanziario, le politiche di contrasto alla povertà. Come sottolinea il titolo, l’obiettivo è di cogliere e di evidenziare, a partire dalle situazioni e dalle storie incontrate sul territorio, elementi di prospettiva e di speranza. Esempi di risposta e resilienza, da parte di tanti attori, pubblici e private e in particolare delle comunità locali, capaci di farsi carico delle situazioni di marginalità e vulnerabilità affiorate nel corso della pandemia. Tale capacità spesso si è incrociata con le risposte istituzionali offerte a livello nazionale ed europeo, dando luogo ad una serie di triangolazioni positive, che hanno evidenziato l’importanza di lavorare in rete, assumendo responsabilità diverse ma condivise.

Caritas e pandemia
Come si legge a pag. 44 del Rapporto “Di fronte alle forti difficoltà di questo tempo, le Caritas si sono mobilitate nelle diocesi con progetti innovativi, diversificati, mai sperimentati prima, realizzati grazie alla rete degli oltre 6mila servizi (parrocchiali e diocesani) e anche ai contributi straordinari che la Conferenza Episcopale Italiana ha messo a disposizione durante l’emergenza sanitaria dai Fondi Otto per Mille”.

I destinatari di tali forme di aiuto sono stati italiani e stranieri senza distinzioni. Tra le tante risposte, spesso frutto dell’azione sinergica con vari soggetti dei territori (pubblici e privati, ecclesiali e non), in primo luogo c’è da annoverare l’attività di ascolto realizzata in modalità inedite anche durante il primo e più severo lockdown. E di fatto, è bene sottolinearlo, i dati presentati in questo contributo sono proprio l’esito di percorsi di accompagnamento e di presa in carico fatti attraverso ascolti attenti e spesso reiterati, che dimostrano come anche in tempo di emergenza sanitaria le nostre Caritas sono state dei veri e propri presidi di socialità sui territori.

In dodici mesi (nel 2020) la rete Caritas, potendo contare su 6.780 servizi a livello diocesano e parrocchiale, e oltre 93mila volontari a cui si aggiungono circa 1.300 volontari religiosi e 833 giovani in servizio civile, ha sostenuto più di 1,9 milioni di persone. Di questi il 44% sono “nuovi poveri”, persone che si sono rivolte al circuito Caritas per la prima volta per effetto, diretto o indiretto, della pandemia. Disaggregando i dati per regione civile si scorgono alcune importanti differenze territoriali che svelano quote di povertà “inedite” molto più elevate; tra le regioni con più alta incidenza di “nuovi poveri” si distingue la Valle d’Aosta (61,1%,) la Campania (57,0), il Lazio (52,9), la Sardegna (51,5%) e il Trentino Alto Adige (50,8%).

Ma la crisi socio-sanitaria ha acuito anche le povertà pre-esistenti: cresce anche la quota di poveri cronici, in carico al circuito delle Caritas da 5 anni e più (anche in modo intermittente) che dal 2019 al 2020 passa dal 25,6% al 27,5%; oltre la metà delle persone che si sono rivolte alla Caritas (il 57,1%) aveva al massimo la licenza di scuola media inferiore, percentuale che tra gli italiani sale al 65,3% e che nel Mezzogiorno arriva addirittura al 77,6%. Siamo quindi di fronte a delle situazioni in cui appare evidente una forte vulnerabilità culturale e sociale, che impedisce sul nascere la possibilità di fare il salto necessario per superare l’ostacolo.  Il 64,9% degli assistiti dichiara di avere figli; tra loro quasi un terzo vive con figli minori. Il dato non è affatto irrisorio se si immagina che dietro quei numeri si contano altrettante, o forse più, storie di povertà minorile che ci sollecitano e allarmano. Rispetto alle condizioni abitative, oltre il sessanta per cento delle persone incontrate (63%) vive in abitazioni in affitto, Il 5,8% dichiara di essere privo di un’abitazione, il 2,7% è ospitato in centri di accoglienza. Percentuali queste ultime che si legano chiaramente alla condizione degli “homeless”, i cui numeri anche per il 2020 risultano tutt’altro che trascurabili. Le persone senza dimora incontrate dalle Caritas sono state 22.527 (pari al 16,3% del totale), per lo più di genere maschile (69,4%), stranieri (64,3%), celibi (42,4%), con un’età media di 44 anni e incontrati soprattutto nelle strutture del Nord.

Delle persone sostenute dal circuito Caritas, oltre un terzo (il 37,8%) è supportato anche da alcuni servizi pubblici con i quali a volte le Caritas sui territori svolgono un lavoro sinergico e coordinato soprattutto in questo tempo di criticità. Una persona su cinque (19,9%) di quelle accompagnate nel 2020, dichiara di percepire il Reddito di Cittadinanza (RdC).

Oltre l’ostacolo
Allargando lo sguardo al 2021 la fotografia che emerge dai primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto) è la seguente:

rispetto al 2020 crescono del 7,6% le persone assistite;

le persone che per la prima volta nel 2020 si erano rivolte ai servizi Caritas e si trovano ancora in uno stato di bisogno rappresentano il 16,1% del totale;

rimane alta la quota di chi vive forme di povertà croniche (27,7%); più di una persona su quattro è accompagnata da lungo tempo e con regolarità dal circuito delle Caritas diocesane e parrocchiali;

– preoccupa anche la situazione dei poveri “intermittenti” (che pesano per 19,2%), che oscillano tra il “dentro- fuori” la condizione di bisogno, collocandosi a volte appena al di sopra della soglia di povertà e che appaiono in qualche modo in balia degli eventi, economici/occupazionali (perdita del lavoro, precariato, lavoratori nell’economia informale) e/o familiari (separazioni, divorzi, isolamento relazionale, ecc.).

Dati questi che – come ha sottolineato il Presidente della CEI, card. Gualtiero Bassetti, lo scorso 27 settembre aprendo i lavori del Consiglio Permanente –  si prestano a una lettura ambivalente. Da una parte, possono essere indice dei primi effetti positivi della ripresa; dall’altra, mostrano che ancora troppe persone continuano a “non farcela” e rischiano di vedere in qualche modo “cristallizzata” la propria condizione di bisogno. È dunque indispensabile che i benefici della crescita economica siano distribuiti in modo da ridurre quanto più possibile le disuguaglianze che si sono approfondite a causa della pandemia. Senza lasciare nessuno indietro.

In allegato il Rapporto completo.

Uniti nel Dono / AAA testimonianze cercasi

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Rimane sempre valido l’invito a inviare e fare inviare testimonianze di donatori e storie di sacerdoti particolarmente significative. 

Dopo che il nostro Attilio Marazzi ha rotto il ghiaccio, la redazione del sito www.unitineldono.it e della rivista Sovvenire è in attesa che qualche altro incaricato diocesano del “sovvenire” ne segua il buon esempio, rendendosi disponibile a raccontare le motivazioni profonde che lo hanno spinto a donare. Vogliamo alimentare quella catena virtuosa che deve unire la comunità dei donatori, sostenendoci reciprocamente anche attraverso la condivisione della forza che ci sostiene.

E poi siamo sempre in attesa che, dalle diocesi, ci segnaliate belle storie di sacerdoti, che secondo voi meritano di essere raccontate per stimolare altre persone a donare e a sostenerli.

La mail cui potete fare riferimento è sempre redazione@unitineldono.it: raccontate, fate raccontare, proponetevi per essere ricontattati e intervistati. La gamma delle possibilità che avete a disposizione è ampia: adesso tocca solo a voi!

Raccolta Offerte “in parrocchia” / A novembre un Progetto Speciale

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Il senso profondo di questo progetto è di stimolare la parrocchia a recuperare la propria dimensione comunitaria anche per il sostentamento dei sacerdoti.
Perché, è vero che la comunione frutto di condivisione è il naturale mezzo per esercitare il nostro essere cristiani e per evangelizzare; ma è la comunità l’unico ambiente dove è possibile rendere credibile la nostra testimonianza cristiana. Il progetto quindi parte da questa premessa.

Se una comunità parrocchiale dovesse assumersi per un mese il sostegno economico di un parroco attraverso un dono, dovrebbe recuperare una somma variabile dai 900 ai 1.100 euro a seconda dell’anzianità e degli incarichi ricoperti. La parrocchia che aderisce al Progetto Speciale “In parrocchia UNITI nel dono” diventa un centro di promozione e raccolta per tutti i suoi fedeli delle “Buste con le Offerte”. Si propone in questo modo l’esperienza diretta del sostentamento del proprio parroco:

1Mese: dal 1° novembre 

1Comunità: la tua comunità parrocchiale 

1Sacerdote: il tuo parroco 

1Dono: le Offerte per i sacerdoti

Questa iniziativa, grazie al coinvolgimento della comunità parrocchiale, ha il duplice significato educativo di:

  1. Aiutare il parroco a responsabilizzare i fedeli alla necessità del sostentamento di tutti i sacerdoti
  2. Permettere di in-formare i parrocchiani che la Chiesa deve dipendere dalla corresponsabilità dei suoi fedeli: l’indifferenza, è causa di cospicui prelievi di fondi dell’8xmille che potrebbero venire utilizzati diversamente, per esempio, per la carità

Mentre le offerte fatte direttamente in chiesa aiutano esclusivamente il sacerdote di quella parrocchia, le donazioni fatte con il Progetto Speciale “in parrocchia UNITI nel dono” sono ripartite equamente tra tutti i sacerdoti per assicurare a ciascuno una vita decorosa.

Il periodo di sperimentazione preso in esame è dal 1° novembre al 10 dicembre 2021.

Per il progetto speciale sono stati realizzati materiali ad hoc (in allegato).

Uniti nel dono / Dalle borgate romane, il volto sorridente della “Chiesa in uscita”

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Apertura alla vita del quartiere, recupero delle aree comuni, accoglienza dei ragazzi di strada e lotta alla solitudine degli anziani: ecco come si incarna la “Chiesa in uscita” in una parrocchia della periferia di Roma, san Bonaventura a Torre Spaccata.

Essere “Chiesa in uscita” non significa necessariamente andare chissà dove. A volte, basta semplicemente fare qualche passo nelle strade più vicine. Proprio quello che è successo nella parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, quartiere Torre Spaccata, periferia di Roma, grazie al parroco don Stefano Charles Cascio – nato a Nizza da padre italiano e madre francese – che guida la comunità dal 2016. Un’esperienza di apertura e integrazione nel territorio, che due testimoni laici hanno raccontato a Papa Francesco, durante l’udienza alla diocesi di Roma di sabato 18 settembre.

Su Uniti nel dono trovi il racconto (con un bel video e una ricca foto-gallery) di questa testimonianza, insieme tante altre storie di sacerdoti e delle loro comunità. Aiutaci a diffondere questa e le altre storie condividendo i link con le persone che, come te, sono generose e sensibili alle attività della Chiesa e al suo sostegno economico.

Se vuoi scrivere la tua esperienza personale come donatore, scrivi a redazione@unitineldono.it.