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Paesi in via di sviluppo / 8xmille per sanità, formazione e promozione sociale

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Scuole, centri sanitari, attività imprenditoriali, percorsi di inclusione sociale: si trasformano in tutto questo i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, diventando sostegno concreto per le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo.

Un nuovo stanziamento permetterà alla Chiesa in Italia di continuare a farsi prossima a quanti sono in difficoltà, in ogni angolo del mondo.

Nell’ultima riunione (30-31 gennaio) del Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli, infatti, sono stati approvati 52 progetti per un totale di 10.874.258 euro: 26 iniziative saranno realizzate in Africa (€ 6.270.985), 14 in America Latina (€ 2.090.050), 10 in Asia (€ 1.910.431), 1 in Europa (€ 55.215) e 1 in Medio Oriente (€ 547.577).

Sono diversi i progetti sul versante educativo. Tra questi, spicca quello dell’Arcidiocesi di Bouaké, in Costa d’Avorio, che intende contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi, con un’attenzione particolare ai più poveri, mediante la costruzione di una scuola nel quartiere periferico di Broukro della città di Bouaka, dove vivono numerose famiglie con bambini e mancano infrastrutture scolastiche secondarie. In Egitto, il Vicariato Apostolico amplierà l’edificio scolastico “St. Joseph’s di Port Fouad” per attivare il ciclo di istruzione secondaria di primo grado, mentre in Ghana la Diocesi di Sunyani ristrutturerà il “St. Mary’s Preparatory Junior High School” così da accogliere fino a mille studenti e mettere a loro disposizione biblioteca, laboratorio informatico e supporti didattici per l’alfabetizzazione digitale.

In Brasile, invece, Engim, ente di formazione fondato dai Giuseppini del Murialdo, realizzerà nuovi spazi per attività laboratoriali e di supporto scolastico contribuendo così a ridurre la povertà educativa e l’esclusione sociale di bambini e ragazzi.

Forte è anche l’impegno sul fronte della promozione sociale e del miglioramento della qualità di vita. Ad esempio, in Uganda, la Diocesi di Kabale costruirà un serbatoio sotterraneo per la raccolta di acqua piovana, con depuratore, a beneficio di circa 8000 persone, mentre in Thailandia, la Fondazione Pime Onlus (Pontificio Istituto Missioni Estere) promuoverà attività di sensibilizzazione per le famiglie e l’intera comunità volte all’inclusione sociale di bambini e adulti con disabilità e, al contempo, assicurerà l’accesso ai servizi sanitari di base e a programmi di fisioterapia a persone con disabilità in condizioni di fragilità.

Non manca l’attenzione alla sanità: in Honduras, la Diocesi di La Ceiba, attraverso la Pastorale della Salute della Parrocchia Catedral de San Isidro Labrador, ristrutturerà il Centro di salute “S. Isidro Labrador” che offre un servizio ambulatoriale del quale usufruiscono soprattutto i bambini. In Vietnam, la Diocesi di Phat Diem costruirà e attrezzerà un Centro di educazione e medico-riabilitativo per minori vulnerabili e/o con disabilità e appartenenti a minoranze etniche. In India, la Diocesi di Gorakhpur, attraverso il Purvanchal Gramin Seva Samiti, doterà il “Fatima Hospital” di un impianto per la produzione ed il caricamento delle bombole di ossigeno, così da superare i problemi di approvvigionamento e l’alto costo delle bombole sul mercato, mentre in Burkina Faso, il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli doterà 14 strutture sanitarie e due Università di un sistema per la produzione di candeggina, fondamentale per combattere la diffusione di malattie infettive.

Tra gli interventi, sono numerosi quelli che hanno l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità e l’economia locale. Come in Argentina, dove l’Orden de Frailes Menores Viceprovincia San Francisco Solano avvierà un’attività di produzione e riciclo dei tessuti per le comunità di Aguaray, Río Caraparí e Piquirenda. Si tratta di una concreta opportunità di riscatto, che mira a restituire dignità alle donne vittime di violenza familiare ed emarginazione e a favorire l’indipendenza economica femminile. In Iraq, Focsiv rafforzerà la resilienza economica e sociale di quanti vivono negli insediamenti, prevalentemente cristiani, di Ainkawa (Erbil), Qaragosh e Mosul, attraverso il sostegno alle piccole imprese, l’artigianato tradizionale, l’agricoltura e, sul piano sociale, lo sviluppo di attività culturali ed educative.

Diocesi di Roma / Meeting sul Sovvenire “La Chiesa è vicino a te”

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La Chiesa è vicino a te” è il titolo dell’incontro diocesano che si terrà sabato 15 febbraio dalle ore 9.30 alle 12.30 presso la Sala Conferenze del Seminario Pontificio Romano Maggiore, in Piazza San Giovanni in Laterano 4  I relatori del meeting sono: 

Giustino Trincia, Direttore Caritas Diocesana di Roma

Padre Giulio Albanese, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali e Ufficio Cooperazione Missionaria tra le Chiese della Diocesi di Roma

Massimo Monzio Compagnoni, Responsabile Servizio CEI Promozione Sostegno Economico alla Chiesa

Don Fabio Rosini, Docente comunicazione della fede e Scrittore

S.E. Mons. Renato Tarantelli Baccari, Vicegerente della Diocesi di Roma  

Il meeting sarà condotto da Enrico Selleri di Tv2000.

Programma in allegato.

Siamo convinti che per far crescere la firma 8xmille a favore della Chiesa cattolica, ci voglia una maggiore consapevolezza da parte dei contribuenti sulle potenzialità della stessa firma”, ha dichiarato Lisa Manfrè, incaricata diocesana del Servizio Promozione. “La firma ha il potere di generare del bene a cascata perché sostiene realtà che ogni giorno, a loro volta, aiutano persone in difficoltà. Il meeting è un momento importante per fare un focus sui progetti che ogni anno la diocesi riesce a realizzare proprio grazie ai fondi 8xmille e far si che possano accendersi ancora di più i riflettori sull’importanza del sostegno ai nostri sacerdoti attraverso il progetto Uniti Possiamo”.

8xmille / Diocesi di Aversa vicina alle famiglie, per essere sempre aperti al dono e alla speranza

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“Troppo spesso siamo tentati di giudicare tutto in base a ciò che può essere utile per il nostro vivere: questo è un segno di egoismo e di chiusura, quando invece la vita è apertura, fiducia, speranza.

Si dice che il sorriso di un bimbo che nasce è il segno che Dio non si è ancora stancato dell’umanità: è la speranza della ricchezza di bene che quella nuova vita potrà offrire alla storia dell’umanità.

Auguro a tutti di poter essere fiduciosi, di poter contemplare sempre la bontà della vita e l’opera di Dio, di far crescere tutto ciò che genera sempre ricchezza di vita nuova”. Con questo messaggio Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, invita a riflettere sul tema della 47ª Giornata nazionale per la vita, Trasmettere la vita, speranza per il mondo, consapevole anche dell’orizzonte della speranza in cui tutta la Chiesa è chiamata a vivere questo anno di grazia del Signore.

La diocesi di Aversa, che sostiene anche il Festival della Vita, promosso dal Centro culturale San Paolo e giunto quest’anno alla XV edizione, è molto attiva sul fronte della promozione della famiglia e della vita, attraverso l’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e vita.

Tante le iniziative, rese possibili anche dal sostegno dell’8xmille della Chiesa cattolica.

“Il sostegno che ci viene dall’8xmille ci permette di fare queste diverse attività ma anche poi di sostenere concretamente delle situazioni”, dice subito don Massimo Spina, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e vita e parroco di Santa Teresa del Bambin Gesù, ad Aversa. “Il nostro primo impegno – prosegue – è mettere insieme in rete le varie realtà che si occupano in modo trasversale di attenzione alla vita.

Qui ad Aversa abbiamo un segno storico molto bello che è la famosa ‘Rota degli esposti’, dove venivano lasciati i neonati frutto di una gravidanza indesiderata o gli ultimi nati in una famiglia che già faceva la fame. Oggi l’associazione AversaDonna si premura di far conoscere la storia della Rota, anche alle scuole. La Rota, infatti, è un segno tangibile dell’attenzione della Chiesa a vita da sempre”. Infatti, già dal Quattrocento era in funzione ad Aversa la “Rota degli esposti”.

Ci sono poi tante “iniziative concrete, legate anche a singole storie: ci è capitato di incontrare ragazze che volevano interrompere la gravidanza, a loro abbiamo fatto conoscere esperienze di vita di coppie con figli, anche con qualcuno di loro disabile, che hanno compiuto la scelta forte di portare avanti la gravidanza. Questo ha aiutato diverse ragazze a cambiare idea. Questo lavoro capillare sul territorio per conoscere le fragilità e in qualche modo aiutare a venirne fuori è possibile anche grazie al fatto che come Ufficio proviamo a incontrare ogni anno le coppie impegnate in ognuna delle 94 parrocchie della diocesi, che si estende, per una parte, sul territorio della provincia casertana e, per l’altra, su quello della provincia napoletana.

Noi proviamo a intensificare sempre di più le relazioni con le coppie che in ogni parrocchia guidano i nubendi o i gruppi famiglia, senza trascurare mai la cura e l’attenzione alla vita, perché ovviamente in ogni parrocchia si lavora su questo ambito, con la possibilità di portare il messaggio della vita nelle varie realtà”.

Un altro aspetto importante è la promozione da parte dell’Ufficio diocesano di incontri di formazione e giornate di spiritualità per le coppie impegnate in parrocchia. “Anche tutto questo impegno formativo, che ha un costo, è reso possibile grazie all’8xmille”, precisa don Spina.

Da fine gennaio è partita un’altra iniziativa: “La casa sulla roccia” per andare alla scoperta del sacramento del matrimonio con i nubendi.

L’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e vita ripropone questa iniziativa nata lo scorso anno sia dalle sollecitazioni raccolte nell’ascolto del territorio sia dal forte desiderio del vescovo di vivere un momento di dialogo ed ascolto con le nascenti famiglie del territorio diocesano. Mons. Spinillo incontra i nubendi dalle ore 16 alle ore 18 direttamente nelle Foranie di appartenenza per sottolineare l’importanza del matrimonio e dell’attenzione alla vita, oltre che a rafforzare le relazioni con le coppie nascenti. Gli incontri del vescovo con i futuri sposi si concluderanno con la Messa coi nubendi, che avrà luogo nella chiesa cattedrale di Aversa domenica 9 marzo.

Se, da un lato, ci sono donne che si trovano ad affrontare una gravidanza non prevista, dall’altro, sottolinea il direttore dell’Ufficio diocesano, “aumentano le coppie che hanno difficoltà ad avere un figlio, una situazione che genera sofferenza. Di fronte alle varie difficoltà, soprattutto ora, nell’Anno giubilare dedicato alla speranza, vogliamo far capire che c’è una comunità, che c’è una Chiesa, che c’è una parrocchia, che c’è una realtà ecclesiale, che sta accanto, si prende cura e si interessa di ognuno, creando relazioni anche personali, per accendere in loro una speranza e far sapere che qualcuno che li sostiene in questo momento buio. Proviamo a contattare e incontrare le persone che stanno vivendo una difficoltà, a livello sia parrocchiale sia diocesano”.

Anche la situazione economica, differenziata a seconda anche della provincia su cui insiste il territorio diocesano – da un lato, difficoltà economiche, dall’altra agiatezza – incide sull’apertura alla vita: “Paradossalmente possono avere effetti negativi sull’apertura alla vita due cause contrastanti: la povertà e il successo personale nella carriera”, osserva don Massimo, precisando che, quando il problema è di origine economica, “ce ne facciamo carico con la Caritas sia parrocchiale sia diocesana, per non lasciare a se stesse le persone e aiutarle a portare avanti la gravidanza. Questa è una priorità che ci siamo dati. E anche questo è possibile grazie all’8xmille”.

(Fonte, Agenzia Sir)

Messaggio di Mons. Angelo Spilillo, Vescovo di Aversa, per la Giornata della Vita 2025

Servizio Promozione CEI / Operativa dal 5 febbraio la nuova Segreteria per il Territorio

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Carissimi,

siamo lieti di annunciare l’apertura della nuova Segreteria del Territorio per offrire un supporto continuativo alla nostra rete e facilitare l’accesso a informazioni e servizi ad essa dedicati.

A partire dal 5 febbraio si potrà contattare la Segreteria e trovare assistenza, ad esempio, per:

  • la gestione della rete (con l’inserimento degli indirizzi aggiornati delle parrocchie, dei nuovi Referenti Parrocchiali del Sovvenire, etc.);
  • l’iscrizione delle parrocchie ai progetti di raccolta;
  • le richieste di materiali informativi e promozionali;
  • l’inserimento degli incontri di formazione e/o eventi locali;
  • la gestione dell’iscrizione a eventi nazionali (convegni nazionali/giornate di formazione e spiritualità, incontri di formazione, etc.);

e molto altro ancora.

La nuova Segreteria del Territorio sarà operativa
da lunedì a venerdì
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
allo 06/66.398.458

è possibile mandare anche mail all’indirizzo
territorio@sovvenire.it

Tutto questo con l’auspicio di rendere un servizio al nostro Territorio ancora migliore!

Giornate nazionali di formazione e spiritualità / aperte le iscrizioni

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Il Servizio Promozione della CEI propone 3 diverse date e 3 diverse località (Centro, Nord, Sud) per partecipare alle Giornate nazionali di formazione e spiritualità:

  • Assisi (Perugia), 20-23 febbraio
  • Armeno (Novara), 17-20 marzo
  • Santa Cesarea Terme (Otranto), 24-27 aprile

L’esperienza prevede due momenti di meditazione al giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio, e offre l’occasione di colloqui personali con il predicatore (p. Franco Annicchiarico SJ).
Per vivere le giornate in un clima di raccoglimento più intenso, il silenzio sarà osservato dalla prima meditazione alla Celebrazione Eucaristica (pranzo compreso).

In allegato:

  • la presentazione dell’incontro ONLINE del 12 dicembre u.s. dove sono state presentate le “novità”;
  • i tre programmi “diversi” e il link per potersi iscrivere ad UNA delle tre Giornate nazionali di spiritualità.

Trattandosi della prima edizione e avendo aperto le iscrizioni anche ai collaboratori diocesani del Sovvenire e ai coniugi e/o accompagnatori, si invitano tutti gli incaricati e collaboratori ad iscriversi il prima possibile oppure comunicare a Letizia Franchellucci l’impossibilità a partecipare.

Importante: una volta scelta la data e il luogo (Assisi, Armeno oppure Santa Cesarea Terme) iscriversi ESCLUSIVAMENTE ad un unico link, quello indicato nel programma destinato alla località e data prescelta e che riportiamo anche in basso. 

Assisi, 20-23 febbraio – Monastero San Giuseppe – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23067

Le iscrizioni sono aperte fino al 17 gennaio 2025.

Armeno, 17-20 marzo – Centro di Spiritualità Maria Candida – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23165

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 gennaio 2025.

Santa Cesarea Terme, 24-27 aprile – Oasi Santi Martiri Idruntini – LINK per iscriversi https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-23166

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 gennaio 2025.

Si prega di iscrivere, nel programma della gestione delle iniziative, anche l’accompagnatore. La camera doppia/matrimoniale si può prenotare solo se accompagnati.

COSTI PER LA PARTECIPAZIONE
Le quote non sono frazionabili, né rimborsabili. Per Incaricati/e e Collaboratori/trici Diocesani/e del Sovvenire – 50 €
Per le giornate non è prevista alcuna spesa di vitto e alloggio. Sono a carico del partecipante o della Diocesi la quota di iscrizione di 50 € e le spese di viaggio.

Per il coniuge o l’accompagnatore – 200 €
Le giornate sono a carico del partecipante (viaggio, vitto e alloggio). Il costo di 200 €, da versare SOLO per il coniuge o l’accompagnatore, comprende:
-la quota di iscrizione;
-pernottamento in camera doppia/matrimoniale;
-la pensione completa (dal pranzo del 17 al pranzo del 20 marzo).

Festival della Vita / Don Fabio de Luca, cappellano dell’Istituto penale minorile di Nisida, racconta il bene che si fa anche con l’8xmille

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Come anticipato già la settimana scorsa (vedi qui) tra gli appuntamenti previsti nel programma del Festival della Vita 2025 anche la Santa Messa celebrata il 31 gennaio nell’Istituto penale minorile di Nisida (Na), presieduta da don Ampelio Crema, presidente del Centro culturale San Paolo e del Festival della Vita, e dal cappellano della struttura, don Fabio De Luca (in foto secondo da sinistra, con Massimo Monzio Compagnoni e Raffaele Mazzarella, direttore del Festival. Don Crema l’ultimo a destra).

A don Fabio de Luca, cappellano dell’Istituto penale minorile di Nisida dal 2009, il Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa ha chiesto una testimonianza della sua esperienza all’interno dell’Istituto.

Davanti ai miei occhi sono passate tantissime storie di vita buona e anche di vita meno buona.

La nostra presenza, fatta di ovviamente di me come cappellano, ma anche di un altro sacerdote giovane che mi aiuta e di volontari, tra cui un bel gruppo scout, è una presenza gioiosa. Noi abbiamo costruito con i ragazzi nel tempo un rapporto spontaneo, semplice ma intimo, profondo; e questo ci aiuta a entrare nella vita dei ragazzi, perché i ragazzi si possano fidare di noi e anche recepire e accogliere quello che gli proponiamo. Che alla fine ha un nome, Gesù Cristo.

Quindi per quanto si possa partire da valori, da esperienze, poi quello che portiamo ai ragazzi è Gesù Cristo.

Ci rivolgiamo a tutti, anche ai ragazzi ortodossi o musulmani presenti in Istituto, e a tutti proponiamo un’umanità piena. Per cui questo rapporto con loro cerca di favorire la bellezza della loro umanità, perché spesso loro si percepiscono brutti feriti, come se non avessero altra possibilità nella vita  che fare quello per cui sono venuti in carcere. Questa è la sfida più grande, ma è anche quella più preziosa.

Certamente quello che noi riusciamo a fare con loro non è possibile che riescano a farlo altri, perché la libertà del rapporto che, come sacerdoti, riusciamo ad avere non lo riescono ad avere con le altre figure che sono presenti nell’Istituto. Quindi veramente la nostra presenza diventa preziosa per tanti motivi.

Se riusciamo ad aiutare i ragazzi, e alle volte anche le loro famiglie, è anche grazie alle offerte che vengono fatte dalle persone per il sostentamento del clero (offerte che sono deducibili) e alle risorse dell’8xmille destinato alla Chiesa cattolica. Sono risorse che ci permettono di fare tanto per i ragazzi di Nisida.

Nel 2023 sono stati 110 i progetti e le iniziativa a beneficio di detenuti e famiglie finanziati con fondi 8xmille destinati alle Diocesi per un totale di 2,5milioni di euro. Tra le attività di utilità sociale, la Chiesa Italiana ha coinvolto i detenuti di 35 carceri italiani per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo. La scorsa estate sono stati donati centinaia di ventilatori destinati alle celle e ad altri ambienti comuni che fanno una somma di 2200 in totale (fonte Sovvenire dicembre 2024, pag. 26).

Qui un articolo pubblicato su calurusonline.it dell’evento al carcere di Nisida dal titolo “La Chiesa che tende la mano e non lascia indietro nessuno. Al carcere di Nisida la reliquia del Beato Carlo Acutis e un dono per i giovani ospiti“. Come l’8xmille alla Chiesa cattolica arriva nelle zone d’ombra della società. Nella festa di San Giovanni Bosco momento di preghiera e di festa per gli 80 giovani detenuti sul piccolo isolotto di Napoli

8xmille emergenze umanitarie / Un milione di euro per interventi nella Repubblica Democratica del Congo

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L’appello della Presidenza CEI: basta violenze!

Lanciamo il nostro accorato appello affinché si fermi il massacro a Goma e nelle altre aree della Repubblica Democratica del Congo in preda alla violenza: basta!
In stretto contatto con le Chiese locali e i missionari presenti sul territorio, riceviamo quotidianamente notizie e immagini di uccisioni, mutilazioni, distruzioni e sfollamento di grandi masse di popolazione, che si svolgono nel silenzio quasi totale dei media. Una strage che miete vittime soprattutto tra i civili, senza risparmiare bambini, anche neonati, donne e persone inermi. Non possiamo tacere di fronte a questo scempio, all’annientamento dell’umanità.

Esprimiamo vicinanza alla popolazione locale e a quanti nel Paese sono impegnati per far fronte a una crisi umanitaria senza precedenti. Facciamo nostre le parole di Papa Francesco che mercoledì 29 gennaio, al termine dell’Udienza generale, ha esortato “tutte le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e delle altre zone interessate dalle operazioni militari” e ha invitato “le Autorità locali e la Comunità internazionale al massimo impegno per risolvere con mezzi pacifici la situazione di conflitto”.

Come Chiesa in Italia, da anni, siamo presenti nel Paese con operatori e missionari e non smettiamo di stare accanto alla popolazione e alla Chiesa locale, che continua a essere bersaglio di violenze e attacchi.

Dal 1991, la Conferenza Episcopale Italiana ha sostenuto interventi nella Repubblica Democratica del Congo per 136 milioni di euro. Attraverso il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli e grazie ai fondi 8xmille, sono stati finanziati 1.236 interventi. Si tratta di progetti in risposta a emergenze, come, ad esempio, per gli sfollati a Goma, e di sviluppo socio-economico in vari settori. Per affrontare questa ulteriore emergenza, è stato deciso lo stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.

Il nostro impegno non verrà meno per la promozione della dignità umana e di un futuro di pace.

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

Roma, 3 febbraio 2025

Festival della vita 2025 / Al via la XV edizione

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Venerdì 31 gennaio nell’Istituto penale minorile di Nisida (Na) sarà celebrata la santa messa presieduta da don Ampelio Crema, presidente del Centro culturale San Paolo e del Festival della Vita, e dal cappellano della struttura, don Fabio De Luca. Seguirà l’ostensione della reliquia del beato Carlo Acutis, che sarà canonizzato da Papa Francesco durante il Giubileo degli adolescenti il 27 aprile, e la distribuzione di doni agli ospiti della struttura.
L’iniziativa, realizzata grazie alla disponibilità di Gianluca Guida, direttore dell’Ipm di Nisida, rientra tra gli appuntamenti in calendario per il Festival della vita 2025 sostenuto anche dall’8xmille e promosso dal Centro culturale San Paolo. Quest’anno è dedicato al verbo “agire”: Vivere è…Agire: come pellegrini di speranza.

All’evento parteciperà anche Massimo Monzio Compagnoni, responsabile nazionale del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa della CEI, che sarà inoltre presente il primo febbraio dalle ore 18.00 al Gran Galà  presso l’Auditorium provinciale di Caserta.

 

Il Papa: raccontare il bene, fare rete contro disperazione e disinformazione

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Lo scorso 27 gennaio il Santo Padre ha ricevuto in udienza 250 tra vescovi presidenti delle Commissioni episcopali della comunicazione e direttori degli Uffici di comunicazione delle Conferenze Episcopali.

Durante l’incontro, raccontato da Lorena Leonardi per Radio Vaticana, il Papa ha lanciato un messaggio importante: comunicare è un atto di amore. “Comunicare, non è una tattica, non è una tecnica. Non è ripetere frasi fatte o slogan e neanche limitarsi a scrivere comunicati stampa. Comunicare è un atto di amore. Solo un atto di amore gratuito tesse reti di bene. Ma le reti vanno curate, riparate, ogni giorno. Con pazienza e con fede”.

Francesco ha invitato i presenti a fare un lavoro “sinfonico” che coinvolga “tutti” e con ogni linguaggio. Inoltre, rivolgendosi ai partecipanti, ha evidenziato il loro “servizio istituzionale” ma che è anche “vocazione di ogni battezzato”, ha precisato il Pontefice: “Ogni cristiano è chiamato a vedere e raccontare le storie di bene che un cattivo giornalismo pretende di cancellare dando spazio solo al male”.

Dunque, il lascito di due parole in eredità: “insieme” e “rete”. Con l’amore è possibile “coinvolgere anche chi ha sbagliato”, “unire ciò che è diviso”, “non disperare” e “seminare speranza”, che è diverso dal “seminare ottimismo”. Qui il servizio completo.

8xmille per i beni ecclesiastici / Dove esplorare il patrimonio culturale e artistico della Chiesa cattolica

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Per conoscere e mettere in rete i beni culturali ecclesiastici in Italia è possibile esplorare BeWeb, ovvero la vetrina dei Beni ecclesiastici in Web sul portale di chiesacattolica.it, che rende visibile il lavoro di censimento sistematico del patrimonio storico e artistico, architettonico, archivistico e librario portato avanti dalle diocesi italiane e dagli istituti culturali ecclesiastici sui beni di loro proprietà.

Con 226 Diocesi, 2.402 istituti culturali ( (1.409 archivi, 663 biblioteche e 330 musei), 14.345.458 beni catalogati, 481 voci di glossario e 80 percorsi tematici, BeWeb è anche il luogo dove facilitare, attraverso approfondimenti tematici, condivisione di risorse e news, la comprensione e la lettura del patrimonio diocesano da parte di un pubblico ampio e non di soli specialisti.

Il portale intende diventare sempre più l’espressione di una redazione distribuita che vede protagoniste le diocesi e tutta la realtà ecclesiale, onde far emergere, insieme a quelle tradizionali, chiavi di lettura del patrimonio di carattere pastorale, catechetico, liturgico e più in generale teologiche.

L’accesso cross domain ai dati dei diversi settori è facilitato attraverso diverse possibilità di ricerca: quella google like, quella territoriale, quella cronologica e infine, nella direzione più altamente qualificante per Authority File (persone, enti, famiglie).

La banca dati è implementata particolarmente dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio e sono quindi nella fase di aggiornamento e integrazione. Per queste ragioni quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace. Man mano che l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI riceve banche dati aggiornate, provvede a sostituire quelle pubblicate fino a quel momento.

BeWeB è anche uno strumento di dialogo con le istituzioni pubbliche e i relativi sistemi informativi. In quest’ottica sono stati portati alla firma accordi e convenzioni che garantiscono la visibilità dei dati presenti su BeWeB anche nell’Anagrafe delle Biblioteche Italiane, nel Servizio Bibliotecario Nazionale e in Manus online coordinati dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), in Material Evidence of Incunabula coordinato dal Consortium of European Research Libraries (CERL), nel Sistema Archivistico Nazionale coordinato dall’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR), nei Luoghi della Cultura realizzato dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). Si sta verificando come facilitare il dialogo con il Sistema Generale Informativo del Catalogo (SIGECweb) coordinato dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e con CulturaItalia, progetto coordinato direttamente dal MiBACT.

Lo scorso anno la CEI ha destinato alla tutela dei beni culturali ecclesiastici 25 milioni di euro dei fondi 8xmille.