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Ferrara / Ai referenti del Sovvenire lo stile coraggioso delle prime comunità cristiane

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Il 7 febbraio alle ore 21.00 presso l’Istituto di Cultura “Casa Giorgio Cini” a Ferrara si terrà il primo incontro di formazione per i referenti parrocchiali del Sovvenire dal titolo Costruttori di comunità e di comunione. Lo stile coraggioso delle prime comunità cristiane e una buona notizia per l’oggi (At 2-5).

L’incontro sarà tenuto dalla Prof.ssa Annalisa Guida, docente incaricata di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale.

Sono invitati anche gli operatori pastorali impegnati nelle parrocchie di Ferrara negli organismi di corresponsabilità (Consiglio Pastorale e Consiglio per gli Affari Economici).

La formazione dei presbiteri nelle Chiese in Italia / In vigore dal 9 gennaio nuovi orientamenti e norme per i seminari

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È entrato in vigore lo scorso 9 gennaio, ad experimentum per tre anni, il documento “La formazione dei presbiteri nelle Chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari” (quarta edizione), approvato dalla 78a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, svoltasi ad Assisi dal 13 al 16 novembre 2023.

Il testo (in allegato), che ha ottenuto la conferma della Santa Sede con decreto del Dicastero per il Clero, presenta un iter formativo al presbiterato articolato in due tempi: una prima fase di carattere iniziatico, dedicata alla costruzione della consistenza interiore, in un rapporto educativo forte con i formatori, attraverso lo sviluppo di una solida vita spirituale, l’applicazione seria allo studio e alla preghiera, una vita comunitaria intensa, la conoscenza di sé. La seconda fase è dedicata alla scoperta del Popolo di Dio e al maggiore coinvolgimento della comunità cristiana nella formazione dei candidati al presbiterato.

Nel primo capitolo si risponde alla domanda su quale prete si debba formare e per quale Chiesa. Per questo, da una parte, si assume la formazione permanente in alcuni suoi elementi, ritenuti necessari al presbitero italiano odierno, come paradigma della formazione in Seminario; dall’altra, si accentuano decisamente le due dimensioni della missione e della comunione come orizzonte fondamentale di tale formazione.

Nel secondo capitolo la pastorale vocazionale è presentata come impegno di tutta la comunità ecclesiale, passando poi a specificare le modalità di accompagnamento vocazionale dei ragazzi e dei giovani, basato su una seria formazione spirituale. Si conferma la validità del Seminario Minore, si propongono le comunità semiresidenziali come nuove modalità di accompagnamento e si parla delle vocazioni adulte.

Il terzo capitolo presenta le quattro tappe dell’itinerario formativo proposto dalla Ratio fundamentalis: propedeutica (un anno), discepolare (due anni), configuratrice (quattro anni) e di sintesi vocazionale (un anno). Lo stile fondamentale della proposta educativa chiede di investire sugli obiettivi formativi senza scandire i tempi in modo rigido e predefinito, favorendo la personalizzazione dell’itinerario ed evitando il rischio che le tappe si appiattiscano rigidamente agli anni previsti dagli studi teologici e da altri automatismi.

Nel quarto capitolo si parla della formazione nel Seminario Maggiore che viene presentata come unica, integrale, comunitaria e missionaria: non si esaurisce nell’apprendimento di nuovi contenuti, né si limita ai comportamenti morali o disciplinari, ma deve riguardare il campo delle motivazioni e delle convinzioni personali, è formazione della coscienza. Due paragrafi riguardano il tema della protezione dei minori e delle persone vulnerabili: i formatori potranno avvalersi, nei percorsi educativi, della pubblicazione La formazione iniziale in tempo di abusi. Sussidio per formatori al presbiterato e alla vita consacrata e per i giovani in formazione, curata dal Servizio Nazionale per la tutela dei minori.

Il quinto capitolo illustra gli agenti della formazione. È stata recepita la richiesta emersa nel Cammino sinodale di allargare la condivisione dell’opera formativa dei seminaristi, coinvolgendo la comunità ecclesiale e invitando a pensare creativamente le forme di collaborazione possibili con particolare riguardo alla figura femminile.

 

Incontri regionali / Il 6 e 7 febbraio è il turno della Puglia

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Il prossimo incontro regionale tra il Servizio Promozione CEI e il Territorio si terrà il 6-7 febbraio presso il Centro di Spiritualità Padre Pio a San Giovanni Rotondo (FG) con le diocesi della Puglia.

Anche questo penultimo incontro regionale sarà un importante momento di ascolto e confronto sul tema del sostegno economico alla Chiesa cattolica tra gli incaricati e collaboratori diocesani, gli economi, i presidenti degli Istituti per il sostentamento del clero, i direttori degli Uffici delle Comunicazioni Sociali della Regione Puglia e il Servizio Promozione della Conferenza Episcopale Italiana, accompagnato anche questa volta dall’economo CEI e dal presidente dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero.

Tra gli obiettivi:

  1. l’organizzazione di attività di collaborazione sul tema del sostegno economico alla Chiesa cattolica;
  2. l’informazione sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa cattolica, inclusa la gestione dei fondi 8xmille e dei beni degli Istituti diocesani;
  3. la promozione della sinodalità e della corresponsabilità tra i diversi ruoli.

Come ormai è noto, l’intento non è solo quello di informare i partecipanti sull’andamento del sostegno economico alla Chiesa cattolica, ma anche di incentivare una collaborazione attiva e corresponasbile tra tutte le realtà che sono coinvolte sui temi del Sovvenire per la raccolta delle firme per l’8xmille alla Chiesa, la raccolta delle offerte liberali e anche una sempre maggiore trasparenza circa l’amministrazione dei fondi 8xmille diocesani, compresa la corretta gestione dei beni degli Istituti diocesani.

In allegato il programma e la lettera d’invito.

 

8xmille / A Vercelli un centro di assistenza sanitaria per dare una cura a tutti

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Sul sito 8xmille.it sono presenti numerose testimonianze di volontari, operatori, sacerdoti e suore che dedicano la loro vita ad aiutare chi ne ha bisogno, in tante realtà sostenute dall’8xmille alla Chiesa cattolica, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

Ecco, ad esempio, un centro di assistenza sanitaria al servizio di fragili e bisognosi a Santhià, in provincia di Vercelli, dove viene finanziato un progetto con la fondazione AMOS.

I valori del progetto

Solidarietà e vicinanza.

Il progetto vuole offrire un’alternativa alle persone con difficoltà economiche e di salute, impossibilitate ad accedere alle cure della sanità privata. L’Arcidiocesi di Vercelli, da qualche anno, sta potenziando le iniziative caritative diocesane esistenti, introducendo nuovi servizi e attività pastorali anche in ambito sanitario. Questa scelta si adatta alle trasformazioni del territorio, rispondendo alle nuove necessità di cura, vicinanza e supporto a persone fragili.

Una cura per tutti.

L’intreccio tra fragilità relative alla salute, la povertà economica e il limitato accesso alle cure, crea una situazione complessa e urgente. Questo ambizioso progetto di attività assistenziali sociosanitarie di prossimità si concentra su anziani e poveri. Grazie all’impegno di medici volontari, l’accesso alle cure diventa un diritto davvero di tutti.

Coinvolgimento attivo.

Il coinvolgimento attivo delle persone in situazioni di disagio è stato fondamentale fin dall’inizio, considerandole parte integrante per individuare carenze e suggerire soluzioni. L’approccio supera l’assistenzialismo, cercando di inserire le persone bisognose in percorsi che valorizzino la loro dignità e forniscano strumenti di affermazione. Attività progettuali, informative e formative guidano chi è in difficoltà per migliorarne le condizioni di vita, con il supporto di professionisti.

 

 

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Trieste/ Si conclude Uniti Possiamo con ottimi risultati

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Per il terzo anno consecutivo, il Servizio diocesano per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa Ccattolica (più comunemente noto come Sovvenire) ha promosso a Trieste il progetto Uniti Possiamo. Questo progetto si è svolto tra novembre e dicembre 2024 in diverse parrocchie della nostra diocesi, con il duplice scopo di informare i fedeli sui canali del sostentamento economico della Chiesa Cattolica in Italia e raccogliere offerte liberali per il sostentamento dei circa 33mila sacerdoti italiani.

Il progetto si è svolto grazie all’aiuto dei referenti parrocchiali del Sovvenire, volontari nominati dai rispettivi parroci, che si sono adoperati per l’organizzazione di incontri atti a sensibilizzare i fedeli sui temi del sostentamento economico della Chiesa cattolica.

La formazione, svolta con l’aiuto dei referenti diocesani, si è rivelata importantissima, poiché ha permesso di porre l’attenzione su alcuni valori fondamentali. Nessuno può dire “l’altro non mi riguarda” perché chi partecipa ad una comunità è responsabile insieme agli altri dei suoi bisogni, quindi far parte di una comunità significa anche condividere una parte delle proprie risorse. Nelle nostre comunità, sappiamo bene quanto importanti sono i sacerdoti ed il progetto Uniti Possiamo ha permesso a ciascuno di esprimere la propria gratitudine a loro, che dedicano gran parte del proprio tempo proprio alla comunità.

Sono stati una decina gli incontri formativi svolti nella seconda metà del 2024 e quasi 20mila euro la cifra complessiva delle offerte liberali raccolte in 23 parrocchie per il sostentamento dei sacerdoti. Un ottimo risultato se si pensa che nel 2022 e 2023 (primi due anni del progetto) erano stati raccolti circa 6.200 € e 13.000 € rispettivamente.

L’incremento delle offerte è dovuto essenzialmente a due fattori: l’allargamento del servizio diocesano, voluto dal Vescovo S.E. Mons. Enrico Trevisi, che è attualmente composto da 6 volontari ed il crescente numero di parrocchie che hanno aderito al progetto.

A nome di tutti i volontari del Servizio diocesano del Sovvenire, ringrazio le persone che hanno contribuito con la loro offerta e mi unisco alle parole del nostro Vescovo nella sua lettera del 12 gennaio.

Mike Cardinale
Incaricato per la promozione del sostegno alla Chiesa Cattolica nella diocesi di Trieste

 

A conclusione del progetto il Vescovo Mons. Enrico Trevisi ha inviato QUI una lettera di ringraziamento a conclusione del progetto “Uniti possiamo” per il sostentamento dei sacerdoti.

 

Sardegna / Incontro regionale il 9 e 10 gennaio su corresponsabilità, partecipazione, comunione

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Torna la comunicazione della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana che annuncia gli appuntamenti regionali sul tema del sostegno economico alla Chiesa cattolica. In elenco nei primi mesi del 2025 troviamo Sardegna, Puglia e Abruzzo.

Questi incontri, come di consueto, coinvolgeranno ancora una volta Economi, Presidenti degli Istituti per il sostentamento del clero, Direttori degli Uffici delle Comunicazioni Sociali e Incaricati del Sovvenire, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione, la sinodalità e la corresponsabilità tra i diversi ruoli. Si discuterà dell’andamento delle offerte deducibili per il sostenamento dei sacerdoti, della gestione dei fondi 8xmille e dei beni degli Istituti Diocesani.

Il prossimo incontro si terrà il 9-10 gennaio presso il Centro di Spiritualità “Nostra Signora del Rimedio” a Donigala Fenughedu (OR).

La lettera d’invito (in allegato con il programma) invita calorosamente alla partecipazione e sottolinea l’importanza di questo momento di incontro e confronto.

“Sovvenire in radio” / A Radio Kakaritana il ricordo di mons. Tarcisio Pili

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La XII puntata del programma “Sovvenire in radio” – in onda su Radio Kalaritana – i conduttori Maria Chiara Cugusi e don Alessandro Simula l’hanno dedicata a mons. Tarcisio Pili, venuto a mancare nel 2018. Originario di Mandas, paese a cui è sempre stato legatissimo, per una ventina di anni è stato parroco della parrocchia San Giuseppe a Pirri.

A ricordare e raccontare mons. Pili in studio Sergio Matta, anche lui originario di Mandas e collaboratore di mons. Tarcisio proprio nella parrocchia San Giuseppe a Pirri.
Oggi Sergio è collaboratore della parrocchia San Gregorio Magno a Pirri.

Ripercorrere la figura e la vita dei sacerdoti che hanno segnato la storia della diocesi di Cagliari, aiuta a riflettere su quanto sia importante sostenere queste figure attraverso le offerte per i sacerdoti, che sono deducibili e possono essere effettuate in qualsiasi momento dell’anno anche attraverso il sito unitineldono.it.

Ascolta la puntata:

Uniti Possiamo / Avviso importante: prorogata la data di consegna delle scatole al 7 gennaio

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È stata prorogata la data di consegna delle scatole con le buste chiuse delle offerte agli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (IDSC) dal 15 dicembre al 7 gennaio 2025.

Si invitano, quindi, tutti gli incaricati diocesani e loro collaboratori a contattare i propri IDSC per:

  • verificare l’elenco delle parrocchie iscritte al progetto Uniti Possiamo;
  • organizzare insieme i tempi per la consegna delle scatole e le modalità di apertura delle buste con le offerte;
  • aiutare l’IDSC, solo se richiesto, nella compilazione dei blocchetti con le ricevute.

In una circolare l’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC), oltre la proroga al 7 gennaio, indica quanto segue:

  • gli IDSC dovranno aprire le scatole e compilare la procedura Uniti Possiamo entro il 20 gennaio;
  • è previsto l’invio dei blocchetti compilati all’ICSC entro e non oltre la prima settimana di febbraio.

Per tutto quello che riguarda le attività attinenti, gli IDSC dovranno contattare direttamente l’ICSC.

 

Uniti nel Dono / Dalla Calabria all’Africa, un ponte d’amore

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Un legame che continua da quarant’anni grazie all’impegno di vescovi, sacerdoti e volontari; un ponte di solidarietà che continua ad unire la diocesi di San Marco Argentano – Scalea e quella di Porto Novo, in Benin. Poche settimane fa l’inaugurazione di un centro per la dialisi (in foto), grazie ai fondi dell’8xmille e alla generosità delle parrocchie calabresi: come quella di Praia a Mare, dove oggi è parroco don Ennio Stamile. Una bella testimonianza raccolta da Stefano Proietti per unitineldono.it.

Ve ne anticipiamo alcuni stralci.

Un fiume in piena, don Ennio Stamile. Da qualche mese è parroco a Praia a Mare (CS) nella parrocchia San Paolo Apostolo in località Laccata. Ma dal 2007 è l’anima dell’associazione San Benedetto Abate, una organizzazione di volontariato attiva in Italia (soprattutto in Calabria) e in Africa (in Benin) per finalità di carattere culturale, sociale, ricreativo, di educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva. Due volte l’anno, in primavera e in autunno, i volontari dell’Associazione si recano in Benin: cinque o sei persone, tra cui spesso medici e tecnici per offrire consulenze e formazione per i progetti che sono stati inaugurati. A novembre di quest’anno ha voluto unirsi ai partenti per il viaggio anche il Vescovo di San Marco Argentano Scalea, Mons. Stefano Rega, realizzando il desiderio che aveva manifestato a don Ennio fin dal suo ingresso in diocesi. In occasione di questo viaggio nella diocesi di Porto Novo, dove sorge l’ospedale realizzato anche grazie alla generosità di questa diocesi calabrese e con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è stato inaugurato un centro per la dialisi, fondamentale per assistere i molti malati di quella zona che non potevano essere curati diversamente.

“La Chiesa, in tutto il mondo, svolge la sua missione annunciando il Vangelo e dando dignità ad ogni persona, garantendo sicurezza, salute e istruzione” – ha detto Mons. Rega commentando il suo viaggio -. “È bello pensare che la nostra diocesi, in questi anni, cerchi di dare salute e sicurezza ai nostri fratelli attraverso questo ospedale”. Le parrocchie della diocesi realizzano ogni anno delle speciali raccolte fondi per il Benin sia in Avvento che in Quaresima e naturalmente quella di Praia a Mare, dove ora è parroco don Ennio, è in prima fila in questa catena di generosità, come ha dimostrato questa estate in occasione della festa patronale del 29 giugno.

Qui l’articolo completo.

Buon Natale a tutti voi da Massimo e dal Servizio Promozione Sostegno Economico

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Ritrovare Gesù nello sguardo dell’altro

Pochi giorni fa, prendendo uno dei tanti aerei che mi portano in giro da una diocesi all’altra, mi sono imbattuto in un’espressione concreta di questa nostra società secolarizzata e individualista, sedotta dalle luci appariscenti del consumismo e dal profitto a tutti i costi. Salendo sulla navetta di collegamento con l’aereo, quasi tutti i passeggeri erano assorti nei loro telefonini e nei loro pensieri e non si erano accorti di un atleta paralimpico (con una disabilità evidente) che, alle porte del pullman, non riusciva a salire. Qualcuno lo aveva visto, ma ugualmente non si spostava, per accogliere una persona in più. Dove ci sta portando questa indifferenza?

Mi è tornato in mente un quadro custodito a New York, in Riverside Church, una tela di fine Ottocento opera di Heinrich Hofmann, che raffigura l’incontro di Gesù con il giovane ricco. Lo sguardo del Signore è incredibilmente intenso, in stridente contrasto con quello del ragazzo, triste e rivolto a terra. Il Vangelo di Marco ci aiuta a capire meglio questa scena drammatica, là dove dice: “Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò” (cfr. Mc 10, 21).

Penso che Gesù stia guardando così anche ciascuno di noi, anche oggi. Con la stessa identica passione. Il Natale che stiamo per vivere è un’occasione per ricordarcelo: abbiamo la possibilità di non essere come il giovane ricco, che se ne andò triste e non riuscì a lasciare le cose che considerava più importanti. Possiamo incrociare quegli occhi e lasciarci guardare e amare.

Oggi il nostro mondo ha bisogno di sguardi penetranti, innamorati, sinceri. Ne abbiamo bisogno per le strade, sui mezzi pubblici, nei nostri uffici, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane.

Dovremmo ritrovare il coraggio di guardarci negli occhi senza filtri e scoprire che Gesù, che sta nascendo ancora una volta, è già presente nello sguardo del nostro prossimo.

Questo vi auguriamo per Natale, io e chi lavora con me. Senza dimenticare un pensiero di gratitudine per i nostri sacerdoti, che di quello sguardo di un Dio innamorato cercano di essere, ogni giorno, lo specchio.

Massimo Monzio Compagnoni, Paolo Cortellessa, Maria Grazia Bambino, Letizia Franchellucci,
don Enrico Garbuio, Maria Chiara Giuli, Adele Marzetta, Stefano Proietti, Valentina Sara Sinibaldi