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Per la Rete del “sovvenire” / Iniziati percorsi formativi innovativi

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Come anticipato nella riunione dello scorso 20 ottobre, il Servizio Promozione CEI ha pensato di mettere a disposizione degli incaricati diocesani dei percorsi formativi innovativi. Duplice l’obiettivo: offrire metodologie e strumenti utili sia per una crescita personale sia per un più efficace servizio al “sovvenire” sul territorio, capace di far crescere la rete a livello parrocchiale.

Creativ, una realtà che da più di trent’anni di occupa di formazione, specialmente per il mondo cattolico, collaborerà con il SPSE per costruire un percorso che possa nascere dai bisogni degli stessi incaricati. Si svolgerà in tre tappe tra novembre 2022 e giugno 2023:

PRIMA TAPPA – Si svolgerà tra novembre e gennaio 2023 e sarà dedicata a conoscere i bisogni di tutti e di ciascuno, analizzando la rete degli incaricati e proponendo al tempo stesso spunti formativi e di riflessione.

SECONDA TAPPA – In occasione del Convegno nazionale del 15-18 febbraio, questa tappa ha l’obiettivo di promuovere un proficuo scambio tra gli incaricati dando ulteriori occasioni di crescita e formazione.

TERZA TAPPA – Tra marzo e giugno 2023 verranno create occasioni di incontro che permettano di rispondere alle necessità specifiche di ciascuna regione all’interno del comune cammino insieme.

La prima tappa è già cominciata con il Focus Group Il ruolo dell’incaricato di “sovvenire”: tra competenze e prospettive. L’incontro si è tenuto in collegamento il 21, 22 e 24 novembre, offrendo giorni e orari diversi per dar modo a tutti di poter partecipare.

Il prossimo incontro sarà laboratoriale sul tema Vincere le resistenze e creare nuove opportunità. Si terrà sempre in collegamento il:
5 dicembre (dalle 11.00 alle 12.30 oppure dalle 15.00 alle 16.30) oppure
6 dicembre (dalle 11.00 alle 12.30 oppure dalle 17.00 alle 18.30) oppure
7 dicembre (dalle 15.00 alle 16.30)

Ogni incaricato potrà scegliere di iscriversi il giorno e l’ora che più preferisce.

L’ultimo incontro laboratoriale della prima tappa verterà su Progettare e gestire incontri formativi il:
16 gennaio (dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 16.30) oppure
17 gennaio (dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 18.30) oppure
19 gennaio (dalle 15.00 alle 16.30) .

 

Bologna / Il Card. Zuppi al Convegno “Uniti Possiamo”

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Si è svolto lo scorso 23 novembre a Bologna il Convegno Uniti Possiamo. La circolarità del dono: le offerte per il sostentamento dei sacerdoti, ritorno alla comunità come sostegno e aiuto per tutti. L’incontro, al quale ha partecipato Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI Card. Matteo Zuppi, è voluto essere un “dialogo” aperto sulle caratteristiche della Chiesa per l’Italia di oggi.

I lavori sono stati introdotti e coordinati da Giacomo Varone, incaricato del Servizio diocesano Promozione Sostegno Economico, e moderati da Valerio Baroncini, vice direttore del Resto del Carlino. È anche intervenuto Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera.

«Uniti possiamo dare con le nostre donazioni – ha spiegato Giacomo Varone – un contributo importante al sostentamento dei nostri sacerdoti, nella consapevolezza che quanto più riusciamo ad alimentare il filone delle donazioni ai sacerdoti tanto più riusciamo a liberare quelle risorse che sono destinate alle opere di carità e alle opere di culto. Esiste quindi una circolarità del dono, che vogliamo mettere in rilievo anche con questi nostri appuntamenti annuali che contribuiscono, insieme alle risorse dell’8xmille e quelle specificatamente per i sacerdoti, a creare questo mondo di solidarietà di cui oggi c’è tanto bisogno e che soprattutto, in questo periodo post-pandemia, chiede risorse per essere vicini agli ultimi anche nella città degli uomini». «Vogliamo riappropriarci di questo valore che è la circolarità del dono – ha concluso Varone -. Sacerdoti e laici delle comunità sono affidati gli uni agli altri. Fare il sacerdote non è un mestiere. Contribuire al suo sostentamento contribuisce a questo circolo del dono. È sempre più importante domandarsi se abbiamo preso o perso la coscienza di capire che i sacerdoti ci sono affidati anche nella loro cura e nel loro sostentamento: vogliamo farlo lanciando questo slogan, “#unitipossiamo”».

Il Convegno, trasmesso in collegamento streaming, e può essere rivisto qui:

(Il convegno inizia dopo 22 minuti e 19 secondi)

Referenti regionali / Insieme con l’Azione Cattolica

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Per rendere sempre più proficua e concreta l’ormai più che ventennale collaborazione con questa storica Associazione, il SPSE ha chiesto ai Delegati regionali di Azione Cattolica di coinvolgere i Referenti regionali del “sovvenire” in occasione dei loro incontri regionali (calendario in allegato).

Sarà cura dei Delegati di Azione Cattolica contattare e invitare i Referenti regionali del “sovvenire” a questi eventi. Alcuni si sono già tenuti: per l’Abruzzo Molise ha partecipato don Girolamo dello Iacono, per la Lombardia lo stesso responsabile del Servizio Promozione della CEI Massimo Monzio Compagnoni. Altri si svolgeranno tra dicembre e novembre 2023: all’incontro della Sardegna del 3-4 dicembre interverrà don Gianfranco Pala.

Questi appuntamenti regionali sono rivolti alle delegazioni regionali, presidenze diocesane e presidenti parrocchiali anche con la Conferenza Episcopale Regionale. Tra gli obiettivi di Azione Cattolica: incontrare l’associazione sul territorio; condividere esperienze belle anche extra-associazione; incontrare i Vescovi delle diocesi della Regione; dare un contributo all’animazione del cammino sinodale.

L’invito esteso, come dicevamo, anche ai Referenti regionali del “sovvenire” è finalizzato ad offrire un momento di scambio molto concreto, per conoscersi e stabilire contatti diretti, nonché per verificare lo stato della collaborazione a livello regionale e, se possibile, anche diocesano.

Non ci saranno dei “discorsi” da preparare, ma sarà importante “stabilire delle relazioni” per verificare come si possa realizzare un cammino comune.

Dopo questo primo contatto, successivamente sarà importante mobilitare su attività specifiche ancora da individuare gli stessi incaricati diocesani del “sovvenire”.

Finora molto è stato fatto a livello nazionale con l’Azione Cattolica e, almeno prima della pandemia, in alcune regioni e diocesi furono organizzati diversi convegni e corsi di formazione in collaborazione tra incaricati del “sovvenire” e presidenti diocesani di AC.

Sarebbe auspicabile che questa collaborazione si riattivasse ed espandesse nel miglior modo possibile in tutte le diocesi con creatività, e considerando anche l’attuale cammino sinodale. Pertanto sarebbe auspicabile che i Referenti regionali del “sovvenire” verificassero, in seguito, come attuare in modo concreto con gli incaricati della propria regione questa collaborazione.

Calabria / L’incontro regionale per avviare l’anno pastorale

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Gli incaricati del “sovvenire” della Calabria su convocazione del Vescovo delegato, Mons. Leonardo Bonanno, e del Referente regionale, Walter Tripodi, si sono riuniti a novembre per avviare insieme il cammino nel nuovo anno pastorale e per programmare eventuali iniziative.

Due diocesi hanno cambiato l’incaricato diocesano: Locri Gerace, nella quale il Vescovo ha nominato il diacono Renato Carè (in sostituzione di don Gianluca Gerace), e Catanzaro-Squillace con la nomina di don Giuseppe Biamonte (in sostituzione degli incaricati don Mario Olanda, don Raffaele Zaffino e don Antonio De Gori). Tutti i partecipanti, nel dare il benvenuto ai nuovi incaricati, hanno espresso gratitudine per il lavoro svolto agli incaricati uscenti.

Nell’incontro si è parlato dei progetti nazionali “UnafirmaXunire” e “Uniti Possiamo” sia per verificare l’andamento nelle varie diocesi e soprattutto per rilanciare la raccolta delle Offerte nelle parrocchie selezionate.

Don Massimo Alato di Rossano, che lo scorso anno ha partecipato alla fase sperimentale dei nuovi progetti di raccolta, ha evidenziato la buona riuscita dell’iniziativa: infatti nella sua diocesi ha consentito un aumento delle Offerte del 63,4%. Anche le altre due diocesi che sono state coinvolte nella sperimentazione hanno conseguito risultati molto positivi ed incoraggianti circa la possibilità, con tale iniziativa, di aumentare le Offerte per il sostentamento del clero.

Il Referente regionale, a tal proposito, ha auspicato un rapporto più proficuo con gli Istituti Diocesani in merito alle ricevute che devono essere rilasciate ai contribuenti per la deducibilità dai redditi, invitando gli incaricati a segnalare eventuali criticità che si dovessero verificare.

Circa gli incontri di formazione del Servizio Promozione della CEI per diocesi e parrocchie è stata evidenziata la ripresa della formazione nelle parrocchie in tutti i suoi aspetti informando l’assemblea del riconoscimento di un benefit a favore di quelle più virtuose.

Walter Tripodi ha quindi illustrato il programma del prossimo Convegno nazionale che si terrà a Roma dal 15 al 18 febbraio 2023 esortando tutti gli incaricati diocesani a partecipare all’evento che prevede fra l’altro l’incontro con Papa Francesco.

Nel pomeriggio diversi interventi hanno messo in luce la necessità che il Servizio diocesano del “sovvenire” collabori con gli Uffici di Curia e in particolare con l’Economato e con gli IDSC. Per tale motivo è stato proposto di riorganizzare una giornata di formazione con gli Economi e i Presidenti degli IDSC nella prossima primavera.

Diac. Vincenzo Caruso

Parma / Lettera del Vescovo Solmi ai parroci per promuovere “Uniti Possiamo”

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L’incaricato diocesano di Parma, Francesco Abelli, e il collaboratore, Giuseppe Benassi, hanno pensato di rivolgersi al proprio Vescovo, Mons. Enrico Solmi, per promuovere al meglio “Uniti Possiamo”.

Il Vescovo ha preso molto a cuore la proposta e ha inviato una sua lettera (in allegato) a tutti i parroci della diocesi sottolineando la sua adesione convinta al progetto e invitando a verificare che in ogni consiglio parrocchiale per gli affari economici ci sia un referente del “sovvenire”.

Anche grazie a questa iniziativa i referenti parrocchiali sono cresciuti da 3, del 2021, ai 20 attuali.

Le parrocchie “attive” coinvolte nel progetto “Uniti Possiamo” sono attualmente 15 ma Francesco e Giuseppe contano per il prossimo anno di arrivare a 30.

“C’incoraggia il fatto – dichiarano Abelli e Benassi – che già nel 2021, pur essendo il progetto sperimentale e le parrocchie coinvolte solo 3, abbiamo ricavato importi considerevoli. Questa lettera del Vescovo ci ha motivato a contattare i parroci e altri ci hanno chiamato spontaneamente, in quanto Mons. Solmi, nella lettera, ha segnalato i nostri nomi e recapiti telefonici. Crediamo – affermano infine – che la mentalità del ‘sovvenire’ tra i fedeli abbia dato una risposta positiva; cresce infatti la fiducia nella Chiesa anche perché riscontrano nei parroci una concreta dedizione ai valori del Vangelo che diffondono nel popolo di Dio”.

Cremona / Don Andrea Spreafico: Uniti Possiamo? Una nuova sfida

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Non si può dire che i nostri siano tempi facili: malgrado il livello di progresso raggiunto viviamo molte situazioni di fragilità: educativa, culturale, morale… sociale. Anche nel campo economico ci siamo scoperti “traballanti” e tutto questo riguarda anche la Chiesa, la famiglia dei credenti che vive nel mondo.

Ma nessuno sembra scoraggiarsi: anzi, proprio la Chiesa Italiana sta sondando strade sempre nuove per sensibilizzare e costruire piano piano la “cultura del dono” nel segno della trasparenza e della corresponsabilità dell’intero corpo ecclesiale. E lo fa attraverso gli esperimenti nazionali che in questo 2022 ormai al tramonto sono stati due:

  • UnaFirmaXunire”, che ha visto impegnate le diocesi italiane nel mese di maggio-giugno-luglio nella raccolta delle firme 8xmille
  • Uniti Possiamo”, in questo mese di novembre, dedicata alla raccolta di Offerte liberali a favore del sostentamento della vita e dell’opera dei 33.000 preti italiani.

Anche la diocesi di Cremona partecipa all’iniziativa, nel tentativo di individuare le idee e le strategie migliori per far crescere la consapevolezza che solo facendosi carico gli uni degli altri saremo in grado di risolvere qualsiasi problema e dare concretezza al Vangelo del Signore.

Per saperne di più ecco qui sotto un video preparato dall’incaricato diocesano del Servizio “sovvenire”, don Andrea Spreafico, all’interno del quale si trova anche la mappa di tutte le Comunità partecipanti.

L’idea del video è stata molto apprezzata da tutti gli incaricati della Lombardia e, su richiesta del Vescovo delegato Mons. Luca e del referente regionale Marazzi, ne è stata ralizzata anche una versione regionale (qui) e predisposto un QR code per poterlo aprile anche dal cellulare..

Uniti nel dono/ La storia di due “don”: Bledar Xhuli e Arturo Critani

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Vi segnaliamo due nuove storie pubblicate di recente su unitineldono.it, quella di don Bledar Xhuli e don Arturo Cristani.

Don Bledar Xhuli è il parroco di Santa Maria a Campi Bisenzio, Firenze, e la sua è una vicenda così particolare che, in occasione del convegno ecclesiale del 2015, ha voluto raccontarla personalmente a Papa Francesco.
Arrivato clandestinamente dall’Albania a 16 anni, Bledar finisce sotto i ponti e trova accoglienza presso un parroco fiorentino, cominciando un percorso che oggi lo ha portato ad essere sacerdote, animatore di una comunità che sa essere davvero “casa”.

In parrocchia lo chiamano semplicemente don Blady, perché la sua storia è ormai la storia della sua comunità, le sue origini albanesi sono intrecciate con la cadenza fiorentina e il suo essere prete racconta un passato fatto di difficoltà, ma anche di tanto amore.

E ora la storia di don Arturo Cristani. Classe 1968, originario di Lodi, cresce in oratorio e viene avviato ad interessarsi ai problemi sociali dal sacerdote che seguiva il gruppo di giovani della sua parrocchia. Così don Arturo conosce la “Casa del giovane” nel 1986, svolgendo qui il servizio civile e da allora non l’ha più abbandonata. Tagliare i ponti con le dipendenze, trovare padri e fratelli, ricucire i legami familiari: è la scommessa degli ospiti e degli educatori della “Casa del giovane”, fondata a Pavia cinquant’anni fa dal venerabile don Enzo Boschetti. Oggi don Arturo Cristani segue l’area “dipendenze”.

Il Papa ai preti / Vicinanza, tenerezza e misericordia, le tre caratteristiche del sacerdote

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Il Papa, parlando a “braccio” ai partecipanti al corso per rettori e formatori dei seminari dell’America Latina, ha definito le tre caratteristiche che deve avere un sacerdote: “Vicinanza, tenerezza e misericordia“. Ha inoltre raccomandato di “discernere bene” durante la formazione: “Se un formatore non ha la capacità di discernere, dovrebbe dire al Vescovo ‘mandami da un’altra parte’”. Ha anche  lanciato un monito contro i pettegolezzi: “Attenti, facciamo la pelle dei nostri compagni…. Siamo fratelli”.

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano – 11 novembre 2022

Vicinanza, perché è triste avere preti “alla guida di una parrocchia che gridano a squarciagola” o “che vivono semplicemente di tre o quattro cose e non sanno dialogare”. Tenerezza, perché è brutto vedere sacerdoti “incapaci di accarezzare un bambino, di baciare un anziano” o che sono “rigidi” verso chi viene a chiedere perdono in confessione. E soprattutto preghiera, perché “un sacerdote che non prega finisce nella discarica”.

Qui il suo intervento.

Paesi in via di sviluppo / 63 nuovi progetti per scuola, sanità e promozione sociale

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Nella riunione di metà ottobre, il Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo ha approvato 63 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati € 14.230.898 euro così suddivisi: € 9.945.810 per 36 progetti in Africa, € 1.495.808 per 16 progetti in America Latina; € 2.602.096 per 10 progetti in Asia; € 187.184 per 1 progetto in Europa.

Tra gli interventi più significativi, quattro sono in Africa: in Burkina Faso, la Fondazione Vittorio Chizzolini Onlus promuoverà corsi di formazione per gli insegnanti, i genitori e i giovani della comunità di Yamtenga, insieme a corsi di recupero, di alfabetizzazione e di rafforzamento dei livelli e di informatica. In Cameroun, la diocesi di Sangmelima, attraverso il progetto “Muoye: a Dja-et-Lob” doterà di materiale, di apparecchiature e di pannelli solari i 13 dispensari (tre dei quali situati nella città di Sangmelima) della zona, così da migliorare le condizioni sanitarie della popolazione del Dipartimento di Dja et Lobo. A Mbembe, nella diocesi di Bangui (Repubblica Centrafricana), invece, la Congregazione delle Figlie di Maria Missionarie realizzerà un Centro di promozione delle donne, alle quali offrirà formazione e accoglienza. Particolare attenzione sarà rivolta all’inserimento socio-economico delle bambine e delle giovani donne della zona sud ovest di Bangui, la maggioranza delle quali manca di istruzione e qualificazione professionale. Nello Zimbabwe, la diocesi di Chinhoyi costruirà una scuola professionale secondaria per circa 280 studenti, con due biblioteche, quattro laboratori e due sale informatiche.

Dei 16 progetti che vedranno la luce nel Continente latino-americano, grande rilevanza assume quello proposto dall’arcidiocesi di Brasilia, in Brasile, che ristrutturerà e amplierà il Centro di formazione professionale “Sao Jose Operario” di Chacara, uno dei quartieri più poveri della metropoli, segnato dalla precarietà igienica e alimentare e dalla disoccupazione. A Cuba, l’arcidiocesi di Santiago de Cuba promuoverà l’autosufficienza alimentare della comunità del Cobre costruendo una fattoria e offrendo lavoro stabile ai contadini che saranno impegnati in attività agricole. Sulla stessa scia la diocesi di San Juan Bautista de Las Misiones, in Paraguay, costruirà un apiario comunitario incrementando la formazione sulle tecniche agricole specifiche e sulle strategie di commercializzazione.

Nel Continente Asiatico, uno dei progetti sarà realizzato in India, dove le Suore dell’Immacolata Concezione acquisteranno macchinari e attrezzature per il polo chirurgico delle strutture sanitarie “Damien Eye and Sophia Hospital” che assistono ogni anno oltre 150mila abitanti di 288 villaggi. In Sri Lanka, la diocesi di Ratnapura realizzerà il “Centro per la Pace, la Giustizia e lo Sviluppo Umano”, in continuità con il lavoro già svolto a favore di bambini e ragazzi diversamente abili. Oltre ad offrire formazione professionale ai giovani, il Centro sosterrà la riabilitazione dei tossicodipendenti e degli alcolisti e la promozione delle donne.
In Europa, l’arcidiocesi di Sarajevo (Bosnia-Erzegovina) avvierà percorsi formativi per giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni: le attività saranno orientate all’educazione alla pace e si articoleranno in seminari di studio, eventi sportivi, campi estivi, visite socio-culturali sul territorio nazionale. Il progetto sarà coordinato da esponenti del mondo cattolico, musulmano e ortodosso.