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Sostentamento clero / Il prete è uomo del Mistero, non del rendimento

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Sull’agenzia di stampa Sir della CEI in occasione della Giornata Nazionale per il sostentamento del clero è stata pubblicata una riflessione di Cristiana Dobner, teologa carmelitana scalza.

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Sostentamento?

Certamente tutti dobbiamo sostenerci altrimenti ci riduciamo ad una larva che soltanto vegeta ma non vive.

Tuttavia, per chi crede, il significato procede ben più in là del cosiddetto “tozzo di pane”, posto poi che davvero il tozzo bastasse.

Ci si apre uno scenario che non è quello del Centro Commerciale, degli uffici per gli affari economici o lo squallore di una vecchiaia in casa di riposo per poveretti, se prima non si sono prese alcune misure precauzionali.

È preoccupante notare come proliferano corsi, incontri, seminari che si occupano di economia, di investimenti che vengono proposti a parrocchie, gruppi, associazioni.

Niente di male, anzi molto bene, mi si dirà.

Da parte mia, vivissima è la preoccupazione: il sacerdote, colui che è stato unto e agisce e vive perché investito dallo Spirito della missione dell’annuncio della Parola fattasi carne, Gesù Cristo, non conosce e fa conoscere quanto realmente nell’esistenza di ogni persona creata è il fondamento del suo respiro?

Intendo: viviamo sempre sotto lo sguardo del Padre che è provvido, che ci guida nel cammino e pone dinnanzi a noi tutto quanto di cui abbisogniamo per rendere realmente concreta la missione che, nella storia, ci è affidata?

Il prete è questo sguardo comunicato, che cammina al tuo fianco, che ti esorta e soccorre ma non ti conduce al corso sul bitcoin per investire al meglio.

Il prete che, avvolto nel mistero cui risponde con fede fondata sulla Roccia, ci dona un pane che diviene Pane, un vino che diviene Sangue di Colui che è morto per noi e che da Risorto ci investe con la luce dell’Amore trinitario, non deve spendersi nel far sì che chi lo incontra venga magnetizzato da questo mistero e lo renda ragione di vita?

Portarsi dinnanzi ad un prete per rendersi trasparenti dinnanzi all’Amore che ci ha creati e che ci fa vivere in ogni secondo della nostra esistenza, per chiedere il soccorso e non cadere più nei nostri egoismi ma scoprirsi depositari di un dono inarrivabile e gratuito di perdono, non pone il prete nella sua realtà di canale di grazia, di colui che, in tutti i frangenti, così dolorosamente intrecciati dei rapporti umani, nazionali e mondiali, dilata ad una dimensione che non desidera altro che emergere e cambiarci i…connotati? Non in dispute, non in alterchi verbali o aggressioni fisiche ma lasciando trasparire il Soffio, quello Spirito che in noi dimora ma che rischiamo di zittire, sotto il cumulo delle nostre iniziative, che crea e per noi sempre intercede con quei gemiti sempre accolti e di cui ci indica l’unica soluzione possibile.

Da soli, i credenti, non possono camminare con il passo della fede, della speranza, della carità, hanno bisogno di un padre che ne abbia ricevuto, sperimentato il dono e sappia, da fratello, condividerlo, parteciparlo. Il Pane dell’Eucaristia il prete lo porta sempre in sé e sempre può spezzarlo a tutti, perché egli, per primo, si lascia spezzare.

La veste che il prete indossa annuncia il significato di veste di lode all’Altissimo, di chi, tenta – come ben sottolineava Adrienne von Speyr – di vivere la Presenza che avvolge non solo il nostro pianeta ma tutto l’universo.

Mi si potrebbe obiettare: la concretezza di ogni giorno è ben diversa, alle prese con mille tentacoli che vogliono e possono agganciarti, appunto proprio per questo il prete deve essere libero, capace di porgere la mano, non perché egli sia o si ritenga vincitore ma perché anch’egli tenta di lasciar trasparire il mistero che lo abita e lo ha consacrato.

Uniti nel Dono / A settembre nuove storie di sacerdoti e comunità

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In Italia ci sono circa 31.000 sacerdoti che si dedicano a tutti noi e alle nostre comunità. I fedeli e i sacerdoti sono affidati gli uni agli altri, come nelle comunità cristiane delle origini.

Promuovere e raccogliere le Offerte deducibili dei donatori a sostegno di tutti i sacerdoti delle diocesi italiane, inclusi gli anziani e malati e quelli in missione all’estero, è molto importante. Per questo è possibile donare anche online, in modo semplice e sicuro, collegandosi al sito Uniti nel Dono.

Il sito offre molte informazioni sul sostentamento dei sacerdoti, compresi gli aggiornamenti sulla raccolta, e tantissime storie di comunità parrocchiali che vivono testimoniando, insieme ai propri sacerdoti, i valori del Vangelo. Di seguito alcuni titoli delle storie più recenti.

Roma: giocando si impara… a vivere insieme

Nella parrocchia dei Santi Protomartiri Romani, all’Aurelio, gli spazi sono stati messi a disposizione del quartiere per offrire a tutti un punto di aggregazione dove poter crescere con valori sani: il gr.est. ha coinvolto 200 bambini e 70 animatori, per il Giubileo sono stati ospitati 400 giovani e nella quotidianità il mini calcio e il mini rugby sono opportunità di crescita per i più piccoli.

Un prete per otto parrocchie, tra i monti bellunesi

Una valle che negli ultimi dieci anni ha perso un quinto degli abitanti, ma la comunità cristiana è un presidio di umanità e di socialità, oltre che di fede. Don Roberto, percorrendo decine di migliaia di chilometri l’anno, tiene unite le otto parrocchie che gli sono affidate, con la preziosa e discreta collaborazione del suo predecessore, ormai in pensione, e di uno stuolo di generosi laici.

La bellezza di un Sole che sorge… sul mare

Giulianova (TE), riviera abruzzese. Un gruppo di giovani, convocati da don Attilio Ricci e dalla pastorale vocazionale della diocesi di Teramo Atri, si ritrova all’alba in riva al mare per celebrare l’eucarestia e fare un’esperienza intima e profonda della presenza di Dio, sulla scia dell’entusiasmo seminato dalla Gmg di Lisbona e dal Giubileo dei giovani celebrato a Roma.

In allegato il fabbisogno 2024, la raccolta delle Offerte dal 1989 e tutte le modalità per donare.

Secondo appuntamento sul libro di Rut / Luigino Bruni e Il dono del grano sospeso

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Pubblichiamo la registrazione del secondo dei 3 appuntamenti di formazione on-line tenutosi lo scorso 8 settembre dal prof. Luigino Bruni, docente di economia presso l’Università Lumsa di Roma e Vicepresidente della Fondazione The Economy of Francesco, su Il dono del grano sospeso.

Qui troverete la registrazione del primo appuntamento su La grammatica del per-sempre.
In questi incontri formativi on-line verrà seguita Rut nello sviluppo della sua storia, una storia di fragilità e di forza insieme, che introduce nel cuore di grandi temi biblici ed economici, ieri e oggi.
Prossimo appuntamento il 13 ottobre sempre alle 20.30 su L’altro nome dell’economia. Salvate la data!

21 settembre Giornata Nazionale sostentamento clero / Un’Offerta deducibile per i sacerdoti per custodire il cuore delle nostre comunità

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Un gesto di riconoscenza verso i sacerdoti che ogni giorno si prendono cura delle nostre comunità. È questo l’invito che la Chiesa italiana rivolge ai fedeli in occasione della XXXVII Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, in programma domenica 21 settembre 2025.

I sacerdoti, oggi più che mai, rappresentano una risorsa fondamentale. Sono annunciatori del Vangelo nella concretezza della vita quotidiana, artigiani di relazioni autentiche, punti di riferimento per famiglie in difficoltà, anziani soli, giovani disorientati o in cerca di lavoro. Con discrezione e tenacia, offrono tempo, energie e ascolto costruendo reti di solidarietà e accompagnando percorsi di fede e rinascita.

“La Giornata Nazionale spiega il responsabile del Servizio Promozione per il Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni richiama l’attenzione sull’importanza della missione dei sacerdoti, sulla bellezza del loro servizio e sulla corresponsabilità richiesta alla comunità cattolica. È un’opportunità per esprimere gratitudine verso uomini di fede, speranza e prossimità, che ogni giorno offrono la loro vita per il bene delle comunità. Sostenerli non è solo un atto economico, ma un segno concreto di appartenenza e partecipazione ecclesiale”.

Spesso si crede, erroneamente, che l’obolo domenicale sia sufficiente a garantire il sostentamento del clero. Ma in molte realtà, queste risorse non coprono il necessario. “Fa riflettere il fatto che oggi le Offerte deducibili a favore dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC) – aggiunge Monzio Compagnoni – coprono meno del 2% del fabbisogno annuale complessivo. Dietro ogni sacerdote c’è una vita interamente dedicata agli altri. E ogni Offerta, anche la più piccola, è un modo per dire ‘grazie’ e sostenere concretamente i nostri preti, permettendo loro di continuare ad essere presenza operosa nelle parrocchie”.

Le Offerte deducibili, istituite con la revisione del Concordato, oltre quarant’anni fa, rimangono ancora oggi uno strumento poco conosciuto e sottoutilizzato. Nel 2024, secondo i dati diramati dal Servizio promozione sostegno economico CEI, le Offerte raccolte, pari a 7,9 milioni di euro, hanno contribuito al sostentamento di circa 31.000 sacerdoti attivi nelle 226 diocesi italiane, inclusi 250 fidei donum – missionari nei Paesi in via di sviluppo – e 2.517 sacerdoti anziani o malati che, pur avendo concluso il loro ministero, restano testimoni di una vita spesa per il Vangelo. L’ammontare raccolto, pur significativo, resta però lontano dai 522 milioni di euro necessari a garantire una remunerazione dignitosa – attorno ai 1.000 euro mensili per 12 mesi – a ciascun presbitero.

Attraverso il sito www.unitineldono.it, è possibile effettuare una donazione in modo sicuro e semplice. Chi lo desidera, può anche iscriversi alla newsletter mensile per ricevere aggiornamenti e scoprire storie vere di sacerdoti e comunità che, da nord a sud del Paese, rendono visibile il volto della Chiesa che ama, accoglie e accompagna.

In allegato il comunicato stampa completo degli allegati relativi alla raccolta storica delle Offerte deducibili per i sacerdoti destinate all’ICSC e a tutte le modalità di versamento, e la locandina Giornata Nazionale.

Qui un articolo pubblicaro sull’agenzia Sir.

Per maggiori informazioni:

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8xmille / Cremona, i detenuti della Casa circondariale ristrutturano le persiane della Casa dell’accoglienza

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Nell’anno del Giubileo, un segno concreto di speranza e giustizia arriva dalla falegnameria della Casa circondariale di Cremona, dove due persone detenute sono protagoniste di un progetto di reinserimento e restituzione alla comunità.

In questi mesi, stanno lavorando alla ristrutturazione di 48 persiane della Casa dell’Accoglienza di Cremona, opera-segno scelta dalla diocesi per il Giubileo 2025. L’iniziativa, promossa da Caritas Cremonese nell’ambito del progetto “Dare Speranza alla Giustizia” finanziato con i fondi dell’8xmille di Caritas Italiana, mira a trasformare la pena in un’opportunità formativa e sociale.

“Vogliamo che la ristrutturazione abbia un significato più profondo – spiega suor Mariagrazia Girola, referente Caritas per i progetti in carcere a TeleRadio Cremona Cittanova – offrendo non solo un’occupazione, ma anche un’occasione di senso e dignità”. A guidare il lavoro è il falegname Emanuele, affiancato dal volontario Maurizio Lanfranchi, presidente dell’Associazione MEDeA. Uno dei detenuti coinvolti, ex meccanico, racconta la sua esperienza come una vera sfida di apprendimento e cambiamento.

La ristrutturazione della Casa dell’Accoglienza, inaugurata nel 1988, si inserisce in un più ampio progetto di rilancio della struttura come centro formativo e simbolo della carità diocesana. L’intera comunità è chiamata a sostenere l’opera durante l’Anno Santo, con momenti di preghiera, pellegrinaggi e testimonianze promosse da Caritas.

(Sir)

8xmille / Caritas Potenza: inaugurato a Baragiano Scalo il nuovo centro di aggregazione giovanile “Uno, monta la luna!”

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Il 9 settembre, con la benedizione ed il taglio del nastro, ha aperto i battenti a Baragiano Scalo il nuovo centro di aggregazione giovanile “Uno, monta la luna!”, promosso dalla Caritas diocesana di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e realizzato grazie al fondo CEI 8xmille di Caritas Italiana e fondi diocesani presso l’ex casa canonica del centro pastorale di Baragiano Scalo. Un’inaugurazione che – viene sottolineato in una nota – rappresenta molto più di un evento locale: è un segnale forte e concreto di speranza e rigenerazione per le aree interne, spesso segnate da spopolamento e solitudini. Con questo nuovo spazio si restituisce centralità e dignità ad un territorio che vuole restare vivo, abitato e coeso.

Il centro nasce come luogo di aggregazione, cultura, educazione e inclusione, rivolto in particolare ai minori e ai giovani del territorio, ma ovviamente aperto anche alle famiglie e all’intera comunità. Attraverso servizi come il doposcuola, laboratori educativi, attività ludiche, tornei e momenti di confronto e convivialità, “Uno, monta la luna!” si propone di contrastare l’isolamento sociale, la povertà educativa e di favorire legami autentici tra le persone.

“Questo spazio è frutto del desiderio di offrire ai giovani un luogo nel quale ritrovarsi e dove condividere sogni ma anche difficoltà, per rispondere ai problemi delle povertà educative con la centralità delle famiglie. Questa opera pastorale permette, dopo circa 7 anni, di restituire dei locali alla collettività. Questi fondi sono stati una carezza, perciò, invito a sostenere l’8xmille”, ha affermato il parroco, don Josè Conti, precisando che ogni anno proprio grazie all’8xmille il Centro di ascolto parrocchiale può sostenere le famiglie in difficoltà e a rischio esclusione sociale.

Per l’Arcivescovo Davide Carbonaro nasce “un luogo di aggregazione, di amicizia, di condivisione e di vita. È giusto che l’educazione all’interno della comunità cristiana trovi la sua specificità nell’annuncio della fede ma anche nella dimensione umana; pertanto, questo luogo aggregativo è un segno importantissimo in particolare per le aree interne”. “Oggi siamo 200 gocce di acqua pura per dissetare questa nostra piccola comunità”, ha ribadito Mons. Carbonaro rivolgendosi ai tanti fedeli presenti. “Come Caritas diocesana crediamo profondamente che essere comunità significhi prendersi cura gli uni degli altri, camminare insieme, creare luoghi dove ciascuno possa sentirsi accolto, riconosciuto, valorizzato. Questo centro è un presidio educativo e sociale, ma soprattutto un seme di futuro. Un punto di riferimento per i giovani e per le famiglie, una porta aperta al dialogo tra scuola, istituzioni e realtà locali. Un luogo di prossimità, partecipazione e speranza abilmente alimentata con la forza della fede e la capacità dell’ascolto da don Josè, che ringrazio per l’impegno profuso e le energie spese in questa progettualità”, ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana, Marina Buoncristiano, esprimendo piena gratitudine all’Amministrazione comunale di Baragiano, al corpo docenti dell’I.c. Carlucci, alla dirigente dell’Ussm, Caterina Ferrone, al Centro di ascolto Caritas parrocchiale e a tutto l’instancabile gruppo di volontari del centro di aggregazione giovanile.

(Sir)

8xmille e Beni Ecclesiastici / Abbazia S. Scolastica Subiaco, in mostra i tesori della biblioteca donata da Pio VI al Seminario locale

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L’abbazia territoriale di Subiaco propone dal 14 settembre fino al 31 ottobre 2025 presso il monastero di Santa Scolastica, sala San Gregorio Magno, una mostra dedicata al patrimonio librario custodito nella biblioteca che Papa Pio VI, abate commendatario dell’abbazia dal 1773, donò al Seminario abbaziale da lui fatto riedificare dalle fondamenta.

La ricorrenza in questo 2025, si legge in una nota dell’abbazia, “segnato dal Giubileo e dalla nomina di Subiaco a Capitale italiana del libro, dal 250° anniversario della elezione del cesenate Giovanni Angelo Braschi al papato col nome di Pio VI, avvenuta nell’anno giubilare 1775, offre una preziosa opportunità per tornare a riflettere sui profondi segni lasciati dal pontefice a Subiaco e nel territorio in qualità di Abate commendatario dell’Abbazia Nullius sublacense. A chi percorre le vie della città – spiega la nota – non possono sfuggire l’imponente profilo della Rocca abbaziale, le decorazioni custodite nel palazzo della Missione, la maestosa mole della chiesa di Sant’Andrea apostolo e dell’adiacente Seminario, per ricordare le committenze più note, fino all’Arco trionfale che accoglie il visitatore al suo ingresso a Subiaco, eretto dalla cittadinanza per rendere omaggio al suo benefattore”.

Tra gli atti di maggiore munificenza compiuti da Pio VI a favore dell’Abbazia sublacense, ricorda la nota, vi fu la donazione al nuovo Seminario di una preziosa biblioteca destinata alla formazione dei giovani chierici avviati alla vita ecclesiastica, ma anche ‘aperta al pubblico intero’.

La raccolta era fornita di tutti i testi utili alla preparazione religiosa e spirituale dei giovani chierici nella ‘Dottrina’, nella ‘Religione Cristiana’ ed al ‘servire la Santa Messa’ nonché alla loro istruzione ‘nella piena Gramatica, Umanità, Rettorica, Filosofia, e Teologia’. A questi si aggiungevano volumi di storia, storia della Chiesa, diritto, musica e canto, arte e archeologia cristiana e pagana, geografia, fisica, matematica, trigonometria, scienze, medicina, per citarne alcuni, opera dei più rinomati autori tanto ‘antichi’ quanto ‘moderni’ e spesso in prime edizioni. Molti dei testi esposti sono stati oggetto negli ultimi anni di importanti interventi di restauro finanziati dalla stessa Abbazia grazie ai fondi dell’8xmille messi a disposizione dall’Ufficio nazionale Beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. “Una preziosa occasione – conclude la nota – per apprezzare la pregevolezza dei volumi esposti, spesso corredati da splendide coperte e da un ricco repertorio di illustrazioni disegnate e incise dai più grandi artisti, ma anche per lasciarsi affascinare dallo straordinario deposito di saggezza in essi custodito, tesoro inestimabile che il passato ha lasciato in eredità al presente per riconsegnarlo al futuro”. Orari di visita: 9.30-12.30; 15.30-18.30.

(Sir)

Sovvenire / L’incontro regionale del Lazio il 27 settembre

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Si terrà presso il Seminario Vescovile di Albano, Piazza S. Paolo, il prossimo 27 settembre l’incontro degli incaricati diocesani del Lazio sul sostegno economico alla Chiesa.

Avrà inizio alle ore 10.00 con la preghiera e il saluto di Mons. Vincenzo Viva, Vescovo della diocesi di Albano.

L’introduzione ai lavori sarà a cura di Mons Orazio Francesco Piazza, Vescovo della diocesi di Viterbo e delegato regionale del Sovvenire.

Quindi seguirà un intervento di Letizia Franchellucci, incaricata del coordinamento della rete territoriale della CEI sul progetto Uniti Possiamo: La forza del “noi”, il successo della raccolta.

Interverrà quindi il Referente regionale diacono Antonello Palozzi.

Dopo il pranzo è prevista una visita del Borgo Laudato Sì e dei giardini delle Ville Pontificie.

Il rientro è previsto per le 16.30.

8xmille / Un futuro per le donne disoccupate, corsi per attività artigianali organizzati dalla diocesi di Cefalù

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Con un comunicato stampa del 12 settembre la diocesi di Cefalù dà notizia dell’inaugurazione, nella parrocchia Santa Maria di Gesù di Caltavuturo, del progetto “Tessere Opportunità”, a cura del Servizio ausiliare Caritas diocesana realizzato grazie ai fondi 8xmille destinati alla Chiesa cattolica.

“L’iniziativa ha l’obiettivo di creare lavoro stabile e dignitoso per donne disoccupate, mamme in difficoltà economica e giovani alla ricerca di occupazione ma spesso escluse dai circuiti lavorativi tradizionali. Il progetto vuole così diventare un motore di sviluppo locale, puntando su un modello artigianale e sostenibile capace di consolidarsi nel tempo”, si legge in una nota della diocesi di Cefalù.

Le partecipanti al progetto, una volta formate, potranno scegliere se avviare una propria iniziativa imprenditoriale, idea già prospettata da alcune delle corsiste che hanno manifestato la volontà di costruire un futuro professionale autonomo e fortemente sostenuta dal Vescovo Mons. Giuseppe Marciante, che ha seguito fin dalle prime fasi la progettazione di questa realtà, oppure inserirsi in botteghe artigianali già attive nel territorio – a Petralia Sottana, Cerda, Polizzi Generosa e Bagheria – che rappresentano un’importante opportunità di lavoro concreto e qualificato.

Alife-Caiazzo / A Piedimonte le famiglie protagoniste. Il restauro dell’organo si fa insieme

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Pubblichiamo con piacere l’articolo che l’incaricata diocesana del Sovvenire di Alife-Caiazzo, Annamaria Gregorio, ha scritto per la rivista clarusonile.it.

Una manifestazione gioiosa, che ha pienamente espresso i valori di comunione, corresponsabilità e compartecipazione, è stata quella realizzata il 4 settembre sera, presso l’Oratorio San Filippo Neri, nella Parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese, dove il Parroco Don Armando Visone, fin dal suo arrivo nel 2022 ha voluto ogni anno una “Festa della Famiglia”, quest’anno alla IV edizione, organizzata dalla Confraternita di Santa Maria della Libera, con la collaborazione del Gruppo “Famiglie in cammino”, dei Gruppi parrocchiali e dell’Amministrazione Comunale, come sempre prevista durante il periodo del novenario dedicato a Maria Santissima della Libera, (30 agosto – 7 settembre).

Nell’occasione, come di consueto, è sempre inserito l’incontro di formazione sul Sovvenire a cura dell’incaricata diocesana Annamaria Gregorio, quest’anno con un particolare riferimento al 40° della Legge 20 maggio 1985, n. 222 e quindi all’importanza della firma per la destinazione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Oltre all’aspetto tecnico e fiscale dell’8xmille, ai fondamenti teologici e ai valori che sono alla base del sostegno alla Chiesa cattolica, è stato presentato un caso pratico di immediata applicazione dello stesso, in vista del restauro dell’organo a canne della Chiesa di San Filippo Neri finanziato dalla CEI per il 70% i cui lavori sono seguiti dall’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto.

Infatti, dopo la parte espositiva puramente giuridica, supportata anche dal video L’ABC del Sovvenire, c’è stato l’intervento del M° organista Roberto Di Buccio che ha illustrato come sta avvenendo il restauro dello strumento, risalente al 1700, che lo scorso aprile è stato prelevato dalla Bottega Organara Dell’Orto e Lanzini, di Dormelletto, in provincia di Novara, che ne curerà il recupero. La spesa complessiva ammonta a 41.527,50 euro che la Chiesa cattolica italiana si impegna a sostenere per il 70%, mentre il rimanente 30% sarà a cura della Parrocchia, con il particolare impegno della Confraternita di Santa Maria della Libera, promotrice dell’iniziativa del restauro e di ulteriori campagne di sostegno economico per coprire il 30% della spesa spettante alla Parrocchia. A questo proposito, dal Dott. Alfonso Feola, segretario della Confraternita è stata lanciata la campagna “Adotta una canna”, che permetterà a chiunque di sostenere la quota della spesa parrocchiale con un modico contributo, sottoscrivendo l’impegno per se stesso oppure in memoria di un caro defunto della propria famiglia. Numerosa è stata l’affluenza e molte le adesioni dei partecipanti, esprimendo in modo concreto il senso di corresponsabilità e di appartenenza che ogni cristiano deve avere per la sua comunità. Al momento formativo è seguito un altro conviviale e festoso secondo il programma dei festeggiamenti civili che animano il quartiere nel week end 5-7 settembre.