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8xmille a Cagliari / Dalla Parola…alle opere per i più fragili

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Il Portico, settimanale diocesano di Cagliari, continua nel suo impegno a comunicare l’8xmille in diocesi grazie alla bella penna di Maria Chiara Cugusi.

In questo articolo ci parla di un’intera comunità che si prende in carico i più fragili: succede nella parrocchia Medaglia Miracolosa a Cagliari grazie al Centro caritativo parrocchiale “… e si prese cura di lui” che porta avanti molteplici interventi a favore delle persone più bisognose.

«Come missionari vincenziani siamo presenti in questa parrocchia da 70 anni – spiega il responsabile del Centro Padre Carlo Cogoni -. Il Centro è nato qualche anno fa, in occasione della prima Giornata mondiale dei poveri: la priorità è quella dell’ascolto, dell’accoglienza, del prendersi cura dell’altro».

Qui grazie ai fondi 8xmille (10.000 euro ricevuti dalla Diocesi nel 2022) vengono garantiti diversi servizi: lo Sportello d’ascolto, la distribuzione di beni di prima necessità, prodotti per l’infanzia e indumenti attraverso “l’Armadio solidale”, gli interventi miranti ad affrontare le spese quotidiane, e quelle di sostegno allo studio, come l’acquisto di libri.

Circa 160 gli ascolti effettuati dallo Sportello nell’ultimo anno, una cinquantina le famiglie aiutate dal Centro. All’interno vi collaborano diverse realtà: volontariato vincenziano, Figlie della carità, volontari della parrocchia; si lavora in rete anche con le istituzioni locali.

Grazie allo Sportello d’ascolto «si accoglie la persona – spiega una delle volontarie, Rosita Bassu -, si cerca di capirne i bisogni, si instaura con essa una relazione, in modo che non si senta sola». Tante le situazioni di fragilità, talvolta correlate a dispersione scolastica e povertà relazionale: «Cerchiamo di orientare le persone, di camminare con loro, di incoraggiarle: un ascolto attivo che non giudica, ma che mira ad accompagnarle verso l’autonomia».

Inoltre, grazie a questi fondi vengono portati avanti progetti ad hoc, come il progetto “Strada” per le persone senza dimora che gravitano intorno alla parrocchia; o il progetto “Terra” destinato a un giovane affidato alle misure alternative, che grazie alla concessione, in comodato d’uso gratuito fino al 2025, di un terreno appartenente a uno dei padri vincenziani impegnati nella parrocchia, è riuscito a riscattarsi da un passato segnato da errori e sofferenze. Il tutto grazie anche al coinvolgimento della comunità, che ha contribuito all’acquisto delle attrezzature agricole.

«La nostra preoccupazione è quella di sensibilizzare la comunità cristiana – aggiunge Padre Carlo -: i poveri per diritto evangelico appartengono alla Chiesa, quindi tutti dobbiamo metterci in gioco». «Questo progetto – racconta Marco (nome di fantasia) – ha significato un futuro, la possibilità di autonomia. Per la prima volta mi è stata data l’opportunità di condurre una vita diversa, grazie al lavoro. Ho imparato a rispettarmi, penso di essere un bravo agricoltore, ho fatto fruttare il mio terreno e riesco a prendermi cura della mia famiglia; mi piacerebbe ingrandire l’attività».

(Maria Chiara Cugursi)

Monzio Compagnoni: “Con gli incaricati diocesani e parrocchiali dialoghiamo col territorio”

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Quasi tutte le diocesi italiane hanno un incaricato che si occupi di far conoscere e promuovere sul territorio le opere realizzate con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Negli ultimi anni, quest’impegno ha chiamato in causa anche le parrocchie, che hanno cominciato a indicare un proprio referente. In Italia sono circa 5.000 quelle che hanno nominato il proprio incaricato. Un quarto di tutte le parrocchie presenti in Italia. Ne parliamo con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.

Chi sono gli incaricati diocesani e parrocchiali?
Questo è un momento molto importante per la nostra rete, perché storicamente ha sempre avuto una struttura che arrivava fino alle diocesi, in pochi casi alle parrocchie. Quindi, avevamo solo i referenti regionali e poi gli incaricati diocesani quali rappresentanti del Sovvenire nelle diocesi, nel territorio, nelle regioni. Non eravamo mai arrivati nelle parrocchie. Adesso abbiamo iniziato un progetto per arrivare ad avere un referente parrocchiale nel maggior numero di parrocchie possibili. Con i progetti di raccolta delle firme o di raccolta delle donazioni, questo comincia ad avvenire. Così siamo già arrivati a 5.000 referenti: sono dei numeri molto grossi perché le parrocchie sono circa 20.000. Quindi, l’auspicio è di raggiungere le 20.000 persone che entreranno nel territorio e cominceranno a parlare dei valori del Sovvenire, del perché sostenere la Chiesa cattolica e qual è il ruolo della comunità. Mentre per quanto riguarda le diocesi, gli incaricati diocesani coprono quasi tutte le diocesi italiane. Sono presenti nel 99% delle diocesi. Per metà sono sacerdoti e per l’altra metà sono volontari laici. La loro attività è quella di promuovere il Sovvenire sul territorio e, quindi, realizzare eventi, fare corsi di formazione in parrocchia, creare eventi di presentazione con i giornalisti. Come è avvenuto, per esempio, in Umbria, dove si tiene la presentazione del bilancio regionale delle opere dell’8xmille con tutta la stampa locale.

Sono, quindi, degli annunciatori…
Sono persone che oltre a raccontare i valori del Sovvenire e le opere della Chiesa cattolica raccontano qual è il ruolo della comunità nei confronti della Chiesa, soprattutto perché la Chiesa è sostenuta dalla sua comunità. Agli incaricati diocesani adesso abbiamo dato un compito in più, che è quello di collaborare con i referenti degli uffici delle comunicazioni sociali diocesani, perché oltre a una campagna nazionale sull’8xmille ci sia una campagna locale, che nasce dal territorio, che è più concreta, in quanto deve parlare delle opere che in quel territorio vengono realizzate con l’8xmille.

Dall’ultimo Convegno dedicato alla vostra rete nello scorso mese di febbraio a oggi, quali feedback stanno arrivando?
Abbiamo osservato che sta ritornando l’entusiasmo nel compiere questo servizio, un entusiasmo che si era un po’ perso. Il fatto che i Vescovi abbiano riscoperto l’importanza del ruolo ricoperto dagli incaricati, il fatto che ci siano dei progetti che hanno un’importanza per la Chiesa, ha rimotivato le persone che svolgono questo servizio.

Dal territorio, invece, quali feedback arrivano?
Che i progetti sono impegnativi, però i risultati che stanno venendo fuori dalle attività che gli incaricati stanno sviluppando sono molto positivi. Perché quello che sta emergendo è che, quando la Chiesa chiede alla comunità un impegno, essa è pronta a reagire. La Comunità esiste e se coinvolta è pronta a sostenere la chiesa e i suoi sacerdoti! Questo credo che sia il messaggio più importante.

Di Filippo Passantino (Sir, 10 giugno)

Parlano di noi / Gesti d’amore che diventano solidarietà e identità

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“L’unico modo per giungere ai poveri è identificarsi con Gesù che dà vita dando sé stesso. Quanto maggiore sarà l’assimilazione a lui, tanto più si sarà vicini ai poveri. Soltanto attraverso Gesù questi trovano la salvezza, perché la povertà è causata dal rifiuto di una generosa dedizione. Non basta dare, è necessario darsi, e solo identificandosi con Gesù si può amare così. (J. Mateos, J. Barreto, Il Vangelo di Giovanni)”. Sono le prime righe che annunciano l’articolo su lastampa.it, che continua con questa citazione: “Sono mille i problemi che ci assillano quotidianamente: il lavoro, le bollette, l’incertezza del futuro, e ancora tanti altri pensieri che ci rendono inquieti e finiscono con l’influire sulle nostre vite. Eppure, pensiamoci un attimo: cos’è che ci fa star bene come il compiere un semplice gesto d’amore? Scriveva Kurt Vonnegut che lui di regola ne conosceva una sola: bisogna essere buoni. E se ci si pensa, alle volte essere buoni, lasciare che un gesto d’amore ci riempia la vita e soprattutto aiuti gli altri, è più facile di quanto pensiamo. Basta una semplice firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica, per sostenere migliaia di progetti caritativi, di culto e pastorali in Italia e nel mondo e contribuire al sostentamento dei sacerdoti impegnati ogni giorno nelle parrocchie o in missione nei Paesi più poveri”.

Altri esempi di “gesti d’amore” oggi su fanpage.it: “Ciascun contribuente deve presentare ogni anno la Dichiarazione dei Redditi per essere in regola. È questa un’occasione preziosa per poter migliorare la nostra e l’altrui vita. Basta una firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica per farci sentire bene e moltiplicare questo benessere nei luoghi vicini e lontani. Da nord a sud, l’Italia è ricca di progetti di solidarietà: da Seregno ad Albano Laziale e a Brindisi, scopriamo cosa possiamo fare con la nostra firma” (qui).

 

Lombardia / Evento per giornalisti su Finanziamenti e uso dei beni delle Confessioni religiose

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Sabato 10 giugno 2023, i giornalisti lombardi hanno avuto la possibilità di aggiornarsi su un tema di attualità, anche se mai sufficientemente indagato, e dal ricco sviluppo: Finanziamenti e uso dei beni delle Confessioni religiose. Il corso ha riconosciuto crediti per la professione ed è stato promosso dalla commissione regionale del Sovvenire.

Tra i relatori hanno preso parte all’evento: Gianluca Marchetti, giurista e Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana; Luigino Bruni, economista con interessi per l’etica e gli studi biblici; Massimiliano Traschitti, creative director della Wunderman Thompson; Maria Chiara Giuli, del Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. A moderare il tavolo c’era Monica Forni, presidente dell’UCSI Lombardia (Unione Cattolica Stampa Italiana). I nomi citati, e le loro competenze, fanno già intuire i temi che sono stati sviscerati come: la storia e lo stato dell’arte del sistema di finanziamento per le Confessioni religiose in Italia (tutte, non solo quella cattolica) e la necessaria – già assicurata, anche se margini di miglioramento ci sono sempre – trasparenza e comunicazione nella gestione dei beni ecclesiastici.

Di particolare interesse, dal punto di vista della professione giornalistica, è stato il racconto della ideazione e della produzione dei nuovi spot (Tv e Social) dell’8xmille alla Chiesa cattolica che ha come concept il “gesto d’amore”, appaga chi lo compie, prima ancora di chi lo riceve: solo ciò che doniamo è nostro per davvero.

Vivace, infine, è stato il dibattito tra relatori e pubblico.

La sede dell’incontro ha immerso i partecipanti in una cornice suggestiva: la struttura della Fondazione Ambrosianeum. La decagonale Rotonda fu disegnata nel Cinquecento da Pellegrino Pellegrini de Tibaldi, detto “il Pellegrini”, su commissione del Cardinale Carlo Borromeo, per alloggiare le scuderie vescovili. Fu il Cardinale Schuster a concedere un contesto tanto prestigioso all’Ambrosianeum, apprezzando l’impegno laicale dell’associazione, le sue prospettive di apertura a diverse collaborazioni e l’interesse per i grandi temi della società contemporanea, secondo l’esposizione che ne ha fatto Fabio Pizzul, neo-presidente della stessa Fondazione.

Attilio Marazzi
Referente regionale

Convegno Sovvenire / Una storia bellissima… nata una sera di febbraio

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Ogni promessa è un debito e con questa pubblicazione il nostro debito è saldato.
Ricordate la serata del Convegno Nazionale degli incaricati del Sovvenire (Roma, 15-18 febbraio 2023) in cui presentammo i risultati dei nostri progetti sul territorio (“unafirmaXunire” e “Uniti possiamo”)?

Ricordate di quel gioco in cui dovevate riconoscere le storie del sito unitineldono.it partendo da una semplice foto? Eravate divisi in “squadre regionali” e avevamo messo in palio, per la regione che avesse indovinato il maggior numero di risposte, “un reportage” di Giovanni Panozzo.

Ebbene, ad aggiudicarsi il premio era stata la Sicilia. Qualche settimana dopo il Convegno, gli incaricati delle varie diocesi dell’isola scelsero di segnalarci una storia ambientata a Cefalù e noi proprio lì abbiamo mandato il nostro videomaker più bravo, nonché anche musicista.

Ecco, dunque, finalmente, il frutto di questo suo lavoro: interviste, musica e immagini per raccontare la Casa Regina Elena, che accoglie minori in difficoltà, grazie al lavoro di don Giuseppe Licciardi (e di tutta la sua squadra).
Non vogliamo anticiparvi nulla: guardatevi questo bellissimo video! E grazie ancora agli amici siciliani per averci segnalato questa storia così toccante e significativa.

Naturalmente… siamo sempre qui per raccogliere qualunque altra vostra nuova proposta o suggestione (potete scrivere a redazione@unitineldono.it): dalle isole fino alla cima delle Alpi!

 

Raccolta Offerte 2022 / Un grazie a tutti gli incaricati: #UNITIPOSSIAMO

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Dopo la pandemia, il 2022 ci ha messo di fronte ad altre inattese crisi umanitarie importanti, tra queste una guerra, quella in Ucraina, che ha destato paure che mai avremmo pensato di provare. Le sue conseguenze si sono presto fatte sentire e, dopo poche settimane dallo scoppio, gli effetti bussavano già alla nostra porta; fra tutti l’aumento del costo dell’energia che ha portato le bollette alle stelle. E se già prima c’erano persone che arrivavano a fine mese con difficoltà, esse sono diventate, nei primi mesi dello scorso anno, molte di più.

In questo clima di crisi generale, come sarà andata la raccolta delle Offerte per il sostentamento del clero?

Finalmente possiamo fare un bilancio, che però non vuole essere solo un mero elenco di cose positive e negative da calare in una storia difficile, ma soprattutto una seria riflessione su cosa è stato fatto e su cosa si potrà mettere in campo per migliorare.

Sappiamo bene che gli effetti della crisi non hanno risparmiato neanche i nostri instancabili sacerdoti. E così, il nostro lavoro per coinvolgere quanti più sostenitori possibili, non si è mai fermato. Non ci siamo mai scoraggiati anche grazie al Territorio. A tal proposito, tra le tante iniziative realizzate dal Servizio Promozione CEI, vogliamo citarne una in particolare: il progetto Uniti Possiamo, che ha visto un nuovo e più vitale coinvolgimento delle parrocchie e degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (IDSC).

Attraverso l’impegno degli incaricati del “sovvenire” possiamo affermare che, nonostante le avversità del 2022, e oltre le aspettative, il brutto momento è stato superato. Infatti, lo scorso anno il totale dell’importo delle Offerte è stato pari a 8.472.555 euro, con un più 0,41% rispetto agli 8.437.746 euro raccolti nel 2021.

Anche l’Offerta media mantiene una tendenza positiva e dai 79,46 euro del 2021 è passata a 81,24 euro del 2022.

Nonostante le sfide il risultato ottenuto, dunque, è un successo da celebrare.

Da sottolineare, inoltre, che l’incremento maggiore è stato raggiunto proprio dalla raccolta attraverso gli IDSC che, grazie al progetto Uniti Possiamo, hanno dato un’importante spinta alle Offerte. Questo ha dimostrato che il Territorio è linfa vitale per raggiungere un numero sempre più alto di potenziali donatori grazie al coinvolgimento delle parrocchie, e per far aumentare, in questo modo, le erogazioni liberali.

Continuando la panoramica sulle attività messe in campo, si è continuato ad integrare nel programma lo strumento digital, quale supporto alle Offerte e si sta lavorando perché la sua crescita sia sempre più rilevante. Il 2022 ha fatto registrare, anche in questo caso, un incremento positivo. Da un totale di 187.939 euro del 2021, siamo saliti a 242.620 euro nel 2022 per un numero di donazioni pari a 2.918, più 32% rispetto al 2021.

Da segnalare che il 45% di tutti i nostri donatori sostiene i sacerdoti e condivide i nostri valori da oltre 10 anni, fedeltà che va riconosciuta e mai data per scontata.

Tutto questo ci dà una carica positiva, siamo sulla buona strada, ma è ancora lunga e richiederà tanto lavoro e impegno. Però siamo consapevoli che il potenziale per migliorare e ingrandire la famiglia di Uniti nel Dono, soprattutto quella digital, è notevole e insieme possiamo raggiungere obiettivi ambiziosi.

Adele Marzetta

Cagliari / “La difesa della vita è la nostra priorità”

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Vi segnaliamo questo bell’articolo di Maria Chiara Cugusi per il Portico (Cagliari) sul progetto «Uno di noi», il Centro di Aiuto alla vita sostenuto con l’8xmille.

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La tutela della vita a 360 gradi, quella dei bambini, delle donne e delle neo-mamme. Attivo dal 2014, il Centro di Aiuto alla vita-Uno di noi, è impegnato nel territorio cagliaritano a favore delle donne che, superando paure e difficoltà, scelgono di portare avanti la gravidanza nonostante ne avessero programmato l’interruzione. Un impegno reso possibile grazie ai fondi 8xmille (nel 2022, il contributo ricevuto dalla Diocesi è stato di 6500 euro), con cui si garantiscono percorsi ad hoc alle donne incinte e alle neo-mamme.

«Ci interessa la vita a tutti i livelli – spiega Michele Franchini, socio-fondatore del Centro e componente della Consulta diocesana della pastorale della salute – : la vita del nascituro, e quella della donna». Circa 150 le donne aiutate in questi anni, anche grazie alla convenzione con l’ATS Sardegna che permette alle operatrici del Centro di recarsi in Ospedale (SS. Trinità) per svolgere dei colloqui con coloro che hanno preso appuntamento per abortire. «Grazie alla sensibilità del primario – spiega Mariella Serra, operatrice del Centro (in foto) – nel frattempo che loro fanno le analisi per procedere all’interruzione di gravidanza, riusciamo a incontrarle. Ci avviciniamo a loro in punta di piedi, prospettiamo un progetto ad hoc. E anche quando decidono di interrompere la gravidanza garantiamo loro un aiuto psicologico».

«La prima causa di aborto  – aggiunge Franchini – è la solitudine. Cerchiamo di far capire loro che non sono sole. In alcuni casi attiviamo un programma di protezione, nei casi più comuni offriamo loro un sostegno economico, grazie a cui aiutiamo la mamma e il figlio fino al compimento del terzo anno d’età. Inoltre a fine percorso, cerchiamo di aiutarle a inserirsi nel mondo del lavoro. Il tutto grazie alle donazioni che ci arrivano durante l’anno (per es. tramite la “Giornata per la vita” organizzata nelle parrocchie a febbraio) ma soprattutto grazie all’8xmille».

Tra le donne aiutate, anche Miriam che 8 mesi fa ha visto nascere suo figlio Lorenzo. Ventitre anni, già mamma di tre bambini piccoli, quando è rimasta incinta per la quarta volta aveva deciso di abortire. «Potevamo contare sul solo stipendio di mio marito e avevamo paura di non farcela. Inoltre, dopo tre parti cesarei temevo per la salute. Avevo fissato l’appuntamento per l’aborto in ospedale, ma poco prima mio marito mi ha chiamato e mi ha incoraggiato: Non lo fare, ce la faremo». L’incontro con le volontarie del Centro è avvenuto pochi giorni dopo: «Ho ricevuto la loro chiamata, mi hanno chiesto se avevo bisogno di aiuto. Hanno creato un progetto per me: mi hanno sostenuto non solo dal punto di vista economico, ma anche con una presenza costante. Per me sono diventate un punto di riferimento, una famiglia; senza di loro non so come avrei fatto. Sono felice della mia scelta, i figli sono un dono di Dio. A fine progetto mi daranno un aiuto per seguire un corso professionale che sogno da anni di fare».

Roma / Meeting “sovvenire”, dalla corresponsabilità alla comunione, dalla comunicazione alla partecipazione

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«La Chiesa siamo noi. Dalla corresponsabilità alla comunione, dalla comunicazione alla partecipazione». Il titolo del secondo incontro del Sovvenire della diocesi di Roma, in programma il 10 giugno dalle 9.30 all’Auditorium del Seraphicum (via del Serafico 1, fermata Laurentina della Metro B), è chiaro. Si tratta infatti di un appuntamento dedicato all’8xmille e alle realtà diocesane che ogni anno riescono a sostenersi e a mettere in piedi nuove iniziative grazie a questi preziosi fondi.

«Vogliamo spiegare a tutti coloro che ogni anno firmano per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica come vengono impiegati i fondi e quali progetti sono portati avanti grazie ad essi», sottolinea Lisa Manfrè, incaricata del Sovvenire nella diocesi di Roma. Ecco, allora, che interverranno tanti parroci, responsabili di realtà associative, rappresentanti delle istituzioni.

Nello specifico, l’incontro sarà aperto dal saluto di Manfrè, a cui seguirà l’intervento di don Fabio Pieroni, parroco di San Bernardo di Chiaravalle, su “Il popolo di Dio e la casa comune”. Prenderanno poi la parola altri parroci della diocesi: don Vittorio Bernardi, che guida la comunità di San Giovanni XXIII; don Domenico D’Alia, che svolge il suo ministero a San Gaspare del Bufalo; don Cicero Josè de Almeida, parroco a Gesù Divin Salvatore; don Maurizio Mirilli, del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi. Si parlerà poi di comunicazione e di “pastorale del Sovvenire” con padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato, e di comunicazione alla partecipazione con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Sovvenire, e Angelo Zema, direttore di Romasette.it.

Nella seconda parte della mattinata si darà spazio al mondo dell’associazionismo. Ci saranno Marco di Tommasi dell’Azione cattolica di Roma, Giuliano Visconti del Banco Alimentare Lazio, Antonio Dadood del Banco Alimentare Roma, don Paolo Salvini della Caritas diocesana, Laura Boccanera del Consultorio familiare Al Quadraro. E ancora, padre Alfredo Ferretti del Consultorio Centro La Famiglia e monsignor Marco Fibbi, per la pastorale carceraria. Ospite dell’incontro anche l’attrice Beatrice Fazi, che parlerà di “Essere cristiani”.

Non solo parole ma anche musica, nel corso del meeting, durante il quale esibiranno il Coro Decima Quinta diretto da Claudio Silvestri, il Coro Giovanni Pierluigi da Palestrina diretto da Vinicio Lulli e il Coro Cantantibus Organis diretto da suor Dolores Aguirre. Le conclusioni saranno affidate al cardinale vicario Angelo De Donatis. Presenta e modera i vari interventi Enrico Selleri, conduttore di Tv2000. Sarà possibile seguire la diretta streaming su questa pagina Facebook.

(diocesidiroma.it, 5 giugno) – Su romasette.it l’articolo di Roberta Pumpo del 12 giugno sul meeting in oggetto della diocesi di Roma.

Il cuore grande di Salerno: da soli non si va da nessuna parte

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Giustizia e carità. Promozione dell’uomo attraverso l’amore di Gesù. Sono questi gli obiettivi ai quali lavoriamo ogni giorno. E sappiamo benissimo che per raggiungerli è necessario lavorare in squadra. Agire in rete. Da soli – è chiaro per tutti – non si va da nessuna parte”.

Le parole di don Flavio Manzo – 45 anni, sacerdote dal 2006 e direttore della Caritas di Salerno-Campagna-Acerno dal 2021 – non potrebbero spiegare meglio lo spirito di collaborazione che è alla base delle tante iniziative di solidarietà.

La sua testimonianza su unitineldono.it, dove si potrà conoscere un ventaglio di iniziative che vanno incontro alle necessità degli ultimi, nelle loro multiformi manifestazioni: povertà, solitudine, malattie, profughi da accogliere, violenza di genere da combattere.

“Annunciate dai tetti”: una Chiesa in uscita anche grazie alla rete

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Annunciate dai tetti”, associazione fondata da don Mimmo Bruno insieme ad altri 6 soci nel marzo 2021, oggi conta 15 soci ed è un vero e proprio laboratorio multimediale che attraverso lo storytelling, cioè l’arte del racconto, contenuti grafici e brevi video, come i reel di Instagram, si occupa di promozione sociale attraverso i nuovi mezzi di comunicazione.

Su unitineldono.it tutti gli approfondimenti di questa bella esperienza nell’articolo di Giacomo Capodivento.

Apprezzato sia dalle terapiste che dai genitori che hanno parlato della quotidianità dei propri figli, il progetto ha dato voce alle loro storie entusiasmando tutti. “Mi sono emozionato ad ascoltare le storie narrate dai genitori, storie belle, divertenti, simpatiche, commoventi, una bomba di emozioni, raccontate in maniera alternativa un po’ come la vita dei bambini” ricorda Dario,  presidente della cooperativa “Casa di carta” a Trani (BT), che si occupa di disturbi cognitivi e in particolare dello spettro autistico.

È stata proprio l’associazione “Annunciate dai tetti” ad aprire il mondo del podcast alla “casa di Carta”.