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Mattarella celebra don Diana / Parte dai giovani il no alle mafie

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A Casal di Principe (CE) c’è una «generazione della speranza». Sergio Mattarella arriva in una terra considerata simbolo delle mafie per incontrare i «figli della rinascita», i ragazzi che hanno raccolto il «testimone» di don Peppe Diana, il sacerdote assassinato in chiesa, prima di dir Messa, 29 anni fa. Ad accoglierlo anche il parroco, don Franco Picone, e il Vescovo Spinillo. Ne riporta la notizia unitineldono.it dove viene segnalato anche, dal sito di Avvenire, il racconto della giornata trascorsa dal Presidente della Repubblica a Casal di Principe.

Del parroco che ha raccolto l’eredità di don Peppe Diana, don Franco Picone, vi avevamo raccontato la storia già nel 2016 e qui sotto vi riproponiamo il video realizzato allora, ancora di grande attualità.

Gaeta / Inaugurato il Centro pastorale della parrocchiale di Gianola

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La comunità parrocchiale della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo in Gianola di Formia ha inaugurato domenica 19 marzo il nuovo Centro pastorale parrocchiale. Per l’occasione è stata celebrata una Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo di Gaeta, Mons. Luigi Vari alla quale è seguita la benedizione dei locali e un momento di fraternità.

Il Centro pastorale parrocchiale servirà come luogo di aggregazione e oratorio, servizi culturali per la crescita umana e sociale, per le attività della parrocchia. La struttura, di proprietà della parrocchia stessa, è stata riqualificata da importanti lavori per oltre 340 mila euro, sostenuti dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica italiana, da un finanziamento ad impatto sociale di UniCredit e dalle donazioni dei fedeli.

“Abbiamo creduto nel progetto Oratorio 2.0 con la certezza che questo luogo possa essere abitato dalle tante persone che desiderano e cercano il bene comune. Crediamo che l’oratorio debba essere un importante centro di aggregazione e integrazione, un punto di riferimento per la prevenzione e per l’accompagnamento famigliare. Si creeranno laboratori di inclusione sociale attraverso attività mirate e di assistenza al singolo che viene accolto e accompagnato secondo il proprio reale bisogno”, afferma l’Arcivescovo di Gaeta, Mons. Luigi Vari.

(Fonte Sir)

Chiavari / Oltre 450 iscritti ai 36 corsi della Scuola di formazione teologica

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Fra le opere sostenute grazie ai contributi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, a Chiavari c’è la Scuola di Formazione teologica, che quest’anno ha offerto 36 ambiti disciplinari, che affrontati in minicorsi da quattro lezioni ciascuna, in presenza, on line e sul territorio. Una struttura che ha trovato l’accoglienza favorevole di tante persone.

Qui il servizio pubblicato da teleradiopace.it e l’intervista a don Federico Pichetto direttore della Scuola.

Il Papa ai futuri sacerdoti / Siate segno di una Chiesa misericordiosa e in uscita

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L’ascolto, il camminare insieme e la testimonianza, caratteristiche del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo, sono essenziali per la formazione di quanti si preparano al sacerdozio: lo sottolinea il Papa nel suo discorso alla comunità del Seminario diocesano “Saint Mary” di Cleveland, ricevuta in udienza nella Sala Clementina del palazzo apostolicoil 6 marzo. Ai sacerdoti, diaconi, seminaristi, docenti e al personale dell’istituto ecclesiastico – giunti dall’Ohio a Roma per celebrare il 175.mo anniversario di fondazione – Francesco sottolinea l’importanza dell’aiuto che i presbiteri offrono ai membri del popolo di Dio “nel vivere la loro chiamata ad essere discepoli missionari”, in particolare nel contesto del cammino sinodale che tutta la Chiesa ha intrapreso, quindi si rivolge più direttamente a coloro che si preparano all’ordinazione e al servizio pastorale offrendo loro alcune indicazioni. (Ascolta il servizio con la voce del Papa).

(Qui il servizio completo per Vatican News di Tiziana Campisi, Città del Vaticano, 6 marzo 2023)

In Cammino (TV2000) / Ospite…”il sostegno economico della Chiesa”

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A TV2000 si riflette sul tema del sostegno economico alla Chiesa cattolica come forma di corresponsabilità, approfondendo l’impegno di “sovvenire” alle necessità della Chiesa.

Alla puntata del 3 marzo sono intervenuti Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio CEI per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, e Lisa Manfré, incaricata del Servizio promozione per la diocesi di Roma.

In Cammino va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 19.30 su Tv2000 | Canale 28 – 157 Sky – https://www.tv2000.it/live
Per rivedere tutte le puntate: https://www.tv2000.it/incammino

XVIII Festival della Comunicazione / Parlare col cuore e farlo con mitezza

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L’Arcidiocesi di Catania ospiterà dal 14 al 21 maggio 2023 il XVIII Festival della Comunicazione dal titolo “Parlare col cuore e farlo con mitezza”.

Evento promosso dalle Paoline e dai Paolini da 18 anni per svolgere in modo significativo la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che per l’attuale 57ma edizione, da celebrarsi domenica 21 maggio 2023, Papa Francesco ha scelto il tema “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)”.

La manifestazione, sponsorizzata anche dal Servizio CEI per la Promozione che sarà presente ad uno degli eventi l’8 maggio, include una serie di appuntamenti Pre-festival a partire dal 18 aprile in diversi luoghi significativi del capoluogo etneo.

Si tratta di un articolato viaggio dall’ascolto alla parola attraverso diversi linguaggi: dal giornalismo ai libri, dalle arti grafiche alla fotografia, dalla musica al teatro, dal digitale ai laboratori manuali. Il ricco programma offre significative occasioni di incontro e di approfondimento su tematiche sociali, culturali, spirituali e della comunicazione al fine di far riflettere sui tanti spunti e sull’attualità del Messaggio del Santo Padre.

Il Festival della Comunicazione si muoverà alla ricerca della Parola e delle parole per creare relazioni, promuovere la cultura del territorio, raccontare il bene.

Negli incontri (che si svolgeranno in sale convegni, nei teatri, nelle chiese, nelle scuole, nelle sedi universitarie, nei musei, nelle piazze) scrittori, giornalisti, relatori, musicisti, cantanti, esperti, studiosi di fama nazionale e regionale daranno il loro prezioso contributo per “rendere ragione della speranza che è in noi” (cfr 1Pt 3,14-17), e dare concretezza all’invito del Papa “a cercare e a dire la verità e a farlo con carità”, con coraggio e libertà, affinché la nostra comunicazione sia libera, pulita e cordiale, e smonti la “psicosi bellica che si annida nei nostri cuori”.

Il programma (Pre-festival e Festival) prevede più di 40 eventi, tutti gratuiti, divisi in 20 giorni (cinema, musica, teatro, arte, presentazione di libri, conferenze tematiche, attività laboratoriali) per bambini, ragazzi, giovani, adulti; il tutto si concluderà domenica 21 maggio con la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, presieduta da S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania.

 Tra i nomi noti interverranno: Catena Fiorello, Eraldo Affinati, Daniele Mencarelli, Mons. Vincenzo Paglia, Mons. Domenico Pompili, Nello Scavo, Giuseppe La Venia, Marco Carrara, Don Dario Viganò, Don Marco Pozza, Bruno Mastroianni, Marinella Perroni, Adriana Valerio, Vincenzo Corrado, Massimiliano Padula, Salvo La Rosa, Luca Madonia, Mario Incudine, don Dino Mazzoli e Massimo Monzio Compagnoni.

Uniti nel dono / A Roma “La casa sulla roccia”

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Su unitineldono.it vi segnaliamo la storia di don Stefano Cascio a Roma. Siamo nella “Chiesa di San Bonaventura da Bagnoregio”, quartiere di Torre Spaccata, qui don Stefano non chiude mai i cancelli: tutti possono entrare e trovare una casa: i giovani sono accolti, per loro una scuola di calcio e rugby, le signore giocano a burraco, gli anziani soli sono adottati dalle famiglie, chi scappa dalla guerra viene ospitato.

“La roccia di tutto questo è nella cappellina”, dice don Stefano. Da quella Presenza tutto parte per “prendere il largo”. La comunità parrocchiale vive un’esperienza di apertura e di integrazione nel territorio, dove lavora con associazioni, scuole, il mercato, realizzando una vera e propria “Rete”, capace di incontrare veramente le persone nella loro vita.

Qui il video e la storia completa.

Il ciclo La casa sulla roccia di Tv2000 è realizzato in collaborazione con il Servizio Promozione della CEI.

Uniti nel dono / Pregare con la Parola: per una start up della lectio divina

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Come riscoprire tutta la ricchezza della preghiera e della meditazione fatte con la Parola di Dio? Don Beppe M. Roggia (salesiano, già docente di pedagogia vocazionale) ci guida alla riscoperta di una pratica antica ma sempre attuale: quella della “lectio divina”.

In questa pagina di unitineldono.it scoprirete come imparare a pregare e meditare con la parola di Dio fra le mani, arrivando così ad esercitarsi nella vita spirituale, per potere giungere progressivamente all’unione mistica con Dio.

Solidarietà / Una delegazione CEI in visita in Etiopia

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Si chiama “Araara” – “riconciliazione” in lingua oromo – il nuovo Centro specialistico neuropsichiatrico di Robe, in Etiopia, realizzato con i fondi dell’8xmille che i cittadini italiani destinano alla Chiesa cattolica. La struttura è stata inaugurata da Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo e Presidente del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, che ha guidato la delegazione della CEI in visita nel Paese dal 31 gennaio all’8 febbraio.

Alla cerimonia hanno partecipato Mons. Antoine Camilleri, nunzio apostolico in Etiopia e Gibuti, Mons. Teshome Fikre Woldetensae, segretario generale della Conferenza episcopale etiope, altre autorità religiose locali e personalità del mondo civile, politico e sanitario.

L’ospedale, che dispone di 40 posti letto, ambulatori, reparti e sale per la riabilitazione, accoglierà anche i pazienti più gravi della Missione delle Sorelle di Madre Teresa di Calcutta (avviata dalla stessa Madre Teresa), che a Gobe, a 10 km da Robe, assiste circa 250 malati psichiatrici e neurologici.

Il viaggio è stato occasione per visitare alcuni progetti, come lo studio televisivo dell’emittente “Catholic Tv Ethiopia – CTV Ethiopia”, realizzato dall’arcidiocesi di Addis Abeba che ha dato vita ad una tv dove lavorano 24 persone di cui 15 laici e che trasmette h24 nell’intero Paese fino al Sudan e all’Eritrea.

Ad Addis Abeba, la delegazione della CEI si è poi recata alla struttura per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, voluta dalla Community of Saint John e dotata di dormitorio, mensa, aule e sala polivalente; e alla Casa Ispettoriale dei Salesiani dove è attivo il progetto del Vides “Stop al traffico di esseri umani, un’opportunità per essere liberi di restare” che offre formazione professionale e sostegno nell’inserimento lavorativo ai giovani dai 18 ai 35 anni (attualmente i beneficiari sono circa 1260 ragazzi).

Fuori città, la delegazione ha fatto visita alle Suore Benedettine che stanno provvedendo alla costruzione di un sistema idrico per approvvigionare di acqua potabile il Monastero Holeta e i villaggi limitrofi, e alla Comunità Volontari per il Mondo impegnata nella promozione umana e sociale delle donne vittime di abusi all’estero.

A Meki è stato possibile verificare l’avanzamento dei lavori per l’ampliamento del Centro conferenze e formazione “St. John XXIII” del Vicariato, ad Hawassa quelli per la costruzione del Centro culturale “Comboni” per i giovani che, oltre alla biblioteca e alle aule, comprenderà anche un dormitorio. Sempre ad Hawassa, la delegazione è stata accolta presso il Centro sanitario specialistico Mother and Child di Bushulo, una struttura efficiente, dotata di apparecchiature di qualità e con un personale sanitario attento e dinamico.

L’ultima tappa, prima di Robe, è stata Adaba dove è attiva la struttura scolastica voluta dal missionario fidei donum don Giuseppe Ghirelli, scomparso nel 2022: grazie ai fondi dell’8xmille, gli ambienti sono stati riorganizzati in maniera funzionale e dispongono di una biblioteca, un laboratorio di informatica e uno di fisica e chimica. È presente anche una “casa famiglia” che accoglie e segue fino all’adolescenza e all’autonomia diversi bambini particolarmente svantaggiati.

Monzio Compagnoni / 8xmille alla Chiesa cattolica: l’antidoto all’indifferenza

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“Il vero male, il più grande del mondo, è l’indifferenza. Ce lo ha insegnato, con la sua vita prima ancora che con le sue parole, una piccola suora albanese che a modo suo ha rivoluzionato il mondo, sporcandosi le mani in prima persona lì dove nessuno aveva mai avuto il coraggio di avventurarsi. Tra i più poveri dei poveri. La mia certezza è che il più grande antidoto a questa indifferenza sia educare la comunità al dono”. Parola di Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Si presenta citando Santa Teresa di Calcutta, ma è un uomo molto attento ai numeri e abituato a misurarsi coi fatti concreti.

Certo che le firme per l’8xmille alla Chiesa cattolica non stanno attraversando un momento esaltante, stando alle cifre…

È innegabile: gli ultimi dati disponibili, relativi al 2021 (su redditi 2020), ci danno le firme per la Chiesa cattolica in calo – rispetto all’anno precedente – di circa 260.000 unità, con una percentuale che è passata dal 71,7 al 70,4%. Contemporaneamente le firme destinate allo Stato sono aumentate di circa 220.000 unità, passando dal 3,8 al 4%. La tendenza in cui questo nostro calo si inserisce è iniziata più di 15 anni fa, anche se non aveva mai toccato un valore così alto.

Cosa state pensando di fare, a livello di promozione, per arginare questo calo e innescare una controtendenza? Che spiegazione vi siete dati?

Certamente la pandemia non ha giocato a nostro favore, orientando molte firme verso lo Stato, in emergenza sanitaria, e probabilmente avremmo potuto raccontare con più incisività anche l’immenso impegno messo in campo dalle nostre comunità per sostenere i più bisognosi, anche con i fondi dell’8xmille. La questione però ha radici più profonde e richiede una conversione improntata proprio a quello che stavo dicendo inizialmente: per vincere l’indifferenza l’unica via è educare la comunità al dono. Dobbiamo essere capaci di ripartire dal territorio, dalle nostre comunità locali, chiamate ad assumersi con fermezza le proprie responsabilità, anche nella gestione delle risorse economiche. Ogni cristiano deve fare la propria parte e questo messaggio va rilanciato con forza.

Cosa vuol dire, concretamente, prendersi le proprie responsabilità?

Innanzitutto, vuol dire firmare. Tutti, anche chi non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ma ha comunque il diritto di farlo, come percettore – ad esempio – di una pensione. E poi vuol dire costruire una cultura della firma, come gesto di partecipazione e di appartenenza comunitaria. La firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica non costa nulla a chi la appone ma contribuisce a sostenere migliaia di progetti di solidarietà ogni anno, in Italia e nei paesi più poveri del mondo. Per un’infinità di persone vuol dire sopravvivenza, salute, educazione, lavoro. Perché non fare la propria parte? Donare per un cristiano non è un optional, dovrebbe essere come respirare: firmare è il primo passo di un percorso in cui tutti siamo chiamati a crescere, ciascuno secondo le proprie possibilità.