Author: sEEd_aDm_wP

Uniti nel Dono / Roma: anche nella borgata del Quarticciolo c’è ancora futuro

vai all’articolo
Il quotidiano Avvenire continua il suo viaggio tra le periferie del nostro Paese e fa tappa anche nella borgata romana del Quarticciolo, dove c’è la parrocchia dell’Ascensione, affidata ai Dehoniani e guidata da padre Daniele Canali. Proponendovi il pezzo di Antonio Mira, vi invitiamo anche a rivedere una puntata de “La casa sulla roccia”, prodotto da Tv2000, andata in onda un paio d’anni fa e dedicata proprio a questa parrocchia.

unitineldono.it

8xmille in parrocchia / Il 4 maggio la Giornata Nazionale

vai all’articolo
“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farlo per migliaia di persone” lo slogan scelto per celebrare il prossimo 4 maggio nelle parrocchie la 35.ma Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica dedicata all’8xmille.

Nonostante l’8xmille sia entrato in vigore nel 1990, sono ancora in tanti (quasi 25 milioni) i contribuenti che non esprimono nessuna scelta, perché non sanno che lo possono fare o perché non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi o per la procedura troppo complessa. Tra questi tanti sono cattolici praticanti. I contribuenti che esprimono la loro scelta sono circa 17 milioni, di cui poco più di 12 milioni firmano a favore della Chiesa cattolica.

Inoltre, pochi sanno che i contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione (oltre 9 milioni) possono ugualmente effettuare la scelta per la destinazione dell’8xmille dell’Irpef.

Per questo una necessaria sensibilizzazione è importantissima.

Le risorse dell’8xmille sono destinate al culto e alla pastorale, alla carità verso tutte le forme di povertà, alla custodia del patrimonio artistico e culturale delle nostre comunità. Non ultimo, la remunerazione dei sacerdoti è sostenuta per il 70% dai fondi provenienti dall’8xmille, fondi che sono in diminuzione a causa del calo delle persone che firmano a favore della Chiesa cattolica.

Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica può moltiplicare tali benefici a dismisura. È un gesto semplice, non costa nulla.

Per queste ragioni, la prima domenica di maggio, i parroci sono invitati a sensibilizzare i fedeli, nonché a realizzare nella parrocchia un’iniziativa finalizzata ad aiutare coloro che potrebbero avere maggiori difficoltà a firmare. Si tratta del progetto “unafirmaXunire 2025”, che prevede l’assistenza, il ritiro e la consegna delle buste con la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille” direttamente in parrocchia contattando l’incaricato diocesano del Sovvenire

Il coinvolgimento e la formazione su questi temi può fare la differenza nel contrastare l’attuale calo delle firme 8xmille.

In allegato alcuni materiali relativi alla Giornata Nazionale. Scarica qui altri materiali informativi

 

In ricordo di Papa Francesco / Agli incaricati del “sovvenire” disse nel 2023: siate segno di unione e amore

vai all’articolo
Uno dei momenti più emozionanti del XXXIII Convegno Nazionale degli incaricati diocesani del “sovvenire” sul tema “Avevano ogni cosa in comune” (At 2,44).  Il Sovvenire nel Cammino Sinodale, è stato l’incontro con il Santo Padre avvenuto la mattina del 16 febbraio 2023. Ricordiamo di seguito il discorso che Papa Francesco rivolse ai partecipanti.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Ringrazio il Cardinale Zuppi per le sue cortesi parole e saluto tutti voi, che partecipate al Convegno nazionale sul tema «Avevano ogni cosa in comune» (At 2,44). Il Sovvenire nel Cammino sinodale.

Giungendo dai diversi territori d’Italia, portate la ricchezza delle vostre Chiese e la responsabilità di un servizio che trova le sue radici nella prima comunità cristiana. Descrivendola, infatti, il libro degli Atti degli Apostoli dice che i credenti avevano «un cuore solo e un’anima sola» (4,32). La fede in Cristo si traduce nella vita e in scelte concrete, come la comunione dei beni, le donazioni dei propri possedimenti e la distribuzione del ricavato da parte degli Apostoli a favore dei più bisognosi (cfr At 4,34-35). La comunità apostolica incomincia a trasformare il mondo a partire dal nuovo stile di vita improntato al Vangelo. Tutti partecipano, in base ai propri talenti e anche con i propri averi, a questa “rivoluzione evangelica”, che rende visibile a tutti l’amore insegnato e donato da Gesù.

Da allora, le condizioni storiche dell’umanità sono molto cambiate, ma questa dinamica, grazie a Dio, è ancora presente, anche incisiva nella vita della Chiesa e, attraverso di essa, nella società. Essa ha ispirato l’attuale sistema di sostegno economico alla Chiesa in Italia, che voi chiamate Sovvenire e che si può riassumere in due parole: corresponsabilità e partecipazione. Anche in questo tratto di storia nazionale, dalla revisione del Concordato fino a oggi, parecchie cose sono mutate. Eppure, queste due parole – corresponsabilità e partecipazione – mantengono tutta la loro forza e la loro attualità, e anzi aiutano a costruire una Chiesa più solidale e più unita. Corresponsabilità e partecipazione.

Essere membra del Corpo di Cristo ci lega indissolubilmente al Signore e, nello stesso tempo, gli uni agli altri. Ecco, allora, la corresponsabilità. Nella Chiesa nessuno dev’essere solo spettatore o, peggio ancora, ai margini; ciascuno deve sentirsi parte attiva di un’unica grande famiglia. La corresponsabilità è il contrario dell’indifferenza, come pure del “si salvi chi può”; è l’antidoto contro ogni forma di discriminazione, contro la tendenza a voler primeggiare a tutti i costi, a guardare solo a sé stessi e non a chi ci sta accanto.

I cristiani si sorreggono a vicenda, chi è più forte sostiene chi è più debole (cfr Rm 15,1) – almeno dovrebbe essere così – : questo significa amare, essere comunità e condividere ciò che si ha, anche i beni materiali e il denaro, perché a nessuno manchi il giusto sostentamento.

Di passaggio ho detto la parola “indifferenza”. Credo che questa è la malattia più brutta che possiamo avere: diventare indifferenti, asettici rispetto ai problemi degli altri, come quei due “ecclesiastici” che sono passati davanti al povero uomo che era stato ferito dai ladri. L’indifferenza: guardare ma non vedere e non voler vedere.

La corresponsabilità implica, dunque, la partecipazione, cioè il coinvolgimento. Come ho detto in altre occasioni, non si può “balconear”, cioè stare alla finestra a vedere la vita che passa. Bisogna prendere l’iniziativa, bisogna rischiare, camminare, incontrare. Solo così possiamo far crescere comunità con il volto di madre e uno stile di fraternità effettiva, dove tutti hanno «un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32) e fra loro tutto è comune. Il Sovvenire è un modo concreto di esprimere la partecipazione, di rendere presente quel vincolo di amore che ci lega gli uni agli altri.

Nella rivelazione di Gesù non esistono cristiani di “serie A” e di “serie B”, tutti siamo figli dell’unico Padre, fratelli e sorelle. Il processo sinodale sta facendo emergere questa presa di coscienza diffusa e, nello stesso tempo, necessaria: cioè l’esigenza, di mettere da parte certi modelli sbagliati che tendono a dividere le nostre comunità. Guardiamo alla Chiesa delle origini: si evangelizza insieme e con gioia! Solo insieme, nell’armonia delle diversità, si può testimoniare la bellezza dell’amore che libera, che si dona, che permette di uscire dalle dinamiche negative dell’egoismo, dei conflitti, delle contrapposizioni.

Per questo, vorrei aggiungere una terza parola: comunione. La corresponsabilità e la partecipazione edificano e sostengono la comunione; a sua volta, questa motiva e spinge a partecipare e ad essere corresponsabili. Lo state sperimentando in questi primi due anni di Cammino sinodale dedicati all’ascolto.

Teniamo sempre presente la parola del Signore: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35): è il tempo della testimonianza, e di far fruttare i doni ricevuti. Fratelli e sorelle, nel vostro servizio quotidiano, potete porvi questo interrogativo: siamo segno concreto di unione e di amore? Se manca la comunione, viene meno la motivazione e si alimenta la burocrazia.

Corresponsabilità, partecipazione e comunione. Sono i vostri pilastri, e richiamano le parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione. Non è un caso. In più, nel tema sinodale, c’è il termine “missione”, a ricordarci che tutto nella Chiesa è per la missione; anche il vostro servizio, anche il Sovvenire, è per sostenere comunità missionarie. E questo, devo dire, si vede nelle vostre campagne: fate trasparire la realtà di una Chiesa “estroversa”, che cerca di assomigliare al modello evangelico del buon samaritano.

Cari amici, vi ringrazio per il vostro servizio. Vi affido a San Giuseppe, che ha sostenuto con fede e con premura la vita della Santa Famiglia. Buon lavoro per il vostro Convegno. Di cuore benedico voi, benedico i vostri cari, benedico il vostro lavoro. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!

Card. Zuppi: Papa Francesco ha amato fino alla fine

vai all’articolo
Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato.

Si è avvicinato alle persone perché voleva comunicare a tutti l’amore di Dio per l’umanità concreta, così come è, senza filtri, senza ipocrisie, coinvolgendo tutti. Creando qualche malumore in chi ha paura, in chi preferisce guardare da lontano, in chi non vuole sentire – come diceva lui – il famoso “odore delle pecore”, che dà anche un po’ fastidio, ma è proprio quello di cui il buon Pastore profuma.
C’è tanta sofferenza per la perdita di una persona così cara, e così cara a tutti, che ha saputo unire tanti uomini e donne, anche con sensibilità diverse, che però si sono sentiti vicini – e si sentono vicini – e compresi, proprio per l’attenzione alla persona e a Dio.
Ecco, è la sua Pasqua. Ci aiuta a capire qual è la forza dell’amore, che in Gesù vince il male della morte, e ci aiuta a guardare con speranza, con fiducia, anche questo passaggio così doloroso per tuttiQui il video messaggio del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, e qui il messaggio di cordoglio.

Pubblichiamo qui l’omelia del Card. Zuppi in occasione della Messa in suffragio di Papa Francesco, celebrata all’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro, il 23 aprile 2025.

I funerali di Papa Francesco saranno celebrati sabato 26 aprile alle ore 10.00.

Sostentamento Clero / Il valore del punto 2025

vai all’articolo
Il Consiglio Episcopale Permanente CEI tenutosi dal 23 al 25 settembre 2024 (qui), tenendo conto dell’incremento del tasso di inflazione e delle dificoltà in corso, ha innalzato a € 13,38 il valore del punto per il calcolo del sostentamento clero per l’anno 2025 . Tale incremento, pari al 2%, ha un’incidenza minima rispetto al costo della vita registrato in questi anni.

Quindi al netto delle imposte, un sacerdote appena ordinato avrà come remunerazione € 987,13 e un vescovo in prossimità della pensione € 1.625,49 (in allegato la tabella relativa alle remunerazioni dei sacerdoti dal minimo di 80 punti e fino a 138).

Auguri di Buona Pasqua

vai all’articolo
Gli auguri pasquali di Massimo Monzio Compagnoni, a nome di tutto il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica

 

Si fa un gran parlare di dazi, in questi giorni. Gli stati si preoccupano di proteggere le proprie economie, rendendo meno agevoli le importazioni di merci straniere e favorendo il commercio di quelle nazionali. Ci si preoccupa, in qualche modo, di elevare barriere che tutelino i nostri interessi a dispetto di quelli altrui.

Bene, la Pasqua ci invita a fare esattamente il contrario. Immergendoci con Gesù negli eventi del Santo Triduo, riviviamo con Lui l’essenza della nostra fede: la misericordia di Dio si china a lavarci i piedi e si fa pane per noi, si lascia inchiodare al legno della croce e deporre sulla nuda pietra di un sepolcro, ribaltando poi la pietra tombale e restituendoci una Vita che non conoscerà mai fine.

Questo è il dono gratuito, immeritato e perenne da cui nasce tutta la nostra gioia e tutta la nostra pace. Un dono che non è riservato a una ristretta cerchia di privilegiati ma è per tutti, nessuno escluso. Un dono che non va custodito gelosamente ma va condiviso, fatto circolare, trafficato, perché tutti ritrovino il senso del nostro peregrinare per le vie di questo mondo.

È questa esperienza rigenerante e fondativa che ciascuno di noi è chiamato a vivere, in questi giorni pasquali. Ancora una volta, perché la misericordia non si stanca di offrirsi e lasciarsi raggiungere. Senza barriere né dazi. Gratis.

È questo che vogliamo augurarvi per Pasqua, anche dal nostro Servizio. Lavoriamo ogni giorno, e continueremo a farlo, perché ogni comunità sia consapevole del tesoro che abbiamo tra le mani e di come sia necessario condividerlo. I nostri sacerdoti sono i primi che, anziché tenersi stretta la vita tra le mani, l’hanno messa a disposizione di Dio per il bene di tutti. La nostra risposta, generosa e consapevole, deve essere altrettanto coraggiosa. Il Signore risorto ce ne dia la forza, oggi e sempre.

Buona Pasqua di resurrezione!

Massimo Monzio Compagnoni
Responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica

Formazione al Sovvenire nelle parrocchie / Prorogata al 30 aprile la rendicontazione

vai all’articolo
È stata prorogata al 30 aprile la chiusura della prima fase dedicata alle attività di rendicontazione. La segreteria del Territorio è disponibile a supportare i parroci e/o i referenti parrocchiali del Sovvenire nell’attività di rendicontazione degli incontri di formazione e nella compilazione del questionario (tel. 06/66 398 458 oppure 06/83 84 86 20, e-mail territorio@sovvenire.it , dal lunedì al venerdì dalle 9:00/13:00 e dalle 15:00/19:00).
La condizione necessaria per poter accedere ai contributi, sia per le diocesi che per le parrocchie, è (v. regolamento in allegato):

  • aver aderito ad almeno uno dei due progetti di raccolta nelle parrocchie “unafirmaXunire”,  dedicato alla promozione e la raccolta delle firme dell’8xmille; “UnitiPossiamo”, dedicato alla promozione e raccolta delle Offerte all’ICSC per il sostentamento dei sacerdoti;
  •   aver svolto almeno un incontro di formazione parrocchiale nell’ambito di uno dei due progetti per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica e averlo rendicontato all’interno del portale “UnitiInRete” (unitiinrete.it).Le parrocchie che hanno ottemperato ai sopra indicati requisiti entreranno in una graduatoria nazionale e, dal primo dell’elenco in poi, verranno assegnati ed erogati i contributi previsti fino ad esaurimento dei fondi.

unafirmaXunire / Da Trapani il programma operativo del nostro incaricato Salvatore Licari

vai all’articolo
Condividiamo il programma che ci ha inviato il nostro incaricato diocesano di Trapani, Salvatore Licari, utile per organizzare la promozione dell’8xmille in diocesi.

Ho compilato il questionario del workshop a cui ho avuto il piacere di partecipare lo scorso 2 aprile e, dopo aver visto la diretta del lancio della campagna il 10 aprile, sto predisponendo questo timing per il progetto unafirmaXunire a Trapani:

dal 2 al 18 maggio

  • incontri di formazione nei vicariati, nelle parrocchie, nei movimenti ecclesiali e provando inoltre a dialogare per il terzo anno con le associazioni del 5xmille;
  • incontri di formazione con gli ordini dei dottori commercialisti e i consulenti del lavoro;

dal 19 maggio al 10 luglio

  • in vari punti organizzare nelle parrocchie la raccolta pomeridiana delle firme sui Cu in collaborazione con la generosità di tempo donato dei referenti parrocchiali;
  • promozione sull’importanza della firma e della partecipazione alla vita della Chiesa con la presenza (mia o dei referenti parrocchiali) durante le messe domenicali per motivare e soprattutto avvisare in quale giorno sarà possibile firmare nei locali della parrocchia.

Spero che questa condivisione possa aiutare me e gli altri incaricati.

Salvatore Licari
Incaricato diocesano di Trapani

8xmille / Dal 13 aprile la nuova campagna della CEI che racconta la “Chiesa in uscita”

vai all’articolo
Dal 13 aprile tornano gli spot che mostrano l’impegno quotidiano della Chiesa cattolica al fianco dei più fragili. 

Una firma che si traduce in accoglienza, solidarietà e speranza. Torna on air dal 13 aprile la nuova campagna di comunicazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, con l’obiettivo di mostrare il valore di questa scelta che ognuno di noi può fare e il suo impatto nelle vite di tanti.

É il racconto di una Chiesa in uscita che risponde alle nuove povertà e ai bisogni sempre più complessi di fasce di popolazione diverse. Poliambulatori che erogano cure gratuite, dormitori, mense, doposcuola, stanziamenti per calamità naturali, guerre ed emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi della rete capillare di solidarietà che non lascia indietro nessuno. Grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica, dal 1990, ogni anno vengono realizzati migliaia di progetti, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La campagna di comunicazione è stata presentata su Play2000.it di TV2000 il 10 aprile: cliccare qui per rivederne la registrazione.

L’8xmille: un moltiplicatore di risorse e servizi per il bene comune

Nel 2024 sono stati assegnati oltre 275 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 45 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore dei Paesi più poveri). Accanto a queste voci figurano 389 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 246 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future oltreché rappresentare indirettamente un volano per l’indotto economico e turistico locale.

L’8xmille è quindi un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti. La Chiesa cattolica non si limita all’assistenzialismo, ma promuove percorsi di crescita personale e reinserimento sociale. Basta osservare i numerosi progetti promossi dalle diocesi per rendersi conto delle opportunità offerte dalla carità locale.

La Chiesa, infatti, si dedica con grande impegno agli anziani, ai disabili e ai malati, offrendo assistenza e cure in casa o in strutture residenziali dedicate (20 milioni di euro).

Aiuta le persone senza fissa dimora, le famiglie in difficoltà e i poveri accompagnandoli e sostenendoli nelle difficoltà economiche quotidiane (40 milioni di euro).

La Chiesa è attenta all’educazione dei giovani, prevenendo l’abbandono scolastico e il disagio giovanile, attraverso attività di supporto didattico, centri diurni socioeducativi per minori (16 milioni di euro). Non meno importante è l’attenzione rivolta agli ultimi, ai bisognosi e ai dimenticati. Grazie all’8xmille, vengono donati pacchi alimentari, vestiti, farmaci e aiuti concreti (82 milioni di euro). Con l’8xmille, la Chiesa cattolica offre anche percorsi di orientamento e inserimento lavorativo per chi è disoccupato, supportando i precari, in particolare giovani e donne, con attività di formazione e reinserimento lavorativo (9 milioni di euro).

Ancora, attraverso l’8xmille, vengono attivati percorsi di protezione e accoglienza per donne vittime di tratta, si offre sostegno materiale e spirituale ai detenuti, e si è al fianco delle vittime del racket e dell’usura, con progetti di tutela, consulenza e assistenza per liberarsi dai debiti e ritrovare serenità (6 milioni di euro).

Senza dimenticare le tragedie nel mondo, come ad esempio quella della guerra in Congo: per l’emergenza umanitaria è stato stanziato un milione di euro.

Firmare per la Chiesa cattolica – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnonisignifica essere parte di un enorme circuito di solidarietà attraverso il quale è possibile portare aiuto a migliaia di persone, sia in Italia che nei Paesi più poveri del mondo. La Chiesa, infatti, è accogliente e aperta a tutti, non solo ai credenti, e non lascia indietro nessuno: malati, disoccupati, anziani, giovani, donne sole e famiglie vulnerabili. In una sorta di welfare parallelo che offre però non solo sostegno materiale ma anche relazionale operando in sinergia con altre realtà del territorio per costruire reti di supporto integrate ed efficaci. Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato – aggiunge Monzio Compagnoni – ci sarebbe un vuoto enorme”.

Otto storie di accoglienza, lavoro e speranza

L’edizione 2025 della campagna CEI si concentra su otto storie di speranza e rinascita, evidenziando il legame tra le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”, e la vita di tutti i giorni. L’obiettivo della campagna – aggiunge il responsabile del Servizio è quello di far apprezzare il valore di un gesto semplice come la firma, collegandolo ai momenti quotidiani della vita. Gli spot si concentrano sul concetto di ‘sentirsi bene’ prendendosi cura degli altri grazie a un’opzione nella dichiarazione dei redditi, che si traduce in migliaia di progetti. Chi firma diventa protagonista di un cambiamento e autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole che deve essere rinnovata ogni anno”.

Come accade a Salerno dove il Dormitorio Don Tonino Bello offre risposte concrete e percorsi di reinserimento lavorativo a persone in condizione di povertà estrema o a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove la mensa diocesana della Caritas rappresenta una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. L’azione costante della Chiesa consente a molti di cambiare il proprio futuro come accade a Lodi dove la Casa Regina Pacis è un luogo sicuro per quelle donne che, in fuga da situazioni difficili, cercano un’opportunità per ricominciare. Tanti i progetti di assistenza sanitaria sostenuti grazie al fondamentale contributo dell’8xmille come il Poliambulatorio medico di Santhià, nel vercellese, che offre attività di assistenza e servizio medico in modo gratuito, con la finalità di contrastare i lunghi tempi di attesa del Servizio Sanitario Nazionale così come a Venezia dove, presso l’ambulatorio di prossimità di Caritas Veneziana, medici, infermieri, farmacisti e volontari accolgono gratuitamente tutti coloro che hanno bisogno di cure immediate.

Tante anche le iniziative per offrire un futuro sereno a bambini e giovani, provenienti da famiglie vulnerabili: il progetto di Accoglienza e inclusione sociale, di Nazzano Romano, permette a giovani autistici di trovare non solo un tetto ma anche un cammino di crescita, formazione e autonomia attraverso l’inclusione lavorativa.

Con il fondamentale sostegno delle firme, ogni anno, vengono restituiti a fedeli e visitatori molti tesori dimenticati. Come a Gubbio dove la chiesa della Madonna del Prato, gioiello barocco, è stata sottoposta ad un intervento di restauro conservativo. Anche quest’anno la campagna ha voluto rappresentare i tanti progetti realizzati all’estero prendendo come esempio un’opera in Sri Lanka, a Badulla dove la speranza è arrivata in corsia. Qui sorge il Badulla Central Hospital, principale centro sanitario della regione che, grazie all’8xmille, offre cure mediche, sostegno sociale e prevenzione per le comunità più vulnerabili.

Una campagna multicanale per un messaggio di corresponsabilità

La campagna 8xmille CEI è ideata dall’agenzia VML, la regia è di Edoardo Lugari, le foto sono di Francesco Zizola e la casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Pianificata su tv e web con otto soggetti nei formati 20”, 15” e 6”, a seconda del canale e dei diversi target, la campagna si svilupperà anche su stampa, affissione, radio, display e video strategy.

Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere, al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.

I social 8xmille

https://www.8xmille.it/

https://www.facebook.com/8xmille.it

https://twitter.com/8xmilleit

https://www.youtube.com/8xmille 

https://www.instagram.com/8xmilleit/

 

“Volti dei Vangeli”, il Papa racconta il pubblicano Zaccheo

vai all’articolo
Il secondo episodio dei 18 che compongono “Volti dei Vangeli”, riproposti da Vatican News in questo tempo pasquale, è incentrato sulla figura di Zaccheo, capo dei pubblicani, corrotto e arricchito sulle spalle degli altri ma che ha l’audacia di salire su un albero per vedere Gesù. Lo sguardo del Maestro lo inonda di gioia e gli fa cambiare vita per sempre.

Sappiamo che Zaccheo promette di dare la metà di quello che possiede ai poveri e a chi ha rubato, restituirà quattro volte tanto.

Papa Francesco cita a tal proposito una regola d’oro che è questa: “quando la conversione arriva alle tasche, è sicura”.

Il programma, andato in onda in prima serata la domenica di Pasqua del 2022 su Rai Uno, è stato curato dal Dicastero per la Comunicazione in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana, i Musei Vaticani e Rai Cultura. Nella serie Papa Francesco racconta alcuni degli incontri di Gesù. Gli autori del programma sono Andrea Tornielli e Lucio Brunelli, la regia e la fotografia sono state curate da Renato Cerisola, le musiche originali di Michelangelo Palmacci.