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Castelvetrano / Con i fondi 8xmille interventi nella chiesa del Purgatorio

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Consolidamento e messa in sicurezza delle superfici interne delle volte delle navate e cappelle laterali mediante interventi manutentivi tradizionali. Sono questi gli interventi che saranno effettuati nella chiesa del Purgatorio , al sistema delle piazze di Castelvetrano (diocesi di Mazara del Vallo), dove si è aperto il cantiere co-finanziato coi fondi 8xmille.

L’intervento si è reso necessario dopo alcuni sopralluoghi effettuati all’interno della chiesa. I tecnici hanno avuto modo di verificare macchie di umidità nelle superfici interne delle volte, distacchi incipienti delle modanature a stucco, tutti fenomeni riconducibili al cattivo funzionamento della copertura prima dell’ultimo risanamento effettuato del 2020, sempre col co-finanziamento dei fondi 8xmille.

La chiesa è inserita nel contesto architettonico del sistema delle piazze. Fu costruita per volontà del principe Diego d’Aragona, nello stesso sito della vecchia chiesa Sant’Eligio retta dalla congrega del Purgatorio. La costruzione della chiesa nella forma attuale cominciò nel maggio del 1642, anno in cui si avviarono i lavori che comportarono il rifacimento e l’ampliamento del piccolo e originale edificio e terminò nel 1664. Sulla facciata si aprono due nicchie con le sculture di San Sebastiano e di San Filippo Neri e delle Anime purganti in preghiera tra le fiamme.

Il cornicione sommitale mostra le rimanenze di un bel gruppo scultoreo di angeli intenti a reggere una croce, purtroppo rovinato dal violento terremoto del Belìce nel 1968.

Secondo il cronoprogramma dei lavori, il cantiere dovrà completarsi entro gli inizi di novembre. Il contributo 8xmille erogato è stato di € 93.777,00, a fronte di una spesa ammissibile di € 134.130,00 euro.

VII puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si racconta il Progetto Policoro

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Nella VII puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, si parla di 8xmille e giovani, attraverso l’esperienza del Progetto Policoro.

Ospiti Chiara Durzu, animatrice del Progetto Policoro, e Gianfranco Berretta, uno dei giovani destinatari dell’attività di orientamento al lavoro portata avanti dal Progetto Policoro e che grazie allo stesso progetto ha trovato una bella opportunità di lavoro.

Il Progetto Policoro – promosso dalla Pastorale sociale del lavoro, giovanile e Caritas – grazie al contributo dell’8xmille diocesano del 2023 (6.000 euro) porta avanti diverse iniziative, in collaborazione con l’Università e con alcune realtà imprenditoriali del territorio, finalizzate alla formazione dei giovani verso una nuova cultura del lavoro, innovativa, sostenibile, capace di superare lo scarto intergenerazionale, e soprattutto che metta al centro la dignità della persona.

Ascolta la puntata:

Uniti nel Dono / Paolo Cevoli e la gioia di far felici gli altri

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A pochi passi dalle due torri, sotto i portici di Bologna, il comico Paolo Cevoli ci racconta il suo rapporto con la fede e con alcuni sacerdoti che hanno lasciato un segno speciale nella sua vita: da don Giorgio Dell’Ospedale, che lo ha sempre accompagnato, fino ai servi di Dio don Oreste Benzi e don Luigi Giussani. Ma la vulcanica generosità dell’assessore reso celebre da Zelig, affonda le radici nell’educazione ricevuta in famiglia.

L’intervista su unitineldono.it

VI puntata “Sovvenire in radio” / Su Radio Kalaritana si racconta l’Associazione AIBI – Amici dei Bambini

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Ospiti della VI puntata della trasmissione “Sovvenire in radio: la Chiesa in servizio si racconta”, Alessandro Cuboni, responsabile dell’associazione AIBI – Amici dei Bambini e Santiago, che fa parte del progetto AIBI Giovani.

L’esperienza di questa realtà, Amici dei Bambini, nasce nel 1983 dall’iniziativa di un gruppo di genitori adottivi; l’associazione, di ispirazione cattolica, viene costituita formalmente 3 anni dopo.

La missione è quella di dare ad ogni bambino abbandonato una famiglia, per garantire il suo diritto a essere figlio.

In Sardegna l’Associazione è operativa dal 2009, ospitata in locali messi a disposizione dalla Diocesi, porta avanti tante iniziative, tra cui la formazione delle aspiranti coppie adottive, e l’accompagnamento delle famiglie adottive e il progetto “AIBI giovani”, sostenuto dal contributo dell’8xmille diocesano del 2023, di 4.000 euro.

Ascolta la puntata

Dove arriva la tua firma? / 8xmille per lo sviluppo dei popoli sulle pagine del “Nostro Tempo”

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La rubrica “Dove arriva la tua firma” nasce un anno fa in Terra Santa, poco prima dei tragici fatti del 7 ottobre 2023. Esattamente durante il viaggio organizzato dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della CEI in collaborazione con la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), per premiare i vincitori delle edizioni 2019 e 2020 del concorso giornalistico “Selezione nazionale 8xmille senza frontiere”.

La finalità di questo itinerario consisteva nel conoscere, ascoltare e vedere alcune opere realizzate attraverso i fondi 8xmille nei territori di Betlemme, Gerusalemme e Nazareth. Ad accompagnare gli oltre 50 giornalisti è stato don Enrico Garbuio, in qualità di Collaboratore del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli.

Il racconto di questo giovane sacerdote è stato chiaro, completo e conciso. Con tanta spontaneità e naturalezza è riuscito a comunicare in modo significativo e coinvolgente l’impatto di “una firma che fa bene” in una terra ferita da paradossi, ingiustizie e contraddizioni.

Condivisione, corresponsabilità e prossimità sono state le parole che hanno sintetizzato questa esperienza. Il ruolo della Chiesa cattolica in Italia nel sostenere le Chiese sorelle è davvero segno di comunione e universalità. L’esempio vissuto dai missionari – toccato con mano – ha gridato molto più forte di tante parole.

Nasce così il desiderio di raccontare ai lettori di “Nostro Tempo” dove arriva la firma di migliaia di contribuenti che ogni anno scelgono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. A tale proposito, la redazione del Settimanale della Diocesi di Modena-Nonantola, dorso di Avvenire, ha affidato la rubrica mensile a don Enrico, affinché possa raccontare il bene, il buono e il vero constatato durante i suoi viaggi (ora in qualità di Collaboratore del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica).

Condividiamo volentieri anche qui i testi di don Enrico Garbuio a partire dal suo viaggio in Sri Lanka.

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I COLORI DELLO SRI LANKA
Dove la tua firma lascia il segno

Stupore, ammirazione, gioia: non ti sto narrando la mia ultima visita alla mostra di Van Gogh al Museo Revoltella di Trieste, piuttosto il mio recente viaggio in Sri Lanka per constatare quanto una semplice firma 8xmille alla Chiesa cattolica si trasformi in migliaia di gesti d’amore anche in paesi così lontani. Lo Sri Lanka è tutto e il suo contrario. È il paese degli estremi, dove l’impossibile diventa normalità. È sicuramente un’esperienza difficile da sintetizzare, poiché ogni attimo vissuto è un’opera d’arte da raccontare o una scultura asiatica da condividere.

Ogni attimo vissuto in un’opera finanziata con i fondi dell’8xmille è un motivo in più per firmare. Come guardare un quadro o una statua, allora? Mi sono lasciato guidare dalle emozioni senza pregiudizi… e così questo «mondo» dalle emozioni estreme, dai toni forti, amore o odio, che non contempla le mezze misure, mi ha accolto. Non è stato facile arrivare a Mannar per visitare la residenza per i giovani del “St. Xavier Boys College”. Questa piccola isola, collegata alla terraferma da un ponte, si trova a sette lunghe ore di distanza dalla capitale.

Il ponte per Mannar è controllato dall’esercito, segno della guerra civile che si è conclusa nel 2009, ma che è ancora vivida nelle storie e negli occhi di chi ho incontrato. Mannar, circondata dal verde degli alberi e dal blu dell’Oceano Indiano, ospita case umili, spesso prive di servizi essenziali come l’elettricità e l’acqua. Le strade sono animate da biciclette, tuk tuk, mucche e caprette, mentre i mezzi pubblici sono quasi inesistenti. La popolazione, di origine Tamil, una minoranza a lungo emarginata, si sostiene con la pesca o l’agricoltura di sussistenza.

Ad accompagnarmi lungo le strade di Mannar i Fratelli La Salle (FSC) con il loro abito bianco. Qui sono conosciuti da tutti e per tutti sono un riferimento. Nelle loro scuole, hanno accolto bambini e giovani provenienti da questa zona fragile, credendo in loro e guidandoli verso il successo.

A Mannar tutti conoscono la scuola amministrata dai Fratelli da oltre 70 anni, con oltre 1800 studenti dalla primaria alla secondaria. I valori che ispirano la loro scuola sono profondamente radicati nella tradizione Lasalliana, che si propone di insegnare alle menti, toccare i cuori e trasformare le vite attraverso un’educazione umana e cristiana.

Un impegno particolare è rivolto ai giovani, soprattutto a coloro che provengono da contesti economicamente svantaggiati. Una decisione strategica è stata quella di introdurre nella scuola l’insegnamento della lingua inglese, mirando a superare la discriminazione subita dai bambini e giovani tamil, i cui contesti culturali prevedono il tamil come lingua madre. La mancata conoscenza della lingua cingalese, necessaria per molte posizioni lavorative, è stata così affrontata, aprendo nuove opportunità di crescita e sviluppo per i beneficiari del progetto. Accanto alla scuola c’è la nuova residenza per studenti, realizzata grazie ai fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa cattolica.

La residenza è stata costruita per permettere a 80 studenti di continuare gli studi senza dover percorrere lunghi spostamenti, dando loro acqua, pasti caldi ed elettricità, al contrario delle case da cui provengono. In un ambiente protetto e sicuro, questi ragazzi possono essere finalmente solo ragazzi, crescere a pochi passi dalla scuola e concentrarsi sul loro futuro. Senza questa residenza, molti di loro sarebbero stati costretti ad abbandonare la scuola e la possibilità di un domani migliore.  Questa residenza gioca un ruolo cruciale nel garantire che i bambini provenienti da famiglie vulnerabili e in condizione di estrema indigenza possano frequentare stabilmente la scuola.

Grazie ai fondi dell’8xmille, è stato trasformato in un ambiente sicuro, fornendo condizioni di vita e apprendimento adeguate. Completare la scuola secondaria dà agli studenti l’opportunità di proseguire gli studi o cercare lavoro, contribuendo a rompere il ciclo della povertà. La residenza è stata costruita grazie ai 651 mila euro dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.

Lo Sri Lanka non ti prende a schiaffi, lo Sri Lanka ti accarezza e, come una madre amorevole, ti racconta una storia tenendoti stretto a sé, ti spiega perché la vita di ogni creatura del mondo merita rispetto, ti insegna a non avere paura della precarietà, a non temere la diversità o gli imprevisti. Lo Sri Lanka ti include chiunque tu sia e in un attimo ti ritrovi nel suo vortice. In Sri Lanka vale la pena andarci… e se non puoi partire… almeno firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica!

 

 

Offerte deducibili per i sacerdoti / Firmare è indispensabile… ma si deve fare di più!

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Lo scorso 15 settembre è stata celebrata in tutte le diocesi d’Italia la Giornata di sensibilizzazione alle Offerte per i sacerdoti. Abbiamo riflettuto con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, sul valore di questo strumento affidato dal nuovo Concordato alla responsabilità di tutti i fedeli. Intervista di Stefano Proietti

Massimo Monzio Compagnoni, al quale da quattro anni la CEI ha affidato la guida del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, comincia subito con una cifra impietosa: 1,6%. Ovvero?

“È presto detto. Nel 2023 per mantenere i circa 32.000 sacerdoti a servizio delle Chiese che sono in Italia sono stati necessari quasi 517 milioni di euro. Le Offerte deducibili raccolte nell’anno sono state 8 milioni e 392.000 euro, che quindi hanno coperto quel fabbisogno solamente per l’1,6%”.

Meno del 2%! E il resto di quel denaro da dove è arrivato?

“Il rimanente arriva dai redditi degli Istituti diocesani, dalle remunerazioni proprie dei sacerdoti (che magari insegnano, o lavorano in ospedale) e dalle parrocchie o altri enti ecclesiastici. Più del 70% di quella cifra, però, è stata coperta dai fondi dell’8xmille, l’altro strumento che, insieme alle Offerte deducibili, la legge 222 del 1985 ha messo a disposizione dei contribuenti italiani per sostenere la Chiesa”.

Insomma, senza l’8xmille sarebbe un bel problema anche il sostentamento dei sacerdoti.

“È proprio così. Ed è anche per questo – ma non solo – che bisogna assolutamente porre un freno al calo delle firme che da un ventennio sta assottigliando la percentuale di quanti scelgono la Chiesa cattolica per la destinazione dell’8xmille. Siamo passati dal 90% dei firmatari del 2004, a meno del 70%, e questo dato rischia di penalizzare innanzitutto le moltissime opere di carità che la Chiesa cattolica porta avanti nel nostro e nei paesi più poveri del mondo, e poi la conservazione di quell’immenso patrimonio architettonico e artistico che ha sempre dato un contributo decisivo nel rendere la nostra Italia l’angolo più bello del pianeta.

Qual è, dunque, il suo appello ai fedeli che stanno leggendo questa intervista?

L’invito, accorato e forte, è innanzitutto quello alla firma per l’8xmille e alla sensibilizzazione affinché anche altri firmino, specialmente quelle persone (per lo più anziani) che non hanno più l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ma conservano comunque il loro sacrosanto diritto di scelta. Ma l’invito che faccio non è rivolto solo ai fedeli ma a tutte le persone di buona volontà, che certamente si accorgono di quanto bene venga realizzato dalla Chiesa cattolica attraverso le sue mille attività solidali, grazie anche al dono totale di sé che i sacerdoti continuano a fare, seguendo la propria vocazione.

È per questo che continuate a chiedere anche le Offerte, oltre alle firme per l’8xmille?

In realtà la promozione delle Offerte deducibili – proprio come quella delle firme per l’8xmille – è prevista dalla stessa legge 222 del 1985, che ha preso atto di quanto l’anno prima era stato sottoscritto dalla Repubblica italiana e dalla Chiesa cattolica col nuovo Concordato. Il motivo principale, però, per cui continuiamo convintamente a promuovere queste Offerte, nonostante il loro contributo così poco incisivo al fabbisogno del sostentamento del clero, sta nel valore simbolico e pastorale che ogni Offerta conserva. Anche la più piccola. Mettere mano al portafoglio per contribuire al sostentamento Chiesa, infatti, vuol dire anche riconoscere tutto il bene che i sacerdoti fanno per noi, ogni giorno, e ricordarci che sono affidati a noi, esattamente come la cura delle comunità cristiane è affidata a loro. Per questo abbiamo scelto come nuovo nome del sito per la promozione delle offerte proprio Unitineldono.it. Sovvenire alle necessità della Chiesa rimane un dovere di chi si professa cristiano e donare è semplice e sicuro, e si può fare anche direttamente dal sito, con pochi clic. La firma per l’8xmille è indispensabile ma tutti possiamo, e dobbiamo, fare un passo di più. È il gesto che conta, non l’importo. Per questo invito tutti a visitare il sito Unitineldono.it e a fare la propria piccola ma indispensabile parte.

Servizio Promozione CEI / Il 24 settembre lancio dei nuovi corsi di formazione su Uniti in Rete

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Si terrà martedì 24 settembre, dalle ore 17 alle ore 18 la presentazione dei nuovi percorsi di formazione del sito Uniti in Rete.

Invitiamo gli incaricati diocesani e i loro collaboratori ad iscriversi a questo link, dove ci sono tutte le informazioni utili per partecipare:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_gS-50WlURYiiLW5QdUXfxw

Negli ultimi mesi il Servizio Promozione della CEI ha lavorato ad una piattaforma di formazione utile e semplice da consultare, che diventerà punto di riferimento “asincrono” (quindi consultabile in qualunque momento) per tutti gli operatori del Sovvenire iscritti al Portale.

Dopo un primo periodo di prova, ecco pronti primi due corsi:

  • Il Sovvenire (storia, valori e struttura, 8xmille e Offerte deducibili)
  • Comunicazione (comunicare in modo efficace, materiali di comunicazione, eventi e come misurare gli obiettivi di comunicazione).

Durante il webinar, verranno date tutte le informazioni necessarie per accedere alla piattaforma, si spiegheranno come sono organizzati i due corsi, da quale iniziare e come portarli a termine.

Si daranno risposte anche a eventuali dubbi o domande e si raccoglieranno le prime opinioni.

Grazie in anticipo per la collaborazione! Vi aspettiamo martedì 24 settembre, dalle ore 17 alle ore 18.

Clicca sul link per iscriverti al webinar:

https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_gS-50WlURYiiLW5QdUXfxw

Servizio Promozione CEI / L’incontro del 12 settembre per il Territorio

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Il 12 settembre 2024 si è svolto un incontro online dedicato agli incaricati diocesani, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle diocesi. Organizzato con l’obiettivo di aggiornare e potenziare le competenze degli incaricati, l’appuntamento si è rivelato un momento di grande importanza. Esso è stato strutturato per affrontare tematiche di rilevante interesse per la missione di ciascun incaricato diocesano, con un focus particolare sulle ultime novità e regolamenti che impattano il loro lavoro. In particolare, si è parlato di:

  • GN Offerte/Uniti Possiamo/ Progetto Cinema
  • Formazione e Regolamento sui Contributi
  • Corsi di Formazione sul portale Uniti in Rete

L’incontro ha visto gli interventi del responsabile del Servizio CEI Massimo Monzio Compagnoni e della nuova coordinatrice del Territorio Letizia Franchellucci.

Qui la registrazione dell’incontro e in allegato il .ppt editabile presentato in collegamento, la riflessione di Papa Francesco e le istruzioni per i corsi di formazione utili a Uniti Possiamo e Progetto Cinema.

Con una rete di incaricati sempre più preparata e unita, si apre una nuova fase di rinnovamento e crescita per le diocesi italiane.

Offerte per i sacerdoti / Il 15 settembre la 36^ Giornata Nazionale

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Annunciatori del Vangelo in parole e opere nell’Italia di oggi, uomini del dono e del perdono, costruttori di relazioni, attivi al fianco delle famiglie in difficoltà, degli anziani e dei giovani in cerca di occupazione. I sacerdoti offrono il loro tempo, sostengono le persone sole, accolgono i nuovi poveri, progettano reti solidali con riposte concrete. Si affidano alla generosità delle comunità per essere liberi di servire tutti e svolgere il proprio ministero a tempo pieno.

La Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, giunta quest’anno alla 36^ edizione, richiama l’attenzione sull’importanza della missione dei sacerdoti, sulla bellezza del loro servizio e sulla corresponsabilità.

“La Giornata Nazionale – spiega il responsabile del Servizio Promozione per il Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è una domenica in cui tutti noi praticanti esprimiamo la nostra gratitudine per il dono di sé che i nostri sacerdoti ci fanno ogni giorno, testimoni del Vangelo di Gesù, punti di riferimento nelle comunità, uomini di fede, speranza e prossimità. È un nostro dovere ed è necessario un impegno collettivo per sostenerli nella loro missione, … anche economicamente”.

“I sacerdoti – aggiunge Monzio Compagnoni – sono chiamati a spendersi interamente per le comunità loro affidate, e lo fanno ogni giorno in modo silenzioso e bellissimo. Per noi fedeli l’unico onere è quello di prenderci cura di loro e permettere loro di poter svolgere la propria missione sostenendoli anche economicamente. Le Offerte deducibili sono lo strumento per garantire il loro sostentamento e la testimonianza della propria corresponsabilità alla vita della Chiesa. Basta un’Offerta una volta l’anno, anche piccola, per essere veramente parte di questa famiglia”.

Nonostante siano state istituite 40 anni fa, a seguito della revisione concordataria, le Offerte deducibili costituiscono un argomento ancora poco compreso dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno.

Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 226 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi in via di sviluppo e 2.552 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle Offerte nel 2023 si è attestato appena sotto gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2022. È una cifra ancora molto lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 516,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire ai circa 32.000 sacerdoti una remunerazione intorno ai mille euro mensili per 12 mesi.

Su questo sito è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati sulle numerose storie di sacerdoti e comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

8xmille per lo sviluppo dei popoli / Sperare e agire con il Creato, insieme

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Sostenere la rinascita della Creazione “che geme”, contribuendo, come chiede Papa Francesco, a “passare dall’arroganza di chi vuole dominare sugli altri e sulla natura, ridotta a oggetto da manipolare, all’umiltà di chi si prende cura degli altri e del Creato”. È quanto fa la Chiesa in Italia, tramite il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli e grazie ai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.

Dal 1991 sono stati finanziati 107 progetti volti a contrastare il degrado ambientale, il cambiamento climatico e a salvaguardia delle ricchezze naturali e tutela degli ecosistemi in 31 Paesi, per un totale di oltre 11,5 milioni di euro.

“Spera e agisci con il Creato” è l’invito di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato che si celebra il 1° settembre. Sperare e agire con il Creato significa anzitutto unire le forze “nella responsabilità per un’ecologia umana e integrale, via di salvezza della nostra casa comune e di noi che vi abitiamo”. Un lavoro “sinfonico” e “armonico” per la riduzione delle emissioni, l’educazione degli stili di vita, i finanziamenti innovativi e l’uso di soluzioni collaudate basate sulla natura.

Del resto, lo spettro del cambiamento climatico minaccia l’acqua, l’aria, il cibo e i sistemi energetici, ma anche la salute pubblica. Sono oltre tre miliardi e mezzo coloro che vivono in regioni altamente sensibili alle devastazioni provocate dalla crisi ambientali, che provocano anche migrazioni forzate delle famiglie, con milioni di persone che perdono la vita in viaggi disperati. Il degrado ambientale, poi, causa guerre, accresce la povertà che, a sua volta, può aumentare, in un circolo che si autoalimenta.

Sono sempre i poveri della Terra a risentire maggiormente dell’inquinamento atmosferico, nonostante contribuiscano in misura minore al problema. I 46 Paesi meno sviluppati – per lo più africani – rappresentano solo l’1% delle emissioni globali di CO2, mentre le nazioni del G20 sono responsabili dell’80% di queste emissioni. Si tratta di sfide sistemiche distinte ma interconnesse che accrescono disparità e disuguaglianze: il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il degrado ambientale.

Proprio per questo occorrono cooperazione e solidarietà globale. È necessario agire con urgenza e insieme. “È incluso nel nostro piano strategico quinquennale per la pastorale complessiva, avviato nel 2022”, sottolinea monsignor Fulgence Muteba, Arcivescovo di Lubumbashi e Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo. “Le priorità – aggiunge – ruotano attorno all’educazione ambientale, all’operazione ‘Wangarii Maathai’ consistente nella piantumazione di alberi, al supporto ad azioni di conversione ecologica, alla promozione della saggezza ecologica già presente nella cultura tradizionale, alle iniziative di sanificazione ambientale e gestione responsabile dei rifiuti”.

Come avviene anche nella Diocesi di Bukavu, dove la popolazione più povera soffre di problemi di approvvigionamento di acqua e di igiene nonché di mala gestione dei rifiuti domestici che rendono insalubre l’acqua e i terreni circostanti. Grazie a un progetto sostenuto dalla CEI è stato possibile formare donne e giovani e avviare 24 imprese agro-ecologiche per il riciclo, lo smaltimento e la trasformazione dei rifiuti organici utilizzati nelle colture domestiche per migliorare il rendimento agricolo di orti e campi.

Un altro approccio, nel rispetto dell’ambiente, è dunque possibile quando i piccoli si organizzano. Lo testimoniano, ad esempio, i progetti che, con i fondi 8xmille, hanno consentito a cooperative locali nel Nord est del Brasile di rafforzare reti formative innovative per l’agricoltura comunitaria e le filiere alimentari. “Abbiamo lavorato – evidenzia la nutrizionista Clara Terko Takaki – sulla sovranità e sulla sicurezza alimentare basate sul bioma amazzonico e sulle stagioni dell’anno, sulla valorizzazione delle abitudini alimentari regionali e il pieno utilizzo di questi alimenti con eccedenze fermentate e disidratate, in particolare la manioca. In questo modo possiamo evitare gli sprechi, eliminare i gas che aumentano l’effetto serra, ridurre la fame, migliorare le difese immunitarie e generare reddito”. Nello specifico il progetto sulle filiere alimentari ha contribuito alla formazione di un centinaio di giovani e al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione rurale di Santa Luzia e Limoeiro do Norte tramite il rafforzamento delle proposte formative in ambito agro-zootecnico e la creazione di una rete di collaborazione tra entità formative brasiliane per un periodico scambio di conoscenze, esperienze, buone pratiche e competenze, per facilitare uno sviluppo agricolo sostenibile delle aree rurali coinvolte.